Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: God_Eden_Imperial    30/09/2019    1 recensioni
Raccolta di momenti su Mikado Anna e Nosaka Yuuma, la mia nuova OTP
Storia pubblicata anche su Wattpad
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikado Anna, Nosaka Yuuma
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dall'episodio 10 di Inazuma Eleevn Orion 

La sede della nuova Inazuma Japan si trovava non molto lontano dallo stadio in cui avevano appena giocato e vinto. la raggiunsero prendendo di nuovo il loro pulman riservato alla squadra ed arrivarono che era già piuttosto tardi. Nel mentre i ragazzi festeggiavano la vittoria e il ritorno di Nosaka dall'America. Erano tutti molto felici e su di giri, o quasi. Ichihoshi era l'unico che se ne restava in disparte a guardare la scena con aria scocciata per poi rivolgere lo sguardo al finestrino. Arrivati cenarono rapidamente e, altrettanto rapidamente, si sistemarono e si misero a letto. La partita li aveva stancati più del previsto. Anche Anna, Aki e Ootani lo erano, la terza fece appena in tempo a sussurrare un "buonanotte" che già ronfava sotto le coperte. Anna si avvolse nel piumone, chiuse gli occhi e cercò di liberare la mente. Ma le risultò tutt'altro che facile. Era stanca certo, ma aveva parecchi pensieri a tenerla sveglia: i mondiali, il lavoro da manager (insomma badare a tutti quei ragazzi non sarebbe di certo stata una passeggiata) ma soprattutto il fatto che dormiva sotto lo stesso tetto di Nosaka. Oggettivamente non cambiava nulla, insomma lui era nell'altra stanza. Però c'era. A un nulla da lei. Le sarebbe bastato alzarsi, attraversare le due porte e avrebbe potuto spiare il suo sonno. Arrossì violentemente e schiacciò la faccia nel cuscino. 
Ma a che vado a pensare? Dovrei mettermi a dormire domani sarà un'altra giornata faticosa. 
Il sonno però non voleva proprio saperne di arrivare, quella notte. Anna si girò e rigirò nel letto a lungo, ogni tanto si assopiva ma si svegliava dopo pochi minuti. Riuscì a sentire la porta accanto aprirsi piano e, altrettanto piano, richiudersi. 
Rimase per un istante ferma nel letto, le orecchie tese a captare qualsiasi rumore. Attese qualche minuto poi ebbe un presentimento. Si alzò di scatto, si infilò rapida le scarpe e indossò il giubbotto sopra il pigiama. Aprì cauta la porta sbucando nel corridoio. La luce dei lampioni filtrava appena attraverso le tende spesse. Salì le scale che conducevano alla grande terrazza sul tetto e uscì all'aperto. Il freddo la investì, ma non appena vide la splendida distesa di luci che illuminavano la notte e soprattutto la persona che la stava osservando, non ci fece più caso. Nosaka era appoggiato al parapetto, avvolto nella sua giacca leggera. Anna sentì un'ondata di affetto sommergerle il cuore. Avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo forte e dirgli quanto le era mancato. Quanto si fosse sentita sola mentre lui era dall'altra parte del mondo. La preoccupazione per la sua operazione. 
Invece si avvicinò piano, titubante, il vento che le scompigliava i capelli. 
"Nosaka-kun"
Nosaka, mentre ascoltava la musica con il suo lettore mp3, non rispose, ma le porse un auricolare continuando a guardare il profilo della città.
Anna se lo portò all'orecchio e sentì una dolce melodia 
"Che ne pensi?"
"Sembra quasi triste, come si intitola?"
"Lost in Japan"
Rispose lui. Anna appoggiò i gomiti al parapetto. Doveva stare sulla punta dei piedi dato che quella ringhiera era troppo alta per lei. Nosaka invece ci si appoggiava comodamente. 
"Qualcosa non va?"
Le chiese e lui finalmente si girò a guardarla. 
"Il copione dovrebbe prevedere che ora io ti parli dei miei problemi?"
"Ne hai? Sei guarito dalla tua malattia adesso giusto? Oggi in campo sei stato a dir poco fantastico"
Le rispose sorridendo imbarazzata e Nosaka, leggermente divertito, disse
"Lo so, ho notato che non mi hai tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo Anna-san"
Anna arrossì per essere stata scoperta. Si sentì la gola completamente secca e il cuore le martellava impazzito nel petto. Era convinta che anche lui potesse sentirlo, quel battito forsennato. Yuuma la guardava negli occhi con un'intensità che non aveva mai visto in lui. Le sorrideva nel suo solito modo gentile.
"S-scusa"
Riuscì a borbottare alla fine abbassando il viso imbarazzata. Nosaka sorrise addolcito e, volgendo uno sguardo alla mezza luna brillante nel cielo scuro della notte, disse
"Sai quante cose ho dovuto sopportare. L'abbandono dei miei genitori, Ares, la malattia...ma penso che il solo averti conosciuta mi abbia ripagato di tutto"
Anna arrossì non riuscendo a credere alle parole del ragazzo di cui era cosi innamorata. Nosaka tornò a guardarla e sorrise
"Sei carina quando arrossisci"
A quel punto Anna divenne viola e abbassò di nuovo la testa. La prese una paura del tutto immotivata. Stava per succedere qualcosa, se lo sentiva. Sebbene sapesse che stava aspettando, e aveva immaginato, quel momento per un sacco di tempo, ora era terrorizzata e avrebbe voluto essere altrove.
"Mi piaci, mi piaci davvero tanto, dalla prima volta che ti ho visto. So che può sembrare sciocco ma...scusami"
Disse tutto d'un fiato senza nemmeno accorgersene.  Nosaka parve per un attimo stupito. Poi sorrise di nuovo e le mise una mano dietro la nuca. Anna fu certa di sentire il suo cuore saltare un battito. Il ragazzo la tirò a se quasi bruscamente.
Non sta succedendo per davvero...
Pensò mentre le labbra di Yuuma premevano sulle sue e il tempo rallentò, fin quasi a fermarsi. Non ci fu più spazio per pensare ma solamente per sentire: la morbidezza delle sue labbra, il ritmo appena affannato dei loro respiri, il profumo dolce di lui che la avvolgeva e quel calore in fondo al petto e alla pancia. Ogni cosa le sembrò scomparire all'orizzonte e una sensazione dolce le inondava il cuore. 
La sua mente si svuotò e chiuse gli occhi decidendo di godersi al meglio quel momento che, sapeva bene, non sarebbe ricapitato molto presto. Rimasero a baciarsi sotto la luce della luna per una decina di minuti. Quando dovettero staccarsi non si dissero nulla, si limitarono a sorridersi a vicenda e ad abbracciarsi. 
Mentre rientravano nella sede, mano nella mano, Nosaka le rivolse uno sguardo gentile e le chiese
"Tutto bene?"
Lei divenne talmente rossa da fare invidia ai capelli di Tatsuya. Si affrettò ad annuire e nascose un sorriso pieno di gioia.
L'ho baciato, cavoli...l'ho baciato.
E adesso si che sarebbe stato impossibile dormire.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial