Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: serafinewriter    17/08/2019    0 recensioni
Se Harry Potter non fosse stato scritto dal punto di vista di Harry? Se fosse stato presente un altro personaggio pronto ad infiltrarsi occasionalmente nel Golden Trio?
Sono consapevole del fatto che quello che sto per scrivere a molti non aggraderà affatto, ma non ho potuto farne a meno.
Kyra Mason, una Serpeverde dell'anno di Harry, riscriverà dal suo punto di vista tutti i punti salienti della storia del giovane mago, e ne stravolgerà un sacco di dettagli, che nella storia originale ormai sono più che consolidati.
Se siete tradizionalisti, probabilmente non fa per voi, ma se siete avvezzi alle stranezze, fatevi avanti. Chissà, potrebbe piacervi
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lupin Lupesco

 

Mi ha guardato come se potesse incenerirmi con gli occhi! Sbuffò Kyra, mentre la vecchia bibliotecaria continuava a zittirla insistentemente con un sibilo ancor più rumoroso della voce stessa della giovane. Insomma, è vero che non avrei dovuto trovarmi nel suo ufficio, ma che ne potevo sapere che il professor Lupin era ammalato? Continuò, abbassando a malapena il tono della voce, mentre la compagna di studi scriveva qualcosa sulla sua pergamena. Sembrava più concentrata del solito, e non alzava nemmeno lo sguardo quando la chiamava.

Hermione? Mi stai ascoltando? Si sporse sugli appunti della studentessa riccioluta. Immancabili come sempre. Successo qualcosa? Chiese ancora, cercando di incrociare i suoi occhi che scorrevano velocemente fra le righe fitte d’inchiostro.

Ma cosa dici? Va tutto bene. Sto solo cercando di concentrarmi su questi appunti!

Kyra sfilò la pergamena dalle sue mani, costringendola a guardarla. Hermione era visibilmente provata. Aveva gli occhi stanchii e le mancava quel guizzo che la contraddistingueva, soprattutto quando si trovava in biblioteca. Bugia.

Non che Hermione Granger non fosse in grado di mantenere un segreto, anzi. Era tutto l’anno che si rifiutava di spiegare come faceva a frequentare tutti i suoi corsi ed aveva accettato la cosa senza alcun problema, ma ora qualcosa chiaramente la turbava e forse infondo desiderava parlarne, perché cedette subito.

E va bene. Il Professor Piton è stato terribile oggi. Si lasciò andare ad un sospiro sconsolato, per poi recuperare la sua solita tenacia. Ma non m’importa affatto. Mi spiace solo che abbiamo perso dei punti per colpa mia, ma so già come rimediare. E si riprese la pergamena che Kyra le aveva rubato. Dobbiamo fare una ricerca sui Lupi Mannari per lunedì. Mi sto dando da fare.

Kyra chiuse il domo di Incantesimi che aveva davanti fino a quel momento con un gran fracasso, guadagnandosi un altro ammonimento, che ignorò andando a sedersi più vicino ad Hermione. Dai, ti aiuto, che cosa sappiamo su questi Lupi Mannari?

 

Studiare con la signorina Granger era un’esperienza del tutto spompante. Riusciva a far girare i suoi ingranaggi ad una velocità tale che Kyra faticava a seguire e si ritrovava immancabilmente con un gran mal di testa. Comunque sembrava che Hermione si ritenesse soddisfatta. Era certa che avrebbe trovato delle nuove informazioni da aggiungere alla sua ricerca nei giorni seguenti, ma come base di partenza doveva essere ottima, perché se ne uscì dalla biblioteca talmente felice da attirare l’attenzione di Pix e le sue angherie. Poverina.

Credo… Credo di aver capito! Disse mentre radunava i suoi libri in una borsa che di lì a poco avrebbe ceduto al suo lavoro. Credo di aver capito perché proprio i Lupi Mannari. Anzi, è cos’ ovvio! Voglio esserne sicura, ma è lampante! Esclamava felice nel tragitto dalla biblioteca verso le loro Sale Comuni.

Hermione, non ho idea di che cosa tu stia parlando. Cosa c’entra? Perché? Perché Piton vuole umiliare il Professor Lupin e screditarlo come insegnante dimostrando quanto siamo indietro, no? Non ha fatto altro per tutta la lezioni! Che altro poteva esserci? Che il Professor Piton desiderasse la cattedra di Difesa Contro le Arte Oscure era ormai un dato di fatto.

Kyra… Hermione si fermò di colpo e la prese per la manica del mantello, trascinandola con sé in un corridoio laterale, dove c’era meno agitazione fra gli studenti. Esatto! Il Professor Piton vuole esattamente screditare il Professor Lupin, ma non come pensi tu. Ecco, di nuovo quel guizzo e Kyra non seguiva più i suoi ragionamenti. Harry ha detto che il Professor Piton ha fatto per il Professor Lupin una pozione per un suo malessere il giorno di Halloween. Una pozione molto complicata. Ed ora lui è ammalato!

Stava forse dicendo che aveva tentato di avvelenarlo? Certo la pozione non aveva funzionato. Kyra non era un’esperta di “medicina magica”, ma ogni qualvolta si era ritrovata a dover assumere una delle loro pozioni per un qualunque malessere l’effetto l’aveva fatta ristabilire nel giro di poche ore. Perché era ancora ammalato? Forse era qualcosa di più grave di un male di stagione. E se fosse stato ammalato di qualcosa di davvero pericoloso? Forse qualcosa di terminale. Una stretta al cuore di Kyra le impedì di respirare al solo pensiero. Si era troppo affezionata all’insegnante per sopportare di perderlo così. Non poteva trattarsi di questo. Ma allora cos… La luna! Com’era la luna in quelle notti?

Credi che… potrebbe trattarsi di una pozione Anti-Lupo? Questa volta bisbigliò davvero, non volendo farsi sentire nemmeno dai quadri attorno a loro.

Penso proprio che potrebbe. Ovvio, voglio fare delle altre ricerche, ma questo spiegherebbe tutto! Il Professor Piton ha tenuto questa lezione nella speranza che qualcuno capisse! Per fortuna del Professor Lupin non credo che qualcuno dei nostri compagni lo farà.

E non aveva tutti i torti. Se Hermione non glielo avesse praticamente urlato, probabilmente nemmeno Kyra se ne sarebbe mai resa conto, nonostante tutto il tempo passato assieme all’insegnante nei doposcuola.

Ormai conoscevano entrambe il mondo magico abbastanza bene da sapere che se si fosse saputo, probabilmente, il Professor Lupin avrebbe perso il posto, perciò decisero di tenere la bocca ben chiusa anche se avessere scoperto che era davvero un Lupo Mannaro.

Se ne andò nella sua Sala Comune con la sensazione di essere a conoscenza di qualcosa di cui non avrebbe dovuto.

Scossa da quella giornata di studio, andò direttamente a letto, mentre Millicent e Daphne discutevano del braccio di Malfoy. Mentre ormai stava già per dormire udì qualcosa riguardo ad un ricorso, Hagrid, ed un Ippogrifo. Si annotò mentalmente di andare a trovare il guardiacaccia l’indomani.

Domani.

Cosa doveva ricordarsi di fare?

 

Quidditch, Lupi, e tante cose tristi.

 

La casata dei Serpeverde si sentiva particolarmente beffarda quel mattino. La tempesta che si era animata durante la notte e tutt’ora si agitava all’esterno del castello, ormai era la protagonista di quella prima giornata di Quidditch.

Non era abitudine di Kyra andare a vedere le partite, soprattutto quando la sua casa non partecipava, o fuori il mondo sembrava ribellarsi, ma i gemelli Weasley le avevano fatto promettere di andare ad assistere alla loro inevitabile vittoria. Quell’atteggiamento altrettanto beffardo la convinse a prendersi una polmonite per accontentarli, e poi dopo gli avvenimenti di Halloween, quella sembrava un’occasione ghiotta per chiunque stesse cercando di uccidere Harry. Detestava pensarci, ma si sarebbe detestata anche di più se fosse successo qualcosa e lei non fosse stata presente.

Evitò di andare a fare gli auguri alla squadra di Grifondoro prima della partita, per due motivi.

Primo: Non era il caso di agitare la squadra con la presenza di una Serpeverde, seppur amica di alcuni giocatori. La casata è come il sangue, no?

Secondo: Bhe, non è molto diverso dal primo. Se la casata è come il sangue, ed i Serpeverde odiano particolarmente i Grifondoro, se fosse venuto fuori che avevo addiritttura pensato di tifare per la squadra avversaria l’indice di gradimento generale per Kyra sarebbe sceso ai minimi storici. E la sua vita si sarebbe trasformata in un vero inferno. Meglio evitare.

Prese posto verso metà della gradinata. Non era proprio all’altezza del campo, un po’ più in basso, ma aveva notato una nicchia in cui poteva ripararsi dalla pioggia, creata dalle gradinate più in alto.

Daphne e Blaise avevano preso posto accanto a lei, abbracciati l’uno all’altra per scaldarsi. Mentre il vento e la pioggia gelida si abbattevano contro il suo volto, che pur coperto dalla sciarpa non era sufficiente a darle un po’ di terpore.

I giocatori delle due squadre erano appena entrati in campo, quando Goyle si sedette dietro a lei, calpestandole i capelli. Hey! Sta’ più attento! Si portò una mano alla chioma, spostandosi di qualche centimetro dalla sua portata di tiro, per poi voltarsi nella sua direzione del ragazzo. Fu sorpresa nel vedere che era solo con l’amico Tiger. Il boss evidentemente era ancora convalesciente. Sospirò, riportando la sua attenzione alla partita, che nel frattempo aveva avuto inizio.

Il Quidditch sembrava estremamente più complicato di quanto in realtà non fosse. Scoprirlo fu addirittura piacevole, nonostante la pioggia fitta. Forse era addirittura un valore aggiunto. Certo bisognava riusscire a vedere i giocatori, e non era affatto facile, ma un paio di volte riconobbe alcuni Tassorosso. Doveva essere Cedric Diggory. Inizialmente non aveva capito l’astio dei gemelli nei suoi confronti, ma dopo averlo visto giocare, bhe, forse erano più invidiosi che altro e non poteva biasimarli. Era proprio un gran bel ragazz… Era del tutto impossibile fare delle riflessioni in santa pace con scemo e più scemo seduti proprio dietro di lei a toglierle il cappuccio o calpestarle una mano. BASTA! Sbottò riferita a Goyle per l’ennesima volta, quando voltandosi notò qualcosa immobilizzarsi sotto la gradinata.

Un cane.

Un cane nero che la guardava.

No, i cani non fissano le persone. Si era solo spaventato per le grida. Doveva essere un randiagio che si riparava dal maltempo.

Eppure la stava proprio guardando. Quegli occhi color ghiaccio.

Proprio come… Non ebbe il tempo di formulare quel pensiero assurdo che l’animale stava già correndo, arrampicandosi più in alto lungo la gradinata. Scosse il capo, rimettendosi a guardare il campo da Quidditch. Non poteva essere lo stesso cane che aveva visto con Harry prima di salire sul Nottetempo durante l’estate, così come non poteva star fissando lei. Eppure ora stava salendo a guardare la partita di Quidditch.

No, stava cercando un nuovo nascondiglio. Decusamente più logico.

Harry! Per qualche assurda legge fisica la voce di Baston che avvertiva Harry dell’arrivo imminente di Cedric Diggory alle sue spalle, arrivò fino alle sue orecchie, nonostante il rombo del temporale. Si fece particolarmente rigido, ed il freddo iniziò a farsi davvero insopportabile. Un primo istinto disse a Kyra di alzarsi e scappare. Che quel posto, in quel momento, portava solo guai. Tanto non sarebbe mai stata davvero felice lì, i suoi amici dopotutto erano tutti Grifondoro, e non potevano realmente considerarla come invece consideravano i loro compagni di casata. Soprattutto i gemelli Weasley, a cui ormai teneva particolarmente, non facevano altro che prendersi gioco di lei. E poi quelle grida lontane, quelle grida come quelle del treno. Troppo lontane per poterne distinguere le parole. Eppure riuscì a ridestarsi e capire.

Harry! Gridò, attirando l’attenzione di tutti i Serpeverde attorno a lei. Oh no! Harry! Gridò ancora, appena un attimo prima che la figura di Harry Potter che cadeva in picchiata dalla sua scopa si palesasse davanti a quella fetta di pubblico.

Con il cuore che le batteva in gola ed il respiro affannato, Kyra non perse tempo ed iniziò a correre. Correva giù, verso il campo. Non che potesse fare alcunché, ma desiderava almeno essere certa che Harry fosse vivo. Fu come se non si sentisse nel suo corpo. Tutto attorno a lei era amplificato ed allo stesso tempo ovattato. Insegnanti correvano di qua e di là per arginare la folla di studenti che si stava agitando per vedere Harry Potter morto.

Il Professor Silente, stava conducendo una barella galleggiante fino al castello, di cui Kyra riuscì a scorgere appena una mano.

Sapeva bene che non fosse credibile pensare che lei potesse essere una sua amica, che desiderasse solo assicurarsi che stesse bene, o forse era solo un residuo dell’effetto dei Dissennatori. Non era ancora chiaro. Comunque Kyra decise di non insistere. Si diresse verso il castello, in modo ordinato e composto, consapevole che almeno Hermione e Ron avevano potuto seguirlo in infermeria, con il resto della squadra.

Anche lei si diresse in infermeria, ma si sedette su un gradino di pietra situato appena fuori dalle sue porte ed attese, in silenzio, finché fu necessario.

Insegnanti andarono e venirono, vide addirittura il Professor Vitious entrare con una borsa contenente pezzi della scopa da corsa di Harry. Nel vederne le condizioni si sentì male per lui. Che giornata orribile stava passando.

Una gran agitazione si stava animando nell’infermeria, o così sembrava dalla postazione di Kyra. Harry doveva essersi svegliato. Il sollievo fece alzare Kyra, che iniziò a camminare avanti ed indietro, improvvisamente energica.

La squadra di Grifondoro fu quasi cacciata una manciata di minuti più tardi e non appena individuò i gemelli, Kyra si fiondò ad abbracciare i due. Sta bene? Chiese agitata, stringendo ancora i due amici, totalmente sorpresi da quel gesto. George appoggiò una mano sulla schiena della ragazza, come a rassicurarla. Sta benone. Confermò, mentre il fratello ridacchiava di quella sua reazione. Sì, se non si considera la depressione post partita.

Non aveva mai perso prima. Ma è tutto intero. Sei stata qui tutto il tempo?

Okay, Harry stava bene e ne aveva la conferma. Sciolse l’abbraccio con un sorriso molto simile a quello che aveva assunto ora Fred per prederla in giro ed annuì. Capisco proprio perché non vi piace Cedric. Non solo è un bravo cercatore, ma è proprio un gran bel ragazzo! Esclamò consapevole del fatto che la conversazione avrebbe deviato inevitabilmente direzione. Vedo che vi hanno proprio fatto a pezzi! E non solo perché Harry è caduto dalla scopa. Li stuzzicò, mentre un borbottiò di “Non è vero” o “Tutta fortuna. Quando vuoi, gli diamo la rivincita quando vuoi, e vedi come li stendiamo” si faceva sempre più insistente.

Ragazzi.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: serafinewriter