Non so che dire... non mi aspettavo delle recensioni così incoraggianti!

L'intenzione era quella di postare questa fic come one shot, ma dato ke è un bel pezzo ke “ho lì a far polvere” qualche capitolo scritto tanto per fare... e dato ke me lo avete chiesto (e siete stati davvero carinissimi)... farò un'esperimento: inizio a postare questo capitoletto e a buttarne giù qualcun altro.

Premetto ke è solo un tentativo... nn è detto ke questa fan fiction prosegua... dipenderà dal consenso ke riscuote e dall'ispirazione del momento...

Se avete suggerimenti su come continuare, vi prego: fatevi avanti!

Grazie a tutti, davvero!

Rumore di passi nel pianerottolo e la forte sensazione che presto avrebbe ricevuto visite.

James Potter, bacchetta alla mano, si appiattì contro il muro dietro all'ingresso... stava arrivando.

La porta si aprì lentamente come un invito per l’ospite ad entrare.

L’intruso esitò sulla soglia poi, con calma esasperante, la oltrepassò e si introdusse nell’appartamento.

Prima di rendersi conto dell’identità del visitatore James scattò.

“Stupefi…”

“Protego!” Ribatté prontamente l’altro evitando l’incantesimo.

“Remus!” Esclamò Potter avvedendosi della presenza dell’amico “Sei tu!”

“Non tutte le persone che vengono a trovarti hanno l’obbiettivo di accopparti, Ramoso!” Replicò Remus Lupin fissandolo torvo.

“Ma la maggior parte si.”

“Sei ossessivo!”

“Sei venuto per farmi la ramanzina, Remus?”

“Sono venuto per parlare di Harry.” Rispose Remus “Ho saputo da Sirius che non vuoi permettergli di frequentare Hogwards.”

Il silenzio che giunse in risposta aveva il suono di una conferma.

“James, è un’idiozia.”
“Non deve lasciare la casa dei suoi zii.”
“Ma lui è iscritto in quella scuola da quando è nato!”

“Non sarebbe al sicuro ad Hogwards.”

“Hogwards è la scuola di Silente. Conosci una persona che potrebbe proteggere meglio tuo figlio?!”

“Ho preso la mia decisione; non ci andrà.”
“Ma…!”
In quella, qualcuno pose fine alle discussione bussando sulla porta spalancata.

Albus Silente attendeva sulla soglia della porta che il padrone di casa lo invitasse ad entrare.

“Professore!” Esclamarono stupiti i due uomini.

“Mi chiedevo se potessi invitarmi ad entrare, James.” Fece educatamente Silente.

“Prego!” Replicò James frastornato.

“Si accomodi!” Aggiunse indicandogli una sedia.

“Professore! Cosa ci fa qui?” Domandò Remus ancora parecchio sorpreso.

“Speravo di scambiare quattro chiacchiere con James a proposito di Harry.” Rispose Silente.

“Ancora?!” Ribatté James esasperato “Ho già detto che mio figlio non frequenterà Hogwards!”

“Capisco.” Assentì il preside in tono pacato “Forse non ritieni la mia scuola all’altezza del potenziale di Harry?”

“No! Non è questo il motivo della mia decisione.”

“Allora forse non ritieni il sottoscritto in grado di proteggere il ragazzo?”

“No, signore! Non centra…”
“Allora temo di non capire.” Disse il professore in tono di beneducata curiosità “Per quale ragione vuoi impedire ad Harry di andare a scuola come tutti i maghi della sua età?”
“Io devo provvedere alla sua sicurezza!”

“Che cosa potrebbe mai capitargli a Hogwards?!” Intervenne Lupin.

“Non sarebbe al sicuro.”

Remus sbuffò sonoramente.

“Professore!” James si rivolse a Silente “Lei stesso mi ha consigliato di affidare Harry ai parenti babbani!”

“Esattamente.” Commentò il preside “Ma non ricordo di averti mai suggerito di negare ad Harry la possibilità di ricevere un’istruzione magica.”

Il mago moro con gli occhiali tacque alla ricerca di argomenti validi con cui ribattere.

“James!” Disse in tono quasi supplicante Silente “Non posso giurarti che tuo figlio sarà totalmente al sicuro e che non si troverà mai coinvolto in situazioni spiacevoli; ma pensa a Lily! Lei avrebbe voluto che il vostro Harry andasse a scuola e che crescesse come un mago normale.”

“Harry non sarà mai un mago normale.”

“Certo! Avrà sempre qualcosa che gli altri non hanno ma non è un motivo valido per tenero lontano dal suo vero mondo.” Intervenne Remus.

“In ogni caso ti garantisco che mi impegnerò affinché Harry non corra gravi pericoli.” Aggiunse il professore “E penso di parlare anche a nome di Remus e di tutto il corpo docente di Hogwards.”

“Naturalmente! Come insegnante della scuola e come amico di famiglia giuro che sarò l’ombra di tuo figlio!”

Per tutta risposta James si avvicinò alla finestra scrutando con espressione pensosa lo scenario oltre il vetro.

L’idea di sapere suo figlio lontano miglia e miglia dal luogo che lo aveva ospitato e tenuto al sicuro per dieci anni non lo rassicurava, ma Silente aveva ragione: Lily avrebbe voluto che Harry andasse a Hogwards.

Inoltre, con quale coraggio poteva continuare a costringere il ragazzo a rintanarsi in quel covo di babbani odiosi?

“E sia.” Decretò dopo alcuni istanti di intensa riflessione.

“Hai preso la scelta giusta.” Commentò Silente.

“Lo spero!” Sospirò augurandosi con tutto sé stesso di non dover rimpiangere in futuro quella che reputava essere una decisione alquanto sconsiderata.