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Autore: jay0704    30/09/2019    0 recensioni
Lei una ragazza con il cuore ferito dal suo passato turbolento, che al mondo posta una personalità forte e determinata. Ma solo con lui riuscirà a mostrare davvero cosa c'è sotto quella maschera. Mostrerà quella fragilità che solo lui riuscirà a comprendere ed amare fino infondo. Grazie ai diversi aspetti che li uniscono nascerà un amore che supera ogni limite e che non smetterà mai di crescere.
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Account:_siamouguali
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Capito 65

 

                                                                             Jay

 

Il profumo dolce di Clara, invade le mie narici, averla così vicino mi scatena  il desiderio irrefrenabile di fermare l’auto  per  baciarla, toccare la sua pelle liscia, e farla mia. Però è giusto tenere a bada questo desiderio, poiché ho una gran voglia di stare con lei, parlarle, ascoltarla e vederla ridere, ovviamente tutto questo contornato da ottimi piatti. È da stamattina che non mettiamo nulla sullo stomaco, io sono affamato, immagino che anche Clara lo sarà, in genere ha sempre fame prima e dopo i pasti, è strano che oggi non si sia ancora lamentata.

La voce di  Tiziano Ferro scalda l’atmosfera, rendendola sempre più romantica e tranquilla, il silenzio non è per nulla imbarazzante, anzi è ben accetto, entrambi siamo impazienti di passare una serata indimenticabile, piena di amore e di baci. 

Sono curioso di vedere la sua faccia, quando vedrà il ristorante, ho pianificato ogni cosa perfezionando ogni minimo dettaglio da quello più insignificante a quello più significativo, spero con tutto me stesso che rimanga colpita dal mio impegno, che apprezzi tutto quello che ho fatto. 

Arriviamo finalmente a destinazione, questa volta ho prestato più attenzione alle strade che ho percorso, cercando di non sbagliare o confondermi di nuovo, l’ultima cosa che voglio è ritrovarmi in quel posto desolato. 

Scendo dall’auto, faccio il giro, fino a trovarmi davanti alla portiera, la apro delicatamente porgendo la mia mano a Clara che mi osserva con un sorriso stampato sulle labbra, posa la sua mano sulla mia, uscendo dall’auto. Mi perdo ad osservarla nuovamente, i suoi occhi brillano di una luce diversa, il suo sorriso oggi risplende più del solito, oggi è diversa, sembra che abbia riacquistato quella sicurezza e quella forza che non le sono mai appartenute. 

Scuoto la testa per riprendermi dal mio stato di trance, mi incammino verso il ristorante mano nella mano con Clara, continuando a pensare, sono  curioso di sapere se la ragione di questo cambio d’umore puo’ ricollegarsi a me, da una parte conosco già la risposta, ma dall’altra mi piacerebbe sentirla.

Sapere che una mia frase o un mio gesto possa influenzare in qualche modo lo stato d’animo di Clara mi rende felice, anche se da parte mia è un po’ egoista, però  credo che in una relazione sia importante. 

Entriamo nel locale, con gli occhi cerco l’uomo con cui ho parlato oggi pomeriggio al telefono, dovrebbe essere il proprietario, sposto la mia attenzioni ad un uomo sulla trentina che si avvicina a passo svelto nella mia direzione, il suo sorriso smagliante, ed il completo elegante nero  mi fanno intuire che potrebbe trattarsi del proprietario.

-Buonasera signori, lei dovrebbe essere il signor Alasqueaz, giusto? 

-Si, buonasera.

Gli stringo la mano, per poi mostrargli un lieve sorriso, mi auguro che non abbia dimenticato quello di cui abbiamo parlato, perché altrimenti la sorpresa che ho organizzato potrebbe andare a rotoli, deve essere tutto perfetto, non ho previsto ne l’invadenza o la poca professionalità del personale, dal momento in cui ci troviamo in uno dei ristoranti più vistosi e lussuosi di Genova. 

-Lei, invece immagino che sia la sua compagnia. 

-Si immagina bene. 

Gli occhi dell’uomo viaggiano lungo tutto il corpo di Clara soffermandosi sui suoi seni, schiarisco la voce, attirando l’attenzione del proprietario che si riprende quasi subito, gli lancio un occhiataccia, sono già nervoso a causa sua.

-Incantato signorina, incantato. Prego seguitemi.

Schiarisco un po’ la voce, trattengo a stento la mia gelosia nei confronti di Clara, odio quando un uomo si perde a fissarla attentamente, è la mia ragazza nessuno oltre me deve azzardarsi a guatarla tantomeno sfiorarla.

Non appena giungiamo nella veranda del locale, faccio cenno al proprietario di sparire, lui annuisce, allontanandosi non prima di aver lanciato un ultima occhiata al fondoschiena di Clara, schiarisco nuovamente la mia voce, ottenendo l’attenzione di quest’ultimo che mi osserva confuso, lo fulmino con gli occhi intimandolo ad allontanarsi immediatamente.

Mi avvicino a Clara, che sembra non aver notato nulla, osserva incantata il paesaggio che c’è davanti, poso la mia mano sulla sua schiena facendola scivolare sul suo sedere, mi volto verso il proprietario che ha appena voltato le spalle, entrando dentro. 

-Ti va di sederti.

-Si, si scusami. Mi sono un attimo persa ad osservare questo bellissimo posto, è meraviglioso come hai fatto ad organizzare tutto questo, siamo sempre stati insieme nelle ultime ore.

-Non ti svelerò mai i miei trucchi, sono stati creati appositamente per te. Se ti svelassi il trucco, non riuscirei più a sorprenderti.

Mi rivolge un tenero sorriso, per poi piombarsi sulle mie labbra, la sua bocca è come una boccata d’aria fresca per me, riaccende tutti i miei sensi, annullando tutto la rabbia e la gelosia che fino a qualche attimo fa’ incombevano su di me.

-Grazie

Mi sussurra tra le labbra, i suoi occhi si incastrano con i miei, la sua fronte si poggia sulla mia, i nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si scontrano, in questo momento la pace regna sovrana.

-Ti amo Jay.

-Ti amo anch’io piccola mia.

-Promettimi che non mi giocherai brutti scherzi, che la nostra storia continuerà ad essere così perfetta. 

-Clara, lo sai non ci sarà mai nulla di sicuro tra di noi.

Continua a fissarmi, le sue mani accarezzano le mie guance, cerco di mostrarmi tranquillo, anche se dentro di me, una guerra si sta scatenando. Dovrei dirle la verità? Oppure devo tacere, per il suo bene? È pur sempre una bugia detta a fin di bene, anche se so già che non mi perdonerà e mi  odierà, preferisco questo che vederla soffrire.

-Promettimelo ti prego. Questo per me è un sogno, tu per me sei un sogno di cui non vorrei mai più svegliarmi. 

-Te lo prometto piccola starò sempre con te, almeno fino a quando sarà possibile.

Trattengo a stento le lacrime, mordo l’interno della guancia per placare la rabbia che sento, sto distruggendo la mia vita, la mia felicità a causa di un dannato malessere. Perché sono destinato a rimanere solo? Perché non posso essere felice, come tutti gli altri? Perché non posso almeno una volta pensare a me stesso? Perché la vita è  così crudele con me? 

 
   
 
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