Capitolo
18: Il tempo stringe
Inferno
Cielo
del Settore Nord,
sabato, 04:20
“Ti
consiglio di avvisarmi
adesso se ci sono dei problemi per andare nel mondo dei vivi o giuro
che
finisci male, vecchia strega!” minacciò Kohra a
Baba mentre la strega annuiva
con la testa, spaventata.
Quella
banda sembrava
parecchio pericolosa, soprattutto per via del loro capo, quella ragazza
col
cappotto e l'ocarina.
Le
aveva detto senza mezzi
termini che doveva aiutarla a tornare nel mondo dei vivi per salvare
figlio e
quando aveva rifiutato di aiutarla senza un compenso, la ragazza
l'aveva presa
per il collo e l'aveva minacciata, senza mezzi termini, di darla in
pasto a
quell'enorme bestia gigante che l'accompagnava, se avesse detto di
nuovo no.
Così,
si era ritrovata a farle
da guida verso il portale... e completamente gratis!
Peggio
di così...
“Certo
che quella donna è
proprio tremenda... comincio a pensare che, tra lei e Paragas, fosse
lei
l'uomo...” commentò, scocciato, Vegeta, seduto nel
dorso della madre adottiva
di Kohra, prima di voltarsi dietro di lei e domandare: “Tu
che ne pensi, terza
classe?”
Non
appena ebbe finito di
parlare, il sovrano dei saiyan sgranò gli occhi, incredulo.
Bardack
era sdraiato sul
dorso, pallido come un cencio e con gli occhi che gli giravano.
“Che diavolo...?!” domandò, senza
parole, l'uomo e Bardack, dichiarò,
voltandosi a guardare il sovrano, anche se si vedeva lontano un miglio
che non
stava per niente bene: “Sto male...”
“Questo
lo vedo anche da solo,
brutto idiota.”
“Credo
di aver appena scoperto
di soffrire di mal di viaggio sulle creature pericolose...”
“Beh,
cerca di resistere! Ci
manca solo che ti metti a vomitare...”
Nel
frattempo, Baba domandò,
scocciata: “Ehi, a proposito... dove volete andare?”
“Molto
lontano.” fu la secca
risposta di Kohra ma la vecchia, sospettosa, dichiarò:
“Se volete che vi
riporti al mondo dei vivi, dovete precisare su quale pianeta volete
andare!”
“Uffa,
che bisbetica!
Vediamo... se non ricordo male quei tizi alla taverna avevano detto che
lo
scontro stava avvenendo sulla Terra.”
Sentendo
quel nome, Baba
iniziò ad urlare: “C-COSA?! LA TERRA?! E' LI' CHE
SIAMO DIRETTI?!”
Vegeta
e Kohra si misero a
guardarla, stupiti.
“Conosci
quel pianeta?”
domandò il sovrano dei saiyan e Baba, visibilmente
terrorizzata. Esclamò:
“N-NON SAPETE NULLA?! S-SULLA TERRA CI SONO I T-T-T-TERRIBILI
CYBORG!”
“Non
ti preoccupare... Kohra
li farà fuori.” fu la tranquilla risposta di
Vegeta, tutto il contrario del
successivo strillo di Baba: “NON CONOSCETE IL LORO IMMENSO
POTERE!!!”
“Se
non stessi così male,
direi che le cose si stanno facendo davvero interessanti...”
mugugnò,
sofferente, Bardack, ancora sdraiato sul dorso dell'enorme bestia.
“FATEMI
SCENDERE!!!” strillò
Baba prima di saltare giù, assieme alla sua enorme sfera,
dalla creatura,
urlando: “Fregati! Addio!!!”
“E'
scappata!” urlò Kohra,
fermando il volo della madre e osservando giù.
Sfortunatamente,
sotto di loro
c'erano un sacco di nuvole d'oro che nascondevano la visuale.
“Quella
vecchia si crede una
gran furba ma ha fatto i conti con la donna sbagliata! La
riporterò su!” sbuffò
Kohra, preparandosi a saltar giù e a cercare la fuggitiva,
ma Vegeta la fermò:
“Aspetta. Non c'è bisogno che ti metti alla sua
ricerca.”
“Eh?
E' perché?”
“Perché
sarà lei a tornare
spontaneamente qui. Sta' a guardare.”
Il
sovrano tirò fuori da una
tasca uno strano oggetto verde per poi domandare a Kohra: “Ce
l'hai una canna
da pesca?”
“Ma
sei scemo?! Mio figlio è
in grave pericolo, l'unica che può portarmi sulla Terra
è appena scappata e tu
ti metti a pescare?!”
“Credimi,
ragazza... mi
ringrazierai per il pesce che sto per trovare.”
Con
uno sbuffò, Kohra tirò
fuori dalla sua borsa una vecchia canna da pesca e Vegeta
legò all'amo lo
strano oggetto verde.
“Et
voilà! Ih ih ih...” ghignò
il re e la donna, sorpresa, domandò: “Che razza di
esca è quella sull'amo?”
“Un'enorme quantità di banconote dal valore
piuttosto grosso che ho fregato ad
un tizio all’aeroporto.”
Dopo
aver detto ciò, Vegeta
lanciò l'amo nel mare di nuvole, sotto lo sguardo senza
parole di Kohra.
Da
quando i pesci si prendevano
con i soldi?
Le
sembrava così ridicolo e
assurdo, eppure Vegeta sembrava così sicuro di
sé...
Inaspettatamente,
ad un
tratto, la lenza cominciò a tirare e, senza alcuno sforzo,
Vegeta la tirò su.
“Ma
guarda chi si vede!”
esclamò, divertito, il saiyan mentre Baba, la quale teneva
ben stretto il
fascio di banconote, ritornava a bordo, finendo dritta dritta nelle
mani di
Kohra.
“Che
diavolo...?” fece,
incredula, la donna mentre Baba, rendendosi conto dell'accaduto,
esclamava:
“Dannazione, mi sono tradita! Che stupida!”
Terra
Terra
dei ghiacci, sabato,
04:30
“Allora?
Avete notato qualcosa
in tutto questo tempo, negli attacchi di Broly?”
domandò Whis ai due Trunks e a
Tarble.
“Sì...
dopo che l'ho un po'
osservata... ho notato che quella trasformazione... è piena
di punti deboli...”
dichiarò, incredulo, il Trunks più grande e Whis
gli diede corda: “Davvero? E
quali sono questi punti deboli, di preciso?”
Lo
stesso Trunks che aveva
parlato prima, dopo una piccola pausa, dichiarò:
“Gli attacchi basati sulla
forza bruta, per quanto inizialmente prevedibili, dopo un breve momento
di
osservazione diventano facilmente prevedibili.”
“Esattamente.
Essa è una forma
di trasformazione estrema sbilanciata verso la sola potenza fisica.
Purtroppo,
anche una potenza enorme risulta inutile, se non si riesce a colpire
l'avversario. Se lo attaccasse tutti e tre insieme, credo che potreste
anche
riuscire a sconfiggerlo.” fu la pacata osservazione di Whis.
I
tre giovani si guardarono un
attimo e, dopo aver fatto un lieve cenno con la testa, si lanciarono
all'attacco.
Nel
frattempo, Broly aveva
lanciato Beerus, ormai più morto che vivo, contro una roccia
incandescente,
distruggendola.
Broly
fece per lanciare una
sfera verde quando un colpo energetico giallo si frappose, generando
un'esplosione.
Il
saiyan si voltò e vide i
tre saiyan, già pronti all'attacco.
“Mi
raccomando. Colpiamolo a
distanza con dei raggi energetici finché non ha diminuito la
sua potenza. A
quel punto possiamo cominciare a combattere contro di lui corpo a
corpo.”
spiegò il Trunks più grande, ottenendo un leggero
cenno affermativo da parte
dell'altro Trunks e di Tarble.
Per
dar credito a
quell'affermazione, i due cominciarono a lanciare degli attacchi
energetici
contro l'avversario.
Broly
cominciò a lanciare a
sua volta degli attacchi energetici verdi con lo scopo di distruggere
quei
colpi ma la maggior parte di essi, siccome non erano mirati tanto bene,
andavano a colpire gran parte del territorio circostante.
Uno
di questi stava persino
per colpire Bulma, Mai e Gure ma Whis, con un semplice movimento del
suo
bastone, creò una potente barriera senza nemmeno scomporsi o
innervosirsi.
“Ma
guarda. Broly ha una forza
d'attacco davvero notevole. Persino la mia barriera ha leggermente
tremato. Non
mi era mai successo prima. Davvero interessante.”
commentò, leggermente
sorpreso, Whis, anche se, dal suo tono e dal suo comportamento,
sembrava una
persona che nota che al supermercato ci fossero più pesci
del solito.
“Ci
dobbiamo preoccupare?” gli
domandò Bulma e l'angelo, con la sua solita risatina,
dichiarò: “Affatto.
Dopotutto, Broly è solo un essere umano. Non potrebbe
assolutamente distruggere
la barriera di un angelo.”
Aveva
appena detto quelle
parole, che un secondo attacco di Broly colpì la barriera.
Stavolta,
però, sul vetro
comparvero delle righe molto lunghe e sottili.
“Oh,
si è rotta.” commentò,
col suo solito tono calmo e tranquillo, l'angelo mentre Bulma
cominciava a
sudare freddo.
Ma
come poteva starsene così
tranquillo?!
“Sembra
che Broly sia al suo
limite.” fece notare, ad un tratto, Whis indicando Broly, il
quale, a causa di
un attacco alle spalle del Trunks più giovane, era caduto
violentemente per
terra.
“Ne
sei sicuro?” gli domandò
Bulma e l'angelo rispose: “Certo. Vedo chiaramente che la
forza, la dote su cui
Broly punta, sta calando. Ormai è al limite...
chissà se verrà ucciso prima dai
suoi avversari o per il troppo accumulo di potere... persino io che
sono un
angelo, non ne ho la più pallida idea.”
Nel
frattempo, anche Lemo e
Cheelai, ancora nascosti, stavano osservando il combattimento.
Fu
Cheelai la prima a notare e
ad esclamare: “Ehi, Lemo! C'è qualcosa che non va
a Broly!”
“Cosa?!
Che succede?!”
“Non
lo so, è meno veloce e
potente di prima! Sembra quasi... stanco...”
“Probabilmente,
gli effetti collaterali
di questo suo enorme potere si stanno cominciando a sentire.”
“Tu
dici?!”
“Certo,
ho avuto una lunga
esperienza sui campi di battaglia. La forza può diventare
una lama a doppio
taglio se non la si impara a controllare. Se ci si fa dominare da essa
senza
tenere conto dei suoi limiti, si può addirittura morire.
Temo che il desiderio
di vendicarsi, abbia spinto Paragas a non informare mai Broly dei
pericoli
della potenza. Quel ragazzo è stato cresciuto solo con
l'obiettivo che
diventasse un'arma da guerra invincibile... anche a costo di perdere la
ragione
e di morire, se fosse stato necessario.”
“Assurdo...
ma fino a che
punto Paragas poteva sfruttare e usare suo figlio?! Dobbiamo
assolutamente
salvarlo, Lemo! Deve poter vivere una vita normale, senza il soffocante
desiderio di vendetta di uno stupido vecchio!”
“Vorrei
farlo, Cheelai...
credimi, lo vorrei con tutto il mio cuore, perché mi sono
sinceramente
affezionato a lui, te l'assicuro. Ma non possiamo. Non possiamo
assolutamente.
E anche tu lo sai.”
La
ragazza rimase immobile,
stringendo con rabbia un pugno.
Ad
un tratto, il Trunks più
grande diede un violento pugno al torace di Broly che lo
sbalzò lontano.
“BROLY!!!”
urlò Cheelai,
correndo verso di lui, mentre Lemo cercava di bloccarla con un:
“Ferma!”
Quello
che i due alieni non
notarono fu un gigantesco masso che, a causa dell'onda d'urto dello
schianto di
Broly, stava precipitando verso di loro.
Fu
solo quando il terreno
attorno a loro si oscurò, Cheelai e Lemo alzarono la testa e
si accorsero del
masso
Mentre
si preparavano
all'impatto, Cheelai, inconsciamente, chiuse gli occhi e si mise a
gridare
mentre Lemo continuava a guardare il masso.
Ad
un tratto, un fulmine di
luce verde si schiantò violentemente contro il masso,
distruggendolo in mille pezzi.
Lemo
rimase senza parole
quando vide Broly, ansimante e in volo, con ancora il pugno con cui
aveva
vaporizzato il sasso davanti a sé.
Prima
che i due alieni
potessero dire qualcosa o anche solo ringraziarlo, il saiyan
volò via a tutta
velocità verso i suoi avversari per riprendere il
combattimento.
Inferno
Cielo
del Settore Nord,
sabato, 04:35
“Se
provi a scapparmi di
nuovo, vecchia strega, ti do in pasto a mia madre!”
avvisò, adirata, Kohra a
Baba, il cui polso era ammanettato a quello della saiyan, tirati fuori
dal suo
inseparabile borsone bianco.
L'umore
della strega era a dir
poco pessimo.
Non
le andava per niente giù
di tornare nel mondo dei vivi, soprattutto se si trattava della Terra,
la
patria dei terribili cyborg, coloro che avevano monopolizzato il
pianeta da
parecchi anni.
Dopo
che gli amici di Goku,
colui che era stato in grado di sconfiggere il Grande Demone Piccolo e
Freezer,
erano tutti morti, se l'era subito svignata verso l'aldilà,
l'unico posto dove
quei demoni metallici non potevano arrivare nemmeno per sbaglio.
E
adesso, un gruppo di pazzi
suicidi, voleva che li portasse lì.
Quei
due l'avrebbero
ammazzata... e dire che era solo una povera vecchina indifesa...
“Senti,
ma tu sei un uomo o
una donna?” domandò, ad un tratto, Kohra e Baba,
adirata, le urlò: “SONO UNA
DONNA! NON SI VEDE?!”
“Faccio
ancora un po' di
fatica a riconoscere ad occhio nudo il sesso di vecchi e
bambini.” fu la
semplice risposta di Kohra mentre Vegeta le rivelò:
“Considerati fortunata che
te l'abbia chiesto. In passato, palpava il petto di tutti quelli che le
capitavano a tiro per capire il sesso.”
La
vecchia fece una faccia
schifata e si allontanò, anche se di pochi centimetri a
causa delle manette.
Kohra
ignorò tranquillamente
la cosa e chiese di nuovo a Baba: “Comunque, per andare sulla
Terra si va
sempre dritto?”
“Sì.
Per altre settanta
miglia.”
“Accidenti.
Dovremo aumentare
la velocità... aggrappatevi forte a mia madre!”
Bardack
e Vegeta, il primo
piuttosto malamente, si era appena aggrappati che la creatura
cominciò a volare
a tutta velocità.
“Ma
quant'è veloce tua
madre?!” le domandò, sconvolto, Vegeta e Kohra,
l'unica che si trovava
perfettamente a suo agio nonostante l'incredibile velocità,
si voltò verso di
lui e gli domandò, tranquillamente: “Cos'hai
detto?”
“Quanto
cavolo è veloce tua
madre?!”
“Oh,
un po'... comunque,
questa è la sua velocità minima. Dovreste vederla
quando da il massimo!”
“Beh,
io non la voglio vedere,
grazie! O meglio, non voglio che usi il massimo quando io ci sono
seduto
sopra!”
Aldilà
Pianeta
del Re Kaio del nord,
sabato, 04:50
“E
tutto qui il meglio che sai
fare?!” urlò l'uomo dai capelli neri eretti verso
l'alto e un'aureola in testa
mentre si preparava a lanciare un potente attacco contro un tizio dai
capelli neri
a palma e con l'uniforme arancione, il quale possedeva anche lui
un'aureola
sulla testa.
L'altro,
dal canto suo, fece
un sorrisetto divertito e poi urlò: “Ka... me...
ha... me... HA!!!”
Le
due sfere d'energia si
scontrarono e, alla fine, esplosero, generando una potente raffica di
vento che
che fece tremare tutto il piccolo pianeta e creando una raffica di
vento così
forte che fece sradicare qualche albero e volare una scimmia che si
trovava da
quelle parti.
L'unico
che rimane immobile fu
uno strano individuo che levitava, con la pelle verde e l'aureola in
testa.
“Tsk!
Sempre i soliti...”
commentò, infastidito, l'uomo mentre il ragazzo di fianco a
lui, coi corti
capelli neri, una cicatrice sull'occhio e privo di un braccio, gli
diceva,
ridendo: “Sai come sono fatti mio padre e Vegeta,
Piccolo.”
“Certo
che lo so... come so
anche che Re Kaio darà di matto quando vedrà come
Goku e Vegeta gli hanno
ridotto, di nuovo, il pianeta...”
“Un
po' mi dispiace che Crilin
e gli altri se ne siano andati...”
“Era
prevedibile, Gohan. Loro
erano dei semplici terrestri e, dopo che voi tre avete superato il
limite del
supersaiyan, era ovvio che era meglio per tutti che se ne
andassero...”
Nel
frattempo, Vegeta,
spoderando un ghigno divertito, fece diventare i capelli biondi mentre
delle
saette gli circondavano il corpo.
“Supersaiyan
di secondo
livello, eh?” constatò, divertito, Goku
“E ALLORA LO FACCIO ANCH'IO!!!”
La
potente raffica generata
dalla trasformazione fu ancora più forte della precedente.
“Come
vedi, hanno fatto proprio
bene ad andarsene, dato che sembra che i saiyan di sangue puro non
riescano
assolutamente a controllarsi...” fu la pacata risposta di
Piccolo mentre Gohan
commentava: “Già, mi sorprende che Re Kaio non si
sia ancora accorto di
niente.”
“Sta
facendo un pisolino e
quando dorme non lo svegliano i cannoni, figuriamoci due supersaiyan
che si
stanno combattendo...”
I
due saiyan continuarono a
combattere finché Vegeta, approfittando della disattenzione
del suo rivale, gli
diede un violento pugno sulla guancia che lo fece volare contro un
albero,
distruggendolo completamente.
“Molto
bene, Vegeta... e così
vuoi fare sul serio, eh?” commentò Goku
“NON MI TIRO DI CERTO INDIETRO!!!”
L'unica
cosa che disse
Piccolo, vedendo quella scena, fu: “...E adesso arriva il
terzo livello.”
Non
appena Goku ebbe finito di
trasformarsi, raggiunse Vegeta e i due ripresero a combattere con
inaudita
ferocia, facendo tremare tutto.
“Non
riuscirai a sconfiggermi,
Vegeta!” urlò Goku, preparando di nuovo la
Kamehameha, e l'avversario, ridendo,
gli ricordò, mentre preparava, a sua volta un potente
attacco: “Ci ha pensato
una malattia cardiaca ad ammazzarti!”
“Beh,
era un avversario tosto!
Almeno ho fatto del mio meglio a resisterle...”
I
due attacchi si scontrarono
e si generò un'altra potente esplosione che fece tremare
tutto e rompere le
finestre dell'unica abitazione presente.
Non
appena fu finita, dalla
casa uscì, trafelato, un uomo con la pelle blu, delle lunghe
e sottili antenne
sulla testa, basso e tarchiato.
Indossava
un vestito strano e
degli occhiali da sole, inoltre era l'unico su quel pianeta, assieme
alla
scimmia, a non avere un'aureola sulla testa.
“E
per finire, arriva la
scenata di Re Kaio...” concluse Piccolo proprio mentre
l'essere esclamava: “Ho
ricevuto un messaggio da Kami in persona! Abbiamo
un'emergenza!!!”
“Un
messaggio da Kami? Che
succede?!” domandò Gohan, esterrefatto, mentre
Piccolo dichiarava: “Qualcosa di
grosso, lo conosco quello.”
“Di
che si tratta, Re Kaio?”
domandò Goku e l'essere rispose: “Un nemico
potente ha attaccato la Terra!”
“Non
mi dica che sono di nuovo
i cyborg!”
“No, no... si
tratta di un saiyan!”
“Un
saiyan?! Ce ne sono
ancora?!”
“Sì,
si chiama Broly e ha una
potenza inaudita!”
“Ehi,
hai sentito, Vegeta? Ci
sono altri saiyan vivi nello spazio!”
Il
compagno lo guardò in malo
modo poi dichiarò, seccato: “Beh, ovvio! Quel
dannato di Freezer si è limitato
ad ordinarci con lo scouter di tornarcene sul pianeta prima di
distruggerlo...
qualcuno non aveva campo in quel momento oppure, molto semplicemente,
ha
preferito ignorarlo perché non aveva la più
pallida voglia di scomodarsi a
tornare e voleva che fosse Freezer a scomodarsi a
raggiungerlo.”
“E'
quello che hai fatto tu,
vero?”
“Ovvio!
Io sono il principe
dei saiyan! Non sono io che raggiungo gli altri ma
loro che
raggiungono
me!”
Ignorando
il battibecco, Gohan
domandò a Re Kaio: “Questo saiyan ha una potenza
smisurata?”
“Altroché!
Secondo Kami, è
stato persino in grado di sopraffare Beerus, il Dio della
Distruzione!”
“Beerus?
E chi sarebbe?” domandò
Goku mentre Vegeta, sbiancando, dichiarò: “B...
Beerus?! Quel Beerus?! Il Dio
della Distruzione?!”
“Lo
conosci, Vegeta?”
“Lo
vidi una volta, da
bambino... ma è impossibile... è assurdo che un
saiyan possa sconfiggerlo! E'
l'essere più forte dell'universo!!!”
“Davvero?
Ed è pericoloso?”
“Può
dirlo forte, zuccone! Se
gli manchi di rispetto o lo infastidisci in qualche modo... ti
distrugge come
se niente fosse!”
“Ah
sì? Allora, in questo
caso...”
Dopo
aver detto quelle parole,
Goku si voltò verso Re Kaio e domandò:
“Re Kaio, potrebbe farmi conoscere
questo Beerus? Muoio dalla voglia di affrontarlo e vedere chi
è il più forte
tra noi due!”
“MA
MI ASCOLTI QUANDO TI
PARLO?!?!” gli urlò, furibondo, Vegeta.
“Oltre
a questo Beerus, chi
altri sta affrontando Broly?” domandò Piccolo e Re
Kaio, prendendo dalla manica
dell'abito un foglio di carta, lesse, sistemandosi gli occhiali:
“Dunque, a
quanto pare... lo stanno affrontando i due Trunks e un altro saiyan di
nome
Tarble...”
“CHE
COSA?! C'E' ANCHE
TARBLE?!”
“Lo
conosci, Vegeta?” domandò
Gohan e Vegeta, spostando lo sguardo e diventando rosso come un
peperone,
dichiarò: “Beh, sì... lui
è... è uno... è uno che conosco...
abbastanza...
credo...”
“In
ogni caso, pare che quel
Broly sia giunto sulla Terra per vendicarsi del padre di Tarble, in
quanto l'ha
esiliato da bambino su un pianeta inospitale...”
“Ah!
Quell'idiota...”
s'intromise, con un tono scocciato, Vegeta e Gohan, sorpreso, gli
domandò:
“Conoscevi anche lui?”
“Purtroppo
sì.”
Dopo
un attimo di silenzio, fu
la volta di Goku a domandare a Re Kaio: “Scusi, Re Kaio... ma
cosa significa
inospitale?”
Tutti
lo guardarono senza
parole.
Goku
fece una risatina
imbarazzata, mettendosi la mano dietro la testa mentre Vegeta
commentava, con
tono esasperato: “Che deficiente...”
“Comunque,
come va la
situazione sulla Terra? I ragazzi ce la stanno facendo?”
domandò, preoccupato,
Gohan e Re Kaio dichiarò: “Kami mi ha detto che,
per il momento, la situazione
è in uno stato di stallo. Non si riesce proprio a capire chi
sarà il vincitore.”
Aveva
appena detto quelle
parole che Vegeta si avvicinò a lui, con passo calmo e
tranquillo.
Gohan
fece appena in tempo a
dire: “Vegeta...?” che il saiyan afferrò
Re Kaio per il bavero e lo sollevò.
“Come
osi trattare un Re Kaio
in questo modo?!” protestò la divinità
ma Vegeta, senza scomporsi, ordinò: “Dì
a Kami che sto per andare da lui.”
“Andare
da lui?!”
“Sì.
Voglio sapere alcune
cose... adesso!”
“D-d'accordo...
l'avvertirò
subito...”
Mentre
Re Kaio, una volta che
Vegeta l'ebbe lasciato andare, si allontanava per comunicare con Kami,
Goku si
avvicinò al compagno e gli domandò:
“Vuoi che ti porti là col
teletrasporto?”
“Per
forza, brutto idiota!
Come pensi che ci arrivi là, a piedi?!”
dichiarò il saiyan più grande,
furibondo.
“D'accordo!
Prendimi la mano,
Vegeta!” ordinò Goku ma il compagno gli
afferrò bruscamente la spalla.
Goku
si voltò un attimo verso
gli altri due e domandò: “Vi unite anche
voi?”
“Ok,
papà!” annuì subito Gohan
mentre Piccolo appoggiava una mano sulla spalla libera del saiyan.
Prima
che Goku partisse, Gohan
domandò al suo maestro: “Come mai ti unisci anche
tu? Di solito detesti stare
con troppe persone...”
Piccolo
guardò un attimo in
direzione di Re Kaio per poi ammettere, abbassando la voce:
“Non appena ce ne
saremo andati, Re Kaio si accorgerà di come abbiamo ridotto
il giardino e,
conoscendolo, comincerà a sbraitare. Pertanto, è
meglio essere il più lontani
possibili dall'imminente terremoto...”
Inferno
Confine
tra mondo dei vivi e
dei morti del Settore Nord, sabato, 05:00
“Eccoci
siamo arrivati. E'
questo il punto.”
Kohra
scese dal dorso della
madre e guardò, incuriosita, il lago che si vedeva
chiaramente dove lei e i
suoi compagni di viaggio si trovavano.
Anche
Vegeta e Bardack,
quest'ultimo, nel frattempo, si era ripreso dal terribile mal di
stomaco, si
sporsero a guardare.
“Ditemi
che non dobbiamo
infilarci in quel vortice...” disse, seccato, il sovrano,
indicando il vortice
al centro del lago.
Neanche
Bardack, dal canto
suo, era troppo entusiasta di buttarsi là dentro:
“Ma siamo proprio sicuri che
quello sia il passaggio per raggiungere il mondo dei vivi? Io avrei dei
dubbi...”
Per
tutta risposta, la vecchia
urlò: “Gente di poca fede! Sono un'indovina e se
vi dico che quello è il
passaggio, quello è il passaggio!”
“Tu
ci sei mai entrata là
dentro?” le domandò Bardack, dubbioso.
La
risposta di Baba fu: “No.
Guarda che ci tengo alla vita, io!”
“E
allora come fai a dire che
è proprio quello il passaggio?”
“Perché
delle persone che
conosco ci sono entrate!”
“Ah,
allora ci sono arrivate.”
“Non
ne ho la più pallida
idea. Non le ho più viste.”
Il
povero Bardack non sapeva
più dove sbattere la testa.
Le
premesse non erano affatto
delle migliori...
“E
tu come facevi ad andare
sulla Terra?” le domandò Bardack e la vecchia
rispose: “Prendevo un'altra
strada, ovviamente.”
“E
perché non ci hai portato
lì?”
“Perché
quando sono arrivati i
cyborg, ho chiesto a Re Enma di distruggere quel passaggio,
così da non poterci
più tornare! Guarda che ci tengo alla vita!”
“L'avevamo
capito...”
Non
appena Baba ebbe finito di
parlare, Kohra prese un sasso e lo gettò nel vortice.
Il
sasso venne risucchiato in
pochi secondi e non lo si vedi più.
“Io
non ci entro là dentro! Ci
tengo alla mia vita defunta!” l'avvisò Vegeta e
Kohra, scocciata, gli ricordò:
“Ormai manca poco! Vuoi tirarti indietro proprio
adesso?”
“Certo!
Il figlio è tuo! Ti ho
accompagnata fino a qua, ma non vado più avanti! Arrangiati
da sola! Non
sappiamo nemmeno se il tuo marmocchio è ancora vivo!
Può essere crepato da ore
e, in quel caso, non intendo rischiarmi l'anima in quel vortice,
chiaro?!”
“Forse
c'è un modo per sapere
se è ancora vivo...” dichiarò una voce
alle loro.
I
due litiganti si girarono e
videro Baba, intenta a trafficare con la sua enorme sfera.
“Come
ho già detto prima, io
sono una veggente. Posso prevedere il futuro con l'aiuto della mia
sfera di
cristallo e anche...” cominciò la vecchia ma venne
interrotta bruscamente da
Kohra che, con un gesto veloce e forte, prese la sfera e
dichiarò: “Fammi
vedere dov'è mio figlio!”
La
donna ci guardò
attentamente ma all'improvviso, la gettò, gridando:
“Che schifo! E' tutta
sporca e non si vede niente!”
Baba
cercò di prenderla al
volo ma le scivolò e, mentre cercava di non farla cadere,
dichiarò: “No, no! Aiuto,
mi verrà il mal di mare...”
Poco
prima che la sfera
toccasse il suolo, Baba riuscì a prenderla e, una volta
assicurata che fosse
tutto a posto, strillò: “Fa attenzione! Questa
è una sfera di cristallo dal
valore inestimabile! T'immagini cosa sarebbe successo se si fosse persa
o fosse
caduta nel vortice?!”
“Ma
quale sfera di cristallo
dal valore inestimabile... è solo una semplice palla di
vetro dallo scarso
valore.” dichiarò, seccato, Vegeta.
Sentendo
ciò, Baba sobbalzò.
Ma
come aveva fatto quel tizio
a capirlo?!
“Come
fai a dirlo?” domandò
Kohra e Vegeta, bussando coll'indice sulla sfera, dichiarò:
“Me lo dice tutto!
La lucentezza, la densità, le sfumature... e anche il suono.
Probabilmente,
l'ha trovata in un mercato delle pulci a basso costo... io avrei fatto
lo
stesso.”
“E
va bene... ma conta cosa sa
fare il prodotto e non la qualità!” si difese
Baba, rossa in volto, prendendosi
la sfera.
Agitando
le mani e
pronunciando una strana formula, la sfera cominciò a
brillare e apparve una
strana scena.
C'era
un ragazzo alto,
muscoloso e pieno zeppo di cicatrici, coi capelli verdi ritti in testa
e gli
occhi privi di iridi.
“Il
mio piccolo Broly!!!”
urlò, entusiasta, Kohra “E' ancora vivo! Ma
probabilmente gli resteranno poche
energie... non preoccuparti, tesoro! La mamma sta venendo a
salvarti!”
“Quello sarebbe tuo
figlio?!” domandò, senza parole, Bardack,
indicando con l'indice, il tipo coi
capelli verdi “Ma ha distrutto tutto! Nemmeno un centinaio di
Oozaru avrebbero
fatto un simile macello...”
“Suo
figlio è un pericolo
pubblico. Io lo sapevo fin da quando quella mina vagante era nella sua
capsula
incubatrice, figurati un po'! Per questo l'ho mandato su quello stupido
sasso
pieno zeppo di mostri! Era il posto più adatto per lui...
basta guardare sua
madre e i suoi parenti, per capirlo!” commentò,
orgoglioso e seccato, il re.
Ad
un tratto, Vegeta si
accorse di una figura sdraiata per terra e disse, aguzzando la vista:
“Ma
quello...”
Non
appena ebbe riconosciuto
chi era lo sfortunato a terra, Vegeta fece un sorrisetto sadico, tanto
che
Bardack gli domandò, preoccupato:
“Perché fai quel sorriso?”
“Perché
ho appena riconosciuto
una persona che detesto con tutto il cuore e che il figlio di Kohra
è stato
così gentile da massacrarmela di botte.”
“Sul
serio? E chi è?”
“E'
Lord Beerus, il Dio della
distruzione!”
Mentre
Baba faceva
un'espressione terrorizzata, Bardack e Kohra si limitarono a guardarsi
un
attimo negli occhi.
Fu
Kohra ad esprimere a parole
ciò che entrambi pensavano: “E chi cavolo
è Beerus?”
“NON
SAPETE NEMMENO CHI E'
BEERUS?!?!” strillò Baba, al limite
dell'esasperazione e del terrore.
La
risposta della donna fu uno
scocciato: “Ti sembro un'enciclopedia, per caso?”
Baba
non sapeva più dove
sbattere la testa.
Prima
i cyborg e adesso il Dio
della distruzione... la Terra stava proprio diventando un pianeta di
gente poco
raccomandabile... e lei stava per tornarci!
Ma
cosa aveva fatto di male
per meritarsi tutto questo?!
Vero
che era un po' tirchia e
forse un pochino sadica... ma era una brava persona che dava un lavoro
a molte
anime di valorosi combattenti...
“Beerus
è l'entità più forte
del mondo. Il suo compito è quello di distruggere e
sterminare le popolazioni
di pianeti che non sopporta, per questo tutti cercano di tenerlo a
bada...
almeno finché la sua attenzione non viene spostata su
qualcos'altro...”
dichiarò il re e Bardack fece notare: “Parli come
se lo conoscessi
personalmente.”
“Beh,
diciamo che... abbiamo
avuto a che fare una volta... per fortuna...”
Bardack,
sentendo quella
dichiarazione, rimase in completo silenzio.
Nel
frattempo, Kohra si mise a
guardare il vortice e poi annunciò: “Bene, fra un
minuto ci buttiamo tutti. Se
avete qualcosa da dire... ditela ora. E in fretta, anche. Vi ricordo
che io non
ho tempo da perdere!”
Bardack
e Vegeta si osservarono
un attimo, poi il secondo annunciò: “Beh, dato che
corro il rischio di
scomparire per sempre, tanto vale di rivelare uno dei miei segreti...
non si
sta tanto male con te, Bardack.”
Dopotutto,
c'era la discreta
possibilità di restare vivi, era molto meglio non rivelare
un segreto
compromettente e imbarazzante...
Bardack,
invece, rimase in
silenzio un attimo, come se stesse pensando a qualcosa per poi
ammettere: “Il
mio segreto, invece, è che... conosco il tuo!”
Per
qualche secondo, Vegeta lo
fissò in silenzio, come se non capisse di che diavolo stesse
parlando, poi,
dopo pochi secondi, diventò rosso come un pomodoro e, con
un'espressione mista
di rabbia e vergogna, balbettò: “N-n-n-non ti
starai mica riferendo... a
quel segreto!
Il mio
segreto più intimo e privato...!”
“E'
quello del coniglietto
rosa che eri costretto ad abbracciare da piccolo per poter
dormire!”
“MA
IO TI AMMAZZO, TERZA
CLASSE!!!!”
Prima
che il sovrano dei
saiyan potesse rendere veritiere le sue minacce, Kohra
annunciò, mettendosi
alle spalle dei due litiganti: “Ok, vi siete detti tutto.
Andiamo.”
“Aspetta,
Kohra! Prima ammazzo
questo spione da strapazzo e poi ti seguo!”
“Ma
neanche per sogno! Mio
figlio rischia di morire da un momento all'altro!”
E
prima che qualcuno potesse
dire qualcosa, la donna li spinse nel gorgo, buttandosi poi a sua volta.
Le
figure rimasero visibili
per poi sparire, ingoiate nelle acque nere e gelide del gorgo.