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Autore: jarmione    01/10/2019    4 recensioni
Crowley scende a compromessi con Aziraphael per farlo uscire dalla libreria la notte di Halloween.
Ce la farà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Questa storia partecipa alla Ottobre Challenge: Trick or Treat? indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp”;
 
Prompt scelto n° 10: Trasformazione in un animale
 
 
 
Crowley guidò a tutta velocità verso la libreria di Aziraphael. Era preoccupato.
L’angelo non si era fatto sentire e/o vedere per tutta la giornata e non aveva risposto nemmeno alle sue chiamate.
Eppure gli aveva regalato un cellulare per comodità! Se non era accanto a quello fisso poteva rispondere ad esso.
Era ovvio che non era accanto al fisso e non aveva il cellulare con se. Non sapeva neanche usarlo.
Quando arrivò davanti all’ingresso, frenò rumorosamente e parcheggiò. Ovviamente, chiunque fosse nella zona lo aveva notato e lui amava farsi notare.
Sorrise beffardo ed entrò nella libreria.
“Angelo?” chiamò a gran voce “Angeluccio?” non ricevendo risposta, sbuffò “Dove diavolo sei?”
“Crowley?” la vocetta di Aziraphael si udì dal retro.
“No, sono la fata turchina!” rispose aspramente il demone “Chi cazzo vuoi che sia?”
Più tranquillo, Aziraphael sospirò e lo raggiunse.
“Per Belzebù, angelo, è tutto il giorno che ti chiamo”
Aziraphael sembrò mortificato “Non mi andava di rispondere, ecco tutto”
“Sei pessimo a mentire”
“Non sto mentendo!” ribatté l’angelo “Sai che giorno è oggi?”
“31 Ottobre ed è giovedì” sul volto del demone apparve uno strano sorriso, che non sfuggì ad Aziraphael.
“Ecco, è per questo che non ho risposto!” riferito al sorriso divertito di Crowley “Ho passato delle feste di Halloween veramente allucinanti con te” spiegò “e non ho intenzione di farmi la prima festa dopo l’apocalisse al tuo fianco!”
“E se ti portassi in un bel posto?” il sorriso divertito lasciò posto al sorriso malizioso.
“Scordatelo, Crowley” Aziraphael sembrò scioccato “Non ci torno nel locale di quelle...signorine”
“Che guasta feste!” Brontolò Crowley “Non posso convincerti a fare nulla?”
Aziraphael scosse la testa. Sapeva bene cosa piaceva fare a Crowley in quella festività e non l’avrebbe assecondato:
Locali di spogliarelliste
Pub con ballerine vestite…forse…per l’occasione
E tante altre attività dove erano previste donne poco vestite.
Decisamente non erano ambienti adatti ad un angelo, specie a lui.
“Facciamo una cosa, angelo” disse Crowley, dando un’occhiata al volo alla pendola. Erano le otto di sera “Io ti offro una cena in un bel posto…che sceglierai tu” aggiunse vedendo lo sguardo di Aziraphael diventare paonazzo “A condizione che mi lasci fare uno scherzetto ai bambini che suoneranno alla tua porta”
“Conosco i tuoi scherzi”
“Fidati, Azi” lo rassicurò Crowley “Non farò male a nessuno, promesso”
Aziraphael acconsentì, non aveva scelta. Nel frattempo immaginò dove portare Crowley a cena.
Attesero circa cinque minuti e, come previsto, un gruppetto di cinque ragazzini suonò alla porta della libreria.
Ghignò e andò ad aprire.
“Dolcetto o scherzetto!?” domandarono in coro i ragazzini, che avevano sì e no otto anni.
Crowley, si calò nella parte “Oh, ma che cari bambini, vedo persino un pirata…e non so cosa centri con Halloween” aggiunse sottovoce mentre il bambino pirata sorrideva, fiero di essere stato notato “Ragazzi, mi dispiace, ma non ho caramelle”
I ragazzini risero, pronti per lo scherzetto, ma Crowley li fermò appena in tempo “Però voglio mostrarvi una cosa, qualcosa che renderà questa notte indimenticabile”
I ragazzi assunsero uno sguardo curioso. Volevano vedere cosa il signore aveva in serbo per loro.
Crowley si abbassò e si levò gli occhiali, tenendo per un attimo gli occhi chiusi. Si era assicurato che, a parte i ragazzini, nessun’altro lo vedesse.
All’improvviso li aprì, mostrando ai ragazzini i suoi occhi gialli da serpente, ed aprì la bocca facendo vedere loro la lingua biforcuta.
Poi si piegò di più e si trasformò in un serpente tutto nero con le striature rosse.
I ragazzini cacciarono un urlo talmente acuto, che qualcuno si affacciò dalle finestre convinto ci fosse un incidente o peggio.
Corsero via a gambe levate e Crowley giurò che uno di loro si era fatto persino la pipì addosso.
Si ritrasformò in umano velocemente ed iniziò a ridere di gusto. Era divertito.
“Adoro quando urlano come le femminucce”
Aziraphael gli si avvicinò “Sei stato maligno, Crowley!”
“Sono un demone” si giustificò “è la mia natura.” Poi aprì le portiere della sua Bentley ed invitò l’angelo ad entrare “Se vuoi andare a cena, devi salire entro dieci secondi”
Aziraphael sospirò ed obbedì. Non poteva fare nulla contro il lato maligno di Crowley.
Sicuramente si sarebbe trasformato ancora per spaventare i bambini.
Gli aspettava una lunga notte.
  
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