Capitolo trentanove
• Mahori e Death Eye •
Victoria's POV
«Non ti sembra di aver esagerato?»
Regiela mi
coccola dolcemente, la mia testa sulle sue cosce e le sue mani tra i
miei capelli. Detesto ammetterlo, ma mi sento in colpa per averla
aggredita così violentemente. L'unica cosa che fa uscire la
belva in me, è nominare mia madre invano. Lei è stata
uccisa e non è rinata, deve essere stata una delle punizioni del
demonio per essere passata dalla parte del bene. Lo merito.
«Può chiamarmi "troia" quanto le pare, ma non deve mai nominare mia madre. Mai!»
«Capisco che ti sia sentita male, ma non avresti dovuto essere così aggressiva - anzi, potevi esserlo di più.»
«Come?»
«Niente, parlavo tra me e me.»
Piccola pausa.
«Ti senti meglio, robottina?» mi chiede.
«Adesso sì» sorrido «anzi, sono state le tue coccole a risollevarmi.»
«Ti
piace farti fare i grattini come i gatti, vero?» domanda con un
sorrisetto malizioso. Che avrà in mente, adesso? Per giunta, io
sono con la mia divisa blu scuro. Chissà perché lei non
è trasformata... ma che dico, forse non è davvero Sailor
Vampire. Oh, Madre, quanto vorrei sapere chi è quella ragazza.
«Da te
sì, mi piace tantissimo» rispondo con voce bassa
«vorrei che lo facessi più spesso.»
«Trattarti come un gattino o come una "bambina dispettosa"?»
Mi sollevo
di poco per avvicinarmi alle sue labbra. Sento il suo profumo: ciliegia
e vaniglia mischiato con l'essenza alla fragola. Mmh, che buono!
«Entrambe le cose» e la bacio a stampo lasciandomi avvolgere dal suo profumo dolce e inebriante.
«Cosa stai annusando?»
"L'ha già capito? Cavolo!"
«Il tuo profumo», rispondo subito «ti dispiace se te lo chiedo in prestito, qualche volta?»
«Nient'affatto,
puoi prenderlo quando vuoi» sorride e mi stringe forte contro di
sé. Mi sento felice, la mia rabbia è completamente
svanita. Mi bacia, mi assapora... mi sorride. Non posso desiderare di
meglio.
A rovinare
l'atmosfera è un fruscio improvviso, le foglie dei cespugli
tremano e si muovono bruscamente. Mi sollevo da terra e mi guardo
intorno. Percepisco una strana aura, quasi identica alla mia,
però malvagia.
«Che succede, amore?» domanda lei un po' spaventata.
«Raggiungi le altre, io resto qui.»
«Non ti lascio da sola.»
«Tu
vai e basta!» Regiela obbedisce allontanandosi dal posto correndo
tra i fiori rosa e gialli - non appena il suo profumo li circonda,
appassiscono.
Sento la
presenza di un demone, di sicuro è uno dei tanti che è
tornato in vita per vendicarsi. O forse è Death Eye.
«Ciao, Mahori.»
Mi giro di
soppiatto e la trovo in piedi sul ramo di un albero, gli occhi
più chiari di sempre e la luce della luna che le fa da
riflettore.
«Non mi chiamo Mahori» ribatto con tono gelido.
«Sì,
cara mia, questo è il tuo nome da principessa e da
androide» fa un salto e me la ritrovo di fronte. «Anche se
il tuo vero nome è fatto da numeri e lettere, tra quel miscuglio
c'è proprio quello.»
«E quindi?»
«Quindi non dire sciocchezze» ghigna malvagia.
«Non
ricordo niente della mia vita passata, tranne il fatto che ho perso mia
madre... e la mia dignità» volgo lo sguardo verso sinistra
osservando la città buia e gelida. So già che dopo questa
battaglia non combatterò più accanto a mia sorella e a
Sailor Vampire.
«Tua
madre è stata uccisa dai demoni dopo aver alzato la sua gemma
per proteggere te e tuo padre» dice lei «la dignità,
invece, te la sei giocata.»
«Come sarebbe a dire?»
«Sei
passata dalla parte degli angeli nonostante il tuo prezioso Dono, hai
rinunciato alla vita eterna solo per vedere una miserabile principessa
angelo e adesso... ti sei concessa ad una sconosciuta - era risaputo,
visto il potere che ti ha concesso Lucifero in persona.»
Scoppio a ridere.
«E poi sarei io a dire sciocchezze?» sogghigno. «Perché la pensi così?»
«Perché quella gemma che ti protegge e che custodisci... ehm, cioè, la regina angelo ti ha fatto il lavaggio il cervello!» alza la voce.
«Sono fiera di essere diventata un angelo e non tornerò mai più con voi demoni.»
Fa due passi avanti accorciando le distanze tra noi. Ha intenzione di combattere o rubare la mia gemma? Non devo cedere.
«Allora
consegnami quella gemma, un angelo non ha il diritto di custodire una
forza così grande come quella dello zircone.»
Si avvicina
per bloccarmi le braccia con una mano, con l'altra per afferrare la mia
gemma dal fiocco e strapparmela di dosso. Non appena le sue dita la
sfiorano, una strana energia percorre il mio corpo. Una forte scossa
elettrica mi pervade, sento la mia corazza formicolare e pizzicare di
dolore. Death Eye non riesce a staccare la gemma dal centro del fiocco
della mia sailor fuku, alla fine mi lascia a terra con l'affanno, con
me anche lei.
«Non è possibile, hai ancora la barriera!» ringhia nervosa.
«Quale barriera?» sussurro cercando di recuperare il respiro e rialzarmi.
«Ah,
non ricordi nulla?» sibila frustata. «Allora te lo
dirò: ogni gemma ha una barriera in grado di proteggere la vita
degli altri e se stessa dalle aure malvagie o eventuali minacce, si
può eliminare solo se è il custode stesso a
deciderlo.»
«Non ne sapevo niente...»
«Ora lo sai, adesso toglila!»
«No.»
«Dovresti fidarti di me, dal momento che eravamo amiche.»
Mi rimetto in piedi e la guardo con rabbia e disgusto. Come può una come lei essere una mia amica? Impossibile.
«Non mi fido più di nessuno, specialmente di te» sibilo.
«Oh, come mai?» sorride maliziosa. «Credevo avessi superato la paura del demonio.»
«Tu mi avevi sempre definita una fallita, che non avrei mai potuto sfidare Lucifero, ma ti sbagliavi»
«Quando
sono diventata una gemma sacra, l'ho fatto; mi sono resa conto che voi
demoni eravate solo alla ricerca dell'elisir di lunga vita, nonostante
abbiate giurato fedeltà al demonio. Non è
così?»
Death Eye si avvicina, questa volta mi dimeno e le do le spalle.
«Sei
rimasta la solita ingenua che crede ancora nel Giudizio
Universale?» mormora appena avvicinandosi al mio orecchio. Se sta
cercando di sedurmi, ha già perso le speranze.
«Che cosa vuoi da me?» glielo chiedo nuovamente usando questa volta, una voce più gelida e senza espressione.
«Riportare
tutto alle origini, quando io e te eravamo alleate per combattere
contro gli angeli» risponde avvicinandosi di più
«ricordi il giorno in cui mi confessasti la tua cotta per
Riûka?»
Spalanco gli
occhi. Come fa a sapere che ero innamorata proprio di quell'angelo? Non
l'avevo mai detto a nessuno, neanche a mia sorella - a dir la
verità, lo scoprì da sola - possibile che mi abbia spiata?
«È
acqua passata», dico cercando di non mostrare il mio viso
paonazzo «quella principessa non esiste più ed ora ho
un'altra e credimi, è la cosa più bella che mi sia mai
capitata nella vita.»
«Chi, la succhiasangue?»
domanda ridendo. Come si permette di prendere in giro la mia ragazza? A
quanto pare, è rimasta la solita stronza che rideva alle spalle
degli altri e si considerava superiore, quando in realtà non lo
era affatto.
«La
demone più sexy e potente di Andromeda innamorata di una
creatura dai canini appuntiti e gli occhi rossi? Chi l'avrebbe mai
detto?» continua a ridere. «Il Dono di Lucifero ha fatto
breccia anche nei cuori dei vampiri, eh?»
«Ho solo rivelato i miei sentimenti, non ho sfruttato il potere del tatuaggio per averla tutta per me - ammesso che sia vera questa cosa» rispondo subito «non sono una ragazza che gioca slealmente.»
«Oh,
è vero, ora sei la guerriera della lealtà» mi
prende in giro «quando prima eri il contrario.»
«Stai zitta!» ringhio.
«Ammettilo, ti piace essere provocata.»
«Vai via.»
«Visto
che non riesco a convincerti con le buone, allora, dovrò usare
le cattive» il suo occhio sinistro brilla di un rosa intenso che
mi acceca all'istante. Non riesco più a ragionare... che mi sta
succedendo?
«Lady Mahori Zyrconia, ora sarai la mia schiava.»
La tua schiava...
«Tu d'ora in poi ubbidirai solo ai miei ordini.»
Solo ai tuoi ordini...
«Mi aiuterai a catturare le gemme delle guerriere per riportare il male nell'universo.»
Riporterò il male nell'universo...
«Ora strappa la tua gemma dal fiocco e appoggiala sulla mia mano.»
Ora strapperò la mia... no! Non devo farlo!
«Spatium!» grido allontanandola di qualche centimetro, la osservo mentre il suo occhio ipnotico si spegne.
«Ti ho solo lasciata in vantaggio, angioletto», mormoro «la mia vera forza è un'altra.»
La osservo
mentre tira fuori da non so dove uno scettro dalla forma stana, disegna
due iperbole davanti a sé pronunciando un rito satanico. Lo
riconosco, è l'incantesimo che ti attrae in un cerchio maledetto
tenendoti prigioniera finché non avrei ceduto la mia anima al
demonio. Devo fuggire.
«Non puoi scappare, principessa!» esclama un Satanas Circulum e
di colpo mi trovo in una bolla di cristallo impenetrabile. Non posso
fare altro che arrendermi e lasciare che Death Eye abbia la meglio.
«Ora sei mia» conclude aprendo un portale e in un attimo, la collina e il paesaggio davanti a me scompaiono.
_**_
Non era mai sola quando suo padre, il principe Zyrco, l'addestrava per combattere in guerra. C'era lei: la maestra demone, futura regina di un pianeta sconosciuto del sistema Ypsilon Andromeda II. I suoi poteri erano enormi, spesso anche pericolosi. Mahori sapeva bene cosa stava succedendo su Andromeda e aveva paura, ma si era ripromessa di tornare su quel pianeta che custodiva la sua gemma.
La
principessa era in grado di combattere anche senza di essa, ma con
fatica; era la ragione per cui suo padre aveva deciso di affidare sua
figlia ad una donna di mestiere. Death Eye era esperta di magia nera e
riti satanici, utili per aumentare il potere di un demone o evocare il
demonio.
Ogni
volta che la principessa sbagliava, gli esercizi diventavano sempre
più difficili - talvolta anche pesantissimi. Mahori voleva
finirla, ma non poteva; aveva giurato fedeltà al diavolo in
persona ed era costretta a combattere in nome di Satana.
«Abbatti la marionetta, coraggio.»
Era
intrappolata tra due massi e le sue braccia erano bloccate: doveva
usare un incantesimo ma non se lo ricordava, così
pronunciò quello sbagliato e la marionetta volò in aria.
«Ti piace così tanto far volare le bambole, eh?» sorrise Death Eye.
«Non ricordavo l'incantesimo per farla esplodere», rispose la principessa dispiaciuta «scusa.»
«Un androide di livello mille che soffre di Alzheimer? Mai visto prima d'ora» ridacchiò l'altra.
«Smettila
di prendermi per il culo!» reagì Mahori. La sua maestra
fece sparire i grandi massi che la tenevano intrappolata e si
avvicinò.
«Sorridi, per una volta che sei andata bene negli allenamenti.»
«Quindi,
ho sempre fatto schifo?» la guardo freddamente, gli occhi
trasformati in cubetti di ghiaccio duri e il suo cuore che batteva a
mille. Era da tempo che non faceva a botte con qualcuno, e quella
poteva essere l'occasione giusta per alzare le mani.
«No,
bellezza, non l'ho mai detto» sorrise Death Eye mentre la sua
mano percorreva la schiena scoperta della principessa. La stava
seducendo, sapeva che presto avrebbe ceduto e le avrebbe donato la sua
gemma come "simbolo del nostro eterno amore" - che poi "amore" non era.
«Per
me sei una ragazza tosta, fredda, insensibile...» soffiò
sul suo orecchio «... e sexy da morire.»
«Smettila con questi giochi da pervertiti, non attacca con me» ribatté la principessa scocciata.
«A te piace, no?»
«Sì, è vero, ma mi disgusta solo la tua presenza.»
«Credevo mi amassi» sorrise maliziosa mordendosi appena il labbro inferiore.
«Non
amo nessuno, specialmente gli uomini» risponde irritata «mi
fanno tutti schifo, dal primo all'ultimo.»
«Ti
senti sfruttata per via del tuo Dono?» domandò la sua
maestra ironica, Mahori sapeva che era un altro dei suoi trucchi per
sedurla. Era facile ingannare colei che aveva il dono della lussuria,
ma sedurla non sembrava affatto facile.
«No, ho solo ammesso di essere lesbica.»
«Allora questa è una grande occasione per cominciare a sedurre una come me, non credi?»
Le
stava accarezzando la guancia con un dito. Per Mahori, farsi toccare in
quel modo la faceva arrabbiare, ma allo stesso tempo le piaceva.
«Va' al diavolo!» si alzò e si allontanò di qualche passo.
«Sarai anche bella da far impallidire le altre demoni, ma resterai sempre una fallita!»
_**_