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Autore: BeautyLovegood    29/09/2019    0 recensioni
Le cose al Fantabosco stanno cambiando… il futuro dei personaggi di fiaba potrebbe essere compromesso?
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Milo?! Folletto Milo Cotogno! Folletto cervello di foglietto, svegliati! Una notizia sconvolgente! Accendimi! Accendimi!
Milo, che stava facendo un bel sogno, ci mise un po' a svegliarsi, ma quando Radio Gufo iniziò a ripetere all'infinito Accendimi, si arrese e accese il suo amico.
- Va bene, Radio Gufo, ti ascolto!- disse con la voce ancora impastata dal sonno.
- Attenzione, abitanti del Fantabosco, sta succedendo qualcosa di strano. Gli alberi stanno diventando più grandi, la Montagna Incantata splende più forte del solito e l'acqua della Sorgente sta scorrendo più veloce ed anche più pura che mai.- disse Radio Gufo.
- Accipigna, ma è... un momento, perché dovrebbe essere una notizia sconvolgente? A me sembra una buona cosa.- chiese Milo alla radio.
- Perché nessuno riesce a spiegarsi il perché di questo cambiamento, Milo, nemmeno Strega Varana e persino il Barone Grifo Malvento. E per il momento è tutto, mi auguro di aggiornarvi tutti su questa storia!
E Radio Gufo si spense da solo.
Milo, un po' preoccupato, si cambiò alla svelta ed uscì di casa mentre si sistemava la bretella destra.
- Mamma folletta... è diventato tutto... più grande...- disse mentre si guardava intorno.
- E poi... sento qualcosa...
- Milo?! Milo?!
Era Fata Lina.
Milo arrossì quando la vide correre verso di lui.
- Ciao Fata Lina…- la salutò timidamente.
- Ciao Milo. Come stai? Ti senti bene?- gli chiese Fata Lina tenendolo per le mani. Era come sempre bella, ma anche molto agitata.
- Sì, io sto bene, ma che mi dici di te? Ti è successo qualcosa?- le chiese Milo.
- La mia salute è a posto, non ho bisogno di andare dallo gnomo dottore, ma mi sento… strana… sento come se… se fossi diventata una Fata Maggiore senza passare l'esame.
- Che intendi dire?
- Mi sono svegliata e mi girava la testa, era pesante come un pesce palla quando si gonfia, poi mi sono passata le mani tra i capelli e... in un battibaleno erano perfetti. E solitamente io uso una filastrocca per sistemarli. Ed è successa la stessa cosa anche con i miei vestiti. E mentre venivo al chiosco, mi è sembrato di essere finita nella Terra dei Giganti, è diventato tutto più grande. Oh, Milo, che cosa sta succedendo al Fantabosco?- disse Fata Lina stringendo le mani di Milo.
- Calmati, Fata Lina, calmati. Adesso andiamo al chiosco, ti offro una buona Spumosa e cerchiamo di capire con calma che cosa sta succedendo.
Il folletto e la fata andarono al chiosco tenendosi per mano.
Intanto, al castello, Re Giglio e Regina Odessa erano disperati.
- Oh, mio amato sposo e re, sono così preoccupata. Che cosa sta succedendo al nostro regno?- piagnucolò la bella Regina.
- Non lo so, mia diletta sposa, e non sopporto non sapere le cose! Inoltre… sento qualcosa di strano dentro di me...- disse l'affascinante Re.
- Hai forse mangiato qualcosa di pesante? Se è così, andrò personalmente a licenziare Cuoco Danilo!- si lamentò Regina Odessa.
- No, no, mia cara, non si tratta del cibo. E' qualcosa che… non riesco a spiegare neanche a me stesso…
- Ora che ci penso… è da stamattina che anche io mi sento strana…
Re Giglio guardò la sua sposa con gli occhi spalancati.
- Mi sono fatta visitare dal dottore di corte, ma a quanto pare, il Fantabosco non avrà ancora un piccolo erede.- spiegò la Regina un po' delusa.
Anche Re Giglio rimase deluso da questa triste scoperta, ma poi si rese conto che non era il momento giusto per accogliere un principino o una principessina nel Fantabosco.
- L'unica cosa di cui sono sicuro è che questa strana sensazione è opera della magia. Penso proprio che scriverò una lettera al Mago della Montagna Incantata, lui saprà sicuramente che cosa sta succedendo.
E si chiuse nel suo studio privato, lasciando Regina Odessa sola a sospirare per la disperazione, finché non le venne una grande voglia di fare delle piroette. Non ne sbagliò neanche una, come sempre, ma soprattutto… riuscì a farne dieci di fila senza stancarsi.
- Mmm… molto strano…- mormorò insospettita dopo essersi fermata facendo un inchino.
  
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