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Autore: Anna3    29/08/2019    2 recensioni
Una nuova sposa sacrificale arriva a casa Sakamaki, ricevendo la solita fredda accoglienza, però questa volta non saranno i simpatici vampiretti ad essere la preoccupazione principale della nuova arrivata, bensì la scuola. Come reagiranno i sei fratelli alla sua totale indifferenza nei loro confronti? Ma soprattutto... riusciranno a non diventare ancora più sclerati di quello che sono già?
Prima long in questo fandom, tutta dedicata a Reiji!
(accenni Reiji x Nuovo personaggio, ma niente OOC, quindi niente Reiji-pezzo-di-pane)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Reiji Sakamaki, Shuu Sakamaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I

Il viaggio in macchina era durato diverse ore, ma la ragazza non aveva mai fiatato ed era rimasta rigidamente seduta sul sedile posteriore leggendo un libro e prendendo appunti sul foglio di fianco. Non sapeva dove stesse andando, ma a quanto le aveva detto suo padre, l’autista la stava portando nella sua nuova casa perché lì sarebbe stato più semplice raggiungere la scuola elitaria che era riuscita a guadagnarsi con la borsa di studio: l’unico problema, come era già stata avvisata, era che non avrebbe vissuto da sola, ma con i legittimi propietari della casa, che avevano dei gusti… strani.
In ogni caso, questo non importava a Noriko: le interessava semplicemente avere un posto vicino la scuola dove stare. Per questo motivo, non si preoccupò molto di dove stesse andando e si concentrò solo nello studio del libro di economia che aveva davanti.
Arrivarono alla villa quando ormai era il tramonto, anche se ciò lo si poteva capire più dall’ora che segnava il cellulare che non dal cielo, dato che degli scuri nuvoloni coprivano il cielo e sembrava stesse per piovere. Così, Noriko si sbrigò a scendere dall’automobile e, una volta presa la valigia e sistemato il libro nella borsa, camminò velocemente verso il grande portone della villa. Una volta giunta lì, fissò la casa:
“Così questa sarebbe vicino alla scuola? Ma se siamo nel bel mezzo della foresta! Che abbia sbagliato indirizzo?” si chiese mentalmente Noriko.
Bussò alla porta e attese, ma improvvisamente la porta si aprì da sola.
“Permesso” disse entrando. Nessuna risposta.
“Eppure, il giardino fuori è così curato, non può essere disabitata” pensò Noriko e domandò ad alta voce, restando rispettosamente all’ingresso “C’è nessuno?”. Ancora nessuna risposta.
Avanzò di qualche passo e in quel momento si accorse che steso su un divano si trovava un ragazzo dormiente con i capelli rossi: che fosse lui il proprietario della casa? Impossibile, era troppo giovane: che fosse anche lui un inquilino? Noriko era molto indecisa: magari quel ragazzo la poteva aiutare, ma svegliarlo sarebbe stato molto scortese, quindi si limitò a fissarlo con la speranza che si svegliasse. Esaudendo le sue preghiere, il ragazzo aprì un occhio e la vide:
“E tu chi diavolo saresti, chichinashi?”.
Ignorando il nomignolo, la ragazza disse inchiandosi:
“Buonasera, mi chiamo Noriko Norioka e sono la nuova coinquilina di questa casa. Potrebbe farmi parlare con il proprietario?”.
Ayato la guardò confuso:
“Da quando saresti diventata la nostra coinquilina?”.
“Forse c’è stato un errore… Sono venuta in questa casa perché mio padre aveva detto che era più vicina alla scuola, ma qui intorno ho visto solo alberi… Mi trovo nella villa Sakamaki?”.
Il rosso sorrise e la prese con un braccio sbattendola sul divanetto:
“Hai davvero un buon odore chichinashi… ed effettivamente è ora di colazione” disse leccandole il collo. La ragazza lo guardò perplessa, ma non mosse un muscolo e ciò sorprese un po’ Ayato, abituato ad altre reazioni:
“Come siamo ubbidienti...” disse e stava proprio per morderla, quando Reiji lo interruppe.
“Ayato cos’è tutto questo rumore?”
“Arrivi sempre sul più bello Reiji...”
“Ti ho già spiegato che se devi fare le tue cose vai in camera”
Ayato stava per ribattere, quando Noriko interruppe i due, alzandosi:
“Quindi lei è il padrone di casa giusto? Sono Noriko Norioka e sono qui come coinquilina perché, a quanto mi è stato detto, questo posto è più vicino a scuola, piacere di conoscerla”.
Reiji la fissò per la prima volta e si presentò, sistemandosi gli occhiali:
“Non sono io il padrone di casa qui e non sono stato informato… in ogni caso, il mio nome è Reiji Sakamaki, mentre l’altro ragazzo scortese è Ayato Sakamaki”.
“Scortese a chi?!” protestò il ragazo in questione.
“Comunque, non possiamo parlarne qui… Vieni con me” disse e si girò “Prendi le sue valigie”.
Un maggiordomo apparso dal nulla prese le valigie di Noriko e se ne andò, mentre la ragazza, per nulla turbata, seguì l’uomo.
Una volta in soggiorno, Reiji le chiese:
“Quindi ti trovi qui perché questo posto è più vicino alla scuola...”
“Sì e teoricamente mio padre dovrebbe aver già sistemato tutta la burocrazia riguardo il mio trasferimento, mi rincresce che non ne siate stati informati”.
Proprio mentre Reiji stava per chiedere ulteriori spiegazioni, una quarta voce disse:
“Allora è proprio vero che abbiamo una nuova ragazza carina qui” sorrise il rosso.
Noriko lo fissò e prima che se ne rendesse conto il vampiro si era già teletrasportato di fianco a lei e le stava leccando il viso. Tuttavia, lei non si ritrasse e rimase rigidamente seduta sul divano:
“Con ‘strani’ si riferiva forse al loro modo di salutare leccando gli altri?” pensò Noriko, mentre Raito blaterava qualcosa di simile al fratello sul fatto che fosse dolce.
Un’altra lingua le leccò il viso, appartenente a un ragazzino con i capelli viola.
“Sì, probabilmente è per questo” pensò la ragazza, non muovendosi di un centimetro, mentre l’altro vampiro farfugliava qualcosa di simile a Raito “Ma allora perché quel Reiji si controlla di più?” pensò, mentre quest’ultimo cercava di calmare gli altri due vampiri.
Ayato prese poi la parola dicendo qualcosa sul fatto che aveva visto la ragazza per prima, ma in quel momento Noriko stava già pensando a quanto tempo prezioso stava perdendo con quei buffoni.
“Dovrò prolungare lo studio di un’ora stasera, se voglio recuperare”.
In quel momento apparve un ragazzo albino, discutendo di qualcosa con il rosso, finché non chiese alla ragazza:
“Come osi interrompere il mio prezioso sonno?”.
Capendo che effettivamente era molto tardi, la ragazza si scusò:
“Mi dispiace, abbiamo ritardato più del previsto”.
“Non me ne faccio niente del tuo dispiacerti!” disse Subaru tirando un pugno alla parete e fracassandola.
In risposta, la ragazza alzò un sopracciglio perplessa:
“Forse ho capito” pensò “qui tutti hanno una patologia psicologica diversa ed è per questo che sono tutti rinchiusi qui in mezzo al nulla” sorrise trionfante, avendo capito “Eppure, al momento l’unica cosa che vedo che hanno in comune è...”
Nel frattempo Reiji chiese nuovamente se qualcuno ne sapeva qualcosa e finalmente un’altra voce rispose dal divano in fondo alla stanza:
“Così sei tu la ragazza di cui mi hanno parlato”.
“Shu, sai qualcosa di questa ragazza?” chiese Reiji.
“Forse”.
“Vorremmo una spiegazione” disse il ragazzino coi capelli viola.
“Mi hanno contattato e mi hanno detto che sarebbe arrivata un’ospite che farà la nostra stessa scuola e che bisogna trattarla bene”.
“Okay” pensò la ragazza “allora sono nel posto giusto a quanto pare” pensò la ragazza.
“Quindi chichinashi potrebbe essere la potenziale sposa?” chiese Ayato.
“Direi più un sacrificio che una sposa...” disse Raito.
“Ah e ha aggiunto che non dobbiamo ucciderla” aggiunse Shu.
“Allora avremmo una lunga relazione con lei...” disse Raito.
Di tutto questo, Noriko ascoltò meno della metà delle parole, fissando insistentemente l’orologio:
“Okay, temo che se andremo avanti a discutere, finirò domani mattina di studiare...” pensò.
L’unico momento in cui fu veramente attenta fu durante le presentazioni dei fratelli, giusto per ricordarsi i nomi di tutti.
Quando calò un momento di silenzio, la ragazza si alzò:
“Se abbiamo finito, potreste dirmi dove si trovano le mie stanze?”.
Raito le si avvicinò:
“Dove vai via così di fretta?”
“Sto sprecando tempo che potrei usare studiando”.
“Forse non ti è ben chiara la situazione in cui ti trovi, se in un momento come questo non pensi che a studiare” disse Ayato mostrando i canini e avvicinandosi a lei “possibile che non hai ancora capito chi siamo?”
“Siete dei vampiri” disse semplicemente, omettendo ‘con dei seri problemi mentali’, dato che sarebbe stato scortese da parte sua. Pensavano veramente che non si fosse accorta di quei canini aguzzi? Mica era così scema!
I sei fratelli la guardarono interdetti: era la prima volta che una ragazza constatava la verità con tutta quella calma.
“Ben… Ben detto chichinashi” disse Ayato, che fu il primo a riprendersi da questa risposta “e quindi sai che cosa fanno i vampiri a un essere umano?” chiese sorridendo sadico.
“Datemi un ago, una siringa e dei contenitori e sono a posto”.
Ayato la guardò spiazzato, proprio come tutti gli altri vampiri:
“Che stai dicendo?!”
“Beh, è il prezzo per stare qui no? Io vi do il mio sangue per stare qui. D’altronde mi pare anche giusto, visto che mio padre non ha sborsato un soldo per farmi stare qui. A dire la verità, sospettavo ci fosse qualcosa sotto: niente è gratuito al mondo, ma rispetto a quel che mi aspettavo… sono sollevata” sorrise la ragazza, lasciando stupefatti i sei vampiri per il suo autocontrollo.
“Li avete già qui?” chiese con noncuranza Noriko.
“Sinceramente preferisco andare alla fonte” disse Ayato avvicinandosi e bloccandola al muro.
Però la ragazza non mosse un muscolo. Le sue pulsazioni non erano minimamente aumentate e il viso era rimasto ugualmente impassibile.
“Se proprio devi farlo, fallo velocemente per favore, perché devo andare a studiare, zanzara” disse la ragazza guardandolo negli occhi.
Punto nell’orgoglio, Ayato la morse con violenza e gli altri vampiri sorrisero sadici; tuttavia il loro sorriso durò per poco perché la ragazza non reagì come si aspettavano, ma lo guardò.
“Ora posso andare a studiare per favore?” chiese.
Ayato la lasciò andare confuso:
“Ma cosa diavolo sei tu?!” disse, esprimendo la domanda che si stavano facendo tutti davanti a quella strana ragazza.
“Io?” chiese staccandosi da lui “Sono solo una ragazza molto determinata ad avere ciò che vuole. E ora, se avete finito, potreste indicarmi dove sia la mia stanza?” chiese nuovamente.
Reiji la guardò intrigato: era la prima volta che gli capitava una ragazza umana così impassibile e si chiedeva fino a che punto sarebbe stata in grado di mantenere il controllo. Per oggi però, era abbastanza: d’altronde, avevano ancora molto tempo per conoscersi e sarebbe stato un interessante passatempo spingerla fino al limite.
Mentre pensava questo, si aggiustò gli occhiali e disse:
“La tua stanza si trovo al secondo piano: da qui sali al secondo piano con quelle scale e arrivata lì prosegui finché non trovi una stanza dalla porta rosa. Quella sarà la tua stanza”.
“Grazie Reiji. Con permesso” disse la ragazza e se ne andò.
I sei vampiri sorrisero malvagi: si erano trovati davanti una ragazza parecchio fastidiosa, ma alla fine sarebbero riusciti a farla cedere.
“Vogliamo fare una sfida a chi riesce ad addomesticarla per prima?” chiese Ayato.
“Basterà una lezione con me e vedrai come cambierà atteggiamento”.
“Diventerà una bambola perfetta”.
“Ah Bitch-chan è così fredda… ma ancora per poco”.
“Tch… è libera di fare quel che le pare, basta che non mi infastidisca”
“Come siete rumorosi...”.

E così iniziò la nuova vita di Noriko a villa Sakamaki.


§§§§
NOTE DELL'AUTRICE CAPITOLO 1:
Ciao a tutti! Vi ringrazio di aver scelto di leggere questa storia e spero che vi sia piaciuto il primo capitolo: è la primissima volta che creo un nuovo personaggio e quindi se mi lasciate una recensione per dirmi il vostro parere ne sarei più che felice!
Non ho molto altro da dire: ho deciso di scrivere questa fanfic per dedicarla a Reiji ed è per questo motivo che ho deciso di pubblicarla il giorno del suo compleanno, però, appena avrò pronto il prossimo capitolo e lo avrò corretto, aggiornerò. Purtroppo non vi so dare una scadenza precisa come "Pubblicherò ogni settimana" perchè avrà una decina di capitoli, tutti più o meno della stessa lunghezza e non so se riuscirò a mantenere una certa costanza, ma SICURAMENTE la finirò. 
Reiji: ti conviene che sia scritta bene, altrimenti non ti concederò neanche di pubblicare questa storia sul sottoscritto *sguardo severo*
Anna: sì, Reiji-sama *terrorizzata* ma sono certa che i miei lettori ti dimostreranno che è un lavoro degno di te!
Ayato: tsk, SE ci sono lettori
Anna: -.- grazie Ayato, tu sì che mi tiri su il morale eh

E niente.. vi aspetto al prossimo capitolo!
Anna3

   
 
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