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Autore: _Almach_    30/08/2019    3 recensioni
E se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? Se fosse stato trovato da qualcun altro? cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino?
{Fic in pubblicazione anche su wattpad}
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’autunno stava avanzando. Lo si poteva capire dalla colorazione sempre più rossastra delle foglie che stava contribuendo a dare un altro aspetto a Gusu. Era difficile stabile quale stagione riuscisse a rendere i Meandri delle Nuvole ancora più bello di quanto fosse col suo aspetto naturale, molti direbbero l’inverno per via della neve che era capace di rendere più eterea ogni cosa. Eppure, nemmeno il vento che trasportava in una danza continua il fogliame dalle mille sfumature era da scartare. In questo luogo si respirava magia, d’altronde era la stessa che impregnava queste montagne da centinaia di anni ma, ogni volta era capace di stupire anche gli occhi più abituati. In quest’ultimo periodo Gusu si era risvegliata dal consueto tepore, complice anche le letture iniziate da ben oltre un mese. I Giovani Mastri delle altre Scuole si erano riuniti abbandonando il consueto colore delle loro divise per vestire le tuniche bianche da lutto, ma con particolari che richiamavano l’appartenenza alla loro Setta d’origine, come potevano essere le cinture di colore differente o i ricami sulle spalle recante il loro simbolo. Un modo come un altro per saperli distinguere e distribuirli nella giusta posizione all’interno della classe della mattina.

Wei Wuxian lentamente aveva imparato a conoscere coloro che avevano risposto all’invito, e non era stata una impresa così difficile d’altra parte, Lan Qiren aveva deciso di farlo assistere e presenziare, anche per non far scomodare il secondo dei suoi nipoti, nonché allievo modello e del tutto rispettabile. Il Giovane Maestro Wei non capiva questa scelta, appunto perché Lan Wangji era la punta di diamante di Gusu che poteva servire come modello per tutti gli altri, quindi non capiva perché avesse scelto lui per seguire le lezioni. Forse perché, nonostante tutto, il Maestro Lan lo considerava un buon modello, quando non faceva di testa sua come la maggior parte delle volte. Non era colpa sua, in fondo sentiva la necessità di distrarsi per non impazzire tra tutte quelle pergamene e quei libri, oltre che quelle fitte regole. In classe, comunque, faceva del suo meglio per non distrarsi e di non farsi sgridare da Lan Qiren. Anche perché, di ricopiare la sezione “disciplina” un numero imprecisato di volte non ne aveva propria voglia e intenzione.

Mentre si dirigeva fuori la Sala Orchidea si sentì chiamare, voltandosi non potè fare a meno di sorridere nei confronti della figura di Nie Huaisang. Non era la prima volta che lo vedeva a Gusu, già altre volte era li giunto per frequentare le letture eppure, ancora era all’oscuro di come prendere un voto sufficiente che gli permettesse di non tornare più l’anno successivo. Una sua caratteristica era il ventaglio che portava sempre con se a discapito della spada che non era mai attaccata alla sua cintura, come se non sapesse che farsene. Capitava spesso che gli ripetesse che il suo talento era stato rosicchiato da un cane mentre era ancora nel ventre materno, e forse per questo si beccava le peggio lavate di capo da parte di suo fratello, Nie Mingjue, nonché Capo Setta del Clan Nie di Qinghe. Huaisang era molto diverso anche nel modo di porsi con le due Giade dei Lan: Con Lan Xichen era più confidenziale ed era spesso rivolgersi a lui come “gege”, in fondo era molto amico del fratello maggiore e capitava spesso che lasciasse Gusu per stare qualche periodo a Qinghe. Ma d’altra parte, non era così difficile avere a che fare con Lan Huan. Quello difficile era Lan Wangji. Il più piccolo dei fratelli Nie provava una sorta di rispetto misto a terrore referenziale nei suoi riguardi, non era mai riuscito a scambiarci più di qualche parola e, ogni volta che lo vedeva, sembrava come se il rigido inverno fosse arrivato in maniera del tutto improvvisa. Spesso chiedeva a Wei Wuxian come facesse a stare così vicino a lui senza congelare, e in tutta risposta lui se la rideva perché non poteva far altro che pensare a una reazione del tutto esagerata.

Dietro di lui svettava la figura di Jin Zixuan conosciuto, nel mondo dei cultori, con il soprannome di “pavone fiorito”. Solitamente a Gusu, una buona regola era di non fare pettegolezzi alle spalle di nessuno ma, scendendo a Caiyi in prossimità delle letture, aveva sentito spesso il nome dell’erede del Clan Jin sulla bocca dei commercianti, i proprietari di locande in particolare. Gli era parso di capire che dovunque andasse era solito prendere un’intera locanda tutta per se e per il suo entourage, anche se questi erano pochi discepoli, lasciando poveri malcapitati a cercarsene un’altra. Non c’era da stupirsi se era la fortuna di pochi e la sfortuna di molti. Anche guardandolo si poteva percepire una certa aria di sufficienza nei confronti di coloro che stavano intorno a lui e che non appartenevano al suo stesso Clan. Wei Ying non c’aveva scambiato molte parole, quindi il suo giudizio si basava soltanto vedendolo quelle poche ore in aula. La cosa che più di tutti lo aveva stupito era stata il fatto che lui fosse, a detta di Huaisang, il promesso sposo di Jiang Yanli fin dalla tenera infanzia, un qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di sentire. Aveva  conosciuto la figlia maggiore del Capo Setta Jiang non molto tempo fa e, da quel poco che aveva visto, il suo carattere non poteva che essere agli antipodi con quello di Zixuan. Ma d’altro canto, poteva essere un’unione variegata, abbastanza curiosa da vedere.

Infine c'era Jiang Cheng. Aveva già avuto modo di conoscerlo a Yunmeng ma non era riuscito a parlare molto insieme a lui. La cosa che più intimoriva Wei Ying era il fattore cani, ma non potè che tirare un sospiro di sollievo nel vedere che aveva rispettato la promessa non portandoli con sè. Certo, poteva anche averlo fatto ma finché non li vedeva non c'era niente di cui aver paura. All'inizio, non gli riservava molte parole ma Wei Wuxian notava spesso gli sguardi insistenti nei suoi riguardi, un qualcosa che lo convinse ad avvicinarsi a lui per primo con uno dei suoi sorrisi ironici e belli. Nella Sala Orchidea i loro banchi erano piuttosto vicini, quindi Wei Ying non faticava molto ad aiutarlo nei momenti morti quando non riusciva a comprendere qualcosa. Un difetto di Jiang Wanyin era il suo eccessivo orgoglio, e Wei Wuxian ogni volta doveva andare a tentativi per capire il problema. Minuti interi spesi a risolvere un qualcosa che richiedeva pochi secondi soltanto. Per un attimo si era messo nei panni di Lan Zhan nei suoi primi periodi come discepolo di Gusu, ma allora erano semplicemente bambini.

<< Non sembri proprio tipo da questo posto. >>

Wei Ying era sorpreso da questa affermazione di Jiang Cheng, solitamente non gli rivolgeva mai la parola di sua iniziativa. Che si fosse svegliato con la luna messa nella giusta posizione?

<< Eheh, Jiang-xiong, cosa stai cercando di dirmi? >>

<< Uno spirito libero come te costretto a seguire tutte queste regole? Sei poco credibile. >>

 Nel sentire queste parole Wei Wuxian non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire una risata leggera, in modo da non stonare con la tranquillità del momento, e portò il braccio destro ad avvolgere le spalle del primo discepolo del Clan Jiang. Non aveva idea se fosse serio o se lo stesse prendendo in giro, ma almeno il suo viso non era inespressivo come quello della Seconda Giada dei Lan, in qualche modo poteva cavarsela ad interagire con lui.

<< Vivo qui fin da quando sono piccolo. Sono abituato, ma ogni tanto vengo ripreso anche io. >>

Certo, poteva mentire per apparire ancora più figo agli occhi degli altri, ma a che pro? Ovviamente aveva omesso il fatto che all'interno della sua stanza fossero presenti una pila ordinata di quaderni e pergamene con tutte le regole che aveva dovuto riscrivere nel corso degli anni. Ormai era capace pure di scriverle dormendo. Jiang Cheng gli rivolse uno sguardo con la coda dell'occhio, non era del tutto convinto di quello che questo Giovane Maestro della Setta Lan gli stava dicendo, ormai l'aveva presa come una sorta di hobby il dubitare ogni cosa gli dicesse, un qualcosa iniziato direttamente a Yunmeng.
I due si stavano dirigendo fuori dai confini dei Meandri delle Nuvole per una congiunta esercitazione nell’arte della spada, un mostrare la reciproca abilità. Anche se questo non si poteva chiamare un vero e proprio duello, Wei Wuxian non voleva rischiare di essere scoperto da Lan Qiren e costretto a dover prendere una nuova pergamena per ulteriori ricopiature. In fondo, l’area intorno a Gusu era perfetta per quello che stavano andando a fare, e soprattutto non era la prima volta. Nonostante il carattere scorbutico di Jiang Cheng si erano ritrovati varie volte a fare determinate cose insieme, per lo più studiare all’interno del padiglione della biblioteca o parlare semplicemente seduti su uno dei massi che formavano la riva della grande cascata. O almeno, era Wei Wuxian colui che intratteneva buona parte della conversazione.

Entrambi erano abbastanza abili nel maneggiare la spada, ma Wei Wuxian aveva un qualcosa in più che lo rendeva un po’ più capace di Jiang Cheng, anche se lui era deciso a non volersi arrendere come se fosse deciso a superarlo per un motivo che il più grande non riusciva a comprendere. Ma non dedicò il giusto spazio alle domande anche perché, si stava abbastanza divertendo. Tutto questo finchè non abbassò l’arma creando un varco, ed era inutile dirlo… Jiang Cheng ne approfittò subito. Non voleva fargli del male eppure, la lama di Sandu sfiorò la gola di Wei Ying ma senza toccare la pelle.

<< Wow, Jiang-xiong. Sei riuscito a sorprendermi. >>

<< Spero tu non abbia fatto apposta un errore del genere, mi deluderesti. >>

Jiang Wanyin non era tipo da avere peli sulla lingua, diceva esattamente tutto quello che gli passava per la testa senza remore, e aumentò il concetto girando lentamente la spada in modo da poggiarla di piatto sul mento di Wei Ying, dando la giusta pressione per fargli alzare il capo. La situazione stava svoltando in una maniera mai vista facendo nascere una sensazione di preda e predatore che da una parte poteva essere pure interessante da vedere.

<< Ti svelo un segreto. Io non mi risparmio… mai. >>

C’era eccessiva sicurezza nella voce di Wei Wuxian, oltre che un vantarsi velato che non era concesso dagli appartenenti alla Setta di GusuLan, ma d’altra parte se era considerato il Giovane Maestro meno Lan a livello caratteriale ci doveva essere un motivo.

<< Anche tua madre godeva di questa eccessiva sicurezza? >>

Wei Wuxian non seppe perché Jiang Cheng tirò, così improvvisamente, fuori il discorso di sua madre fatto sta che il suo sorriso si spense come una fiammella per colpa di una folata di vento improvvisa. Era per via dell’influenza della Signora Yu che se ne era uscito con questa domanda?

<< Non ricordo molto dei miei genitori, se vuoi avere una conferma chiedi a tuo padre. >>

Per un solo momento la sicurezza di Jiang Cheng sembrò vacillare, e lo si poteva vedere dal tremore impercettibile della lama di Sandu, cosa che portò il cultore ad abbassare la spada per avvicinarsi alla figura dell’altro, un cercare di annullare quella poca distanza che li separava. Mano sinistra che si alzò per posarla sulla spalla di Wei Wuxian anche se, per quel gesto, sfiorò anche la di lui guancia. Movimento veloce a cui il maggiore non sembrò farci molto caso.

<< Okay… mi dispiace, sono stato indelicato. >>

<< Oh, non avrei mai pensato che Jiang-xiong fosse capace di scusarsi. >>

<< Jiang Cheng… >>

Soffiò l’altro, un qualcosa che Wei Wuxian non riuscì a sentire anche da quella distanza irrisoria che li separava. O forse aveva capito, ma aveva solo bisogno che glielo ripetesse una seconda volta.

<< Cosa hai detto? >>

<< Al diavolo le formalità, chiamami Jiang Cheng… Wei Wuxian! >>

Era forse la prima volta che si rivolgeva a lui in questo modo. Da quando era giunto a Gusu per frequentare le letture, si era sempre rifiutato di parlare con lui più del dovuto e adesso non solo si stava scusando ma gli stava pure ordinarlo di chiamarlo col suo nome? Wei Wuxian rimase piacevolmente stupito, tanto che il suo volto si aprì in un ampio sorriso annuendo con vigore, anche in un modo un po’ troppo eccessivo. Entrambi non erano a conoscenza che Lan Wangji era a poca distanza da loro e, avendo assistito alla scenetta, la sua mano strinse eccessivamente il ramo dell’albero a cui era appoggiato causando la sua rottura.

Quella sera stessa, Wei Wuxian si ritrovò all’interno della sorgente fredda. Era stata una giornata abbastanza ricca di eventi, cosa strana da dire per un luogo come Gusu, di conseguenza aveva bisogno di un luogo dove rilassarsi un po’ e, al contempo, accrescere la sua energia spirituale, oltre che il livello di coltivazione. Da quando Lan Xichen gli aveva insegnato questo metodo Wei Ying lo adoperava spesso, anche se non così frequentemente come i fratelli Lan.
Aveva gli occhi chiusi, eppure li socchiuse in modo lento non appena si accorse di un movimento strano dell’acqua. Non potè fare a meno di voltarsi notando la figura di Lan Wangji che si stava lentamente avvicinando a lui. Non era la prima volta che utilizzavano la sorgente fredda nella stessa serata, a Wei Wuxian piaceva avere la compagnia della Seconda Giada dei Lan anche se lui era di indole taciturna buona parte del tempo.

<< Lan Zhan! >>

Wei Ying lo chiamò con un molto entusiasmo a livello vocale con tanto di sorriso allegro a curvare le sue labbra. Non lo aveva visto per buona parte di giornata, e chissà perché con l’inizio del periodo delle letture era sempre così.

<< Wei Ying… >>

La voce di Lan Wangji era calma ma il suo volto era una maschera di ghiaccio, più del solito. Man a mano che si avvicinava, Wei Wuxian poteva avvertire una sorta di tensione provenire da quel corpo marmoreo. Non si sa perché, ma cominciò a sentirsi inquieto.



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Angolo Autrice:

Mi rendo conto che è già passato un mese dalla pubblicazione di questa fic, e adesso siamo arrivati al capitolo dieci **
Per molti non sarà niente di che, ma considerando i miei trascorsi con la scrittura questo è decisamente un traguardo molto importante per me (forse è per questo che mi è uscito un capitolo più lungo del solito? xD)
Ma torniamo a noi u.u
Lo so, dopo 3 capitoli in cui Wei Wuxian e Lan Wangji non erano proprio insieme adesso si parlano alla fine? Sotto certi aspetti sono proprio sadica, ma per tutto c'è un motivo. La gelosia di Lan Zhan è un qualcosa che ho sempre apprezzato, e di conseguenza ho voluto inserirla anche io in questa ff e quale miglior avversario per lui se non quello tsundere di Jiang Cheng?
La cosa bella di non averli come fratelli e che posso davvero giocare con questo aspetto, e la cosa mi sta divertendo un mondo.
Per questo, mi sento di voler dedicare questo capitolo a due bellissime personcine: Sarah_lilith e MaryLukaKiryu (A-Yu), la prima perchè mi sono ritrovata ad essere molto in sintonia per quanto riguarda la gelosia del nostro Lan Zhan; la seconda perchè è grande fan della ChengXian <3
Io non dico niente, ma nel prossimo capitolo potrebbero esserci elementi un pò...hot u.u sono entrambi nudi (o quasi) all'interno della sorgente e se a Lan Zhan partono i cinque minuti per via della gelosia beh...fate voi *coff*
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto <3 Al prossimo aggiornamento :3
 
   
 
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