Iniziativa:
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.
Prompt:
Bacio (giorno 2).
Numero
parole: 664.
Il
ronzio delle mosche non gli dava pace e gli toglieva il sonno.
Severus
avrebbe voluto ridurle in polvere con la sua bacchetta, ma lui una
bacchetta
non ancora l’aveva. Anche se l’avesse avuta,
però, non avrebbe potuto compiere
magie fuori dalla scuola fino alla maggiore età, altrimenti
sarebbe stato
espulso. E lui, di certo, non aveva alcuna intenzione di farsi cacciare
da
Hogwarts.
Rimase
a occhi aperti a fissare il buio per un tempo indefinito, forse pochi
minuti o
forse ore, non avrebbe saputo dirlo. Ascoltava il silenzio oltre il
ronzio,
modulato solo dal battito del suo cuore.
Le
urla provenienti dal salotto erano cessate da un po’.
Si
mosse sul materasso stretto e sgangherato, con un sorriso a tendergli
appena le
labbra sottili. Anche se a casa sua la situazione sembrava peggiorare
ogni
giorno di più, in quel momento Severus era felice. Oh, se lo
era! Aveva passato
il pomeriggio più bello della sua vita e niente e nessuno
gli avrebbe strappato
dal cuore il ricordo che gli aveva lasciato.
Lily
era il suo personale raggio di sole, che arrivava puntuale a spazzare
via le
nubi grigie. Lei era il regalo più bello che la vita gli
avesse mai fatto. Non
aveva mai avuto un amico, era sempre rimasto chiuso fra quelle quattro
mura
puzzolenti con una madre fredda e distante e un padre che lo
disprezzava per
ciò che era.
Non
c’è niente che non
vada in me e nemmeno in lei,
pensò Severus, mentre la voce del
padre che gli urlava contro la parola “mostro” si
mischiava a quella di Petunia.
Lily
era come lui, loro erano simili. Erano maghi. All’inizio,
quasi non era
riuscito a credere ai propri occhi quando l’aveva vista
librarsi nell’aria e
atterrare leggera come una foglia sull’erba, davanti alla
sorella esterrefatta.
Il cuore gli era balzato in gola e aveva gioito. Finalmente, non
sarebbe più
stato solo, fu questo il suo primo pensiero.
All’inizio
cercava solo un po’ di compagnia, qualcuno con cui parlare di
Hogwarts e di
magia, ma alla fine... Lily era diventata qualcosa di più.
Severus non sapeva
dare un significato a quel sentimento che gli faceva tremare le vene
nei polsi
né a quella strana sensazione di sfarfallio allo stomaco,
eppure di una cosa
era certo: le voleva bene.
Si
portò una mano alla guancia e sorrise di più, nel
segreto di quella notte,
ripensando al leggero bacio che gli aveva dato Lily proprio quel
pomeriggio,
prima di separarsi sulla via delle rispettive case. Avevano passato la
giornata
a chiacchierare come sempre, sdraiati sull’erba
l’uno accanto all’altra.
Avevano anche riso e Severus aveva evitato di offendere i Babbani,
perché
sapeva che Lily si sarebbe arrabbiata.
«Secondo
te ci faremo degli amici a Hogwarts?» gli aveva chiesto,
mentre il sole su di
loro splendeva caldo.
Severus
ci aveva pensato un po’ prima di rispondere.
«Non
lo so. Importa?»
Lily
aveva voltato il capo per guardarlo. Aveva le sopracciglia corrucciate
e gli
occhi verdi rimandavano bagliori.
«Certo
che importa! Se dici così mi fai pensare che non ti piace la
mia compagnia»,
rispose.
«No...
certo che mi piace», aveva balbettato lui.
«Bene,
perché io e te siamo amici.»
Severus
rifletté sul significato di quella frase per una manciata di
minuti, in
silenzio.
«Siamo
davvero amici?» chiese, con la voce che gli tremava.
«Certo,
altrimenti non passeremmo le giornate insieme», rispose Lily,
tornando a
sorridere.
«Pensi
che a Hogwarts avrò altri amici oltre te?»
«Se
impari a sorridere un po’ di più, credo di
sì.»
Severus
sentì le guance pizzicare. Stava forse arrossendo?
«A
me però basti tu», sussurrò.
Lily
non aveva replicato e si era limitata a sorridergli, tornando a fissare
le
foglie dell’albero su di sé, assorta.
Severus
continuava a sorridere con le dita premute sulla guancia, era come se
qualcuno
lo avesse pietrificato in quella posizione. Quel bacio, lo sapeva, gli
sarebbe
rimasto impresso nella memoria per sempre e sarebbe stato il ricordo
più bello
della sua vita. Ne era certo.
Angolino
dell’autrice:
Ciao
a tutti!
Ok
ok... non ho idea di cosa abbia scritto e, soprattutto, non ho idea
perché
abbia scritto proprio su di loro. Però, quando ho letto il
prompt, mi si sono
palesati nella testa e sebbene abbia diverse altre ship, loro due si
sono fatti
avanti a forza. Sarà che i ricordi di Piton mi hanno
spezzato il mio piccolo
cuoricino di pietra, sarà che mi piacciono i personaggi
“mai ‘na gioia” come
lui, fatto sta che ho voluto cimentarmi con loro due ignorando la voce
della
ragione che mi diceva di non farlo.
Ora,
giudicate voi, ma siate clementi che sono solo alla mia terza
fanfiction su
questo fandom!
Senza
alcuna pretesa,
Elly