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Autore: SheilaPhoenix    28/09/2019    0 recensioni
Un giorno, mentre la Sunny si trova in balia di una tempesta, Sanji nota qualcosa che galleggia in mare, come un fagotto, decide così ad andare a pescarlo, scoprendo poi che si tratta di un bebè.
La ciurma, decide di prendere in cura il bambino, con la speranza di ritrovare un giorno la famiglia, ma il tempo passa, e crescendo il piccolo crederà che Sanji e Nami, i due pirati che sembrano dargli più affetto sono i suoi genitori.
Forse in loro vede amore, scambiandoli così per una mamma ed un papà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Nuovo personaggio, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sanji era rimasto impassibile, immobile, a volte si girava a guardarla a perdersi nella bellezza di quel corpo che avrebbe voluto baciare.
Tante volte, si era chiesto se Nami un giorno avesse mai potuto provare anche solo un minimo di sentimento per lui, ma era ovvia la risposta.
Nami non provava e mai avrebbe provato amore per Sanji.
Il pensiero lo rattristiva sempre, ma con il sorriso andava avanti beandosi solo della sua amicizia.
Quando Nami si mosse avvicinandosi nel sonno ancora di più a lui, Sanji credette di morire, si perché il seno della navigatrice ora era appoggiato al suo braccio, come poteva fare a resistete in quella posizione senza respirare neanche, aveva paura di svegliarla e di beccarsi qualche sberla da lei, perché ovviamente avrebbe potuto pensare che il cuoco ci stava provando.
Per fortuna, Nami si svegliò pochi secondi dopo, ma lo fece spostando la testa vicina al viso di Sanji che arrossì come non gli era mai capitato in vita sua.
‘’Sanji-Kun’’
Nami aprendo gli occhi, trovò il viso di Sanji a pochi centimetri dal suo, erano vicinissimi, non sapeva se credere che era colpa del cuoco, o sua.
Sua perché ricordava di essersi addormentata e di aver avvinghiato Sanji per un braccio.
I primi cinque minuti era rimasta sveglia a dir il vero, voleva vedere cosa facesse Sanji con lei così vicina, ma sorprendendola, il cuoco non l’aveva mao sfiorata, neanche con un dito.
Era stato strano e bello al tempo stesso.
‘’N-Nami-San, buongiorno. Io stavo dormendo, non ti ho toccata, giuro’’
Riuscì a dire Sanji con la voce rotta, Nami si era messa a sedere sul letto, il piccolo Keiichi non c’era più nel letto con loro, probabilmente era andato in bagno.
‘’Lo so Sanji-Kun, non ti preoccupare’’
Gli sorrise lei in imbarazzo, Sanji si alzò di scatto come una molla, molto imbarazzato le disse a bassa voce che doveva andare a cucinare, Nami gli sorrise augurandogli buon lavoro, quando rimase sola, la navigatrice si abbracciò le gambe e nascose il viso tra le braccia.
Aveva uno stupido sorriso stampato sulle labbra, e il cuore le batteva a mille.

Dopo essersi calmato, Sanji era corso in cucina a preparare da mangiare, li trovò il piccolo Keiichi.
‘’Cosa ci fai qui tu?’’
‘’AH, papà... tu e la mamma dormivate’’.
Papà… Quando era strano sentirsi chiamare in quel modo, ancora non ci era abituato.
Sorridendo, Sanji si abbassò all’altezza del bambino.
‘’Vuoi aiutarmi a cucinare?’’
Il piccolo sorrise saltando in piedi, Sanji allora gli prese uno sgabello e fece salire Keiichi, gli chiedeva cosa doveva  passargli e lui obbediva felice e concentrato nel non sbagliare ingrediente.
Poi Sanji si mise alle sue spalle e lo aiutò ad impastare per cucinare il dolce che aveva in mente per la colazione di quella mattina, Keiichi era felice di poter lavorare in cucina con il suo papà.
Un po' alla volta, la cucina si riempì di risate e chiacchiericci vari, Nami arrivò per ultima e venne subito accolta dal piccolo Keiichi che la chiamava a gran voce, così si avvicinò a lui e a Sanji.
‘’Papà mi fa cucinare’’
Disse il piccolo soddisfatto, prese per mano Nami senza preoccuparsi di sporcarla con la farina e la costrinse ad avvicinarsi, La scena fu molto carina vista dagli occhi di Chopper e Brook che si lasciarono andare in alcuni commenti dolci per loro.
‘’Vedi se ti piace’’
Disse Sanji afferrando un pezzo di torta, Nami non si mosse mentre guardava Keiichi che sorrideva contento posizionato contro il petto di Sanji, Nami allora avvicinò la bocca alla mano del cuoco che sorreggeva il pezzo di dolce, con una mano avvolse quella di Sanji per tenerla ferma, e con le labbra si avvicinò alla torta, così prese il pezzettino dalle mani del cuoco che rimase fermo, pietrificato sotto lo sguardo confuso e shoccato dei loro amici.
‘’E’ buona, vero mamma?’’
‘’Si, molto’’.
Rispose Nami sentendosi in imbarazzo per il gesto appena compiuto, sembravano una vera coppia con il loro bambino.
‘’Aspettate, ma dobbiamo festeggiare qualcosa?’’
Chiese Brook avvicinandosi ai due, Nami arrossì spostando lo sguardo da Sanji al musicista, prese a sberle il secondo allontanandolo da loro.
‘’Non scherzare su certe cose, stupido’’.
Questo bastò a far allontanare anche lei dalla cucina, improvvisamente sentiva davvero molto caldo.

Quella sera, Nami doveva fare il turno di vedetta, per fortuna sua almeno così avrebbe avuto modo di rimanere sola con se stessa, senza nessuno che potesse infastidirla con qualcosa di stupido.
Sospirando, iniziò a chiedersi cosa davvero provava per il cuoco, si era avvicinata molto a lui, ed ora fingere di essere genitori di quel bambino, stava complicando molto le cose ed i sentimenti erano ancora più confusi.
‘’Nami-San’’
All’improvviso, quella voce e quel modo di chiamarla con dolcezza, s’intromise nei suoi pensieri, cavolo, in parte era colpa sua se era in quelle condizioni.
‘’Non posso rimanere mai sola, un attimo solo dico…. Cosa ci fai qui Sanji’’
Disse voltandosi verso la voce proprietaria di quei pensieri contrastanti, Sanji era lì fermo con la giacca tra le mani pronta ad essere posata sulle sue spalle.
Nami lo vide cambiare espressione, dal felice di vederla al confuso e dispiaciuto al tempo stesso.
Improvvisamente si sentì in colpa per averlo trattato male, lui era pronto a donarle la sua giacca, lo vide stringere la presa su quel pezzo di stoffa, e Nami si sentì ancora di più male.
‘’Mi spiace, ero qui fuori a fumare e ti ho notata. Ho visto che fa freddo e volevo evitare di farti prendere un raffreddore… Ecco tieni, ora me ne vado’’.
Le disse sorridendo forzatamente, Sanji le lasciò la giacca tra le mani senza mettergliela sulle spalle, come avrebbe fatto di solito.
Lo vide darle le spalle ed andarsene, ma qualcosa la spinse a fermarlo, fece due passi soltanto verso di lui, chiamandolo.
‘’Sanji-Kun, aspetta’’
Sanji fece per girarsi, ma qualcosa saltò sulla loro nave e dietro le spalle di Nami.
‘’NAMI-SAN’’.

  
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