Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Wild_soul    30/08/2019    0 recensioni
Cosa conosci tu della mia vita, se non quello che io, di mia spontanea volontà, ho voluto rendere pubblico? Cosa mi impedisce di celare lati del mio carattere? Assolutamente nulla, quindi non avere il coraggio di affermare chi io sia, perché nessuno è in grado di comprendere qualcuno. Dalle volte siamo noi stessi a scoprire sfaccettature del nostro carattere che mai avremmo immaginato di possedere.
Genere: Avventura, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto, Kageyama Reiji, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scivolò velocemente per i vicoli bui della periferia londinese, voltandosi ogni minuti per assicurarsi che non ci fosse nessuno alle sue spalle. Ma Dark sapeva di non essere solo. Avvertiva un’altra presenza.
Si era rischiuso alle spalle il portone del laboratorio, accompagnato da un tonfo che non fece altro che aumentare l’agitazione del professore. Iniziò a camminare avanti ed indietro per lo studio, lanciando continue occhiate alla boccetta dove, fino a poco meno di un paio d’ore fa, si trovava il frutto dei suoi lunghi studi, e la maledisse mentalmente.
Quasi involontariamente, si ritrovò ad osservare il suo riflesso allo specchio e, continuando a mantenere il contatto visivo con quelle iridi infuocate, poggiò delicatamente una mano sulla sua superficie limpida. Quasi impallidì quando, abbassando lo sguardo, non vide il riflesso ricambiare il contatto ma, al contrario, tenere le braccia ben tese lungo i fianchi.
“Buonasera professore” per l’ennesima volta, quella voce tornò a dannarlo ma, a differenza di poco prima, il tono pareva essere più elegante e modulato “Le ha fatto piacere il piccolo break al pub?”
Alzò nuovamente lo sguardo, notando solo in quell’istante che il riflesso non aveva la stessa aria spaventata che, molto probabilmente, era dipinta in quel momento sul suo volto, ma appariva serena e con un sorriso appena accennato, che faceva risaltare ancora più il brillare dei suoi occhi.
“Tu chi sei?” si ritrovò a chiedere, allontanando velocemente il palmo della mano dalla superficie ghiacciata ed indietreggiando di un paio di passi.
“Che domanda poco intelligente, non crede anche lei?” una risatina leggiadra si diffuse per la stanza “Io sono lei, professore. O forse sarebbe più corretto affermare che in questo momento lei è me, dato che ha preso possesso del mio corpo”
Dark fece un ennesimo passo indietro. Non poteva essere che qualche sorso di birra lo avesse ridotto in quello stato, neanche quando era stato letto con la febbre alta aveva avuto tali allucinazioni!
“Le consiglio di sedersi, professore. La trovo piuttosto pallido” affermò il riflesso, dondolando innocentemente la testa da un lato e continuando a sorridere. Come poco prima, Dark si ritrovò ad obbedire, contro la sua volontà, ai premurosi consigli dello specchio, andandosi a sedere su uno sgabello posto accanto al banco da lavoro. Aspettò alcuni secondi prima di riacquisire il suo solito tono impassibile
“Te lo chiedo una seconda volta: tu chi sei, ragazzo?”
“E io glielo ripeterò ancora: io sono lei e lei è me, professore. Io sono il frutto del suo lavoro”
“Il frutto del mio lavoro?” ripeté il maggiore, incredulo “Come è possibile? I miei calcoli non prevedevano uno sdoppiamento di tal genere” affermò, spostando velocemente lo sguardo sulle ampolle di vetro poste in modo disordinato sul tavolo da lavoro.
“Ad ogni modo, l’effetto della pozione dovrebbe annullarsi entro pochi minuti, ed in men che non si dica, riavrà il suo corpo” concluse il più giovane, non facendo altro che stupire ancora più il professore
“Come fai a sapere tutto questo? Solo io sono attualmente a conoscenza dei miei esperimenti” per la seconda volta, la risata leggera dello specchio irruppe nella stanza
“Professore, possibile che lei ancora non abbia capito? Io sono il suo riflesso, io stesso sono parte della suo sapere e del suo pensiero. Io e lei siamo la stessa persona, con l’unica piccola differenza di essere scissi in due corpi ben distinti. Non era forse a questo che lei voleva arrivare attraverso i suoi studi?”
“Hai un nome, ragazzo?”
“Jude Sharp”
“Permettimi un’ultima domanda: per quale motivo, se è vero che sei tu stesso parte di me, abbiamo una così grande differenza di età?”
Il riflesso sogghignò, si aspettava una tale domanda.
“Vede, professore, io non sono semplicemente parte di lei, ma rappresento i suoi pensieri più segreti, i desideri più nascosti e, forse, mai realizzati che lei ha sempre celato. Per questo sono la sua parte giovane”
A quelle parole, Dark si irrigidì di colpo, e come se si trovasse nel bel mezzo dell’occhio di un ciclone, avvertì intorno a sé le parole dei suoi stessi appunti vorticare senza sosta intorno a sé.
Ogni essere umano è scisso a sua volta in due gemelli polari, due metà del Visconte Dimezzato, luce e ombra, giorno e notte, buono e cattivo, Bene e Male.
Luce…giorno…buono…Bene
Ombra…notte…cattivo…Male
Ingoiò un paio di volte aria a vuoto. Cosa aveva fatto?

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Wild_soul