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Autore: _Almach_    01/09/2019    3 recensioni
E se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? Se fosse stato trovato da qualcun altro? cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino?
{Fic in pubblicazione anche su wattpad}
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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All’interno della sorgente si respirava un’atmosfera particolare, ma questo non valeva per il di fuori. Le stelle lentamente si facevano strada nel cielo ormai scuro con poche nuvole sparse, e il vento produceva il poco rumore presente muovendosi tra le fronde degli alberi cullando le foglie portandole ad un lieve appoggiarsi sullo specchio d’acqua freddo e calmo. Era un quadro usuale, che non ci stancava mai di ammirare e che aiutava nel processo di tranquillità interiore che serviva per una coltivazione ottimale. Eppure, non era per l’acqua gelida che Wei Wuxian stava cominciando ad avvertire un certo disagio, come se una strana sensazione stesse salendo dalla parte bassa della schiena impregnando ogni fibra del suo corpo. Non sapeva perché stava reagendo in questo modo, eppure chiuse gli occhi per tornare ad un assoluto stato di concentrazione prendendo al contempo un mezzo respiro.

Durò in questa maniera una manciata di secondi prima di riaprirli e spostare lo sguardo sulla figura di Lan Wangji a pochi centimetri di distanza da lui che, a sua volta lo stava osservando in modo serio. Argento che si specchiava nell’oro pallido, e come prima cosa gli sorrise come faceva ogni volta che godevano della reciproca compagnia. Anche se questa volta c’era qualcosa di diverso, ma non era in grado di dire cosa. Aveva dimenticato di fare qualcosa di importante e lo stava per sgridare? Ma no, Lan Wangji cercava sempre di essere comprensivo con lui considerando che già aveva a che fare con le sgridate del Maestro Lan un giorno si e l’altro pure. Ma a cosa serviva rimuginarci sopra in questo modo? Infondo bastava semplicemente parlarne, anche se la Seconda Giada dei Lan era di natura imperturbabile e di poche, pochissime, parole.

<< Lan Zhan...è andato tutto bene oggi? >>

<< Hm. >>

Come volevasi dimostrare, pochissime parole. Eppure Wei Wuxian non poté fare a meno di notare un certo rilassamento nel corpo marmoreo dell’altro come se stesse lentamente tornando al suo solito umore, e perfino la sensazione di gelo che gli stava attanagliando il cuore cominciò a sparire.

<< Comunque tuo zio dovrebbe stare più rilassato. Dovevi vederlo durante le letture di stamattina. Nie-xiong non riusciva a dargli una risposta e ha cominciato a balbettare. Si vedeva che aveva intenzione di lanciargli contro la prima pergamena utile. >>

<< Non parlare alle spalle delle persone. >>

Lan Zhan lo riprese in modo bonario e la cosa fece spalancare gli occhi di Wei Wuxian come stupito, non potendo fare a meno di lasciarsi sfuggire una bassa risata. Si vedeva che si stava contenendo, eppure non voleva rompere l’atmosfera tranquilla del luogo che quella sera li stava ospitando. Stava già infrangendo mezza regola, non voleva rischiare di farlo ancora.

<< Non sto sparlando. Ti sto avvertendo delle sue coronarie...sono preoccupato anche io, che ti credi. >>

Wei Ying poteva sentire distintamente un breve sospiro provenire direttamente dal maggiore, probabilmente non credeva a quanto stesse affermando e come poteva dargli torto? Non che odiasse Lan Qiren, a lui andrà sempre la sua gratitudine per aver intercesso per lui col Capo Setta Lan permettendogli di rimanere e farlo diventare un rispettabile discepolo di Gusu. Solo che, aveva l’impressione che con lui fosse più severo e rigido rispetto a tutti gli altri e la cosa alla fine non gli dispiaceva. Infondo, aveva sempre amato le sfide anche se non viveva di competizione.

<< Dopo le letture sono andato ad allenarmi un pó insieme a Jiang Cheng, sai lui... >>

<< Da quando?! >>

Il respiro di Wei Ying si mozzò come in automatico, non capitava mai che che Lan Wangji lo interrompesse nel bel mezzo di un discorso con una domanda tanto secca. La sensazione di inquietudine tornò a farsi strada in lui, unito ad un formicolio gelido che stava cominciando a salirgli lungo tutta la spina dorsale.

<< Da... quando cosa, Lan Zhan? >>

<< Lo chiami per nome! >>

Inspiegabilmente il problema era diventato Jiang Cheng, un qualcosa che Wei Wuxian non riusciva a comprendere. Era proprio il cultore della Setta Jiang a dare fastidio a Lan Wangji, oppure era una regola di Gusu il fatto che non si potesse chiamare qualcuno con il proprio nome? Cercò di scavare all’interno della sua memoria per cercare una qualsiasi informazione utile tra le tremila regole scritte su quel muro di pietra, ma non ricordava assolutamente nulla del genere.

<< Me lo ha chiesto lui… direi più ordinato, eheh. Stiamo diventando amici, che c’è di male? Quando ho cominciato a chiamare per nome te non te la sei mai presa. >>

<< Tu…>>

Wei Wuxian era decisamente un cultore eccezionale, con un talento naturale per qualsiasi cosa spaziasse dall’arte della spada agli incantesimi, eppure in certe cose non riusciva ad arrivarci. D’altra parte, Lan Wangji non era mai stato bravo con le parole, quindi non sapeva bene come poter esternare determinate tematiche e sentimenti. Queste questioni erano troppo difficili per lui da comprendere, e nonostante l’aiuto di Lan Xichen non aveva mai saputo come sbloccarsi in merito.

<< E parlando di Jiang Cheng, mi aveva chiesto di andare in camera sua a studiare prima dell’inizio del coprifuoco. A domani, Lan Zhan. >>

E no, questo per la Seconda Giada era decisamente troppo. Strinse entrambi i pugni in modo spontaneo per cercare di calmarsi ma la sua pazienza stava raggiungendo il limite massimo di sopportazione. Pochi passi vennero concessi a Wei Ying prima di sentirsi afferrare per il polso e trascinato a pochi millimetri dal corpo del maggiore. L’acqua della sorgente, fino a quel momento calma, per il movimento improvviso si agitò di poco sollevando degli schizzi che bagnarono entrambi, ma la cosa non sembrava importare a nessuno di loro…Lan Wangji perché troppo preso da stringere il polso di Wei Ying, Wei Ying perché scosso dal gesto improvviso e inaspettato dell’altro. Nel corso degli anni non c’era mai stato troppo contatto fisico tra di loro, e probabilmente questa era la prima volta che veniva stretto dalla gelida morsa della sua mano, forse ancor più gelida dell’acqua dove attualmente si trovavano.

<< L…Lan Zhan? >>

<< No. Avevi detto che saresti rimasto qui… >>

<< L’acqua fredda ti ha dato alla testa? Solo perché sto diventando amico di Jiang Cheng non vuol dire che…>>

Una frase, quella di Wei Ying, che non trovò una sua conclusione. Parole che morirono in gola nel momento in cui Lan Zhan lo tirò ancora di più verso di se, fino a quando i loro petti non si scontrarono. Era un contatto più intimo di quanto si aspettassero, e da Lan Zhan proveniva un calore insolito, come se l’acqua della sorgente non riuscisse a raffreddarlo a dovere. La mano libera del maggiore si portò sulla schiena del minore come se volesse tenerlo ancora un po’ stretto a se, volto che cominciò a calare su quello dell’altro complice anche i due centimetri scarsi di altezza che li separava. Wei Wuxian non capiva cosa stesse accadendo, si limitò a spalancare gli occhi quando si accorse che le labbra della Seconda Giada erano a pochi millimetri delle sue. Poteva sentire il peso del suo fiato, l’odore di sandalo che si stava facendo più consistente. Vicino, troppo vicino. Eppure, quel bacio che ci si poteva aspettare non arrivò mai.

Fu Lan Wangji stesso a sciogliere ogni contatto, come vittima di sensi di colpa improvvisi. Si limitò a dare un colpetto sul petto di Wei Wuxian come a dirgli che se lo desiderasse poteva andare. E il più piccolo lo fece. Cominciò a indietreggiare fino a dare la schiena alla Seconda Giada dei Lan mentre usciva dalla sorgente recuperando la parte superiore della sua veste candida piegata in modo disordinata sulla riva. Sentiva distintamente il battito impazzito del suo cuore, un qualcosa che lo fece fermare e appoggiare contro il primo tronco di albero disponibile, lontano dallo sguardo di giada del suo compagno di Setta. Mano destra che si portò a stringere quella parte di petto vicino al cuore, quella stessa mano il cui polso era stato stretto e che portava ancora i segni delle dita di Lan Wangji.

Wei Ying non sapeva cosa dire, non sapeva che provare. L’unica certezza era che, quella sera, da Jiang Cheng non ci arrivò mai.


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Angolo Autrice: 

Ehm...allora *coff* voi non sentite caldo? Perchè io si...ma non saprei se è per il caldo o per quanto ho scritto.
Tornando seri u.u sono particolarmente soddisfatta di questo capitolo, perchè probabilmente è uscito anche meglio di come la mia testolina lo aveva immaginato nei giorni precedenti.
Qui c'è stato un grande passo da parte di Lan Wangji, e gli sono effettivamente partiti i cinque minuti per la gelosia, ma non c'è stato niente di troppo hot che mi costringesse a cambiare il rating della ff xD
Credo che a questo punto sia doveroso far partire il countdown per la fine di questa mia long. Sono partita non prefissandomi un numero di capitoli prestabiliti, eppure credo che ormai siamo quasi giunti alla sua conclusione. Non credo che metterò un punto definitivo al prossimo capitolo, vedremo u,u
Wei Ying si sta rendendo conto di quello che Lan Zhan prova nei suoi confronti (aiutatemi a fire finalmente) di conseguenza comincerà a farsi mille patunie mentali in merito considerando che ha sempre considerato il nostro Wangji come una sorta di fratello.
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto <3 al prossimo aggiornamento :3
 
   
 
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