Iniziativa:
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.
Prompt:
Lenzuola (giorno 3).
Coppia:
Belle/Gaston (film).
Numero
parole: 580.
L’ultima
cosa che Belle desiderava fare era ringraziarlo per averla aiutata con
gli
abitanti del villaggio. Un “grazie” non
l’avrebbe di certo uccisa, ma non
voleva mettere strane idee in testa a Gaston, che se ne stava fermo
lì davanti
a lei come un idiota, con la sua aria boriosa e supponente.
Belle
scosse il capo e tornò a raccogliere le lenzuola da terra,
rimpiangendo il
fatto che avrebbe dovuto lavarle di nuovo e stavolta purtroppo a mano.
Chi
abita qui è solo un
villano, si diceva,
pensando che il peggiore lo aveva proprio
sotto al naso in quel momento.
A
un tratto, una mano entrò nella sua visuale e
tirò a sé un lenzuolo,
ripiegandolo alla bell’e meglio.
Belle
risollevò il capo e subito incontrò gli occhi
scuri di Gaston, che la fissavano.
Si sarebbe aspettata di essere derisa o apostrofata, invece la
osservavano con
un certo rammarico, che la sorprese.
«Grazie»,
si affrettò a dirgli, afferrando le lenzuola che lui le
stava porgendo.
Si
risollevarono all’unisono, restando l’uno di fronte
all’altra. C’era qualcosa
di insolito in Gaston, qualcosa che lei non riusciva a spiegarsi.
Sembrava
quasi intimidito o in imbarazzo.
Assurdo!
Figurarsi se uno
come lui sa cosa vuol dire provare vergogna.
Carica
di lenzuola, Belle gli diede le spalle e si incamminò verso
casa, senza
salutarlo. Non sapeva nemmeno bene cosa dirgli, in fondo.
«Aspetta
un attimo», la richiamò indietro Gaston.
Belle
chiuse gli occhi, esasperata, ma lo accontentò. Si volse di
nuovo verso di lui,
sforzandosi di sorridere e preparandosi ad ascoltare la stupidaggine
che, ne
era certa, stava per uscirgli di bocca.
«Dimmi,
Gaston.»
Che
strano,
pensò, sembra davvero in imbarazzo.
Gaston
cercava di mantenere un certo contegno, invano. Si guardava intorno,
sorridendo
come un allocco, come se volesse accertarsi che fossero soli.
«Vorrei
chiederti un favore», le disse infine, muovendo appena le
labbra.
Belle
spostò il peso del corpo da un piede all’altro.
«Ti
ascolto», rispose, cauta.
Gaston
le si accostò un po’ di più.
«Ecco...
mi insegneresti a leggere? Voglio dire, un po’ so farlo, ma
vorrei essere più
capace», le chiese, diretto, e per la prima volta lo vide
arrossire.
Belle
sbatté le palpebre, domandandosi se stesse dicendo sul serio
o si stesse solo
prendendo gioco di lei.
«Mi
prendi in giro», gli disse con sguardo duro.
No,
era impossibile che le avesse chiesto una cosa simile! Non poteva
crederci!
«Affatto.
Ero venuto a cercarti per questo, ma se non vuoi...»
È
davvero in imbarazzo!
«No
no, va... va bene... se è solo questo...»
balbettò in risposta.
«Non
deve saperlo nessuno.»
«Non
lo dirò a nessuno.»
Gaston
rise, beffardo.
«Sai
Belle, nutro sempre la speranza che tu possa innamorarti di me, un
giorno»,
disse, tornando a essere lo sbruffone di sempre.
Belle
ricambiò con il sorriso più finto che
riuscì a fare.
«Impossibile»,
rispose candidamente, per poi aggiungere, «comunque, grazie
per avermi aiutata
poco fa.»
Gaston
annuì e questa volta il sorriso che le rivolse fu sincero,
sebbene continuasse
a guardarsi intorno.
Belle
sollevò gli occhi al cielo e si allontanò in
fretta, senza riuscire a
nascondere nemmeno a se stessa né il sorriso che le aveva
incurvato le labbra
né quello strano sfarfallio che le solleticava lo stomaco.
Forse
– ma forse, eh! – aveva giudicato male Gaston,
soffermandosi solo
sull’apparenza. Se era vero che i libri non si giudicano mai
dalla copertina,
si diceva, forse sotto tutti quei muscoli e quella strafottenza
così ostentata,
avrebbe trovato una persona in grado di sorprenderla.
Angolino
dell’autrice:
Ciao
a tutti,
erano
eoni che non scrivevo più in questo fandom e mai avrei
pensato di farlo con
questa coppia (oddio, “coppia”... non è
che compaiano come tale, ma spero di
aver reso l’idea).
Venendo
a noi: non so se ricordate la scena del live action a cui faccio
riferimento,
ma quando ho letto il prompt mi è venuta subito in mente e
non ho potuto fare
altro che scrivere questo what if?
Spero
che la OS vi sia piaciuta. Chissà che, durante questo
Writober 2019 non torni
con qualcos’altro!
Senza
pretese,
Elly