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Autore: erikasoul98    06/08/2019    0 recensioni
Tratto dal capitolo 1
" Rei... anche io non sono immune"
A quelle parole il mondo mi crollò addosso ,riuscivo a ripetermi solo le parole Newt non immune nella mia testa.
Alzai lo sguardo guardandolo con occhi determinati " Allora basterà non farti contagiare da uno spaccato. Andrà tutto bene ,dobbiamo solo arrivare al braccio destro manca poco ormai"
" Rei è troppo tardi anche per quello...
.....
“ Lo capirai appena riacquistati i ricordi” disse lei alzandosi ed andandosene
“ Perché lo fai?” dissi in un sussurro bloccandola
“ Perché so cosa significa amare”
Tratto dal capitolo 3
Poco prima di entrare nella sua tenda mi bloccai sentendo le parole di Newt.
" Devi farlo ,ti prego Tommy devi farlo!"
" Non posso Newt ,non puoi chiedermi una cosa del genere!" supplicava l'altro.
" Tommy se sei mai stato mio amico ,se hai mai tenuto davvero a me lo devi fare!
SEQUEL DI "ALLA RICERCA DEI RAGAZZI DEL GRUPPO A"
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Newt/Thomas, Nuovo personaggio, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
                                                        AL PALAZZO DEGLI SPACCATI


“ Potrebbero averlo portato al palazzo degli spaccati” 

È questo ciò che sento non appena riprendo conoscenza. 

Mi porto una mano sulla testa sentendo il sangue secco e intrecciato ai capelli mentre una leggera fitta di dolore mi invade. 

Mi alzo dal lettino in cui ero distesa e mi avvicino alle voci. 

“ Se lo avete lasciato qui è possibile sia stata qualche guardia a catturarli. Li avranno sicuramente portati lì e poi hanno colpito Rei” continua la voce di un uomo 

-Molto probabilmente quell’uomo non era altro che il tanto cercato Markus –pensai avvicinandomi. 

“ Non sono stati i soldati a colpirmi. È stato Newt” dico con tono freddo restando sulla porta. 

Tutti gli sguardi si girano velocemente verso di me chiamandomi 

“ Rei ,stai bene? Cosa è successo?”  

“ Newt se né andato. A...abbiamo sentito una guardia avvicinarsi poi lui mi ha colpito ed è andato con loro di sua volontà” dico bloccandomi mentre sento le guance bagnarsi a causa delle lacrime. 

“ Deve portarmi in quel palazzo!” continuo rabbiosa avvicinandomi all’uomo 

“ È troppo rischioso...se lui ha deciso di andarci dovreste rispettar” 

“ NO!” urlo verso l’uomo interrompendolo 

“ Mi ci porti e subito” gli dico mentre la mia mano vaga sulla mia cintura alla ricerca del coltello. 

Nel momento stesso in cui lo trovo un piccolo sorriso sadico spunta dalle mie labbra. 

Mi getto verso l’uomo puntandogli il coltello alla gola e sussurrando “ Adesso” poco prima che i ragazzi mi blocchino togliendomi il coltello di mano. 

Nonostante la rabbia non voglio fare loro del male perciò li lascio fare. 

L’uomo guarda prima me poi gli altri ragazzi e per finire Jorge 

“ Cosa volete fare?” chiede massaggiandosi il punto del collo dove qualche secondo prima c’era il coltello. 

“ Se l’hermana vuole andare andremo anche noi” sentenzia Jorge stupendomi 

“ Non c’è neanche bisogno di chiedercelo Markus ,Newt è un nostro caro amico così come gli altri ragazzi catturati. Andremo a prenderli” dice Thomas mettendomi una mano sulla spalla in senso di conforto 

“ D’accordo ,ma non lasciate che la ragazze si avvicini nuovamente a me” risponde lui guardandomi con un espressione indecifrabile sbuffando. 

“ Rei ,andiamo a riprenderci Newt” mi sussurra Thomas stringendo leggermente la presa sulla mia spalla. 

 

 Poche ora più tardi ,grazie alla berga di Marcus ,riuscimmo finalmente ad arrivare al palazzo degli spaccati. 

Durante il tragitto rimasi in disparte dietro il gruppo sia per necessità di rimanere sola sia per poter ragionare. 

Dovevo trovare un modo per portarlo via con noi sempre se lo avremmo trovato nel palazzo degli spaccati. 

“ Entro io. Voi non dovete seguirmi” dico al gruppo bloccandoli dall’entrare in quella fortezza. 

Il palazzo degli spaccati era un vecchio palazzo fatiscente controllato da una sola guardia armata all’entrata e centinaia di spaccati al suo interno. 

Sicuramente il posto più pericoloso in cui andare quando non si hanno abbastanza armi o difese dalla propria parte. 

“ No ,entreremo con te” ribatte Thomas 

“ Devo andare io. Sono l’unica a cui darà retta e lo sapete anche voi”  

“ Non possiamo lasciarti andare lì da sola! E come pensi di superare la guardia?”  

“ Con la guardia mi aiuterete voi. Al resto ci penserò io” continuai in tono freddo non staccando gli occhi dal palazzo a pochi passi da noi. 

“ Thom ,Reika ha ragione. È l’unica a cui quello scemo potrebbe dare retta” dice Mihno affiancandosi all’amico. 

“ .....d’accordo. Noi fermeremo la guardia ma tu sbrigati” mi disse Thomas prendendo la pistola e puntandola davanti a se avvicinandosi alla guardia. 

“ Fermi dove siete!” intimò lui  

“ Mi dispiace ma non possiamo ,dobbiamo riprenderci un amico” risponde Mihno in tono furbo 

La guardia allungò la mano verso la sua pistola ma prontamente i ragazzi lo fermano 

“ Non osare farlo” intimò Thomas avvicinando la pistola alla fronte dell’uomo. 

“ Corri Rei” 

Dopo quelle parole mi fiondai nella struttura. 

Ora dovevo solo trovarlo. 

 

 
 Mi guardo intorno vedendo solo una vecchia piazza piena di macerie e spaccati che da li a poco sarebbero crollati verso l’andata. 

Camminai dritta ,senza paura ,il più in fretta possibile ;o in quel modo o uno spaccato accortosi di me avrebbe benissimo potuto fermarmi. 

“ Hey bellezza ,tu sei nuova vero?” sento una voca alle mie spalle. 

Mi giro ritrovando un ragazzo moro che mi fissa da lontano sorridendo. 

“ Perché non vieni un po' qui? Possiamo fare due chiacchiere e che so ...dopo potrei ucciderti a mani nude per divertimento” mi dice il ragazzo avvicinandosi a me. 

Molto probabilmente il ragazzo aveva contratto il virus da poco ;la sua testa era annebbiata da pensieri omicidi ma il suo fisico non dava troppi segni della malattia. 

In quel momento mi maledissi per non aver portato un arma con me. 

Nella foga di andare a riprendere Newt l’idea di un arma non mi aveva nemmeno sfiorato la testa. 

“ Non avvicinarti!” intimai al ragazzo cercando di mettere maggiore distanza tra me e lui ma ,non vedendo reazione in lui che continuava ad avvicinarsi indisturbato mi misi a correre. 

Durante la mia piccola fuga riuscì a vedere un vecchio capanno ,per la maggior parte crollato ,perciò mi ci avvicinai il più i fretta possibile fino ad entrarci cercando di nascondermi. 

Mi guardai intono constatando felicemente che in quel piccolo piazzale non ci fosse nessuno ,ma prima di riuscire a nascondermi lo spaccato mi raggiunse. 

“ Hai voglia di scappare piccola ,ma ora ti ho presa” dice lui 

“ Ho detto di non avvicinarti!” urlo continuando ad allontanarmi all’indietro. 

Poco prima che lo spaccato saltasse nella mia direzione un tubo lo colpì alla testa facendolo cadere a terra senza sensi. 

“ Ti ho sentito urlare” spiegò il ragazzo di fronte a me. 

“ Newt ...sei davvero qui” sussurrai riconoscendolo subito con le lacrime agli occhi. 

“ Perché l’hai fatto? Perché mi hai abbandonato per venire qui?” scoppiai avvicinandomi a grandi solcate verso di lui. 

Mi ero ripromessa di non farmi prendere dalle emozioni ma ,a quanto pare ,il mio cuore non era d’accordo. 

“ Non avvicinarti!” mi intimò lui con ancora il bastone di ferro in mano. 

“ Cosa vuoi fare ,eh Newt? Vuoi colpirmi di nuovo? Vuoi uccidermi? Allora fallo!” gli urlai contro avvicinandomi maggiormente a lui aggirando di lato l’uomo a terra. 

Ora tra noi c’erano solo pochi centimetri di distanza e alle mie spalle l’unico muro della baracca ancora in piedi. 

Mi ero intrappolata da sola senza volerlo 

“ Vai via!” urlo lui con il braccio ancora alzato e il tubo che pendeva verso di me 

“ Fallo!” gli intimai 

Lui a quel punto con un solo movimento gettò a terra la mazza ,si avvicinò a me e mi intrappolo tra lui ed il muro colpendolo con un pugno di lato la mia testa 

“ Va via! Non foglio farti di nuovo del male! 

 Ti ho già colpito una volta dannazione! Rei devi andare via!” urlò lui a pochi centimetri dal mio volto. 

“ Non andrò via!” 

“ Perché?” urlo lui mentre un lampo di dolore gli attraversava di occhi 

“ Perché io ti amo Newt! Ti amo e preferisco morire qui con te che vivere senza di te!” gli urlai in faccia cercando di spingerlo per spostarlo da me ma senza molti risultati. 

“ Ti prego Newt” dissi poi arrendendomi con le braccia lungo i fianchi mentre le lacrime spingevano per uscire  

“ Rei.... io sto per morire. È inutile portarmi con te” disse facendomi una leggera carezza sulla guancia 

“ Non ti lascerò qui da solo a morire.” 

“ Rei è inutile...” ripete Newt ma lo interruppi prontamente. 

“ Ho portato il siero della W.I.C.K.E.D. ,durerà solo per qualche giorno ma è meglio di niente” gli dissi porgendoglielo con sguardo triste. 

“ Sai anche tu che questo prolungherà solo il nostro dolore vero?” mi chiese lui guardandomi negli occhi senza prendere il siero. 

“ Fallo per me” 

“ D’accordo “si arrese lui prendendo il siero e iniettandoselo nel collo. 

Iniettato il siero Newt mi baciò mentre il suo corpo continuava a tremare. 

Si staccò dalle mie labbra con il respiro pesate ed una nuova luce negli occhi poi mi prese la mano e ci incamminammo verso l’uscita di quella prigione. 

 In quel momento sapevo che il mio piano era solo all’inizio. 

Usciti dalla struttura ci affrettammo a salire sulla berga. 

“ Tommy” disse il biondo appena vide l’amico 

“ Cosa ti è saltato in mente faccia di caspio?” rispose l’altro avvicinandosi all’amico per abbracciarlo che in tutta risposta scrollò solo le spalle arreso. 

Nei momenti successivi i ragazzi inondarono Newt di domande cercando di stargli il più vicino possibile. 

Non avendo più forze ,mi allungai a terra e poco dopo di addormentarmi sentì Mihno avvicinarsi al mio fianco dicendo  

“ Grazie Rei. Gli hai salvato la vita....l’hai sempre fatto dal momento in cui sei arrivata nel labirinto. 

Da quando ti ha incontrata è cambiato. Non è più arrabbiato col mondo e nonostante il fatto che lui si odi per la mutazione non lo è neanche ora... quindi grazie” e sentendo quelle parole ed i rumori della berga di Marcus partire verso il braccio destro mi addormentai esausta 

Il mio piano era iniziato ma ancora non sapevo come sarei potuta andarmene senza destare troppi sospetti. 
 
  
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