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Autore: EvrenAll    02/09/2019    1 recensioni
Raccolta di flashfic e one shot dedicata a Kelila Lesev, il primo personaggio con cui ho giocato a Dungeons and Dragons.
1. Things we carry
2. An open door
3. Faces in the street
4. Mirror
5. This road
6. Aftermath
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mirror

 

Selene appiattí una ciocca di capelli con la spazzola e la raccolse insieme agli altri a formare una coda alta sulla nuca.

-Come sto?-

L'immagine riflessa dal vecchio specchio d'argento rifletteva un altra lei proprio dietro la sua schiena. Sbuffò, scuotendo il capo: Chandra aveva appena finito di vestirsi scegliendo dall'armadio la copia degli abiti che lei aveva indossato qualche minuto prima.

-Il maestro ha detto di renderci riconoscibili per questa riunione-

-Ma così non è divertente-

Chandra le appoggiò il mento sulla spalla, fissandola con gli occhi che brillavano nel preventivare la confusione e le incomprensioni di cui entrambe avrebbero riso a fine serata.

-Reidran non si lamenterà. Tutti ci conoscono- la tentò di nuovo, arricciando le labbra in una smorfia soddisfatta nel vedere le buone intenzioni della sorella cedere ad ogni parola.

-Saprà che l'idea è stata tua- Selene afferrò l'estremità del nastro e lo tiró con cautela, sciogliendo il nodo che le teneva legati i capelli.

-E ti rimprovererá per non avermi fermato- aggiunse Chandra, muovendo qualche passo indietro ed appoggiando la mano sulla maniglia della porta.

-Andiamo?-
 

- - -

Appoggiata al muro in fondo alla stanza, Selene passò nuovamente in rassegna i volti di coloro che Reidran aveva raccolto come suoi protetti. Tra quelli già noti, erano ben due a spiccare come novità. Già qualche mese prima Victor le aveva accennato che il loro maestro aveva qualche asso nella manica, e da qualche settimana era apparso irritato dalla presenza sempre più esplicita di colui che aveva soprannominato "cocco" di Reidran. Merehiv Dunvar si era presentato al gruppo con eleganza quella sera, dimostrando al contempo le sue radici nobili ed il trascorso in caserma, di cui aveva accennato in una breve presentazione.

-Cosa ne pensi?-

Si voltò, distogliendo lo sguardo dai suoi capelli scuri e dirigendosi verso gli occhi chiari di Chandra.

-È carino-

La sorella storse appena la bocca e le si avvicinó di un passo.

-Solo perché non ci hai parlato- sbuffó, afferrandole un braccio per stringersi di più a lei.

-Non avremmo dovuto presentarci con il nostro vero nome-, continuó Chandra,-E, in ogni caso, è troppo magro-

Sebbene trovasse quell'osservazione estremamente inesatta, Selene sorvoló sull'ultimo commento ed alzò un sopracciglio.

-Che intendi?-

L'altra gemella fissò gli occhi nei suoi e mosse appena le labbra nel sussurro successivo.

-Mi ha chiamata una volta e l'ha fatto correttamente- 

Le labbra di Selene si strinsero in una linea sottile. Cercò con lo sguardo il giovane uomo all'interno della sala per vederlo congedarsi distrattamente da Victor. Capelli neri, alto, nobile e senza dubbio sveglio, ma, tralasciando il caso in cui Merehiv avesse avuto solo fortuna, ciò che implicavano le parole della sorella era che avessero trovato per la prima volta nella vita qualcuno in grado di distinguerle.

-Non significa nulla-

E ciò non era assolutamente ammissibile.

-Ti dico che c'è qualcosa che non torna, già il suo semplice modo di guardarci è…-

-È il modo in cui ogni uomo ci guarda, sorella- sibiló Selene, interrompendola.

-È una coincidenza- tagliò corto -E il fatto che tu sia qui a palarmene ora, non farà altro che confermare le sue idee-

Chandra alzò gli occhi al cielo. -Sono stata cauta-

Spostò un ciuffo di capelli dal viso e tiró le maniche della propria maglia fino a coprire quasi tutto il dorso della mano, sfiorando il manico del coltello che teneva infilato tra la stoffa e la pelle dell'avambraccio.

-Sei preoccupata-

-Si. Ho un cattivo presentimento-

-Chandra?- 

Si girarono entrambe con un movimento sincrono che fece ghignare l’uomo al loro fianco. Merehiv spostò lo sguardo da una all’altra gemella senza smettere di sorridere, quindi lo fissò sulla ragazza alla sua destra per qualche secondo di troppo.

-La nostra squadra è convocata tra due giorni nello studio del maestro al tramonto. Sembra inizieremo presto a lavorare insieme- 

Attese qualche istante, quindi, non ricevendo risposta, si inchinò leggermente.

-Vi auguro una buona notte-

Diede loro le spalle, uscendo dalla sala.

-Che ti avevo detto?- 

Selene rimase in silenzio. Il modo in cui le aveva guardate presupponeva che Merehiv non stesse tirando ad indovinare, ma che avesse davvero colto una differenza che loro stesse erano incapaci di individuare e che si fosse divertito a mettere quel tarlo nella loro testa.

-Andrò io alla riunione- mormorò.

-Sarà divertente-

 
  
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