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Autore: jay0704    28/09/2019    0 recensioni
Lei una ragazza che ha paura dell’amore.
Lui un ragazzo che non conosce l’amore.
Riusciranno i protagonisti ad apprezzare e conoscere l’amore.
Riuscirà Luce a riporre fiducia nella vita, ad innamorarsi senza la paura di soffrire?
Riuscirà a voltare pagina ed accettare la morte dei suoi genitori, e andare avanti?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12

 

-Dammi una sola ragione, per cui dovrei ancora continuare a vivere.

La mia voce esce fuori come un sussurro, i singhiozzi mi impediscono di parlare perfettamente, di tenere un tono di voce normale. Butto giù le uniche parole che mi vengono in mente, quelle più significative, quelle che potrebbero farmi cambiare idea, sto tentando nuovamente a dare un opportunità a me stessa. Non ho la minima idea di quello che potrebbe dire Alex, non so neanche se riuscirà a convincermi, mi baso sulle sensazioni che mi ha regalato, dei sorrisi che con lui sono usciti spontanei, di quel benessere e quella tranquillità che in sua compagnia ho assaporato, sto cercando disperatamente di dargli un altra possibilità. 

Perché lo faccio? Perché la sua presenza riesce sempre ad influenzare i miei pensieri? Perché le sue parole riescono a penetrarmi l’anima? 

Mi volto verso la sua direzione, rimango sorpresa nel vedere i suoi occhi lucidi, una lacrima scivola sulla sua guancia, piange a causa mia. Che cosa sto facendo? Sto ferendo Alex, lo sto deludendo, voleva solo aiutarmi, ed io che ho fatto? L’ho respinto perché sono solo in grado di incolpare gli altri per tutte le mie disavventure, ha ragione quando dice di trovarmi insopportabile, sono un caso disperato. 

  • Luce, fallo per te stessa, per la tua famiglia. Sicuramente i tuoi genitori non volevano questo per te. 

La sua voce profonda e rauca, solo  a sentirla mi mette i brividi, ha ragione Alex...è vero i miei genitori non avrebbero mai voluto questo, hanno sempre desiderato il meglio per me. Sicuramente se fossero qui a vedermi, rimarrebbero delusi dal mio comportamento, mi rimprovererebbero per il modo in cui ho trattato Alex, per come mi sono lasciata andare, dovrei provare veramente a riprendermi. 

Dovrei insistere un po’ di più, dovrei farlo per me stessa prima di tutto, dovrei tentare di sorridere nuovamente, dovrei in tutto e per tutto riprendere la mia vita in mano.

Abbasso lo sguardo, osservo attentamente il giardino, sono stata una stupida, stavo per compiere un gesto fin troppo avventato. Lentamente scendo dalla finestra, Alex prontamente mi afferra per i fianchi, stringendomi forte a lui, un sospiro di sollievo esce dalle sue labbra, una serie di lacrime scendono, rigandomi le guance, cosa ho fatto? Come ho potuto pensare una cosa simile? Stavo per ferire un altra persona. 

Provo a trattenere le lacrime non è giusto che Alex assista ad una scena così pietosa, ha già visto abbastanza di me, inaspettatamente mi stringe più forte, con le mani cerca di consolarmi, accarezzandomi i capelli dolcemente. 

Questa volta però non mi calmo, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, buttare fuori tutte le lacrime che trattengo, ho bisogno di Alex della sua presenza, della sua dolcezza e delle sue parole che sono sempre riuscite a confortarmi. 

Mi prende in braccio, con le mani stringe il mio fianco e con l’altra tocca le mie cosce, nascondo il viso sull’incavo del suo collo, non voglio farmi vedere, sono sicura che sembro un cadavere, odio con tutta me stessa mostrarmi debole e fragile. 

Vorrei tanto dimostrargli che la ragazza che ha conosciuto non è la stessa di qualche mese fa’, prima era totalmente diversa, più forte, vivace e sempre allegra. 

Mi porta in soggiorno, lentamente si siede  sul divano a tre posti, perdo un battito quando le sue labbra si posano sulla fronte, con la sue dita lunghe e affusolate afferra il mio mento, obbligandomi a guardarlo, i suoi occhi blu si incastrano con i miei per secondi che sembrano interminabili. Si avvicina cautamente al mio volto, le sue labbra sfiorano la mia guancia umida, senza rendermene conto Alex  inizia a baciare ogni parte del mio volto, le sue labbra morbide mettono a tacere il dolore, i suoi baci fermano le lacrime. 

-Mi dispiace piccola. Non piangere più, per favore.

-Scusa, non volevo che finisse in questo modo. Doveva essere una giornata diversa, ho sbagliato tutto con te, mi dispiace. Se vuoi andartene non ti biasimo, non sei obbligato a....

Le sue labbra premono sulle mie con insistenza, in un lampo dimentico il discorso che stavo iniziando, la mia mente insieme a tutti i miei sensi si concentrano su Alex, sulle sue labbra morbide e carnose, e sulla sua lingua che si intreccia dolcemente con la mia. 

Un piccolo gemito fuoriesce dalla mia bocca, dei brividi si scatenano in tutto il mio corpo, quando le sue mani iniziano a muoversi sul mio ginocchio avanzando sulla mia coscia, la mia pelle brucia sotto il suo tocco, mi ritrovo stranamente accaldata e vogliosa di lui. 

Un miscuglio di emozioni e sensazioni nuove, che mi incuriosiscono ma al col tempo mi spaventano, seppur la mia coscienza urla di fermare questo bacio, non lo faccio, non ho né la forza e né la voglia di farlo, tra le sue braccia sto troppo bene.

È Alex che si separa da me improvvisamente, le sue labbra rosse e gonfie mi scatenano il desiderio irrefrenabile di baciarlo ancora, però non lo faccio, la paura di essere respinta mi obbliga a guardarlo senza fare nulla.

-Avevi ragione tu, era sbagliato prima, ed è sbagliato anche ora.

-Perché? 

Lo guardo confusa, fino ad ora buona parte delle volte è stato lui a baciarmi, l’unica volta in cui l’ho fatto io non si è tirato indietro anzi ha contraccambiato senza alcun problema. Dentro di me ho come la netta sensazione che si tratti di Sabrina della sua ragazza magari si sente in colpa, poco fa’ ha detto di non amarla, sta con lei solo per far contento suo padre.

Un momento...potrebbe trattarsi di un malessere, ha fatto del male a delle persone in passato potrebbe sentirsi in colpa, magari è uno di quei uomini che tendono a punirsi per il resto della vita.

Non so  come si potrebbe sentire una persona che ha compiuto un gesto simile, ha ucciso delle persone, sicuramente non di proposito, però ai suoi occhi comparirà sempre come l’assassino. Pensando ad un Alex sofferente, mi si stringe il cuore, non merita tutto questo male, è una persona buona l’ha dimostrato quando ha deciso di aiutarmi senza chiedere nulla in cambio, nessuno avrebbe mai compiuto un gesto simile per me. 

-Non sono quello giusto per te. Per il tuo bene è meglio che mi stai lontano, con me soffrirai e basta.

-Alex se è per quello che mi hai confessato poco fa’, non devi preoccuparti io non ti giudico. 

-Cazzo Luce, come puoi essere così ingenua e tanto stupida.

Si alza di scatto dal divano, spostandomi bruscamente dalle sue gambe, inizia a fare avanti e indietro per la stanza, si gratta nervosamente la nuca, la sua espressione sembra un miscuglio di rabbia e dolore. Nei suoi occhi riesco a vedere una battaglia interiore, non vuole ferirmi, perché pensa di farmi male? Fino ad ora mi ha solo dato bene, forse non vuole stare bene...vuole punirsi.

-Se è  per quello che hai fatto, ripeto per me non è un problema, non sei cattiv...

  • Basta Luce, basta stai zitta. Ho bisogno di prendere una boccata d’aria.

Rimango ferma in silenzio, confusa è dispiaciuta dal suo atteggiamento, volevo solo aiutarlo, così come lui ha fatto con me. La sua immagine scompare dal mio campo visivo,  il boato di una porta è l’unico rumore che sento, di lui rimane solo l’impronta del suo profumo dolce.

 
   
 
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