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Autore: Relie Diadamat    10/08/2019    1 recensioni
[Raccolta di drabbles e flash-fic | L&Watari | Parentship]
1. È la prima vera mano che stringe, quella di Watari.
2. L sembrava un angioletto con gli occhi chiusi e i capelli neri scompigliati sul cuscino.
3. Tre settimane dopo l’arrivo del bambino in orfanotrofio, L e Watari furono costretti a separarsi per la prima volta.
4. Quella fu la prima vera carezza che L riservò a qualcuno.
5. Era bastata la prima pagina di un giornale comprato per qualche moneta, un tè con sette zollette di zucchero e una stupidissima domanda. E L era diventato un mostro.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Watari
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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III. Qualcuno che hai amato

"Quillsh Wammy adopted L as his own child; 
and even since then, was the only person L trusted and loved completely"



Tre settimane dopo l’arrivo del bambino in orfanotrofio, L e Watari furono costretti a separarsi per la prima volta.
L’inventore fu tenuto ad assentarsi per un paio di giorni, fuori Winchester. L aveva origliato l’intera conversazione tra il suo mentore e Roger Ruvie che lo stesso Watari gli aveva ripetuto prima di partire.
Gli aveva sorriso, riducendo i suoi occhi in due linee rette, e poi se n’era andato.
L aveva finto di tenere gli occhi puntati sui fogli disposti a ventaglio sul pavimento, le gambe strette tra le braccia e il pollice portato alle labbra. Tuttavia, quando sentì il rumore metallico del cancello, si trascinò accanto alla finestra, contando con i suoi occhioni neri i passi di Watari. Uno dopo l’altro, fino a vederlo scomparire in un’auto scura.
 


Due giorni.


 
Nessuno nella Wammy’s House aveva inquadrato completamente il rapporto nato tra Quillsh e quel piccolo strambo genietto con i capelli sempre in disordine; L era un bambino apatico, a tratti perennemente silenzioso. Preferiva decisamente la compagnia di un dolce ipercalorico a quella di un altro essere umano…  ma Watari era un’ eccezione.
L sembrava apprezzare la sua presenza, le sue domande e il modo in cui gli ronzava intorno. Da quando era arrivato in orfanotrofio, Watari era stata l’unica persona a guadagnarsi un sorriso storto da parte sua.
 


Roger l’aveva tenuto d’occhio, proprio come gli aveva chiesto Watari. Solo quando il capo del bambino si piegò pigramente verso il petto, come un robot spento a causa di un guasto, l’uomo si accorse che L non aveva toccato alcun tipo di cibo per ventiquattro ore.



 
Quando Quillsh ritornò alla Wammy’s House, una delle prime cose che si prodigò di fare fu dirigersi verso la stanza del suo pupillo, dove sapeva che l’avrebbe trovato assorto nei suoi ragionamenti.
La porta cigolò alle sue spalle e Watari ritrovò L esattamente come aveva immaginato. L’unica cosa che non aveva predetto fu l’insolita e goffa corsetta a piedi nudi sul pavimento in legno, terminata tra le sue braccia.
L si era aggrappato a lui come un cucciolo di scimmia, affondando il naso nella sua giacca. Lo sentì inspirare il suo profumo e mormorare: «Sei tornato in treno».
Watari ridacchiò sotto i baffi già bianchi, ricambiando la stretta stranamente energica del bambino. Gli adagiò una mano tra i capelli neri, come un premio meritato. «Deduzione corretta, L», disse. «Come ci sei arrivato?».
«Il tuo odore», gli rispose, la guancia contro la stoffa dei suoi vestiti. «E la macchia di ketchup all’angolo della bocca».

«Sei un bambino davvero intelligente».
«Lo so».



Ma la verità era che L avrebbe distinto il suo odore anche se non fosse stato tanto sveglio. Ne avrebbe avvertito ogni minima variazione, captato ogni differenza, perché nonostante avesse vissuto già otto anni della sua vita, Watari era la prima persona che aveva mai amato.
 



[471 parole]


Questa flashfic è nata grazie a questa bellissima perla notata sul web --> click
Avevo visto solo l'ultima vignetta e adesso mi pento di non aver trascritto l'intera scena come rappresentata qui, ma la Raccolta non è finita, quindi avrò le mie opportunità.
Non so se L potrebbe sembrare OOC - per via dell'abbraccio o per la mancata assunzione di zuccheri -, ma è anche vero che qui è ancora un bambino. Un bambino che è stato accolto, salvato e coccolato come un gattino infreddolito e bagnato da Watari. Credo sia piuttosto plausibile una reazione del genere da parte sua. 
Non ho la più pallida idea da dove provenga la citazione ad inizio capitolo, sorry :(
Ringrazio con tutto il cuore tutti coloro che si sono fermati a leggere e tutti coloro che hanno aggiunto la Raccolta nelle seguite. Grazie, grazie, grazie!
   
 
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