Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: carachiel    01/10/2019    0 recensioni
Quattro anni dopo la fine del WDC, i fantasmi del passato dovrebbero essere ormai ben lontani. Ma per Hart Tenjo, sono ben più vividi che per chiunque altro.
Eppure è disposto ad andare contro tutto, compresa la Sorte beffarda, pur di recuperare quel che resta. E, in un mondo dove i Numeri sono diventati reali, non sarà semplice.
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Heartland City era un posto ormai pressochè in rovina. Vista dall’alto essa appariva come spenta, priva delle illuminazioni che un tempo l’avevano resa una vera e propria luminaria, tanto che di notte sembrava esserci ancora la luce del sole.
Ora, beh, ora c’erano solo macerie.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Arclight/ Five, Haruto Tenjo/Hart Tenjo, Misael/Mizaeru, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 9: Prima di ogni cosa
 

 
Due anni prima…
 
 
Quella mattina faceva freddo, ad Heartland, quando l’alba era ancora una striscia biancastra sospesa all’orizzonte, con la luce che pigramente si frantumava in lunghe linee chiare sull’asfalto ed il silenzio era rotto solo da qualche auto che sfruttava l’ora per non incontrare ingorghi.
La strada era percorsa solo da qualche studente che, rabbrividendo, si affrettava ad uscire di casa e da qualche lavoratore particolarmente mattiniero.
In quel momento nessuno notò i due ragazzini che giocavano in silenzio a Duel Monsters su una gradinata, forse ingannando il tempo prima di andare a scuola.
 
Il più alto, che calzava un cappello da baseball di traverso sugli scomposti ricci biondi, esultò mentre il suo mostro infliggeva il colpo della vittoria al suo compagno.
Ma il Numero avversario, invece di dissolversi come avrebbe dovuto fare, si trasformò in nebbiolina grigiastra che penetrò dentro il possessore, un ragazzino moro, che si afflosciò su sé stesso.
“Ma cosa… Ehi Hajime! Tutto a posto? Sono sempre io, amico, Katsuo!” esclamò il biondino togliendosi il Duel Gazer e correndo verso l’amico.
Il suddetto non rispose, restando immobile, finché una nebbiolina rossastra non iniziò a manifestarsi attorno a lui, fino a diventare una vera e propria aura.
“Oh caspiterina…” mormorò l’altro indietreggiando.
Quando il ragazzino riaprì gli occhi, quello chiamato Katsuo ci mise poco a capire che qualcosa non andava: le iridi erano diventate infatti completamente rosse.
 
Quando l’aura iniziò a pulsare Hajime, che ormai pareva non più padrone delle proprie azioni, alzò il viso ed emise un ululato tale da far gelare il sangue per poi afflosciarsi a terra, mentre dalla sua aura rossastra fuoriusciva un cane a tre teste in tutto e per tutto simile al Numero creduto sconfitto.
Il biondo rimase paralizzato mentre il mostro atterrava pesantemente sul selciato, ripetendosi istericamente “E’ solo un’allucinazione, non pu-può farmi male, non può!” tenendo il Duel Disk alzato nel patetico tentativo di difendersi.
Fu sufficiente un solo ruggito del mostro a fargli percepire l’alito nauseabondo del mostro per capire che quello che aveva di fronte era ben lontano da essere finzione.
 
 
Un acre odore di zolfo e disperazione avvolse tutto ciò che Katsuo fu in grado di ricordare da quel momento in poi, per poi calare l'oscurità.
 
 
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Si risvegliò dopo un tempo che gli parve indefinito, sentendo un dolore acuto percorrergli tutti i nervi fino a concentrarsi nel suo braccio destro.
Aprì con cautela gli occhi, mettendo faticosamente a fuoco una donna corpulenta che lo metteva a sedere.
“Sei sveglio allora. Tranquillo, te la caverai in poco tempo.”
"Dove sono?"
"In ospedale, dei passanti ti hanno notato per terra e ti hanno portato qui. Te la sei cavata con solo un ferita, sei fortunato."
“Co-cosa è successo?” domandò, sgranando gli occhi e osservandosi il braccio fasciato strettamente.
Lei alzò le braccia “Chi può dirlo. Io so solo che quel mostro, qualunque cosa fosse, ha fatto il panico in città. Sembrava un’immagine delle carte, se non fosse stato che era fin troppo reale… Ah e abbiamo rintracciato i tuoi-“
Katsuo la ignorò, rizzandosi in piedi e correndo verso la finestra. Lo spettacolo che vide gli mozzò il fiato.
 
La strada era invasa da gente che correva in ogni direzione, con l’edificio di fronte l’ospedale che pareva reggersi in piedi per puro miracolo, una facciata completamente sventrata. In lontananza si udiva un coro di sirene, appena udibile sopra il frastuono.
“Come- come può essere possibile…?” domandò il ragazzino a mezza voce “Hajime…”
“Non lo so. Nessuno lo sa. Quel mostro ha causato centinaia di feriti, e fino ad ora sono riusciti soltanto ad arginarne l’avanzata. Sembrava di avere davanti Godzilla.” replicò l’infermiera, andando ad accendere la radio.
 
“Ci serve aiuto! Sono arrivati altri feriti!” esclamò un medico spalancando la porta.
La donna annuì, per poi voltarsi “Devo andare. I tuoi saranno qui tra poco, ho dato disposizione di lasciarli passare.”
“Va bene.” mormorò, sedendosi sul bordo del letto.
La radio, dal segnale un po’ disturbato berciava a proposito dell’incidente.
“Al momento non si hanno notizie sul numero dei morti, che tuttavia da fonti vicine al sindaco si attesterebbe sotto i dieci. Le forze di polizia sono riuscite per ora ad allontanare il mostro dai principali agglomerati urbani…” recitava velocemente lo speaker, mentre Katsuo si domandava che cosa ne fosse stato di Hajime, se era ancora vivo e soprattutto dove fosse.
“Un attimo! Mi informano che abbiamo una comunicazione da parte del neo sindaco Attard, quindi interrompiamo momentaneamente il notiziario…”
Si intromise un’altra voce, molto diversa da quella querula dello speaker, calma e ragionevole:
“Invito la popolazione, per quanto possibile, alla calma, e a non lasciarsi andare a comprensibili ma inutili allarmismi. La polizia è impegnata a cercare di contrastare la minaccia con ogni mezzo disponibile, quindi il mio invito è di evitare di uscire di casa solo se strettamente necessario. Ricordo che come misura cautelare è stato  interdetto il gioco di Duel Monsters negli spazi aperti e, se possibile, anche negli spazi interni. Inoltre…”
A quel punto Katsuo spense la radio, aveva sentito abbastanza.
 
Cosa diavolo sta succedendo?” fu la domanda che formulò fissando il cielo fuori dalla finestra, grigio e fumoso.
L’unica risposta che gli giunse fu una sirena che suonava lontana.
 
 
 
Angolo Autrice: Ringrazio la cara Naoko-chan per i preziosi consigli e tutti i membri del gruppo Saving Zexal per il supporto costante (vi voglio bene).
Andando a parlare del capitolo, vi ricordate che in un capitolo passato avevo già accennato al sindaco di Heartland? Vi consiglio di non dimenticarlo, perchè farà altre apparizioni :) piccola chicca: i nomi dei due ragazzini significano "inizio" (Hajime) ed "eroe" (Katsuo).
Detto questo,ringrazio anche chi recensirà e ci vediamo con il prossimo capitolo "Tutto, fuorché una famiglia"
   
 
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