VOLGERE AL TERMINE
L’estate dei sentimenti
ha dato il via a un deserto,
che, arido,
si espande dentro di me;
che sia stato il vento caldo e secco
a generarlo?
O le tue fiamme, mio Leone?
Nel segno del Leone nascesti,
segno di fuoco
e io d’aria;
infatti sono come il vento,
un attimo lì, un attimo là.
Nel mio deserto interiore
inizio ad attendere nuove e fertili
piogge;
che le possa convogliare l’imminente
autunno?
Oppure chissà!
Forse anche questa estate inizia a
starmi stretta.
La mia fortuna è che, sotto sotto,
nessuno vuole passare del tempo con
me.
Sono utile quando serve,
altrimenti il mio posto è nella
spazzatura.
E pensare che non avrei molto di cui
lamentarmi,
lagnone che non sono altro;
resta un fiume dentro di me,
non ancora prosciugato,
ed esso rappresenta la mia unica
dipendenza; Tu!
Anche il tempo dell’amore
giunge in ritardo.
E sono cumulonembi quelli sopra la
mia testa?
Segni d’una imminente tempesta,
ma io sono stanco,
quest’acqua furiosa non spegnerà
l’arsura del mio deserto interiore.
Leone, salvami Tu!
Tu, unico che finora mi ha teso
realmente una mano,
e non come chi gridava
ehi, ci sono,
poi mi ha perso per strada.
In bilico
tra rassegnazione e speranza
tra amore e cupa realtà,
lascio che gli ultimi caldi intensi
proteggano deserto e interiorità.
E c’è ancora chi crede di avermi
compreso.
Che orribile disgusto
chi mi dice che mi ha capito
per poi donarmi consigli scontati!
I saldi sono ottimi per i negozi,
non per le persone.
Che le tue fiamme tornino
ad ardere il mio cuore.
Che il tuo calore sia per me
mortale abbraccio
e sinonimo di rinascita.
NOTA DELL’AUTORE
Poesia scritta durante un momento di sconfortevole
riflessione, esattamente alle quattordici e trentatré minuti del sei agosto
2019.
Sono convinto che, un giorno, quando rileggerò queste poesie
mi metterò a ridere. Non so perché, ma ne sono convinto davvero.
La penultima strofa è riservata a chi, nella vita di tutti i
giorni, crede di potermi convogliare in binari già fin troppo trafficati. Le parole
di voi lettori invece sono per me lustro e gioia; probabilmente siete i soli ad
avermi realmente compreso.