ANCORA E ANCORA
Abbasso la bandiera bianca.
Sto ricostruendo, pian piano,
come dopo un terremoto devastante.
E in effetti vivo tra le rovine,
adesso;
le rovine di ciò che era
e che adesso non c’è più.
Il peggio è che annego ancora
se mi sorridi,
io annego ancora nel tuo sorriso!
Forse sei dipendenza, come una droga.
E sto male se non mi guardi,
e sto male se non mi parli,
sotto sotto, i passi felpati
di un rogo mai spento.
Mi spiegavano che le scintille di
fuoco
si mantengono vive per giorni, in
estate;
e restano così, come sospese nel
tempo,
bruciacchiano attorno e non fanno
nemmeno fumo,
poi esplodono in un incendio
devastante.
Ecco, la scintilla dentro me non si è
spenta.
Mi dicono ci vorrà tempo,
ma in verità so che, nel bene o nel
male,
ti avrò sempre in mente.
E un po’ mi vergogno
perché dimenticare è sì difficile
ma anche simbolo di maturità.
Io non voglio dimenticare,
e in fondo i resti di questo incendio
estivo
resteranno intatti per tutto il corso
della mia vita;
posso imbiancare le pareti del mio cuore,
ma qualche segno di fuliggine, be’,
resterà sempre.
D’altronde io ho amato
e nessuno se n’è accorto.
Ma l’amore, quello vero, è silente.
E mi dispiace se adesso ti rispondo
male,
ma sei una spina nel fianco.
Una spina che voglio togliere.
Io ti amerò e se potrò ti farò del
bene,
ma non graviterai più attorno a me.
Adesso sono tornato a essere
il figlio tanto amato della Natura…
adesso torno a rivivere ciò che ho
trascurato un po’.
Adesso, adesso…
Io vivo di attimi
questa è la mia altalena;
ma cosa sarei senza il fantastico
dono della vita?
Riesco a immaginare un sol mio giorno
senza provare questo brivido,
doloroso o gioioso che sia?
Non ricordo nulla di com’era prima di
essere qui.
Ma ora me ne vado in pace,
non ti lascio nulla di me,
ti ho dato tanti sorrisi! Tieniteli!
E ti prego, non chiedermi altro.
NOTA DELL’AUTORE
La poesia si commenta da sé, credo; è molto chiara, almeno
per me.
Vi ringrazio molto per essere qui ^^ chiedo scusa per il
ritardo ma sono giorni impegnativi, ahimè.