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Autore: Shimba97    28/08/2019    8 recensioni
La vita in Inghilterra trascorreva tranquilla dopo l’Apocalisse non avvenuta; uragani, incendi autostradali e motociclisti demoniaci erano ormai un lontano, ma neanche tanto ricordo.
Nessuno si ricordava di quei due giorni concitati e paradossali che avevano quasi causato lo sterminio dell’intero genere umano, a parte una manciata di persone che si contavano sulle dita delle mani…
- Ehi angelo, senti. Se questa libreria è frutto di un miracolo, puoi spiegarmi questo libro?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Del divertimento di Crowley e dell'imbarazzo di Aziraphale
Di libri sbagliati al posto giusto


La vita in Inghilterra trascorreva tranquilla dopo l’Apocalisse non avvenuta; uragani, incendi autostradali e motociclisti demoniaci erano ormai un lontano, ma neanche tanto ricordo.

Nessuno si ricordava di quei due giorni concitati e paradossali che avevano quasi causato lo sterminio dell’intero genere umano, a parte una manciata di persone che si contavano sulle dita delle mani…

Anatema, Newton, Madame Tracy, il Sergente Shadwell, il gruppetto di ragazzini con a capo l’Anticristo, ed ovviamente Crowley ed Aziraphale.

Dopo la distruzione e la successiva miracolosa ricostruzione della sua biblioteca, Aziraphale aveva deciso di godersi quei nuovi momenti in compagnia dei suoi libri, prendendosi dei giorni di riposo; infondo sentiva di meritarselo.

Salvare il mondo non era stato un gioco da ragazzi ed il suo corpo mortale aveva risentito dello stress, ma specialmente dell’adrenalina di quei giorni così concitati.

Il Paradiso era un luogo idilliaco, ma nonostante tutto si finiva pur sempre per annoiarsi.

Gabriel lo aveva rimproverato molte volte per i suoi pensieri riguardo la noia; sebbene fosse un angelo modello, seguace fidato del Signore, non aveva mai apprezzato la poca diversità dei tomi celestiali, che lo avevano reso curioso ed impaziente. Così, quando fu mandato sulla Terra, pensò che se doveva vivere in mezzo agli umani, sarebbe stata una permanenza più piacevole se si fosse circondato di fogli scritti e rilegature in pelle.

Quel pomeriggio stava catalogando dei nuovi tomi apparsi dopo l'Apocalisse mai avvenuta, in bilico sulla scala e con entrambe le mani occupate e tremanti; era così concentrato nel metterli nel posto giusto che nemmeno si accorse del trillo del campanellino d'ingresso.

Crowley fece la sua comparsa con la sua solita andatura strascicata e serpentina, abbassandosi di poco gli occhiali in modo da scrutare l'ambiente intorno a sè. Sorrise divertito nel trovare il suo amico a diversi metri di altezza.

- Angelo! - urlò, con un sorriso sghembo.

- Ah! - il povero angelo sobbalzò sul posto, sbilanciandosi ed attaccandosi alla scala come una scimmia, facendo cadere tutti i libri sul pavimento con un sonoro tonfo - Per l'amor del cielo Crowley! Si può sapere che ci fai qui? Perchè non sei entrato dall'ingresso?! - disse spazientito il biondo, toccandosi per un attimo il petto, deviando poi per sistemarsi il farfallino storto.

- Sono entrato dalla porta - disse - ma tu non mi hai sentito. Dai la colpa alla tua distrazione- allargò le braccia, alzando un sopracciglio.

Lentamente Aziraphale ritornò con i piedi per terra, chinandosi a raccogliere i libri, mortificato per quella rovinosa caduta che, a sua difesa, non era stata per niente volontaria - oh mi dispiace.. vi rimetterò a posto.. - accarezzò le copertine scollate con preoccupazione, sentendo un sonoro sbuffò arrivare dal suo amico.

- Sono solo dei libri, con un miracolo tornano come nuovi - disse annoiato il demone.

Dopo averli posati sulla scrivania barocca, l'angelo si avvicinò minacciosamente verso di lui, puntandogli il dito - questi libri hanno solo 300 anni, sono pezzi unici! - esclamò, quasi in preda ad una crisi nervosa.

- Ehi angelo rilassati - si corruccicò, schioccando le dita. Miracolosamente i libri, un momento prima ridotti male, erano tornati come nuovi, con tanto di rilegatura a mano - prego, non c'è di che -

Aziraphale sospirò di sollievo, senza però dargliela vinta - non ti devo nessun grazie, hai rimediato ad un tuo spregevole gesto -

- Posso farmi perdonare con un pranzo al Ritz? - tentò lui - ho saputo che hanno messo nel menù delle ottime aragoste -

Gli occhi dell'angelo si illuminarono - se però mi tenti così.. -

- Oh angelo, io adoro tentarti - nel suo volto magro spuntò un sorriso degno dei peggiori demoni - e sto imparando a capire come farlo -


 

Dopo il giorno non avvenuto molte cose erano rimaste identiche: Aziraphale amava ancora circondarsi del profumo più o meno antico di carta stampata e del suo amato cibo; Crowley passava il tempo a prendersi cura delle sue piante, minacciandole ancora, ma aveva diminuito lo stress psicologico da tiranno; inoltre la sua dipendenza dall'alcool era rimasta invariata.

Le abitudini cambiate riguardavano invece il tempo che passavano assieme; se prima si davano appuntamento diversi giorni a settimana al parco per discutere di lavoro, adesso passavano quasi tutte le giornate in compagnia dell'altro. Crowley aveva accettato di buon grado di provare cibo solido, oltre alle bottiglie di vino, rimanendone piacevolmente colpito. Era stata una dura battaglia, Aziraphale aveva dovuto spiegargli decine di volte che la bottiglia di vetro non poteva essere considerato cibo, perchè anche se era solido.. non era commestibile.

D'altro canto, adesso l'angelo si concedeva più momenti in compagnia di un bicchiere di Scotch o di uno Chardonnay invecchiato di qualche centinaio di anni, non ubriacandosi mai, al massimo arrivava fino al punto da sentirsi la testa leggera.


 

Il loro rapporto si era rafforzato, specialmente dopo che le rispettive fazioni li avevano quasi uccisi e successivamente cacciati. Non erano umani, ma non dovevano più sottostare ad un ligio regolamento fatto di miracoli e tentazioni.

- Posso offrirti una tazza di thè? Sono ancora le 10 del mattino - disse l'angelo, vedendo svolazzare la mano dell'amico in modo annoiato - lo prendo come un sì - gli diede le spalle e si incamminò verso il retro, dove mise sul fuoco la teiera con l'acqua, preparando due tazze con il filtro.

Crowley nel frattempo si aggirava curioso tra gli scaffali, notando molti titoli a lui sconosciuti - ne sono spuntati di nuovi eh - urlò allungando il collo per farsi sentire.

- Sì, devo aggiornare tutto il mio inventario - fu la risposta dell'angelo.

Il demone non stava facendo particolare attenzione, finchè una copertina nuova e lucente lo fece fermare. Nei suoi occhi balenò una saetta di divertimento e malizia. Prese quel libro, avvicinandolo alla scrivania di Aziraphale.

Pochi minuti dopo l'angelo tornò con due tazze fumanti tra le mani - ecco a te - gliela porse gentilmente al demone, che la prese. Quando poggiò le labbra sulla ceramica il suo viso si contorse in un'espressione di disgusto - ma che roba è?! -

L'angelo gli sorrise, vecchio marpione, pensò Crowley - è un tè peculiare, si chiama Pu'er ed è originario della Cina, in particolare della provincia delli Yunnan1 - spiegò in modo quasi lezioso, mescolando la sua miscela e bevendola con gusto - è della migliore qualità -

- Ha un sapore terribile - controbattè l'amico, continuando a berlo per cortesia, ma facendo comparire nella sua mano una fiascetta di vodka, versandone una generosa quantità, sotto gli occhi sconvolti del suo angelo.

- Crowley! Hai rovinato il tè! - disse esasperato, battendo il piede a terra, offeso - non te ne offrirò più! -

- Te ne sarei grato Aziraphale - sorrise, riprovando a berla, trovando il sapore più gradevole - ecco, ora va molto meglio -.

Conclusero le rispettive bevande e si accomodarono sulle sedie di pelle presenti in libreria, guardandosi.

- Angelo, toglimi una curiosità - iniziò Crowley - hai già catalogato tutti i libri presenti qui? -

- Non ancora - ammise afflitto - sono davvero tanti ed non usando nessun aiuto ci vorrà del tempo -

- Potresti usare i miracoli -

- Non vorrei fare irritare più di quanto non siano i miei Superiori -

- Angelo, ormai a nessuno interessa di noi - spezzò il momento dei pensieri di Aziraphale, che fu riportato in modo violento alla realtà - oh si, già - fu il suo unico commento - ad ogni modo non me la sento Crowley, quanto ci impiegherò non ha importanza, ho il da fare per le prossime settimane -

Il demone vide il volto dell'angelo rattristarsi e spegnersi. Quando aveva capito che erano stati scaricati entrambi si erano sentiti disorientati, ma se il demone si era ripreso dopo qualche ora, l'angelo non era stato della sua stessa idea. Aveva servito per più di 6 millenni coloro che credeva senza macchia e leali, specialmente perchè erano stati creati prima di lui e si sentiva un continuo allievo che cercava di imitare il professore per impressionarlo. Ma Aziraphale non aveva mai ricevuto nè una pacca sulla spalla nè un grazie, soprattutto dopo avere salvato il pianeta, rovinando i piani di Dio, o di Satana.

- Ehi angelo, senti - cercò di distrarlo - se questa libreria è frutto di un miracolo, puoi spiegarmi questo libro? - si alzò per prenderlo dalla scrivania, porgendolo.

Oh, adorò la reazione dell'angelo, diventando improvvisamente paonazzo e balbuziente - D-dove l'hai preso? -

- Esattamente lì - glielo indicò con l'indice, inaspettatamente accanto alla prima Bibbia che il mondo avesse avuto l'onore di possedere.

L'angelo inghiottì a vuoto e rilesse il titolo: "L'iniziazione del sesso esoterico". Dove se ne era uscito quel libro blasfemo? Ed ora che ne doveva fare? Gettarlo era fuori discussione, un albero era stato maltrattato per produrlo, e lui, come creatura amante della natura, non poteva commettere questo peccato. Dopo qualche colpo di tosse allungò il braccio verso di lui - Te lo regalo Crowley -

Il demone l'osservò ancora rosso in viso, ma deciso a liberarsi di quel fardello piuttosto imbarazzante - Oh angelo, ma non c'è bisogno. Sono abbastanza istruito in questa materia - sorrise diabolico, riaccendendo quell'adorabile rossore nel viso del biondo, che abbassò il braccio - in che senso? -

Crowley si passò la mano tra i capelli rossi, di nuovo lunghi - vuoi che ti faccia un disegnino o passiamo direttamente alla pratica? -

- CROWLEY! -

Oh si, erano cambiate tante cose dall'Apocalisse che non fu.


 


1: fonte presa da Wikipedia.

Angolo dell'autrice:

Ehm.. salve! Non so bene cosa ne sia uscito fuori, ma so per certo che è un delirio.
Personalmente mi sono innamorata così tanto di questi personaggi che non potevo non scrivere su di loro, ma non mi aspettavo una long, almeno, lo spero.
Non sarà una storia molto "pesante", perchè di angst ne ho letto anche troppo, ma qualcosa che forse farà sorridere o divertire.
Ringrazio Nao Yoshikawa per sopportare sempre i miei scleri e le mie idee pazze all'1 della notte, ti voglio bene <3
Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento e se voleste farmi sapere cosa ne pensate beh, ne sarei felice!

 

   
 
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