Lettere dal carcere
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Gennaio
“…Certo
che sei proprio una
stupida!
Hai scritto male il mio numero e la tua lettera
è arrivata a un altro carcerato!
Per fortuna Iron mi
ha
riconosciuto da quello che hai scritto e me l’ha portata.
Visto che ho avuto dei guai per una rissa, non
posso ricevere posta,
quindi manda una lettera a Iron con dentro una busta chiusa per me,
così lui me
la dà. Io farò lo stesso, lui non ha problemi
disciplinari e non lo
controllano. Ma tu scrivi qualcosa anche a lui, nel caso che le guardie
lo
facciano. Mi costerà tre sigarette a lettera, ma ho deciso
che così è meglio e…”
Dave
“… Non so bene cosa dovrei
scriverti, non sono neanche molto bravo in
queste cose… Comunque, qui non fa schifo come pensavo e la
gente non è male…”
Iron
Marzo
“…devi
assolutamente informarti
su chi ha il comando del giro, adesso. Non possiamo rischiare che i
Black Dead
prendano il sopravvento. So che è pericoloso, ma lo devi
fare…”
Dave
“…Davvero
ti piace correre in
macchina? Strano per una ragazza, non c’è che
dire. Io me la cavo. Diciamo che
le vibrazioni di un buon motore tirato sulla statale sono
l’unica cosa che mi
spingeva a staccarmi dal pc…”
Iron
Maggio
“…Ora
posso riprendere a ricevere
posta. Non scrivere più a Iron. Non mi piace
quell’idiota, ha sempre un
sorrisino ebete quando lo vedo, penso mi prenda in giro. E poi sta
sempre sulle
sue. Non gli hai raccontato niente di me e dei nostri, eh? Non sei
stata così
stupida, vero? Anche perché penso sia un finocchio. Difende
sempre quel tipo
che lavora a maglia. Devono proprio essere due
finocchi…”
Dave
“Mi
fa piacere che il mio
consiglio sulla valvola di aspirazione ti sia stato d’aiuto!
Purtroppo qui
dentro mi sento piuttosto inutile e tu sei l’unico mio
contatto con l’esterno.
Come ben sai, non posso accedere ai pc dell’istituto, visto
che sono stato
condannato per hackeraggio e nessuno mi scrive lettere, a parte te. Non
ho ben
capito perché non mi mandi più le lettere per il
nostro comune amico, però…”
Iron
Agosto
“Odio
stare qui dentro. Il tempo
non passa mai. E cerca di non lamentarti, te che sei fuori. Veramente.
Proprio
non riesci a capire. Tu qui dentro non riusciresti a sopravvivere
neanche due
giorni. Pensa quattro mesi…”
Dave
“Questa
cosa dei segreti mi
mette un po’ in imbarazzo e pensavo di bruciare le tue
lettere dopo averle
lette, perché il tuo ultimo segreto non vorrei che potesse
leggerlo qualcun
altro… ma non ci sono riuscito. Cavolo. Mi piacciono le tue
lettere.
Ti dirò un mio segreto. Bhe, non
è che sia proprio un segreto, ma visto
che me l’hai chiesto, il mio vero nome
è…”
Iron
Settembre
“…Sì,
mi ricordo di Kim. Mi
aveva detto di essere rimasta incinta, ma pensavo se ne fosse
sbarazzata, non abbiamo
neanche vent’anni!
Non iniziare a fare storie sul fatto che ci sono
andato a letto, perché
quando è successo era poco che ci frequentavamo io e te e
poi che il bambino mi
somigli non vuol dire che sia mio.
Passiamo alle cose più importanti. Fra
una settimana avrò il permesso
di usare i fottuti computer della biblioteca e quindi possiamo
smetterla di
scriverci questa carta straccia e mandarci delle e-mail. Nella prossima
lettera
scrivimi la tua, che non la ricordo mai…”
Dave
“È
strano leggere il mio nome
all’inizio delle tue lettere… Ma mi
piace…
…Stavolta ti dirò un segreto
che non mi hai chiesto. Sei pronta? Non
sono sicuro che possa interessarti davvero, però…
Mi piacerebbe sapere come sei
fatta, poterti vedere.
Leggere le tue lettere è un raggio di
sole in una stanza buia. Io, che
ho sempre scritto solo davanti a uno schermo, aspetto di aprire le tue
buste
con un’impazienza degna di un bambino di cinque anni.
Quando le leggo, guardo tutte quelle cose che ci
sono oltre alle
parole. Ci sono delle sbavature d’inchiostro quando scrivi
qualcosa che ti
prende (immagino tu scriva così di corsa che
l’inchiostro della riga sopra non fa
in tempo ad asciugarsi) e resta l’impronta della tua mano. O
a volte vedo delle
piccole macchie circolari sul fondo della pagina e il fatto che tu
pianga
mentre mi scrivi (senza avermelo mai detto) mi fa pensare che sei una
persona
vera e sincera...”
Chris
Novembre
“…vabbè,
se ti rompe ancora,
dalle dei soldi e dille di non farsi più vedere. Se ha
voluto tenere il
moccioso, sono fatti suoi…
… è importante che tu faccia
proprio quello che ti ho chiesto. Davvero.
Non dirmi ancora che non te la senti. Ho bisogno di andarmene. Qui fa
tutto
schifo e non ce la faccio più. In fin dei conti è
una volta sola, no? Truck può
farmi uscire. Se non vuoi chiedere a Truck, trova un’altra
maniera, ma quella è
la più facile, lo sai, gli sei sempre piaciuta. Devi solo
stare sdraiata sulla
schiena per dieci minuti, che ti costa?
Magari, se lo facessi, potrei farti contenta e
valutare l’idea di
vivere insieme e andarcene dalla gang…”
Dave
“Mi
hai mandato una foto! Quando
l’ho vista non riuscivo a crederci. Sei così
bella…
…Mi sembra quasi stupido dirti che mi
hanno proposto di uscire fra un
mese a patto che io firmi un accordo per non usare nessun pc per un
anno. Da un
lato c’è la voglia di mandarli a quel paese per
quello che mi impongono e
dall’altro penso che potrei finalmente
vederti…”
Chris
Dicembre
“…
Dannazione! Perché non
rispondi più alle mie e-mail? Cosa stai combinando? Hai
chiesto quel favore?”
Dave
“…Sono
preoccupato. Le tue
lettere sono sempre più corte e vedo le macchie circolari
che sbavano
l’inchiostro sempre più frequenti. Cosa sta
succedendo? Sei nei guai? Hai
bisogno di aiuto?...”
Chris
“Dove cazzo sei finita?”
Dave
“Leggi bene quello che ti scrivo adesso e
poi brucia la lettera… Vai
nel posto che ti ho menzionato due lettere fa e chiedi del
‘ferramenta’, dì che
ti mando io. È un amico. Mi fido di lui. Troverà
un posto per te, la tua amica
e il bambino. E non scrivermi più. Potrebbe essere
pericoloso. Dave Jonnosty
potrebbe intercettare le lettere e scoprire dove siete. Non me lo
perdonerei
mai…”
Chris
Febbraio
“Carissimo
Chris,
ho pensato tanto prima di scriverti questa lettera,
ho paura che potrai
arrabbiarti o forse ho solo paura che non mi risponderai.
Josh, il ‘ferramenta’ si
è rivelato veramente un amico e grazie a lui
io, Kim e il piccolo Isaiah stiamo bene e siamo fuori dalla gang. Gli
ho
promesso una buona parola con Kim se ti avesse consegnato questa lettera.
Tu come stai? So che sei uscito prima, hai ripreso
la tua vita e magari
non hai più voglia di scrivermi...
Ma io vorrei incontrarti. Sapere che abitiamo nella
stessa città mi manda in paranoia, perché ogni
ragazzo che incontro, penso che possa essere te
e impazzisco. Voglio vederti, Chris. Voglio toccarti. Voglio sentire la
tua
voce. Possiamo telefonarci? Ti scrivo il mio numero.
Non sai quando mi manchi. Vorrei essere con te,
adesso. Vorrei poterti
baciare…”
Mary
*Nuovo messaggio da Chris*
“Dove sei, Mary? Voglio baciarti
anch’io.”