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Autore: Jubbathehut    08/09/2019    3 recensioni
- Io penso che sia un ottimo modo per… - Albus alza gli occhi sul volto della sua sottoposta, ma non riesce a finire la frase.
- Per squilibrare gli animi? Per aumentare le ore di servizio di tutti noi professori? - I capelli della donna, prima raccolti in un garbo chignon, si sono ormai lasciati cadere sulle spalle, sconfitti e stressati anche loro.
- Minerva, divertiamoci un po’. - Severus le tocca la spalla, accennando un breve sorriso, - Sono sicuro che questa esperienza sarà per tutti formativa e costruttiva. -
- I dormitori maschili e femminili sono nati e sempre si sono perpetrati così per secoli, perché dovremmo mescolarli? Perché noi? Perché adesso? -
- Andiamo, la cena sta per essere servita. - Il preside le stropiccia i capelli già spettinati e si avvia verso la porta, per poi girarsi un'ultima volta verso Minerva, - Vieni? -
La professa McGranitt alza gli occhi al cielo, consapevole di non poter far cambiare idea all’amico di vecchia data e si rimette il cappello, sospirando, - Le si ritorcerà contro. - gli sussurra infine, sorpassandolo all’uscita della porta, senza mai girarsi indietro.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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He chose me - Capitolo quattordici

 

È una settimana che Fred prova in tutti i modi - in tutti i modi, seriamente - a chiedere ad Hermione di accompagnarlo alla festa, ma è da una settimana esatta che tutta la sua buona fortuna sembra averlo abbandonato. Non era andato in porto nulla.

Si passa una mano tra i capelli esasperato, appiattendosi alla parete quando la voce di Hermione lo raggiunge.

- Cosa ti serviva? - 

- Mi chiedevo se qualcuno ti avesse già invitato alla festa di questo fine settimana. - Cormar le sorride, sistemandosi la tracolla sulle spalle. 

McLaggen, davvero? Fred sospira, continuando la sua camminata per il corridoio, con il preciso intento di mandare all’aria il piano dell’altro ragazzo, ma la sua presenza è quasi inutile. 

- Sto aspettando che me lo chieda qualcun’altro. - si affretta a dire Hermione, - Cioè non è detto che me lo chieda, ma vorrei andarci con un’altra persona. - 

- Ma ti ho parlato dei miei… - 

- Cormac! - Fred si intromette di prepotenza nella conversazione, tanto che la ragazza per un attimo si spaventa. 

- Ti serve qualcosa? - McLaggen lo fissa confuso, da quando i gemelli Weasley gli riservavano attenzioni? 

- No, non mi serve nulla. - Fred gli sorride, spostando lo sguardo su Hermione, che alza gli occhi al cielo. 

- Ti dispiace allora? Stavo cercando di chiedere una cosa ad Hermione. - 

- Non mi serve nulla da te. - precisa a quel punto il gemello, allungando la mano per recuperare quella della ragazza, - Però devo discutere una cosa con la Granger ed è piuttosto importante. - 

- Dirmi che hai dato da bere alla pianta è una cosa importante? - chiede Hermione, quando oramai si sono allontanati da Cormac abbastanza per parlare senza problemi. 

- Dopo che mi hai fermato in mezzo alla Sala Grande, ho pensato che fosse una cosa importante per te. - gli fa eco Fred.

Hermione lascia scappare uno sbuffo, facendo cadere lo sguardo sulla sua mano, ancora unita a quella del ragazzo, - Puoi lasciarmi andare? - gli chiede imbarazzata, - Sia mai che incontriamo la ragazza che vuoi invitare o, peggio, uno di quelli che ha scommesso. - 

Fred ride, - A giudicare da quello che hai detto a Cormar, anche tu potresti essere nei guai, se il ragazzo che tanto aspetti ti vedesse con me. - 

- Stavi origliando? - Hermione si ferma in mezzo al corridoio, in un misto di imbarazzo e indignazione. 

- Stavo sentendo. - sottolinea Fred, facendole fare una piccola giravolta, per portarla tra le sue braccia, - Che ha di speciale questo principe azzurro? - 

Ad Hermione le parole muoiono in bocca, rendendosi conto di non riuscire proprio a trovare una via di fuga: come dire a Fred che è lui che sta aspettando, senza fargli capire che è lui? 

Si schiarisce la gola, alzando gli occhi sul volto del ragazzo, che è sempre più vicino. 

- Io… Cioè lui… - 

- Mh? - 

- Ma insomma Fred, saranno affari miei no? Perché ti dovrebbe importare? - 

- Perchè mi piacerebbe porta… - 

- Secondo voi, Ginny mi farebbe cambiare il nome che ho scommesso? - li interrompe Colin, scattando una fotografia. 

Hermione si gira verso il ragazzo appena arrivato e si stacca velocemente da Fred, passandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. 

- No perché se mettessi il tuo nome, probabilmente avrei molte più chance. - sottolinea ancora Colin, esibendo un sorriso a trentadue denti. 

- È solo un malinteso. - si affretta a dire lei, torturandosi le mani dietro alla schiena, girandosi poi per trovare l’appoggio incondizionato di Fred, che tuttavia sembra restio. 

- Ginny? Nah non credo. - 

Colin alza gli occhi al cielo, scuotendo il capo, - È un peccato… - poi si focalizza sui due, - Ci vai con Hermione al ballo? - 

Fred sorride leggermente, girandosi verso di lei, - Penso che lei abbia altri programmi. - 

 

- Ma tu non hai altri programmi. - le fa notare Harry, che riceve prontamente il libro di pozioni in testa. Hermione lo sa di non avere altri programmi, ma mica può dirlo a Fred. Non così. 

- Puoi tirarmi in testa tutti i libri dell’universo, ma non penso ti possa aiutare a cambiare le cose. - 

- Perché stai tirando dei libri in testa ad Harry? - Ginny si avvicina ai due seduti in Sala Comune, appoggiandosi al bracciolo della poltrona del suo ragazzo. 

- Se l’è cercata. - Hermione scrolla le spalle, riaprendo il capitolo che stava leggendo. 

- Fred pensa che lei voglia andare alla festa con qualcun’altro. - 

Ginny strabuzza gli occhi, mentre la Granger medita l’omicidio del suo migliore amico. 

- Perché? Cosa diavolo è successo questa volta? - si dispera, alzandosi in piedi, - Il ballo è domani sera, come pensi di cavartela? - 

- Anche se fosse tra un mese, dubito che Fred mi voglia chiedere di accompagnarlo. - 

- Secondo me vuole chiedertelo. - interviene Harry, presto seguito da Ginny. 

- Chi vuole chiedere cosa ad Hermione? - Ron si siede sul tappeto, spostando gli occhi sui suoi amici.

- Non ci provate. - li ammonisce lei con lo sguardo: non può lasciare che lo sappia anche Ron. 

Ginny e Harry si guardano, nascondendo una certa complicità, - Secondo noi, Fred vuole chiedere a Hermione di andare alla festa, ma lei dubita. - 

- Vi odio. - 

Ron sorride, - Perché dovresti dubitarne? - 

- Dubitare di cosa? - Lavanda si intromette nel discorso: aveva notato quanto Hermione fosse arrossita negli ultimi minuti e non poteva farsi scappare l’occasione di spettegolare. 

- Che Fred voglia portarla al ballo. - la informa Ginny, rimettendo a posto gli occhiali di Harry. 

- Oh. - gli occhi di Lavanda si illuminano: Fred che vuole chiedere a qualcuno di andare al ballo, Hermione che sta aspettando che Fred le chieda di andare al ballo. Fila tutto, - Beh ha senso. - 

- Cosa ha senso? - Dean spunta da dietro una delle poltrone, accompagnato da Lee. 

- Che Fred voglia chiedere a Hermione di andare al ballo. - A parlare questa volta è Ron. 

- Ah era lei? Ho perso la scommessa. - cantilena Lee.

- Avevi puntato su Matila Malcontenta, non avevi molte speranze in partenza. - gli fa notare Ginny, nascondendo un sorriso. 

- Scusate?! - Hermione sbotta, chiudendo rumorosamente il suo libro di pozioni, - Non avete nulla di meglio da fare? - si alza in piedi, girandosi verso di loro, dando le spalle al dipinto. Per questo, quando quest’ultimo si apre e i gemelli entrano, lei non si accorge di nulla. 

-  Fred è libero di invitare chiunque voglia a quella stupida festa, così come io sono libera di andare con chiunque. - precisa, - Sì, anche con Matilda Malcontenta, Lee. - 

- Perché sei così tanto fissato con Matilda Malcontenta? - Fred si passa una mano tra i capelli, mentre Hermione comincia a desiderare di essere inghiottita dal pavimento. 

- Cosa ci stavamo perdendo? - George si siede sulla poltrona lasciata libera da Hermione e accavalla le gambe, mostrandosi del tutto interessato. 

- Oro colato. - lo informa Lee, sorridendo. 

- Siete tutti dei pettegoli senza speranza. - la Granger stringe il libro che ha tra le mani, - Tutti quanti, non se ne salva nemmeno uno. - continua a commentare, dando le spalle ai suoi amici, scontrandosi con il corpo di Fred, che era rimasto dietro di lei. 

- Te ne vai già? - le chiede George, alzando un sopracciglio in modo malizioso. 

Hermione stacca gli occhi dal volto di Fred che le sta sorridendo, - Non desidero stare in questa sala un solo secondo di più. - confessa, - Mi è venuta fame ed è ora di cena. - 

 

- Ne sei sicuro, Colin? - una ragazzina del terzo anno si piega verso di lui, interessata, - Hai delle prove? - 

- Ho una foto. - dice piatto lui, - Ma vi assicuro che era davvero Hermione Granger. - 

Questa è l’informazione che circola nel tavolo dei Grifondoro durante la cena ed è anche il motivo per cui, quando Hermione fa il suo ingresso in Sala Grande tutti si fermano a guardarla. 

Si schiarisce la voce, abbassando lo sguardo verso il terreno, cercando di sedersi il più velocemente possibile a fianco a Neville, che le sorride di spiego. 

- Che cosa è successo adesso? - chiede esasperata lei. 

- Credono che sia tu la causa della loro scommessa persa. - 

- Ma Fred non mi ha invitato. - puntualizza lei un po’ a voce alta, innescando un meccanismo a catena: tempo che il gemello scende in Sala Grande sono tutti al corrente che è ancora senza dama per la festa della sera successiva. 

- Non sei davvero riuscito a trovare nessuno? - Angelina è la prima che infierisce sul corpo già ferito di Fred, che si lascia andare in una risata ironica. 

- Sembra che la ragazza a cui volevo chiederlo abbia altri programmi. - 

Ad Hermione il succo di zucca va di traverso. 

- Oh Herm, respira. - la incoraggia Lavanda, totalmente all’oscuro del motivo per cui l’amica sembra essere così sconvolta. 

- Quindi andrai con quella ragazza del quarto anno che te l’ha chiesto prima? - si informa George, lanciando un’inequivocabile occhiata a Hermione, che sposa lo sguardo su Ginny. 

Anche Fred si gira velocemente verso la Granger, esibendo un sorriso, - No, penso di volerci provare ancora una volta. - 

 

Quando Fred entra in camera quella sera, trova Hermione seduta alla scrivania, addormentata sul libro di pozioni. Sorride, spostandole una ciocca di capelli dal viso, per guardarla meglio. 

Ci aveva messo qualche tempo a capirlo, ma quando George gli aveva detto che Hermione non si frequentava con nessuno e che lo trovava carino, gli era stato tutto chiaro: aveva ancora qualche chance per conquistarla. 

Allora ci aveva provato in tutti i modi: qualche approccio più calmo, qualche richiesta più specifica, ma non era mai riuscito a chiederle di venire alla festa fino in fondo. Erano sempre stati interrotti da qualcuno, che fosse il destino? Ma Fred a queste cose non crede, non è possibile che qualcuno sia davvero contrario a farlo mettere insieme con la Prefetto - Perfetto.

Si scosta, per andare a togliersi il maglione, ma urta le pergamene che la ragazza stava scrivendo, facendole cadere a terra, svegliandola. 

- Fred? - chiede lei, passandosi una mano sugli occhi. 

- Scusa, non volevo svegliarti. - si piega verso terra per recuperare quei fogli e, quando si alza, nota come il volto di Hermione sia improvvisamente troppo vicino. 

Lei non proferisce parola, allungando la mano per recuperare il suo compito di pozioni. 

- Te lo ha chiesto? - le chiede, esibendo un sorriso. 

Hermione nega, - Francamente non penso che me lo chiederà mai. Tu invece, sei riuscito a chiederlo alla ragazza? - 

Alza gli occhi al cielo Fred, incredulo che lei non ci sia ancora arrivata, - Ci andresti con me, Hermione? - 

 



Finalmente un punto di svolta, ci avreste mai creduto? 
Ringrazio tutti tutti tutti, spero di sentirvi ancora, 
Jabba. 
p.s scusate per il ritardo madornale, non lo faccio apposta: è innato.

 
   
 
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