Da un mio quaderno di appunti, scritto nel 1917.
“Spagna, Castello di Ahumada, 1910. Mi viene in mente questo soggiorno, ecco  per la terza volta la Spagna, il luogo dei miei avi ricco di storia, eccone una fantastica, che a quel punto parlavo abbastanza bene la lingua da capire che una torre della rocca si chiamava “torre della principessa” od “Emma” per motivi particolari .
Ed ora ed allora eravamo i Fuentes, i signori delle battaglie e dei Pirenei, le guerre e gli amori il nostro regno, i signori indocili delle montagne fedeli a se stessi e al loro onore.
(..)  Uno dei più grandi re spagnoli, Ferdinando di Aragona della casata dei Trastàmara aveva una legittima moglie, ovvero la regina Isabella, che combatteva a cavallo, vestendo l’armatura, pur se donna amava leggere ed imparare, figurarsi che imparò il latino nell’età adulta, per i tempi una grande impresa. Erano i Reys Catolicos, che avevano unificato la Spagna sotto il loro dominio, dopo anni di guerre e crociate contro gli arabi, chicco su chicco, dicevano, fino alla melagrana, Granada in spagnolo. 
La conquista di Granada nel 1492 fu il fiore all’occhiello del loro regno, come mantenere saldo il poterein El-Andalus, l’antico nome della Spagna.
La regina Isabella era una donna estremamente saggia, fece crescere insieme ai suoi figli legittimi alcuni illegittimi del marito. 
In base a quello che sono riuscita a capire traducendo (Marianna, mia cognata, rideva a tutto spiano mentre io annaspavo tra latino e spagnolo antico, starnutendo mentre toccavo le delicate e polverose pergamene, soccorrendomi quando non capivo bene il senso)... se una giovane fanciulla si voleva sposare con la benedizione della regina, bastava che, giunta a corte, attirasse il regale sguardo di Ferdinando  per ritrovarsi, dopo l'assalto reale, assegnata una cospicua dote e un marito ad hoc, che la portava in qualche remota provincia.
Una figlia di Ferdinando, educata alle arti muliebri e guerriere, si chiamava Emma, nome ripreso dalla madre della ragazza che aveva origini inglesi o sassoni (come erano arrivati in Spagna? Pare che il nonno di Emma fosse un medico, uno studioso, che avesse preferito la penisola iberica e la sua cultura rispetto alle terre del nord). 
Emma senior partorì Emma d’Aragona nel 1473, salvo refusi a 16 anni. D’Aragona indicava le ascendenze paterne, “Pulcra” ovvero bella la definivano le cronache, tanto che fu una pedina da giocare, che in genere gli illegittimi, sia maschi che femmine, erano avviati alla vita ecclesiastica, a prescindere dalla vocazione,  monache o vescovi per la saldezza del paterno casato, salvo rare eccezioni di dadi (…)
Ed Emma convolò a nozze con  un Fuentes che era al seguito dei reali, durante le infinite lotte della reconquista. Ebbe a conoscere la carne,lei figlia del peccato, unita in legittime nozze, i suoi discendenti avrebbero forse conquistato l’orizzonte, la sapienza e l’amore, oltre alle lettere e al sapere.
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Prima di Granada, la ragazza vestì l’armatura e raccolse vicino a sé dei soldati, per sorvegliare la ricostruzione di una parte dell’accampamento di pietre che era ricostruito per ordine di Isabella, dopo che i proiettili incendiari dei mori avevano distrutto le tende.   (…)
Aveva 15 primavere quando sposò Fuentes, 19 quando entrarono insieme a Granada..  (..)
Vestiva l’armatura, corazza, elmo e schinieri, di acciaio, al fianco la spada, montava ad uomo, sul polso danzava un falco rapace, era splendida come un animale da preda, le iridi scure come quelle di un predatore.. la principessa guerriera.
Era Emma, lei e lei soltanto, Emma dei Fuentes y Aragon.
Ferdinando d’Aragona era lodato da Machiavelli per la sua sagacia politica, era (pare) uno dei modelli del suo Principe, il governante ideale..(..)
Emma portò una buona dote, sangue reale, ancorché illegittimo ai Fuentes, un legame con il trono che si rinsaldò negli anni.
 Nel 1502,  Giovanna di Castiglia, sorellastra di Emma nonché erede al trono di Isabella, con il regale consorte Felipe d’Asburgo varcò i picchi per andare a presentarsi alle Cortes per reclamare la sua eredità. Era inverno, era freddo, si trattennero ad Ahumada, la rocca dei Fuentes, per venti giorni, tenendo a battesimo l’ultimo figlio di Emma, che venne appellato Felipe (..).
Pulcra ovvero bella era definita Emma, le cronache la narrano con i capelli castani, alta sopra la media, occhi scuri come onice, come i tuoi, l'opinione convinta di Andres. E questa non è una galanteria di mio marito, le carte sono quelle ed era già impresa notevole per una donna essere oggetto di scritti che non fossero detrazioni o esagerati panegirici.  Già, io sono alta sopra la media, con capelli e occhi scuri.. Tornando ai Fuentes, nel 1500 se ne andarono ben a zonzo per il mondo conosciuto e conoscibile. Il figlio di Emma, Felipe Fuentes, andò con Pizarro alla conquista del regno inca, anni dopo un suo figlio divenne viceré del Perù, un altro governatore della ricca provincia di Milano et alia..”
 
Secoli dopo i suoi discendenti non erano da meno. 
 

Emma.. 
La tua dinastia, mai spenta nelle ore e nei secoli brevi.
Fuentes ahora y por siempre..