Ricordi?
Sono tornato da te una mattina d’estate. Sono tornato da te perché, dopo averla tanto invocata, ho scoperto che la libertà mi stava troppo stretta. Perché mi mancava la prigione gentile delle tue braccia, l’abisso dei tuoi occhi. È stato il tuo silenzio a riportarmi a casa. L’ho riconosciuto subito mescolato al vento e all’odore abbagliante delle lenzuola che affidavi al sole. Ti ho riconosciuta subito, nell’eleganza inconsapevole e ribelle di ogni tuo gesto. Ti ho chiamata per nome attraverso il profumo del sapone di Marsiglia. Fino a quando la tua ombra mi ha restituito la promessa del tuo volto.