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Autore: MalikLove    31/08/2019    0 recensioni
*TRATTO DALLA STORIA*
-Credi davvero in tutto quello che hai detto?-
-Pensi davvero che io possa aver detto tutto quello che ho detto così... per scherzare?! Granger... hai capito chi sono io no?!
lei sorrise appena trovando buffa la faccia del ragazzo di fronte a lei.
-allora... hai davvero il coraggio di Grifondoro per affrontare tutto questo con me?
-dovrei farla a te questa domanda...-
-avrei avuto questo coraggio anche anni fa..-
Si avvicinò alla ragazza stringendole la mano.
-salto nel vuoto... vieni con me?-
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 2- RICORDI (Finley)

"Sarà il tempo a dire che stai bene così. Certi sbagli fanno crescere, non fanno male. Pochi giorni e tutto tornerà normale... ma non svaniranno mai, resteranno sempre tuoi. Ricordi di un anno, momenti che ti lasciano un sorriso. Ricordi, le risate tra di noi, mille discussioni e momenti di follia... no, non svaniranno mai. Resteranno sempre tuoi, soltanto tuoi."


Non erano neanche saliti sul treno e già sperava che tutto finisse presto. 
Cosa avrebbe fatto dopo la scuola? Non si era mai davvero posto questa domanda. Ricordava vagamente qualche commento sarcastico della madre a riguardo ma lui non aveva mai davvero pensato a cosa volesse farne del suo futuro. 
Aveva sogni? Ambizioni? Desideri? Qualcuno si... in fondo era un ragazzo di 18 anni e chi a quell'età non ne ha.
In quei mesi lontano da tutti e da tutto aveva provato a rialzarsi, si ci aveva provato davvero. La fine del Signore Oscuro, l'arresto e poi la morte del padre avevano distrutto tutto. Lui. La madre. La sua famiglia. La sua intera vita. Solo che, durante la guerra magica erano schierati dalla parte sbagliata e quindi a nessuno importava se anche loro avessero perso qualcosa. Erano per tutti gli artefici e non meritavano consolazione, rispetto. Nessuno aveva porto loro la mano in segno di aiuto e questo Draco l'aveva visto bene, negli occhi distrutti di sua madre la quale aveva, non con poche fatiche, rimesso su un pezzetto di vita per lei e per Draco.
E questo Draco lo apprezzava. Molto.
Narcissa aveva provato con tutta se stessa a proteggere il suo unico bambino da un destino segnato, da un padre violento e poco incline alla dolcezza. Aveva fallito. Draco era stato buttato a capofitto in una cosa più grande di lui che l'aveva completamente devastato. Narcissa si odiava per questo. Notava gli sguardi disgustati del suo ragazzo mentre si guardava allo specchio. Draco in quel riflesso vedeva solo odio, ribrezzo e paura. Draco aveva una paura fottuta.
Per questo e per altro aveva deciso quel giorno di fingere che Harry Potter fosse morto perchè sapeva, ne era completamente sicura, che se si fosse trovata Lily Potter nella stessa situazione, quest'ultima avrebbe protetto Draco e Narcissa non era cattiva... e aveva protetto il ragazzo, e questo anche Harry Potter stesso lo sapeva ed è forse per questo motivo che aveva deciso di salvare... anche a costo di morire... Draco Malfoy nella stanza delle necessità quella volta. Draco, di nascosto, l'aveva apprezzato.


Ridestato dai suoi pensieri si avvicinò ad una delle poche facce amiche. Blaise.
Si guardarono come a leggersi dentro, come se tutto quello che li circondava li terrorizzasse da morire. Ed era vero. 
Entrambi erano figli dello sbaglio, parte di un mondo sbagliato. L'avevano imparato a proprie spese e sapevano che sarebbe stato IMPOSSIBILE risollevarsi e magari far parte dello "schieramento " giusto... sarebbe stato impossibile, ma loro ci avrebbero provato lo stesso.
Per quanto il mondo magico si professasse buono, giusto e leale... nei loro confronti non aveva avuto il medesimo comportamento. Non avevano perdonato gli sbagli di due ragazzini di appena 17 anni e li aveva segregati al pentimento eterno... e al rimorso di quello che poteva essere se si fossero rifiutati di far parte dell'esercito di Voldemort.
Sarebbe stata dura, ma è proprio allora che i duri cominciano a giocare.


Hermione non potè fare a meno di notare la spilla verde-argento che il ragazzo portava sulla giacca nera. Lo guardava di sottecchi senza farsi notare da nessuno, men che meno dai suoi amici. Abbassò lo sguardo sulla sua di spilla sapendo che per quanto ci avesse provato, non poteva evitarlo per sempre. Sarebbe stata un'impresa impossibile.
Prima o poi, se anche lei avesse provato a evitarlo in tutti i modi, lui l'avrebbe cercata. Avrebbe ceduto.
Fatto sta che non doveva succedere in quel momento... o in qualsiasi altro mentre lei era in compagnia dei suoi amici. Non avrebbero compreso, l'avrebbero tempestata di domande e lei non era pronta. "Forse un giorno" continuava a ripetersi come un mantre. Ma quel giorno, dopo mesi, non era ancora arrivato. E andava bene così.

Il treno cominciò a muoversi e Draco dovette lasciare la cabina in cui si trovava con i compagni per dirigersi verso il vagone dei Prefetti. Mentre lentamente raggiungeva la sua meta continuava a chiedersi per quale fottuto motivo la Mc Granitt avesse deciso di dare a lui quel ruolo. Per quale assurdo motivo voleva complicargli la vita. Sospirò sapendo che la professoressa voleva aiutarlo ma per lui quello non era il modo giusto... o forse aveva solo una paura matta.


Così come di consueto Hermione si ritrovò ad essere la prima ad occupare il vagone dei Prefetti sperando che non fosse lui il prossimo ad entrare. Quando vide comparire Luna sulla soglia ricominciò a respirare e si avvicinò sorridente all'amica Corvonero.
-Luna! Come stai? Oddio come sono cresciuti i capelli!-
-Sono felice anche io di vederti Hermione..- sorrise Luna con il suo solito cipiglio - io sto bene, anche se ho dovuto convincere mio padre per essere qui ma per fortuna eccomi. E tu come stai?-
-Bene, finalmente aria di casa... non vedevo l'ora di tornare a scuola- sorrise 
Hermione pensò che anche la signora Weasley aveva avuto il dubbio di farli tornare, ma nel giro di pochi giorni il signor Weasley era riuscito a farla ragionare e i ragazzi erano partiti, inondati dalle richieste e raccomandazioni di Molly. "mangiate" "scrivetemi spesso" "non cacciatevi nei guai" .... "divertitevi come non avete mai fatto" ... quest'ultima richiesta era stata presa in pieno da Ron e Ginny che avevano intenzione di comportarsi come non avevano mai fatto. Feste, alcool, uscite... quello che non erano mai riusciti a fare negli anni precedenti.

Ma eccolo lì. Il momento prima o poi sarebbe arrivato per entrambi e, seguito da Hanna di Tassorosso, Draco Malfoy fece il suo ingresso nel vagone lasciando i presenti interdetti, Hermione compresa.
Nonostante l'aria triste e gli occhi spenti, Draco era dannatamente bello. Fasciato alla perfezione nel suo completo nero. 
-Non mi guardate così... neanche io mi aspettavo di essere prefetto ma.. la Mc Granitt ha deciso così- fece spallucce 
-Benvenuto a bordo Draco Malfoy- cantilenò Luna e gli porse la mano.
Tutti, e soprattutto Draco, rimasero interdetti dal quel comportamento... ma alla fine Draco allungò la sua mano e strinse lievemente quella della ragazza di fronte a lui e sorrise lievemente tornando poi a stringersi nella sua giacca.
Involontariamente... o forse no... lo sguardo di Hermione tornò a vagare sul corpo del ragazzo, o meglio uomo. La camicia nera fasciava alla perfezione i muscoli e il pantalone stringeva le gambe sode facendolo sembrare più alto, ma era diventato davvero più alto. Se non avesse avuto quello sguardo spento avrebbe potuto fai invidia agli dei dell'Olimpo... ma questo Hermione non lo avrebbe mai ammesso a voce alta.

Draco si accorse dello sguardo della Grifondoro su di se ma non si girò nella sua direzione per non interrompere quel suo scrutare.
Ma fu proprio poco dopo che avvenne.
Si guardarono.

Nessuno dei due seppe spiegare a se stesso cosa provarono in quei pochi secondi. Se il vagone avesse preso fuoco loro non se ne sarebbero accorti.
La voce di Hanna ridestò tutti - ehm.. ci sono delle novità come potete notare. Non più due prefetti per casata ma uno e questo vuol dire, purtroppo, più giri di ronda perchè siamo solo due coppie esattamente e mi dispiace Draco dovrai sopportare tre ragazze anche in .. quei giorni là .. hai capito- rise la Tassorosso e Draco si accorse che lo aveva chiamato per nome, lo apprezzò tantissimo e le rivolse un sorriso divertito che fece arrossire la ragazza che riprese lentamente a parlare -ehm... spero possa andare tutto bene a tutti noi. La guerra è finita, deponiamo le armi di guerra e cerchiamo di vivere come adolescenti. Hermione mi rivolgo a te.. se ti azzardi a fermare ogni mio festino ti scomunico come amica. Sei avvisata anche tu Luna, se ti fai scappare qualcosa con chi non deve saperlo vi affatturo entrambe.- risero divertite del tono usato dalla ragazza che aveva preso un leggero colorito rosso sulle guance mentre le rimproverava.
-tranquilla Hanna, farò la brava..- alzò le braccia in segno di arresa e risero ancora.
Draco si tenne sempre lontano dalla riccia ma la ossevava da lontano cercando di fermare nella sua mente ogni millimetro di pelle della ragazza che si trovava a pochi passi da lui.
Era bella. Ma quando non lo era stata? Tutti sapevano .. o almeno i suoi amici... che aveva avuto una cotta per la Mezzosangue da.. sempre forse. Aveva tenuto segreto per tutti quegli anni, o quasi.
Continuò a fissarla di nascosto finchè qualcuno entrò nel vagone.

Ron  si catapultò verso Hermione e la abbracciò in modo molto ... volgare ed Hermione lo fulminò con gli occhi, non poteva fare una sceneggiata in quel .. contesto.

-Tesoro, torni nella cabina?- le sussurrò maliziosamente
Draco osservava la scena disgustato e strinse le mani sul tavolo al quale era appoggiato pregando Salazar di non farlo scattare e prendere a pugni quel Weasel dei suoi stivali.

Hermione si allontanò dal vagone insieme al rosso e Draco pregò vivamente che lei non si facesse toccare da lui.

Hermione, come da mesi, non si concesse a Ron. 
Ma questo Draco ancora non lo sapeva...

"...no, non svaniranno mai. Resteranno sempre tuoi. Soltanto tuoi. Ricordi di un anno, momenti che ti lasciano un sorriso ancora in più... ricordi..."
  
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