Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: zmarz    29/07/2009    3 recensioni
La storia che tutti noi conosciamo, vista dal punto di vista di Ginny... le sue lacrime, le sue giornate lontane dal trio protagonista... la sua vita dentro Hogwarts, i suoi sorrisi lontana da Harry potter... dove sorridere non era difficile...
Dall'inizio, da quel fatidico primo settembre, da quel dolce primo incontro, da quel primo innocente sguardo... dai primi passi di Ginny fuori dal mondo ovattato della Tana e dell'infanzia, nel suo ingresso nei tortuosi sentieri della crescita fino al suo essere pienamente donna, pienamente lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 13 nvu
Incubi

“vai via, Ginny!”
“carino da parte tua!”
Ginny si voltò e lasciò solo il trio. Harry doveva parlare in privato, ma guarda un po’…
Era il primo settembre e finalmente stavano sull’espresso di Hogwarts e Ginny era stata esclusa come sempre dal trio formato da suo fratello, Hermione ed Harry. però forse era meglio così: d'altronde aveva concordato con Hermione che quell’anno sarebbe dovuta stare un po’ lontana dai suoi fratelli ed Harry e dedicarsi di più alla sua vita e ai suoi compagni di corso, e Ginny aveva intenzione di iniziare da subito, fiera e combattiva come era sempre stata. Cercò tra gli scompartimenti le sue compagne di corso, Demelza, Miriam ed Aisleen, ma fu quest’ultima a trovarla. “ciao Ginny! Ti stavo cercando!” disse la timida Aisleen con un sorriso, giocarellando con una delle sue lunghe trecce nere. La condusse verso il loro scompartimento, dove già da lontano si sentiva la potente voce di Miriam. Nello scompartimento, infatti, c’era lei in compagnia di Demelza, Colin Canon e John Evans, un loro compagno di corso. “ginny!!” Miriam le piombò addosso, abbracciandola e baciandola sulle guance. “com’è bello vederti tesoro! Finalmente un po’ di colorito! Dove sei stata in vacanza?”
“in Egitto…” rispose ginny mentre salutava Demelza e gli altri ragazzi. Si sedette tra Colin e Demelza, mentre Miriam, a gran voce come sempre raccontava tutto ciò che aveva fatto nelle sue vacanza, senza pensare minimamente che i dettagli della sua estate non interessassero a tutti. “dov’è Anthony?” chiese Ginny notando l’unica persona del suo corso che mancava all’appello. “è con la sua ragazza” rispose Miriam sogghignando. “e chi è?” chiese Demelza incuriosita. “Grace Evans!” rispose Miriam lanciando un’occhiata divertita a John. “e chi sarebbe?” chiese Aisleen. “è la sorella gemella di John. È a Tassorosso.” Rispose Colin. “non stanno insieme.” Precisò subito John “sono solo amici! Io e Grace conosciamo Anthony da una vita…”
“secondo me si piacciono, anzi, sono convinta che a lui piaccia lei, si vede lontano un miglio!” disse Miriam, maligna.
“finiscila Mi’” disse John pacifico. “non puoi sapere sempre tutto. Fidati che è come dico io. Ad Anthony non interessa minimamente mia sorella.” Miriam si sedette. “ se lo dici tu…” aggiunse lei maliziosa, ma John non le rispose e si chiuse lì la conversazione.
“si può?” da tempo le ordinate campagne si erano trasformate in scure montagne e il tempo si era fatto più burrascoso che mai, quando Luna Lovegood si affacciò allo scompartimento dei sei Grifondoro. “ciao Luna!” la salutò allegramente Ginny. Gli altri la guardarono con uno sguardo perplesso, tranne Colin che la salutò timidamente con una mano. “ragazzi, lei è una mia amica Luna Lovegood…” la presentò Ginny. Un risolino spuntò dalle labbra di Miriam. “Lunatica Lovegood, vorrai dire…” disse, accennando agli orecchini a forma di ravanello che le pendevano dai lobi. “veramente si chiama Luna. Pensavo fossi informata su tutto.” Le rispose freddamente Ginny. Si rivolse alla corvonero, che guardava dal finestrino con aria sognante. “se vuoi ti puoi rimanere qui con noi Luna. C’è posto.”
“oh non ti preoccupare Ginny. Non penso di stare simpatica alla tua amica.” Disse Luna. “ma comunque non avevo intenzione di fermarmi, ero solo venuta a controllare che in questo scompartimento non ci fossero Nargilli. Ci vediamo a scuola.” Luna uscì, chiudendo delicatamente lo sportello. Ginny si voltò verso Miriam, furiosa. “dovevi proprio trattarla così? e cos’è questa storia? Perché l’hai chiamata lunatica?” sbottò contro la compagna.
“maddai!” esclamò, sgranando i grandi occhi nocciola. “quella ragazza ha qualche rotella fuori posto! Ma non l’hai sentita cosa diceva a proposito di quei cosi… i Nargilli? E quei cosi che portava alle orecchie? Tutti a scuola la chiamano così…”
“beh, tutti non sono io!” esclamò Ginny. “ e si da il caso che Luna sia mia amica, e quando le chiedo di stare con noi non voglio che venga trattata in questo modo! Chiaro?”
“io non ci posso fare niente se quella è strana!” rispose Miriam. “non è strana! Cerca di conoscerle le persone prima di giudicarle!” disse Ginny. Il silenzio era piombato nel corridoio. Ginny si alzò dal sedile. “vado a prendere un po’ d’aria.” Borbottò e uscì dallo scompartimento. quando fa così, Miriam non la sopporto proprio pensò Ginny mentre si dirigeva verso lo scompartimento di Ron e gli altri. Camminava già da un po’ (fred le aveva detto che i tre erano nell’ultimo vagone) quando si accorse che il treno cominciava a rallentare. Non è possibile che ci siamo già, pensò la ragazza, cercando di vedere fuori da un finestrino, ma era talmente buio che non riuscì a vedere nulla. Continuò a camminare quando il treno si arrestò con un tremendo scossone che la fece cadere in avanti e si spensero tutte le luci. Ginevra si rialzò: il treno era nella più completa oscurità. Cercò a tentoni di andare avanti, seguendo delle voci che le parevano quelle dei suoi amici, qualche metro più in là. Trovò lo sportello ma non fece in tempo ad avvicinarsi alla maniglia che con uno stridio si era già aperto e una sagoma scura le piombò addosso, facendola cadere di nuovo e strillare. La sagoma che le era venuta addosso strillò a sua volta.
“chi è là?” chiese l’altra persona.
“chi sei tu?” chiese Ginny di rimando, rialzarsi.
“Ginny?” chiese la sagoma davanti a lei.
“Hermione?” chiese La ragazza dubbiosa, riconoscendo la voce dell’amica.
“cosa fai?”
“stavo cercando Ron…” rispose lei.
“entra e siediti…” disse Hermione e Ginny vide la sua sagoma scansarsi per lasciarla passare. Ginny entrò e si cercò di sedere nel primo posto utile.
“non qui!”disse la voce di Harry. “qui ci sono io!” Ginny si rialzò di scatto e intruppò in un’altra persona. “ahia!” gemette la voce di Neville Paciock. “silenzio!” era una voce roca, spuntata all’improvviso, che fece azzittire tutti. ginny si fiondò nel primo angolino che le parve vuoto. Sentì qualcuno muoversi in un angolo. Ad un certo punto una luce tremolante illuminò lo scompartimento e Ginny vide il volto segnato di un uomo adulto, dagli occhi guardinghi. “restate dove siete.” Gli ordinò. Ma si sentì la porta che, lentamente, troppo lentamente, cominciava ad aprirsi. Ginny fissò spaventata il punto in cui la porta si era aperta e dovette reprimere un urlo: una figura alta fino al soffitto, avvolta interamente in un mantello nero, si faceva spazio e si avvicinava… una mano putrida spuntò dal mantello e Ginny credette di svenire per il disgusto. Ma la creatura la ritirò immediatamente e Ginny riprese a respirare. Il sollievo non durò per molto… il gelo la circondava, il ghiaccio le riempiva i polmoni… non respirava, non sarebbe mai più riuscita a respirare, a sentire la gioia e il sollievo che dava l’aria quando attraversava i polmoni… il freddo arrivava fino al suo cuore che, caldo, pompava il sangue il più in fretta possibile, per riscaldarla, per non dare al gelo la possibilità di vincere il fuoco…
E lei vedeva lui, vedeva Tom, non c’era più Harry seduto di fronte, c’era lui, che rideva, con quel suo ghigno perverso, che la osservava soffrire…
…sei mia… sei la schiava di Lord Voldemort…
Ma l’immagine di Riddle spariva, e riappariva Harry, il suo Harry, e lei si avvinghiò alla sua immagine più forte che mai, per salvarsi, per non affogare…
Ed era lì, rannicchiata sul sedile, tremante come una foglia, gli occhi sbarrati dalla paura. Si guardò intorno: le luci erano riaccese, la creatura era sparita, faceva di nuovo caldo e l’aria entrava ancora meravigliosamente nei polmoni…
Hermione l’abbracciò; se ne rese conto dopo che anche Harry era stato male, era sul pavimento, sudava freddo, come lei…
Sentì la mano di Hermione che l’accarezzava e si sentì sollevata… sapeva che Hermione aveva capito cosa aveva visto…

*
la sala grande era più confortevole del solito. Ginny guardò le luci, le candele e Silente, il Preside, e istintivamente si sentì protetta. Un braccio passò sotto il suo.
“ginny…”le sussurrò Miriam. “scusami per prima. A volte posso essere veramente una vipera. Amiche come prima?”
Ginny annuì. “però non chiamare più così Luna.”
“ci proverò…” le sorrise Miriam. “vieni a sederti vicino a me per favore, così mi racconti un po’ dell’egitto…”
Ginny si sedette sulla panca, tra i suoi compagni, sollevata e felice. Scacciò dalla mente i brutti i ricordi. Voglio vivere solo al presente, si disse. Guardò verso Harry che parlottava fitto fitto con Ron ed Hermione. Si, doveva seguire il consiglio di Hermione, stare con i suoi compagni, dimenticare Tom e tutto l’anno scorso, allontanarsi da Harry. prese in mano la sua bacchetta e ricordò le parole di Olivander:
“cuore di piuma di fenice. Le fenici hanno il potere di rinascere dalle proprie ceneri, e di curare i dolori altrui con le proprie lacrime… e legno di quercia: forte e maestosa…”
E lei così sarebbe stata, come la sua bacchetta, vigorosa, maestosa e sarebbe rinata, più bella e forte che mai, dalle sue ceneri, dal suo passato.


angolo autrice
oh, come cresce la piccola Ginny... io l'ho sempre vista così: più matura della sua età, coraggiosa e forte... finalmente ha preso la strada giusta, quella che l'aiuterà ad allontanarsi da Harry... facendo così in modo che lui si accorga di lei, e della persona meravigliosa che è... la storia più vecchia del mondo... ma quanto è difficile fare il passo che Ginny sta tentando di fare! ci metterà un pò, ma piano piano riuscirà a farlo e prenderà  la strada giusta, senza smarrirsi...
ci sentiamo presto... ho un pò di capitoli nel pc...
ciaoooo!
marty
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: zmarz