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Autore: Mav_7    10/09/2019    5 recensioni
Un angelo e un demone sono stati ripudiati dalle rispettive fazioni.
Un amore come solo scoglio.
Una guerra è in procinto di esplodere.
Crowley e Aziraphale ce la faranno a resistere?
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Save me from the ghosts and shadows
before they eat my soul
 Mercy
Mercy
Show me mercy from the powers that be

 

 Aziraphale si guardò intorno disorientato cercando di individuare la direzione da cui proveniva la voce ma sembrava che lo circondasse da ogni lato.

Il dolore fisico che poco prima l’aveva spezzato in due ora era completamente sparito.

Le ali, prima intrise di sangue, erano tornate bianche e splendevano riflettendo la luce che lo avvolgeva.

Una strana tranquillità si era impossessata del suo animo, si sentiva riposato come se avesse dormito per anni, o come se fosse appena nato.

La mente era ancora annebbiata, cercava di ricordare come fosse arrivato in Paradiso ma ricordava soltanto la luce che lo aveva avvolto annullando ogni fitta.

C’era qualcosa però che non quadrava, sapeva che c’era qualcosa che aveva scordato e che gli provava inquietudine.

Un pensiero lo trafisse all’improvviso.

Si portò le mani alla bocca, gli occhi sbarrati.

Cadde sulle ginocchia raggomitolandosi su se stesso.

Anche se ora non aveva più un cuore che batteva, aveva sentito una fitta passargli attraverso.

“Crowley!” urlò sentendo di nuovo le lacrime inondargli il viso.

Gli ultimi attimi si accalcarono nella sua mente provocandogli brividi di terrore: Crowley schiacciato da Gabriele, Michele che alzava la spada, le urla di disperazione sue e di Crowley, una preghiera a Dio sussurrata sulle labbra poco prima di sentire le membra squarciate, ancora Crowley che urla e poi, poi tutto bianco e ovattato.

Batté i pugni, si alzò in piedi girando su stesso alla ricerca di qualcosa su cui sfogare la sua rabbia, le mani tra i capelli e gli occhi gonfi per il pianto.

“Crowley” continuò a chiamare con voce rotta, come se questi potesse spuntare con la sua camminata sinuosa e irriverente in mezzo a tutta quella luce.

Ma Crowley non era lì, anzi forse lo avevano già trascinato all’Inferno.

Il tuo sorriso mi farà sopportare anche le tenebre, sentì la voce di Crowley rimbalzargli nella testa.

Ricordami perché io lo farò per sempre.

Ti amerò per sempre.

Angelo.

Amore mio.

Crowley che gli posa un bacio sul naso al risveglio.

Crowley che guida come un pazzo per Londra mentre lui gli urla di rallentare.

Crowley che lo osserva mangiare.

Crowley che canta i Queen a squarcia gola.

Crowley che lo sbatte contro gli scaffali della libreria mentre gli morde il collo.

Crowley dentro di lui che gli ansima nell’orecchio.

Crowley, Crowley, Crowley.

“Basta! Basta! Basta, ti prego” urlò tra i singhiozzi tirando un pugno a una nuvola.

“Ti prego smettila!” non sapeva nemmeno a chi si stesse rivolgendo.

Tutti i ricordi, tutte le follie compiute insieme nell’arco di sei mila anni gli stavano tornando alla mente e un senso di oppressione gli schiacciava il petto.

 

Show me mercy
can someone rescue me?

 

“Angelo!” lo richiamò la voce, il tono dolce ma perentorio.

Aziraphale si bloccò di colpo: poche volte aveva parlato direttamente con Dio e l’ultima volta aveva dovuto ammettere di aver perso la sua spada di fuoco.

“Angelo” continuò la voce “immagino tu sappia perché ti trovi qui”

Aziraphale sentì nuovamente le lacrime pizzicargli gli occhi, solo Crowley mi chiama angelo, cerchò di ricacciarle indietro.

“Sì, Gabriele è stato abbastanza chiaro al riguardo” rispose abbassando il capo.

“Ho creato voi angeli dotandovi di libero arbitrio così che ognuno di voi potesse perseguire il bene e diffondere amore come meglio credesse. Gabriele mi ha parlato di te, gli ho detto che mi sarebbe piaciuto incontrarti ma che non approvavo il suo piano e il suo patto con Lucifero”.

Aziraphale alzò lo sguardo verso la luce sorpreso da quelle parole.

“Io amo e ho amato ciascuno di voi angeli, anche i Caduti prima di essere tali erano delle mie creature”

Ei Dio, guardami sono il tuo sbaglio, Aziraphale scosse la testa per scacciare la voce di Crowley.

“Perché alcuni angeli sono stati ripudiati?” non riuscì a trattenersi dal porre la domanda che aveva sulla lingua da tempo.

“Perché il libero arbitrio comporta delle scelte, sono state le loro stesse azioni a farli cadere”

“Crowley non è malvagio” disse a bassa voce immaginandosi il demone sbuffare a questa sua affermazione.

“Ma le sue azioni lo sono state”

“E perché allora non sono all’Inferno ora?” domandò quasi in tono di sfida: aveva trascorso decisamente troppo tempo con Crowley!

“Intendo perché non mi ha punito?” cercò di rimediare.

“Perché tu sei sempre stato un bravo angelo, Aziraphale e la mia più grande dote è il perdono. Dimostrami che meriti di essere salvato”

Oggi mi ami, ma domani, con Dio? Come posso competere con Dio?

“Smettila Crowley” sussurrò.

“Io non posso dimostrarLe questo. Razionalmente capisco di aver sbagliato, so di aver fatto cose che agli angeli non sono concesse ma non l’ho fatto perché ero attratto da piacere carnale. Ho fatto quello che ho fatto perché l’amore per Crowley era più forte di ogni altra cosa, più vivo e reale di ogni altra cosa” si interruppe per riprendere fiato.

“Io non ho mai voluto scambiare l’amore per Lei con quello che provo per Crowley. Sono due amori diversi ma rappresentano facce della stessa medaglia.”

“Se io ti concedessi una scelta tra il Paradiso e quel demone, cosa sceglieresti?”

Una brezza fresca lo circondò, sentì l’anima vibrare e ogni molecola di essa tendersi verso Dio ma niente al mondo avrebbe alleviato il dolore che provava a sapere di non poter più rivedere Crowley.

“Io La amo, come un angelo può amare il suo Creatore, ma amo Crowley come solo un essere umano può amare l’uomo della sua vita” la voce aveva smesso di tremare e lo sguardo era determinato.

“Quindi sceglieresti lui?”

“Sceglierei l’amore e se per Lei l’amore è unico, allora sarei disposto a Cadere o peggio a essere bruciato”

Dio rimase un attimo in silenzio.

I Caduti avevano perso la fiducia in Lei, quell’angelo invece la amava però amava anche un demone: non era questo che si aspettava quando aveva dato alle sue creature il dono del libero arbitrio.

“Accetterò qualsiasi condanna mi voglia infliggere”

Poteva un amore così umano essere così forte?

La giustizia divina vacillò, sapeva quanto fossero puri i sentimenti di quell’angelo.

Cosa poteva fare? Condannarlo come traditore o assolverlo?

“Leggo la verità nei tuoi occhi e percepisco il tuo amore. Esso è puro e tenace, marita di fiorire. Angelo ho scelto di fidarmi di te, non farmene pentire” tuonò.

Aziraphale udendo quelle parole sentì l’anima scoppiare di gioia e un suono di trombe diffondersi nell’aria.

“Grazie, grazie, grazie” continuava a ripetere con le mani giunte e gli occhi colmi di lacrime di felicità.

“Non ringraziarmi angelo, la strada che hai scelto ti condurrà nelle tenebre ma avrai con te la spada di fuoco che illuminerà gli Inferi. Salva Crowley se vuoi davvero rendermi orgogliosa!”

“Non lo lascerò nemmeno un’ora in più tra le grinfie di quei spregiudicati!” fece per inginocchiarsi in segno di saluto e ringraziamento ma fu fermato.

“Angelo dovrai scendere all’Inferno, lì non conoscono né l’amore né la pietà ma c’è una Regina che regna con Lucifero, Proserpina, essa è stata strappata dalla luce. Lei ha conosciuto l’amore e la dolcezza, cercala saprà aiutarti”.

Le ali dell’angelo fremettero: come avrebbe fatto a farsi strada tra le fiamme? E come avrebbe potuto farsi aiutare dalla Signora degli Inferi?

“Potrai riavere il tuo corpo mortale, abbine cura”

“Posso farle un’ultima domanda?”

“Ti ascolto”

“Bè, ecco, mi chiedevo…Gabriele, Michele e tutti gli altri angeli che hanno combattuto a fianco dei demoni. Non so che piani ha per loro, ma voglio che Lei sappia che li perdono, pensavano di agire nel bene, per la sua gloria…”

Dio sbuffò, come se stesse cercando di trattenere una risata.

“Sono anime calde ma fedeli compagni, meriteranno una bella romanzina per insubordinazione e stai pur certo che per molti secoli non metteranno più piede sulla terra, ora corri!”

La Luce sparì all’improvviso e l’angelo si ritrovò catapultato nel suo corpo mortale.

Aprì gli occhi e si mise a carponi: era su Vagabonda Blu.

Tutto ricordava la battaglia che si era consumata poco prima: gli alberi bruciati, demoni liquefatti e piume di angeli sparse ovunque.

Aziraphale notò inorridito la macchia in cui era riverso: quello era il suo sangue!

Si alzò in piedi allontanandosi il più possibile dalla pozza scarlatta.

Non c’era alcun suono nell’Universo ad accezione del suo respiro affannoso, segno che gli angeli avevano portato a termine la missione e consegnato Crowley ai demoni.

Un brivido freddo percorse la sua spina dorsale: sarebbe dovuto scendere all’Inferno.

Impugnò la spada infuocata, era pronto a farsi largo tra le fiamme se era necessario per portar via Crowley dalle grinfie dei dannati!

 

 

Crowley aveva urlato con quanto fiato aveva in gola vedendo Michele trafiggere il cuore di Aziraphale; aveva cercato di sfuggire alla stretta di Gabriele senza successo per poi accasciarsi nel momento in cui l’angelo aveva chiuso gli occhi.

La lama tagliente aveva reciso due cuori in un sol colpo.

Aveva bestemmiato tra i singhiozzi per poi chiedere perdono pregando Dio per salvare Aziraphale, ma Dio come sempre era stato indifferente nei suoi confronti abbandonandolo nel dolore.

Non aveva mai provato nulla di simile in tutta la sua vita, nemmeno il distacco da Dio era stato tanto sofferto.

Non riusciva a respirare, nessuna lacrima sgorgava più dai suoi occhi, sentiva solo il freddo impossessarsi del suo corpo e della sua anima.

Intorno a lui vorticavano ancore le fiamme; sentiva Gabriele ridere e vedeva Michele ripulire la spada insanguinata, ma era come se fosse un osservatore terzo, come se fosse morto con Aziraphale e guardasse la scena da lontano.

Fu solo un secondo.

Un dolore più forte lo piegò facendolo raggomitolare al suolo, non sentiva e vedeva più nulla.

Chiuse gli occhi e si arrese.

Cedette al dolore.

Cedette a Gabriele

Cedette a Dio e al suo piano ineffabile.

E solo in quel momento capì quando immenso fosse l’amore che provava per l’angelo.

Solo ora, con le mani che stringevano inutilmente il suolo, capiva che la sua esistenza stessa ruotava intorno ad Aziraphale.

“Uccidimi ti prego” sentì la sua voce pregare Gabriele di trafiggerlo con la spada.

“Non è compito mio, ma magari agli Inferi avranno pietà e sarai soddisfatto”.

Sentì delle braccia tirarlo su dal suolo mentre una voce gli ordinava di camminare, poi in pochi attimi tutto fu buio.

 

Absent gods and silent tyranny
We're going under
hypnotized by another puppeteer

 

 Quando riaprì gli occhi era incatenato nell’oscurità, la sola luce proveniva delle fiamme che ardevano incessanti.

Sentì le urla dei peccatori rimbombargli nella testa.

Chiuse gli occhi sfinito e si abbandonò al proprio dolore.

Aziraphale.

Il suo sorriso timido e impacciato.

Le sue ali bianche che lo avvolgevano cullandolo.

Aziraphale che gli cinge il collo mentre ballano un lento.

Aziraphale che lo pettina dolcemente.

Aziraphale che lo bacia e gli morde un labbro.

Aziraphale che arrossisce a ogni complimento.

I suoi occhi celesti che lo guardano dolci e liquidi mentre fanno l’amore.

Il suo sapore di vaniglia.

Angelo, angelo, mio angelo adorato!

Sbarrò gli occhi all’improvviso imponendosi di respirare profondamente.

Qualcuno era in piedi di fronte a lui e lo osservava nell’oscurità.

 

 

Running from the ghosts and shadows
the world just disavows

 

 

Crowley strattonò le catene cercando di liberarsi ma ancora una volta ricadde al suolo senza successo.

“Calmati o ti farai del male” parlò una voce femminile.

Era una voce dolce e carica di sofferenza: non aveva mai udito un suono simile all’Inferno.

“Dio?” domandò sorpreso.

La voce scoppiò in una fragorosa risata.

“Non sono Dio” disse avvicinandosi così che Crowley potesse vederla in volto “sono un’anima strappata dal sole e divenuta Regina degli Inferi”.

“Proserpina” esclamò riconoscendo i lineamenti della fanciulla.

La guardò accigliato, non capiva cosa potesse volere la Regina degli Inferi da lui. Certo si aspettava un incontro con Lucifero o con Belzebù ma mai avrebbe pensato di incontrare quell’anima di cui il Re era tanto geloso.

“Sono venuta a conoscenza della tua triste vicenda” continuò sedendosi al suo fianco “mi sono commossa ascoltando il racconto di come l’Arcangelo Michele ha strappato il sorriso dai tuoi occhi” gli prese il mento tra le dita perché i loro sguardi potessero incontrarsi.

Crowley sussultò: vide il suo dolore specchiarsi negli occhi della ragazza.

“Tu” iniziò faticando a trattenere le lacrime “Tu conosci il dolore di perdere qualcuno che ami; sai cosa si prova ad avere la consapevolezza di non poterlo rivedere mai più”.

La ragazza gli posò una dolce carezza sulla guancia annuendo in risposta.

“Io ho perso tutto ciò che amavo” rispose mestamente “per me non c’è speranza di fuggire ma voglio aiutarti, sei un’anima nobile, Crowley. Non meriti tutto questo dolore”

Crowley girò la testa sottraendosi al tocco delicato.

“Non voglio sfuggire al dolore, questa è l’unica cosa che mi ricorda dell’amore che ho provato” sbuffò.

“Ti sbagli demone, Aziraphale ti verrà a salvare ma avrà bisogno di tutto il tuo aiuto perché possiate uscirne indenni” disse stringendogli le mani tra le sue.

Crowley si strinse le ginocchia contro il petto.

“Aziraphale è imprigionato da Dio, sempre che non l’abbia già neutralizzato” chinò il capo ricacciando indietro le lacrime.

“Sbagli a credere che Dio sia immune all’amore”

“Come fai a saperlo? Dio ti ha abbandonata qua”

“Dio non mi ha abbandonata, mi ha concesso di scegliere e ho deciso di salvare chi amavo in cambio della mia vita”

Sì udirono delle voci avvicinarsi.

“Arrivano! Devo andare” gli sussurrò prima di sparire nelle tenebre.

 

“Mi fa piacere che tu ti senta meglio”

Crowley riconobbe la voce ancor prima di alzare lo sguardo: Lucifero, l’angelo più bello ma anche più fiero di Dio era di fronte a lui.

“Signore” rispose digrignando i denti.

“Era tanto che volevo incontrarti, ho sentito molto parlare delle tue prodezze”

“Non posso dire altrettanto” soffiò fuori dai denti.

“Arrogante e orgoglioso, devi essere stato un prode guerriero durante la Cacciata”.

Crowley sbuffò in segno di disappunto: non gli piaceva che qualcuno gli ricordasse gli errori compiuti in passato.

“Cosa è andato storto poi? Un demone del tuo calibro dovrebbe essere immune al fascino angelico, eppure le notizie che mi sono state riportate dai miei fedeli sono ben diverse: una scopata con un angelo si può tollerare e anzi acclamare perché comporta una caduta assicurata, ma una storia? Questo cambia tutto”

Crowley si conficcò le unghie nei palmi delle mani per impedirsi di urlare: Aziraphale era tutto fuorché una scopata o una storia passeggera. Non sopportava di veder così sminuito il suo amore per l’angelo.

Aveva perso ogni cosa perdendo Aziraphale: che gli lasciassero almeno i ricordi così da potersi crogiolare nel suo stesso dolore. O che lo eliminassero in alternativa, ma mai nessuno avrebbe dovuto avere sulla bocca il nome di Aziraphale per denigrarlo.

“Che cosa mi farete?” chiese lanciandogli uno sguardo carico d’odio.

“Sono combattuto perché non voglio perdere uno dei miei migliori demoni, ma non posso certo permetterti di piangere quell’angioletto per l’eternità, sarebbe un peccato. Magari potremmo dare un’aggiustatina ai tuoi ricordi” ghignò.

Crowley si ritrasse contro la parete inorridito.

Morire era un conto, ma vivere senza ricordare Aziraphale un altro!

“Non ci provate” ringhiò “non ne avete il diritto”.

Lucifero scoppiò a ridere di gusto: mai nella sua vita eterna aveva visto un demone così succube delle sue stesse emozioni.

“Ci penserò, intanto goditi il soggiorno negli Inferi. Fa come se fossi a casa tua” lo canzonò allontanandosi e sparendo risucchiato dall’oscurità.

 

Can someone rescue me?
Show me mercy
Show me mercy please.

 

 

 

Buonasera, ringrazio tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo capitolo e che vorranno lasciare una recensione <3<3<3

Spero non sia stato troppo sofferto! Le cose piano piano si stanno evolvendo, chissà se Aziraphale riuscirà a portare in salvo il suo demone…

 

   
 
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