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Autore: Flos Ignis    14/09/2019    2 recensioni
Storia ambientata alla fine della seconda stagione: Valentine e Sebastian sono morti, Lilith non è mai stata evocata e tutti gli eventi della terza stagione non sono avvenuti, sebbene in futuro potrei prenderne spunto.
L'ispirazione è giunta grazie alla puntata 2X05, in cui compare la strega Iris e la sua pozione, che consente alle donne shadowhunters di rimanere incinte dei demoni. Mi sono chiesta... e se non fosse stata solo Clary a berla?
Una storia d'amore che darà vita a una nuova generazione, una in cui il sangue degli angeli e quello dei demoni mescolato insieme sarà capace di rivoluzionare i vecchi pregiudizi di Cacciatori e Nascosti.
Dal prologo:
Non seppe di preciso cosa andò storto, ma doveva aver sbagliato qualcosa durante la preparazione, o non si spiegava il motivo per cui pochi secondi dopo si ritrovò piegato sul lavandino a rimettere tutto il contenuto del suo stomaco, sentendo dei tremendi conati che gli fecero girare la testa per svariati minuti.
Cosa diavolo gli stava succedendo?
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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Giuramento



-Alexander, se è uno scherzo, non lo trovo molto divertente.-

-Ti sembra che potrei mai scherzare su qualcosa di simile?-

No, neanche un po'... era proprio quello il problema, per Magnus. Il fatto che evidentemente non si trattasse di una burla, ma di una dichiarazione di intenti o al più di un evento imprescindibile dalle loro volontà.

-Magnus, so che forse avrei dovuto dirtelo con più tatto, ma sai che non sono bravo a fare giri di parole...-

-Tesoro, anche me lo avessi detto con un panegirico non sarebbe cambiata la sostanza, ti pare? Solo... parlami. So che sei nervoso, e frustrato, e preoccupato e Lilith solo sa cos'altro, ma se non mi parli, se non ti confidi con me non posso fare nulla per aiutarti. E stasera vieni a dirmi che... insomma, hai capito. Spiegami tutto per bene, dall'inizio. Ricordi? Ci siamo dentro insieme, perciò non allontanarmi.-

Alec stavolta non riuscì a trattenere le lacrime di commozione, appoggiandosi di peso sul fidanzato, che lo accolse prontamente tra le braccia, stringendoselo al petto e stendendo entrambi sul divano in modo che fossero comodi.

Aveva la sensazione che sarebbe stata una lunga e difficile conversazione.

Il suo Fiorellino si abbandonò completamente su di lui, cercando la sua vicinanza con un silenzioso bisogno che sciolse qualcosa di caldo e dolce dentro Magnus per la tenerezza e l'amore, ma poi sentì il sospiro del suo ragazzo e si dispose all'ascolto.


 


 

Come promesso, Clary era venuta a trovarlo al loft qualche giorno dopo la grande scoperta. Magnus era andato da Catarina per farsi spiegare per bene tutto quello che Alec poteva fare o mangiare senza problemi, per cui avevano tutto il tempo di parlare in privato.

Il Cacciatore aveva la sensazione che la rossa avesse bisogno proprio di un po' di privacy, che quello di cui voleva parlargli fosse piuttosto delicato, perciò non fece storie quando se la trovò in casa mentre faceva colazione da solo.

-Ti aspettavo.-

-Ho delle cose di cui parlare con te... Hai un po' di tempo da dedicarmi?-

-Considerando che di solito a quest'ora ti sbatto sul tappetino dopo averti disarmata... direi che non devi preoccuparti, è l'ora del tuo addestramento in fondo e in quanto tuo responsabile è mio dovere occuparmi di te.-

Inaspettatamente, Clary scoppiò a ridere. Non voleva essere divertente, le aveva solo esposto i fatti, perciò proprio non capiva il motivo di tanta ilarità.

-Sei incredibile, Alexander Lightwood. Il modo in cui ti preoccupi sempre per tutti quanti, meno che di te stesso, ti renderà un ottimo padre per questo bambino!- si rabbuiò subito nominandolo, perciò Alec temette in qualche cattiva notizia.

-Ci sono problemi? Qualcuno ha scoperto di mio figlio?-

-No, no, non temere... sono venuta a parlarti per un altro motivo.-

Le fece allora cenno di sedersi e spiegarsi, perchè ormai la curiosità, appena oscurata da un po' d'ansia, lo aveva completamente catturato.

-Per prima cosa volevo chiederti scusa. Non fraintendere, un bambino è sempre motivo di festa e gioia, ma è indubbio che questo caso in particolare complicherà la tua vita per sempre ed è colpa mia se un invece per te sarà più che altro fonte di stress e preoccupazione... Al tempo stesso però, volevo ringraziarti di non avermi lasciata da sola, da Iris, perchè se non fosse stato per te sarei in una situazione molto simile ora.-

-Non voglio le tue scuse. E non perchè ce l'ho con te, ma perchè non hai motivo di porgermele... non questa volta. Sono stato io imprudente a bere quel thè, ma se dovessimo scegliere, direi che la colpa potremmo attribuirla a quella strega, che ne dici? E non voglio neppure i tuoi ringraziamenti. Mi sentivo responsabile per le tue azioni perchè erano diretta conseguenza dei miei sbagli, e sì, so che non pensi sia colpa mia... ma è difficile scordare il sangue sulle mie mani. Perchè era di tua madre, e tu sei mia amica. Perciò che ne dici se chiudiamo l'argomento, senza parlarne mai più?-

Clary lo abbracciò, venendo rigidamente ricambiata, ma non le importò. Quel ragazzone praticamente la faceva sparire tra le sue braccia e l'ampio petto, ma era teso come se fosse lei quella con il potere di spezzarlo in due. La rossa ricordò improvvisamente che l'altro non era particolarmente avvezzo agli slanci di affetto, probabilmente in vita sua era stato abbracciato solo da sua sorella. E ora da Magnus, ovviamente.

Lei sorrise felice, ma poi ridivenne seria di colpo, allontanandosi un po' per rimettersi a gambe incrociate sul divano, cercando le parole migliori per affrontare l'argomento più spinoso che aveva lasciato per ultimo.

L'altro parve accorgersene, perchè la incitò a parlare con tono autorevole, ma gentile. Perciò, semplicemente, buttò fuori ciò che le si arrovellava in testa da giorni.

-Non permetterò mai che a tuo figlio capiti ciò che è successo a mio fratello. Te lo giuro, Alec... userò tutto il potere delle mie rune, ne creerò alcune abbastanza forti da poterlo proteggere, anche da se stesso se fosse necessario, ma non cederà alla follia... non accadrà di nuovo, non finchè sarò in vita io. Farò in modo che non succeda nulla di male a te o alla tua famiglia... Starete tutti bene. Me ne assicurerò io, è un giuramento Nephilim.-

-Clary, ma cosa... un giuramento Nephilim è...-

-...vincolante. Ne sono consapevole. Non mi importa, Alec. Tu e la tua famiglia avete fatto così tanto per me che non mi basterebbe un'intera vita per ripagarvi, perciò lascia almeno che anch'io mi occupi di voi come voi vi occupate di me.-

Alec la guardò, profondamente, scrutandole l'anima. Vide il suo orgoglio, la sua testardaggine, la sua forza di volontà, il suo coraggio e, ultimo ma non per importanza, il suo immenso cuore. Fu per questo che acconsentì.

-Non a costo di te stessa, però. Perchè anche tu fai parte della famiglia ormai, e nel tuo giuramento hai detto che avresti protetto tutti noi. Beh, in quel noi ci sei dentro anche tu, perciò vedi di non farti ammazzare, ragazzina.-

Scoppiarono a ridere insieme, poi per quel giorno si salutarono.


 


 

-Non mi hai mai raccontato di questa conversazione. Anche tu condividi i timori di Biscottino? Temi che nostro figlio... che lui possa diventare...-

-Sinceramente? All'inizio non te ne ho parlato proprio perchè un po' ho davvero considerato questa possibilità. Prima di sentire la tua opinione volevo capire come avrei reagito io se, una volta nato nostro figlio, mi fossi accorto di qualche suo problema.-

-Cosa hai concluso quindi?-

-All'inizio è stato tremendo, quel dubbio continuava a tormentarmi senza tregua. L'idea di vederlo con gli occhi improvvisamente neri, o mentre perde il controllo di se stesso perchè non sa controllare le due parti del suo sangue... Ero spaventato.-

-Lo so, tesoro mio, lo so. Non posso assicurarti che andrà tutto benissimo Alexander, nessuno di noi può saperlo, ma farò tutto il possibile per proteggerlo. Da chiunque, anche da se stesso e dal sangue infernale che gli ho trasmesso.-

-Lo so, Magnus, l'ho sempre saputo che avresti risposto in modo simile, e ti amo per questo. Ma è anche la ragione per cui cercavo di starti lontano il più possibile. Avevo davvero bisogno di pensare, ma poi quando visualizzavo quel tipo di immagini sentivo l'improvviso bisogno di sentirti vicino a me. So che in queste settimane ti devo essere sembrato un povero pazzo lunatico, ma ogni dubbio mi stordiva e non riuscivo a concentrarmi a sufficienza per fare chiarezza.-

-Promettimi che non mi terrai più nascosto nulla, Fiorellino. Non ti fa bene rimanere da solo con i tuoi pensieri... che strano, ho la sensazione che abbiamo già affrontato questa discussione.-

Alec sbuffò, ma non poteva dar torto al compagno.

-Sì, anche a me sembrano parole familiari... non sono molto abituato a fare affidamento su qualcun altro, lo sai, ma ci sto provando. Solo che con questo bambino è stato troppo, tutto insieme, e all'improvviso tu eri ovunque! Mi sono sentito in trappola e quindi ho cercato di esercitare controllo sulle sole cose su cui ancora ne avevo... i miei pensieri, le mie paure e la mia libertà di decidere se condividerli o meno.-

-Non è facile per te esserti ritrovato non più padrone del tuo corpo, posso comprendere la tua frustrazione. Ma anch'io mi sono tenuto dentro le tue stese preoccupazioni, unite al terrore e alla colpa se dovesse nascere con qualche problema a causa del suo... del mio sangue demoniaco.-

-Ehi, guardami.-

L'oro nell'oceano, di nuovo, finalmente.

-Non sarà mai colpa tua. Gli stregoni come te vivono per sempre con del sangue demoniaco nelle vene senza impazzire. Lo stesso vale per gli Shadowhunters come me, che vivono non così a lungo, ma il sangue angelico ci rende più forti e resistendi di un mondano. Jonathan Morgenstern è stato un esperimento fallito, in lui questa combinazione è risultata fatale. Però, Magnus...-

Alec strinse quel volto tanto amato tra i palmi delle mani, asciugando con il pollice la singola lacrima che lo stregone si era fatto sfuggire, probabilmente a causa dell'ansia che quella paura aveva provocato in entrambi.

-Ci ho rimuginato sopra molto a lungo, Magnus, ma alla fine sono giunto a una conclusione. C'è una differenza fondamentale tra questo bambino e il fratello di Clary, una differenza che io spero lo preservi da almeno questo guaio. Ho scelto di crederci, o rischio di impazzire.-

-E quale sarebbe?-

-Noi. Noi siamo i suoi genitori. Stregone e Shadohunter.-

-Sì Alexander, direi che questo, per quanto sia un caso assolutamente unico, è anche un fatto indiscutibile...-

-Esatto.-

-...Temo di aver perso il filo del discorso, Fiorellino. Di cosa stai parlando esattamente?-

-Del fatto che questo bambino ha già entrambi i nostri tipi di sangue nelle vene, fin dal principio. Non avrà sangue demoniaco per qualche crudele iniezione, sarà unico al mondo perchè già dal suo concepimento lo è stato. Non è l'esperimento di un pazzo, è... la perfetta dimostrazione che il nostro amore è reale e può oltrepassare i pregiudizi che vogliono le razze del Mondo Nascosto divise le une dalle altre.-

Magnus lo guardò, commosso.

-Ogni volta che credo diaverti compreso del tutto, Alexander, una volta di più mi mostri quanto tu sia già oltre ogni aspettativa, superando te stesso o mostrandomi qualcosa di nuovo. Sei sicuro di essere reale?-

-Reale quanto il fatto che sono qui con te, e sto per baciarti perchè mi sei terribilmente mancato.-

Non si accorsero del tempo che passava, per loro era importante solo l'uomo che avevano tra le braccia e il tempo da recuperare insieme, perchè tra le paure di uno e le preoccupazione dell'altro, a rimetterci era stata proprio la loro vicinanza.

All'improvviso, Magnus si staccò, colto da un dubbio.

-Non mi hai ancora spiegato la faccenda del diventare una donna!-

Alec sbuffò, nascondendo il volto arrossato nel collo del compagno, per poi mugugnare insoddisfatto.

-Non possiamo continuare a baciarci e dopo riprendere a parlare?-

-Alexander! Mi meraviglio di te!-

-Heh, vorrei vedere te come affronteresti tutti questi dannati sbalzi d'umore... Per l'Angelo, ma come fanno le donne a conviverci?-

-Questione di abitudine e genetica, sono predisposte naturalmente e in più anche loro diventano lunatiche quando sono in dolce attesa, solo che a differenza tua hanno tutta la vita per prepararsi psicologicamente, quindi almeno sanno a cosa vanno incontro.-

Alec grugnì, improvvisamente irritato per quella constatazione più che veritiera, sedendosi di nuovo in modo composto sul divano.

Improvvisamente Magnus sentì freddo, ma si ricordò che la sua amica Catarina gli aveva raccomandato di aspettare almeno fino alla fine del terzo mese di gestazione prima di riprendere con certe attività, perciò camò i bollenti spiriti, per quanto possibile.

-Quindi?-

-Non mollerai facilmente, vero?-

-Ormai mi conosci così bene, Fiorellino!-

-Va bene, va bene. Tutto sommato penso si tratti solo di una possibilità per ora, per quanto agghiacciante.-

-Da dove salta fuori comunque questa teoria?-

-Catarina, Izzy e Clary hanno messo insieme tutte le loro conoscenze per cercare di capire come andrà avanti la gravidanza, per quanto unica sia deve pur seguire certi standard. Secondo loro, non durerà più di otto mesi, forse pochi giorni in più, ma comunque meno di una consueta. Però tutto procede nella norma, perciò respira e stai tranquillo. Sta crescendo un po' più velocemente è vero, ma senza nessuna complicazione. Il problema sarà farlo nascere...-

-Oh. Si tratta di...?-

-Sì.-

-Ma sarà qualcosa che avviene naturalmente? O devo iniziare a cercare un incantesimo per farti cambiare temporaneamente sesso? Per Lilith, sarà difficile operarlo solo su di te, senza andare a toccare nostro figlio...-

-Nessun incantesimo, per ora. Catarina ha trovato effettivamente qualcosa di strano nelle mie analisi... essendo la mia una situazione unica fa molti più controlli del necessario, ma se così non fosse stato non si sarebbe accorta che parte del mio DNA sta mutando.-

-Vuoi dire che la pozione di Iris su di te ha questo effetto aggiuntivo? Non solo ti ha fatto rimanere incinto, ma...?-

-Non sappiamo perchè mi sta succedendo, Catarina mi ha detto tutto questo solo stamattina, ma sembra la causa sia una combinazione di fattori: la pozione, ma anche la gravidanza, in aggiunta al fatto che tutte queste cose erano pensate per agire su una donna inseminata da un demone, ma noi non siamo nè l'una nè l'altra cosa. L'ipotesi migliore che ha sviluppato è che la pozione sia stata modificata all'interno del mio corpo grazie al tuo... beh, hai capito, no? E a sua volta ha fatto in modo che il tuo... liquido...non fosse più sterile; come in uno scambio equivalente. Comunque ora il mio corpo sta cercando di adattarsi. A questo ritmo, Catarina ha detto che per la nascita del bambino sarò diventato una donna a tutti gli effetti...-

-...Ma non possiamo esserne sicuri, perchè si tratta di modificazione genetica e al tempo stesso magia di stregone applicata a qualcuno che possiede sangue angelico.-

-Esattamente. Ha detto quasi le stesse cose. E ci sarebbe dell'altro... Se davvero diventassi donna, c'è la concreta possibilità che non torni più nel mio corpo maschile, perchè ormai, una volta nato il bambino, tutte le modifiche si saranno stabilizzate. Non è qualcosa di certo, ma è un cinquanta e cinquanta di probabilità. Se invece le modifiche si limitassero a parti interne di me, limitatamente alla presenza del bambino, sorgerebbe il problema di come farlo nascere. Izzy e Clary hanno suggerito un cesareo, ma in quel caso la salute mia o del bambino potrebbero essere compromesse, non essendo qualcosa di spontaneo il mio corpo potrebbe registrarla come un'aggressione e il piccolo risentirne.-

-Ma com'è possibile? Il cesareo è molto sicuro...-

-Non per chi porta un figlio con sangue demoniaco nelle vene, ma Catarina non mi ha spiegato tutti i dettagli... suppongo voglia parlarne prima con te.-

Magnus sospirò, sentendo ognuno dei suoi secoli pesargli sulle spalle, ma poi cercò in sè la forza di sorridere di nuovo. Il suo Alexander aveva fatto uno sforzo titanico per aprirsi con lui, sapeva quanto orgoglio gli era costato e non l'avrebbe ripagato con il mutismo o il pessimismo.

-Sapevamo già che non sarebbe stato semplice. Adesso che abbiamo scoperto quali potrebbero essere i problemi, non ci resta che cercare le soluzioni.-

-Mi sembri molto sicuro di te. Se io diventassi... beh... una donna, tu come...?-

-Sono sicuro di noi, perchè se qualcosa ci hanno insegnato questi mesi è che siamo piuttosto bravi a trovare soluzioni pensate impossibili. E poi, Alexander, io sono il tipo d'uomo che si innamora prima dell'anima e poi di tutto il resto. Tu, ai miei occhi, rimarrai sempre il mio bellissimo, coraggioso, generoso Fiorellino... anche se dovessero spuntarti un paio di tet-

-MAGNUS!-



 

  
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