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Autore: jaykayess    23/09/2019    3 recensioni
Freezer è stato sconfitto, Namecc è stato ripristinato, e finalmente Goku fa la sua rimpatriata dopo quasi un mese di assenza.
Ma qualcosa, all’improvviso, cambia nella vita del nostro eroe. E, inevitabilmente, anche nella vita di chi lo circonda.
Genere: Azione, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bulma, Gohan, Goku, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Maledette viti!»

Ormai era da diversi minuti che il principe dei saiyan, al pieno del suo calo di nervi, cercava in tutti i modi di fissare delle viti al pannello di controllo della gravity room, ed ormai da diversi minuti, lo stesso principe dei saiyan si ritrovava a piegarle, ritrovandosi a non controllare la sua forza a causa del nervosismo.
La verità era che non riusciva a concentrarsi né su sé stesso, né effettivamente su ciò che lo circondava, perché la visita di quella strega di Chichi lo aveva preoccupato e non poco. Ed offrirsi di aiutare Bulma in laboratorio non era stata, a quanto pareva, la migliore delle decisioni, perché il lavoro che stava facendo lo stava rendendo ulteriormente nervoso ed irritato.

«Ma di cosa stracazzo sono fatte?!» si lamentò per l’ennesima volta «Di cartone?!»

Radish e Bulma ci avevano provato ad offrirgli aiuto, o ad indurlo a lasciar stare e lasciare il lavoro a loro, ma niente, Vegeta non voleva sentire ragioni: lui era il principe dei saiyan, e come tale non aveva bisogno di aiuti di nessun tipo da parte di nessuno. Neanche se l’aiuto fosse stato sistemare delle maledettissime viti.
Così i più grandi, esasperati dal comportamento del minore, avevano deciso di sedersi, Bulma accendendosi una sigaretta, Radish osservando il suo ex collega alle prese con un arnese del quale non conosceva probabilmente neanche la composizione.
Accidenti, avrebbe voluto aiutarlo, in fondo Vegeta era sempre stato come una sorta di fratello minore, per lui-nonostante il più piccolo non avesse mai accennato neanche lontanamente al fatto di considerarlo tale-, ma in quel momento si sentiva totalmente impotente. Soprattutto perché non sapeva esattamente cosa l’ex moglie di Kaharoth volesse dal suo fratello biologico. Aveva provato a scucire informazioni a Bulma, ma la turchina si era categoricamente rifiutata di parlargliene, affermando anche che lui non si sapesse tenere proprio niente in bocca, neanche i fagioli.
Radish non aveva capito che cosa volesse dire la donna con quell’affermazione, ma di certo era arrivato alla conclusione che da lei non avrebbe ovviamente saputo niente.
Così si era limitato ad osservare la scena in silenzio, parzialmente divertito nonostante tutto: in fondo, Vegeta era dannatamente spassoso, tutte le volte che si vantava di saper far tutto e poi fatalmente falliva.

«Sei sicuro di non volere una mano?» gli chiese di nuovo Bulma, speranzosa che questa volta accettasse, e stanca di star a guardare mentre gli altri facevano male il suo lavoro «Sul serio, Vegeta. Non stai bene, forse dovresti-»
«Invece ti sbagli!» la interruppe lui, seccato «Io sto più che bene! Sto benissimo! Magnificamente! Sono felice come una pasqua!»
La turchina sospirò «Ti prego...»
«No, sono io a pregarti!» il tono di voce di Vegeta si sarebbe potuto paragonare a quello di una gallina starnazzante in preda ad una crisi nervosa «Ti prego di lasciarmi lavorare in pace senza scocciarmi! Maledetta donna ingrata! E io che mi sto anche spaccando la schiena per darti una mano!»
«Non mi stai dando una mano, però.» ammise candidamente lei «Mi stai solo rallentando. Seriamente, ti stai tormentando! Perché non ti sfoghi, una volta ogni tanto? Non ti farebbe poi così male, sai?»
«Odio dovertelo dire, amico, ma ha ragione.» si intromise Radish, che fino a quel momento era rimasto in silenzio quasi religioso «Ti stai logorando per colpa di quell’oca, è evidente. Ma ti stai logorando inutilmente , perché non hai niente di cui preoccuparti.»
Inutile dire che Bulma arrossì come un peperone, a quelle parole: oh, no, Radish si sbagliava di grosso. Vegeta aveva tutte le buone ragioni per essere preoccupato... anzi, molto probabilmente sarebbe finito con lo sbatterci la testa. E non era una bella cosa, per niente: nonostante non facesse altro che ostentare quella facciata tanto dura ed insensibile, lei Vegeta aveva potuto conoscerlo, in quell’arco di tempo nel quale avevano condiviso lo stesso tetto, ed era una persona molto sensibile; e poi, quella che aveva con Goku era probabilmente la sua prima vera relazione-anzi, la sua prima relazione e basta. Era molto inesperto, forse anche molto innamorato, e ne sarebbe uscito distrutto.
In cuor suo la ragazza sperò che il principe non avesse notato la sua reazione alle parole dell’altro saiyan, ma Vegeta era fin troppo intuitivo per non accorgersi di una cosa del genere, e si ritrovò ben presto con le spalle al muro.

«Tu sai qualcosa.» aveva infatti detto il ragazzo, rivolgendosi a lei, con un tono freddo e secco «Chichi te l’ha detto, quello che vuole. Vero?»
La turchina non seppe come rispondere. Se gli avesse detto ciò che aveva saputo da Chichi, molto probabilmente il principe sarebbe andato da quest’ultima e l’avrebbe fatta saltare in aria. Insieme a tutto il resto del pianeta, intendiamoci.
Ma, allo stesso tempo, non reputava giusto che Vegeta non venisse a conoscenza di una cosa tanto importante. In fondo, era il compagno di Goku, e sarebbe dovuto essere il terzo, subito dopo quest’ultimo e Gohan, a sapere di quella notizia tanto buona quanto problematica. E invece, la prima a venire conoscenza della gravidanza di Chichi era stata lei, ed ora si pentiva amaramente di aver accettato quell’appuntamento.
«Parla.» fece di nuovo Vegeta, indispettito «O giuro che la distruggo, questa maledetta gravity room.»
Bulma sospirò e, dopo aver fatto cenno a Radish di lasciarli soli, decise di alzarsi dalla sedia e puntandoglisi di fronte, pronta ad affrontarlo faccia a faccia.
«Chichi è incinta.»
Lo disse senza mezzi termini, senza girarci intorno, perché sapeva che farlo sarebbe stato del tutto inutile, ed avrebbe contribuito soltanto a far imbestialire ancora di più il povero principe dei saiyan, il cui viso iniziò a cambiare colore, mentre i suoi occhi si ingrandivano in maniera spropositata, e dalla sua bocca iniziavano ad uscire dei ringhi sommessi.

Non disse nulla, Vegeta. E non disse nulla semplicemente perché non sapeva cosa dire: era ovvio che l’ex moglie dell’imbecille non fosse incinta del suo attuale fidanzatino, com’era altrettanto ovvio che tra lei e Kaharoth fosse di nuovo successo qualcosa.
Non era arrabbiato, non sapeva neanche lui cosa provasse in quel momento: aveva sentito il suo cuore spaccarsi in due. Quello stesso cuore che fino a poco tempo prima non sapeva neanche di avere, e che quel completo idiota prima se l’era preso, prendendosene cura come fosse la cosa più preziosa del mondo, ed ora lo aveva rotto come un vecchio coccio impolverato. Sentiva un peso enorme all’altezza dello stomaco, il corpo che, inevitabilmente, aveva iniziato a tremare in modo incontrollabile, e dei brividi percorrergli per intero la spina dorsale.
Non disse nulla, Vegeta. Si limitò a spostare delicatamente la turchina, sorpassandola ed uscendo di corsa dalla gravity room, diretto proprio dai principali colpevoli di quell’orrenda sensazione. Voleva sapere di più, ma non voleva di certo saperlo da Bulma. Voleva sentirsi dire tutto da quello scimmione idiota che, in quel momento, se ne stava tranquillamente in corridoio con la sua ex moglie.

*

«Sono incinta!»

A quelle parole, Goku non aveva ben compreso il motivo per il quale Chichi gliele stesse dicendo: sperava forse di ingelosirlo soltanto perché aspettava un bambino da parte della sua nuova fiamma? Forse credeva che lui si sarebbe arrabbiato? Che avrebbe fatto una scenata e l’avrebbe pregata in ginocchio di tornare insieme?
Ma poi, dopo averci pensato per qualche istante, Goku realizzò: no, Chichi non aspettava affatto un bambino da parte della sua nuova fiamma. Chichi aspettava un bambino da lui.
Come fosse possibile qualcosa del genere rimaneva un mistero. Lui e la sua ex moglie non avevano certo avuto altri momenti insieme, dopo la loro separazione. Si erano parlati di rado e soltanto al telefono.
Ma, a quanto pareva, quell’ultima notte passata insieme più di un mese e mezzo prima aveva dato i suoi frutti. E lui non credeva di essere pronto a coglierli.
Una miriade di emozioni lo colsero, nel momento in cui realizzò di essere padre non di uno, ma ormai di due figli, perché era sicuro che la donna non avrebbe mai ricorso ad una pratica come l’aborto, aveva sempre detto che andava contro i suoi principi. Come avrebbe fatto a rivelare quella verità a Vegeta? Come avrebbe fatto a rivelarla a Gohan, che ci aveva messo così tanto a metabolizzare la situazione nella quale la loro famiglia era caduta? Cos’avrebbe dovuto fare con questo secondogenito?
Avrebbero dovuto continuare ad essere separati? Sarebbe cresciuto bene, questo bambino, con due genitori che, purtroppo, non stavano più assieme?
Si sentì morire, il super saiyan della leggenda. Si sentì morire, e non sapeva se il dolore al petto che stava tornando dipendesse dal suo sconosciuto malore oppure da quella rivelazione così scioccante.

«Beh?» lo incalzò Chichi, dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio «Che ti prende? Hai perso l’uso della parola?»
«I-io...» lui indietreggiò di qualche centimetro «Io non so che dire... C-Chichi, tu sei sicura che-»
«Io e David non siamo mai andati a letto insieme.» lo interruppe lei «È tuo. Non ci sono dubbi su questo.»
Questa proprio non ci voleva.
«Allora? Cosa vogliamo fare?»
«Chichi, io... io non lo so.» rispose, tremante «Tu... che vuoi fare?»
Purtroppo, il saiyan aveva paura della risposta che avrebbe seguito quella domanda. Ma non si poteva più sottrarre. Era stanco di fuggire dalle proprie responsabilità... con Gohan non aveva fatto un buon lavoro, come padre, e stava cercando di rimediare. Voleva evitare in ogni modo di commettere lo stesso errore col bambino che sarebbe arrivato.
Vide la sua ex moglie sospirare, per poi guardarlo decisa dritto negli occhi «Dobbiamo tornare insieme, Goku. Io non voglio che mio figlio nasca con due figure separate l’una dall’altra... non gli farebbe bene, questo lo sappiamo entrambi.»

Non potevano sapere di certo che, appoggiato ad una parete, proprio all’ingresso del corridoio, il principe dei saiyan in persona stava ascoltando le loro conversazioni.
Si sentiva messo da parte, ferito, dannatamente arrabbiato, ma in cuor suo sapeva che, in fondo, il discorso dell’oca non fosse poi tanto insensato. Ma non aveva neanche troppo senso: stando sulla Terra aveva imparato qualcosa sui comportamenti dei suoi abitanti, ed aveva sentito che tantissime coppie con anche più di un figlio si ritrovavano a separarsi, ed i mocciosi imparavano a metabolizzare la cosa e a conviverci, talvolta senza alcun problema.
Ma, conoscendo una come Chichi, probabilmente non avrebbe mai permesso che il proprio figlio crescesse con un padre assente ed irresponsabile. Kaharoth stesso gli aveva confessato che si sentiva in colpa per come aveva cresciuto Gohan, ed ora stava cercando di rimediare. Ma come avrebbe fatto, se ora si ritrovava con un nuovo marmocchio in arrivo?
Lo conosceva ormai, nonostante si ostinasse ad ostentare l’esatto contrario, e sapeva quale sarebbe stata la risposta alla frase appena pronunciata dalla sua ex moglie.
Sospirò, Vegeta. Sospirò perché, nonostante tutto, stava cercando in tutti i modi di mantenere la calma. Ma non ci riusciva, e non ci riusciva perché sapeva che quella non era la soluzione giusta. Che tornare insieme a una donna di cui non gli importava niente non era la soluzione giusta.

«Hai ragione.»

‘Hai ragione’.
Quelle parole fecero male. Forse ancora più male di quanto gli avessero fatto i pugni ed i calci di Zarbon su Namecc. Forse ancora più male delle mosse di Rekoom. Più male di qualsiasi altro duello che avesse mai affrontato.
Kaharoth, quello che teneva tanto ad i sentimenti, alle emozioni, a tutto ciò che rappresentava quella stupidissima cosa dannatamente terrestre che tutti chiamavano ‘amore’, aveva appena dato ragione alla propria ex moglie. E le aveva dato ragione su un argomento sul quale lui stesso non sarebbe mai più voluto tornare.
Goku aveva appena ceduto, seppur con un forte peso sul petto, e Vegeta non ce l’aveva più fatta.
Stringendo i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi delle mani, aveva ceduto anche lui.

«Quindi è così.» incalzò, uscendo dal proprio nascondiglio, ringhiando impercettibilmente ed avvicinandosi ai due «Cos’è? Sei tornato a essere il fedele cagnolino di quest’oca?»

Nel momento in cui aveva visto proprio Vegeta apparirgli di fronte, il saiyan dai capelli a palma credette che l’infarto fosse vicino.
Non se l’aspettava. Non si aspettava neanche lontanamente che proprio il principe dei saiyan, preso dalla più totale paranoia, si mettesse ad origliare quella conversazione. E non si aspettava neanche che, negli occhi di quello stesso principe dei saiyan, ci fosse tanta tristezza.
Ebbe un tuffo al cuore, Goku. A quello stesso cuore che, in quel momento, stava dolendo come mai prima di allora.
E si sentì dannatamente idiota.
Idiota per aver appena dimostrato quanto potesse essere moralista, ma quanto allo stesso tempo potesse anche essere dannatamente insensibile. E questa volta, era stato insensibile nei confronti dell’unica persona che aveva saputo stargli vicino nei momenti più difficili.

«A-ascolta, Vegeta... io...»
«No.» lo interruppe lui bruscamente «No, non ti ascolto. D’altronde, perché dovrei? Hai appena dimostrato di essere un completo cretino. Di nuovo. E stavolta non sto scherzando, Kaharoth. Per niente.»
«No, aspetta. Stammi a sent-»
«Ancora?! No!» il principe alzò ulteriormente la voce, che inevitabilmente andò a rimbombare per tutto il corridoio, costringendo chiunque fosse nelle proprie stanze ad uscire per vedere che cosa stesse succedendo «Guardami in faccia! Ti sembro un giocattolino da usare finché non torna la reginetta a riprenderti?! Perché è così che mi stai trattando, imbecille! Ti sembro forse un ripiego?!»
«Ma veramente io-»
«Fammi parlare!»
«Stai parlando soltanto tu!»

Chichi, così come anche il resto dei presenti esclusa Bulma, non stava capendo assolutamente nulla dei loro discorsi. Stavano urlando, tanto che probabilmente persino le persone delle case accanto riuscivano a sentire cosa si stessero dicendo. E Vegeta era letteralmente su tutte le furie, mentre Goku... beh, Goku pareva disperato: stava cercando in tutti i modi di spiegargli la situazione, ma il principe dei saiyan non voleva sentire ragioni, era assolutamente irremovibile, come se non avesse alcun interesse ad ascoltare le parole del proprio compagno.

«Perché, tu pretenderesti anche di parlare?!» rideva, probabilmente per evitare di piangere o urlare ulteriormente «Accidenti, non posso credere che il tuo cervello arrivi a questi livelli di piccolezza! Pensavo fossi uno un po’ più ragionevole, sul serio! Invece sei soltanto un imbecille! Ma se ti aspetti che io ti perdoni per l’ennesima volta allora ti sbagli! Non sono il tuo zerbino, defic-»
«Ma insomma, lo vuoi capire che sono innamorato di te?!»

Aveva urlato, Goku.
Aveva urlato con tutto il fiato che aveva nei polmoni, soltanto per poter dire quell’ultima frase.
Quell’ultima frase che, a discapito delle aspettative di tutti, lasciò sia Chichi che lo stesso Vegeta di stucco. La prima rischiò seriamente di svenire, mentre l’altro non si mosse di un solo millimetro, e la sua rabbia sembrò solamente aumentare.
Bulma avrebbe voluto tanto mettersi in mezzo. Avrebbe voluto cercare di farli ragionare, avrebbe voluto cacciar via l’intrusa che aveva causato quella discussione.
Ma non fece in tempo. E non fece in tempo perché la risposta del principe arrivò troppo repentino perché lei potesse anche solo aprir bocca.

«No.» nella voce di Vegeta si poteva udire un forte accenno di sarcasmo «L’amore non funziona così.»

«E che diavolo ne sai tu, dell’amore?!»

~

Ed eccoci qua.
Siamo arrivati.
E io, come tutti penso, da questo punto in poi, sto odiando Goku come mai prima d’ora, amici miei. Lo sto odiando con tutta me stessa, e purtroppo non posso farne a meno.
Lo ha davvero detto. Ha davvero detto una cosa del genere a Vegeta, davanti a tutti e senza nessuna vergogna.
Beh, stasera c’è Temptation Island VIP, ragazzi, e dato che siamo in tema, godetevi Temptation Island Dragon Ball edition, perché questo è stato il falò di confronto definitivo tra Goku e Vegeta.
E a questo punto vi chiederei: voi da che parte state?

Alla prossima!

-JAY

   
 
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