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Autore: queenjane    27/08/2019    1 recensioni
Attraverso i ritratti, Maria Antonietta nel suo viaggio lungo la vita.. Uno è quando è a Vienna, poi in tenuta da amazzone a Versailles,come giovane delfina. Eccola poi regina.. In tre tempi,mentre suona la sua diletta arpa, vestita alla creola e con i suoi figli,per poi passare alle Tuileries e infine il celebre schizzo di David quando si reca alla ghigliottina..Idea già pubblicata e ripresa, revisionata e corretta..
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore
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Cala la notte sull’ennesimo giorno alla Tuileries, sugli insulti e sugli scherni feroci ..

Dalla parete, mi fissa il pastello tracciato il pittore polacco Kucharski, sono senza orpelli, corone,piume o troni o ventagli.
Sottile, le braccia incavate, sono semplicemente vestita in scuri colori, perle tra le ciocche e sul collo, mero pizzo intorno alla quadrata scollatura.
I miei occhi sono tristi, troppo ho visto, troppo ho vissuto.. 
I tratti affilati del viso, le labbra strette, sembro molto più vecchia  dei miei trentasei anni.


I tumulti del mese di ottobre 1789 ci hanno strappato a Versailles.
 
Riforme, Costituzione e via dicendo,
i francesi in delirio e della morte del mio povero, piccolo delfino Luigi Giuseppe la nazione pareva non essersi affatto accorta.

All’indomani della caduta della Bastiglia, mi hanno lasciata sola, la Polignac  e tutto il suo circolo, il mio caro cognato, il conte d’Artois con la sua famiglia, ognuno che bramava i miei favori se ne è andato..

Tutti sono andati via, tranne Fersen, il mio amore, la mia gioia, il solo conforto insieme ai miei figli,dei quattro che ho messo al mondo solo due mi sono ancora vivi.

E’ rimasto anche dopo che il mondo mi aveva abbandonato, sempre lui ..

Fuori urla e schiamazzi, questo cadente palazzo  è davvero la nostra prigione, in rovina..  
I libelli conoscono sempre nuove ed immonde fioriture.  


Abbiamo tentato di fuggire nel mese di giugno scorso, il nefasto giugno 1791, avevo grandi speranze come ho scritto alla mia corrispondente, la principessa di Taranto, ci hanno scoperto e il viaggio di ritorno è stato un incubo a occhi aperti durato tre giorni ..

Unico conforto è che Hans sia in salvo, a Bruxelles, non possono fargli del male..

Lo amo, il più virile e amoroso degli uomini, il destino può dividerci ma mai davvero separarci,
parafrasando la “Novella Eloisa “di Rosseau ..


In queste sere vado rileggendo “Paul et  Virginie”, uscito nel 1788, una storia sentimentale,
dolce, ambientata nelle isole e nei mari lontani, un altro altrove..
Allevati insieme nell’innocenza, i protagonisti si ritrovano adulti in tragico modo,
salvo poi unirsi, dopo la morte, in paradiso celeste, di cui quello della loro infanzia era stato una mera prefigurazione.
Uso questo libro come cifrario per la nostra segreta corrispondenza, mettendo in mezzo qualche frase più intima.
 

Bussano


 Una nota figura,
non l’eco dei miei sogni.il mio vento del Nord.


Fersen ..


LUI è qui, con me.. è il 13 febbraio 1792.

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Nota il 13 febbraio 1792 fu l’ultimo incontro tra la Regina e il conte di Fersen.
   
 
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