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Autore: esserre93    17/08/2019    0 recensioni
Jo è una ragazza superstiziosa, Mark il suo amico d'infanzia, ma una nuova conoscenza si abbatterà sul loro equilibrio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Le gambe di Jo tremavano senza sosta, le dite tamburellavano sui braccioli della sedia sulla quale la ragazza era seduta e gli occhi vagavano intorno alla stanza. Il suo capo era davanti a lei, dietro la scrivania e stava leggendo l’articolo che gli aveva consegnato. Jo cercò di decifrare la sua espressione, ma l’uomo non lasciava intravedere nulla.
Dopo un periodo quasi interminabile, finalmente l’uomo parlò:
“Davvero ben fatto Jo, a quanto pare l’ultimatum ti ha fatto bene, ma oltre a questo articolo quale altra garanzia puoi darmi?”
“Posso darle solo la mia parola, capo. Le assicuro che d’ora in poi darò il massimo”
“Va bene Jo, puoi andare e non farmene pentire”
A queste parole, la ragazza uscì dalla stanza e si diresse verso la scrivania del suo amico.
“Allora come è andata?”
“Gli è piaciuto molto l’articolo e ha detto che posso rimanere”
“Ma è magnifico! Quale hai consegnato?”
Jo non aveva ancora detto a Mark quale articolo avrebbe consegnato. Fino al minuto prima di entrare nell’ufficio del suo capo anche lei non sapeva quale gli avrebbe dato, ma alla fine aveva preso la decisone più giusta, così aprì il cassetto della sua scrivania e porse al ragazzo l’articolo che aveva scartato.
Non appena iniziò a leggere, un sorriso illuminò il viso di Mark.
“Ne ero sicuro, le scorciatoie non ti sono mai piaciute, ma ora che il tuo posto è salvo non credi di dovere delle scuse a Sasha?”
“Hai ragione, ma ci penserò nella pausa pranzo, non ho intenzione di prendere sottogamba questa seconda opportunità”, così Jo si sedette alla sua postazione ed iniziò a visionare gli argomenti da trattare per quel giorno.
Circa due ore dopo, quando la ragazza alzò gli occhi verso l’orologio appeso alla parente di fronte a lei, decise che fosse arrivata l’ora del pranzo. Non aveva avuto un attimo di respiro ed ora era decisamente affamata.
“Io scendo a mangiare qualcosa, vieni con me?” Jo guardò Mark seduto di fronte a lei e scosse la testa, troppo impegnato nel suo lavoro.
Una volta uscita dall’ufficio, Jo prese il telefono ed in cuor suo sperò di trovare qualcosa da parte di Sasha, ma così non fu, d’altronde perché avrebbe dovuto? Arrivata al bar, però, la trovò al solito tavolo intenta a conversare con una ragazza; non appena le vide, un senso di gelosia la pervase e si sentì avvampare. La risata della bionda risuonò nel locale e con una morsa allo stomaco fece dietrofront per tornare nel suo ufficio: aveva decisamente perso l’appetito.
Durante il tragitto che la portava al suo ufficio, però, si sentì sfiorare un braccio e vide Sasha pararsi davanti a lei, bloccandole il passaggio.
“Dove vai?”
“Ho del lavoro da fare”
“Ti ho vista al bar, perché non sei più entrata?”
“Ho perso l’appetito”
“Come mai?”
“Cosa ti importa? Torna al bar, la ragazza con cui ridevi ti starà aspettando”
Un sorriso apparve immediatamente sul volto della bionda
“Cosa ridi?”
“Sei gelosa per caso?”
“No, perché dovrei?”
“Infatti, poi sei tu quella che ha mille dubbi, no?”
“Ora non ne ho più, vado a lavorare”
Jo cercò di oltrepassare la ragazza, ma la stessa mano che poco prima aveva sfiorato il suo braccio, ora lo stringeva per bloccarla
“No aspetta Jo, mi sei mancata ieri”
“Non mi sembra, hai già trovato il rimpiazzo”
“Ma per chi mi hai presa? È solo un’amica. Ti ho pensata molto, ma non ho mai trovato il coraggio di scriverti, perché non sapevo se avesse potuto infastidirti, non so mai cosa pensi”
“Scusami, è che il gesto che hai fatto mi ha mandato in confusione.”
“Perché? Non ti ha fatto piacere?”
“Certo, l’ho apprezzato molto, ma era davvero troppo per una persona conosciuta solo tre giorni prima”
“Io l’ho fatto perché sentivo di farlo, ma se questo ti manda in confusione capisco”
A quel punto, Jo prese le mani di Sasha e le strinse, la guardò negli occhi e riuscì a percepire quanto fosse profondo il sentimento che provava nei suoi confronti.
“Ti prometto che parleremo, ci vediamo qui all’entrata alla fine del turno? Ti porto in un posto”
Sasha fece un sorriso radioso e sfilando le sue mani da quelle della mora, la lasciò andare.
“A dopo allora”
 
Jo tornò alla sua scrivania e Mark intuì immediatamente l’umore della ragazza, perché sul suo volto vi era stampato un sorriso a trentadue denti.
“Non sapevo che il pranzo potesse renderti così felice”
“Che scemo, ho incontrato Sasha, ci vediamo subito dopo il lavoro”
“Ben fatto, ora mettiamoci al lavoro”
Per il resto della giornata Jo cercò di non pensare alla ragazza che ormai aveva catturato il suo cuore; era completamente frastornata dalle emozioni che le faceva provare solo con uno sguardo.
 
Alle 6:00pm in punto Jo era fuori l’edificio in cerca della bionda. Non appena la vide seduta su una panchina poco distante da lì, rimase per un attimo a contemplarla: era bellissima.
Era seduta su una gamba e l’altra cadeva a penzoloni, senza toccare terra; a volte sembrava una bimba. Era immersa nella lettura di un libro e quella concentrazione fece venire dei brividi alla mora: era decisamente affascinante. Decise di avvicinarsi.
La bionda la vide e ripose il libro nella sua borsa.
“Sei bellissima quando sei concentrata”
“Grazie, ma da quando mi stavi guardando”
“Non molto. Andiamo?
Jo porse la sua mano alla bionda, che immediatamente intrecciò alla sua. Camminarono con le dita intrecciate per l’intero tragitto che le portò in un parco a circa dieci minuti da lì. Jo si stese sul prato e fece poggiare Sasha al suo petto.
“Ho sempre amato venire qui, mi rilassa”
“Io non venivo da molto tempo, ma quando mi hai detto che mi avresti portato in un posto avevo immaginato fosse qui, c’è un silenzio surreale”
“Vero”
Le due ragazze rimasero per un breve periodo a contemplare la pace che c’era in quel momento. Nessuna delle due disse nulla, ma sapevano che prima o poi avrebbero dovuto toccare l’argomento.
Jo chiuse gli occhi ed iniziò a vagare con la mente. Non desiderava nient’altro dalla vita, era davvero felice. Non pensava di poterlo essere con una ragazza e in così poco tempo. Nessun’altra persona era riuscita a farle provare così tante emozioni come stava facendo Sasha.
Ad un certo punto delle labbra sfiorarono le sue e riconobbe immediatamente quelle della bionda, così aprì gli occhi e approfondì il bacio.
“Wow, quanto mi era mancato il tuo sapore”
“Secondo te è normale tutto questo?”
A quella domanda, Jo si sedette e Sasha imitò il suo movimento.
“Cosa vuoi dire?”
“Non mi è mai successa una cosa simile; ci conosciamo da così poco tempo eppure sembra di conoscerti da una vita, non mi stancherei mai di te”
“Io ho paura proprio di questo. Nei tuoi confronti provo dei forti sentimenti, che mai nessuno era riuscito a farmi provare. Non ci faremo del male?”
“Non lo so, so solo che non riesco a fare a meno di te”
“Ed io di te”
Jo si avvicinò alla bionda e la baciò con passione. Entrambe avevano fame l’una dell’altra e nonostante il fiato veniva sempre meno, nessuna delle due aveva intenzione di allontanarsi.
In quel momento avevano preso una decisione: nessuna paura sarebbe stata più grande dell’amore che provavano l’una per l’altra.
   
 
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