Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Europa91    05/10/2019    0 recensioni
[Ken x Uri]
“Quando ci siamo incontrati ero già un titano, non sarebbe cambiato nulla, non potevo cambiare ciò che ero, ciò che sono” “Mi avresti lasciato indietro così Uri?” [...]
Kenneth Ackerman è la guardia del corpo ed amante del vero sovrano dell’umanità Uri Reiss. Le loro esistenze scorrono tranquille all’interno delle mura fino a quando in seguito ad un’agguato Uri scopre di aver perso completamente la sua capacità di trasformarsi in titano e i suoi poteri.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kenny Ackerman, Uri Reiss
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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Cap. II Our Paradise   

 

 

 

 

Quando Uri gli aveva proposto di fuggire per un po’ non aveva pensato a molte cose, anzi sarebbe più corretto dire che non aveva pensato affatto, se prima aveva temuto di non riconoscere più il suo compagno, dopo aver ascoltato sue le motivazioni riguardanti la decisione di fuggire, ed averle comprese, non l’aveva nemmeno sfiorato l’idea di dirgli di no, anzi, in quel preciso momento, non aveva proprio pensato a nulla, solo a quanto erano decisi gli occhi di Uri, di come brillavano, anche se in un modo tutto diverso rispetto a quanto parlava di ideali così grandi che lui non capiva e non avrebbe mai compreso fino in fondo. Persino la luce del sole stava creando particolari giochi di colore che non facevano altro che esaltare quei cazzo di occhi, rendendo l’effetto finale veramente apprezzabile. Sarebbe riduttivo dire che Kenneth Ackerman si fosse innamorato a priva vista degli occhi di Uri, ma, dalla prima volta che quegli occhi avevano incrociato i suoi, aveva sentito qualcosa, era completamente schiavo di quegli occhi, come lo era del loro proprietario, Uri decideva qualcosa e lui semplicemente lo assecondava, come era successo qualche ora prima, Uri aveva proposto di fuggire e lui aveva accettato, poco importava se non avessero un posto dove stare, qualcosa da mangiare, insomma un cazzo di piano, anche quella volta si era piegato alla volontà del suo sovrano. Non era pentito di quella scelta, aveva capito di essersi fottuto completamente il cervello dopo la prima notte che avevano passato insieme, quella volta, era semplicemente sceso a patti con i suoi sentimenti, lui era di Uri e Uri era suo, era l’unico al quale avrebbe mai permesso certe cose e sapeva che anche per il giovane sovrano era lo stesso; però ora, ora stavano camminando già da diverse ore sotto il sole cocente, riparati dalla poca vegetazione della zona. Kenny aveva prestato il suo amato cappello al biondo per ripararlo dalle alte temperature, erano i primi giorni di luglio e stava iniziando a fare molto caldo, e il sovrano non stava bene, non stava bene per niente, sembrava sul punto di svenire da un momento all’altro. 

 

“Pensi ancora che sia stata una buona idea quella di andarsene?” Chiese Kenny fermandosi all’ombra sotto una pianta dove Uri si era messo a sedere per riposare; gli rivolse uno sguardo stanco eppure così deciso. 

 

“È solo il caldo e la stanchezza, sono sicuro che prima o poi troveremo delle abitazioni e...” 

 

“So benissimo che non abbiamo un cazzo di piano e un fottuto posto dove andare Uri, ora però vedi di smetterla di pensare a quanto è successo prima e cerca di riposarti, sarebbe una cazzo di fatica doverti prendere in braccio e scortare fino al prossimo villaggio” Il biondo sorrise, il solito burbero Kenny 

 

“pensavo di provare ad accedere ai ricordi dei miei antenati, dei precedenti possessori della coordinata, per sapere se in passato ci siano stati casi come il mio, se qualcuno di colpo avesse perso le sue capacità” Kenny si avvicinò;

 

“Hai veramente perso tutta la tua cazzo di forza?” Disse prendendogli una mano tra le sue e fissandolo negli occhi 

 

“Non lo so Kenny, non so nulla, ma non mi piace l’idea di essere all’oscuro di qualcosa” Ackerman sorrise 

 

“Al Re non piace sentirsi debole eh, come ci si sente ad essere come i comuni mortali?” Ma si pentì delle sue parole un secondo dopo averle pronunciate, non appena vide l’espressione concentrata di Uri, in quel momento stava cercando delle risposte, era in un luogo dove ora le parole di Kenny non potevano più raggiungerlo.

 

“Allora sei tornato tra di noi?” Chiese lo squartatore non appena Uri si voltò finalmente a guardarlo

 

“quanto sono stato assente?” 

 

“Be’ un’oretta forse di più, vedi il sole non è più così forte, ma con queste piante del cazzo non ti saprei dire con certezza, comunque possiamo rimetterci in viaggio, hai scoperto qualcosa d’interessante?”

 

“No, nulla, anche se devo ammettere che ho fatto fatica a connettermi con i miei predecessori; era come, come se ci fosse qualche interferenza, non so come spiegarlo” Kenny si fece improvvisamente più attento 

 

“pensi che qualcuno possa interferire a distanza sui tuoi poteri? Cioè pensi che possa esistere un essere umano o un titano col potere di bloccare la tua coordinata?” 

 

“Non lo so Kenny, ma quest’ipotesi mi preoccupa” L’uomo si alzò di colpo 

 

“Be’ sai che ti dico? Starsene qui in questo posto di merda non risolverà nulla e non ci darà delle cazzo di risposte per cui ora che ti sei riposato a dovere possiamo ripartire verso il prossimo villaggio, se non ricordo male dovrebbe esserci un abitato qui intorno, passeremo li la notte” 

 

“pensi sia sicuro?Cioè magari ci stanno cercando” 

 

“sicuramente quel gran bastardo di fratello ci starà cercando, non sopporterà l’idea che tu gli sia sfuggito da sotto il naso” 

 

“sai, non avrei mai pensato che Rod, be’ che potesse arrivare a tanto” ammise Uri, abbassando lo sguardo, Kenny gli prese il mento e lo obbligò ad alzare gli occhi 

 

“sai qual è il tuo più grande e fottuto difetto Uri? Sei troppo buono, sei dannatamente buono, così buono da essere un completo idiota, come quando hai deciso di risparmiarmi, io non l’avrei fatto, io al tuo posto l’avrei ucciso un coglione come me” il sovrano sorrise dolcemente

 

“non mi pento delle mie scelte Kenny, sapevo che potevo fidarmi di te” e lo disse fissandolo direttamente negli occhi senza esitazione 

 

“e di Rod che mi dici?” 

 

“Che evidentemente vuole il mio potere, ma non per se” 

 

“oh questo lo sapevo anche io, quel maiale è troppo codardo per ereditare il tuo potere, no, lo vorrà per quella sua mocciosa” 

 

“Kenny, Frieda è solo una bambina, non puoi pensare che Rod voglia che sua figlia mi divori, sarebbe assurdo!” 

 

“Come ti sembrava assurdo fino a qualche ora fa il fatto che tuo fratello volesse ucciderti?” 

 

“Voleva uccidere te e rapire me, c’è una sottile differenza Kenny” fece Uri sorridendo tristemente 

 

“quel bastardo vuole uccidermi dalla prima volta che mi ha visto, chissà se già allora sapeva” domandò dubbioso;

 

“sapeva cosa?” 

 

“Che avresti finito col preferire me a lui” rispose Kenny bloccandolo completamente sotto di se e baciandolo con passione. Uri assecondò i movimenti del uomo iniziando a levarsi il cappello e la maglietta,

 

“cazzo no! Uri tieniti il cappello” riuscì a dire tra un bacio e l’altro, mentre con le mani aiutava a spogliarlo

 

“perché?” 

 

“Perché mi eccita vederti con il mio fottuto cappello indosso!” Ammise nascondendo il volto dallo sguardo innamorato e sorpreso di Uri;

 

“Kenny, dai non so se possiamo, siamo, insomma, siamo completamente all’aperto!!” Fece arrossendo ma tuttavia non sottraendosi alle carezze sempre più spinte dell’uomo, quando sentì quanto Kenny era ormai eccitato, anche per lui resistere divenne impossibile e decise di arrendersi, semplicemente smise di pensare e decise di affidarsi completamente ad Ackerman, come aveva sempre fatto dal primo giorno che si erano incontrati.

 

“Ora non ho più voglia di raggiungere il villaggio” disse Uri poco dopo, sorridendo ancora abbracciato allo squartatore, anche lui soddisfatto e felice dopo aver consumato quel breve momento di passione. 

 

“E come pensi di cenare questa sera? Ti ricordo che non abbiamo neanche pranzato e tu hai vomitato la tua cazzo di colazione regale” Uri mise un dolcissimo broncio 

 

“non parlare della colazione o mi farai salire nuovamente la nausea, comunque devo ammettere che hai ragione, anche se a volte mi capita di pensarci, sai? Penso a come potrebbe essere vivere liberi, vivere come normali umani dentro le mura” Kenny si alzò quanto bastava per poterlo vedere in volto 

 

“A che cazzo stai pensando Uri?” Chiese sconvolto, voleva essere sicuro di aver capito bene;

 

“Immagina, è solo un’idea, tu ed io, una piccola casa in un piccolo villaggio, tu potresti non so, che lavoro ti piacerebbe fare Kenny?” 

 

“Mi prendi per il culo?” 

 

“No sto solo pensando a che lavoro tradizionale potresti fare, ecco, potresti essere un fabbro, sei bravo con le armi” 

 

“ok, così in questa tua testolina bacata io sarei un fabbro perché sono bravo a maneggiare le armi!? Il mio cappello non ha funzionato, hai preso una cazzo d’insolazione” Uri rise. 

 

“Kenny Ackerman, famosissimo e affidabile fabbro, mentre io, ecco, io potrei essere un insegnante, mi sono sempre piaciuti i libri e anche i bambini, Frieda mi adora; oppure andrebbe bene anche essere dei semplici contadini, ma esserlo insieme, era a questo che pensavo, ad una vita dove esisteremmo solo noi, non il sovrano che ha ereditato il potere più potente di tutta la storia umana, ne la sua guardia del corpo, ex assassino professionista, ma solo noi, solo Kenny e Uri” Ackerman sospirò stancamente 

 

“Non saresti davvero felice e lo sai, tu vuoi essere il sovrano, tu non hai ancora smesso di lottare per rendere questo posto di merda migliore” l’altro fece un’espressione quasi delusa, però sapeva che in fondo Kenny aveva ragione, lo conosceva così bene; sospirò stancamente;

 

“Però ogni tanto lasciami sognare una vita diversa, in questo momento per la prima volta in 30 anni di vita non ho certezze sul mio futuro” 

 

“Hai me” disse Kenny improvvisamente, stupendo entrambi  

 

“e non ho intenzione di andarmene da nessuna parte Uri, sai che l’ho giurato, ho giurato di servirti, tu sei il più forte, il più potente e hai la mia vita nelle tue mani” Il sovrano si mise a sedere, prese il volto di Kenny tra le dita e iniziò a percorrere il contorno delle sue labbra, era un tocco dolce eppure allo stesso tempo così malizioso. 

 

“Diresti ancora queste parole se sapessi che non sono più il più forte?” Lo guardò intensamente

 

“Ma tu lo sei ancora” lo interruppe lo squartatore baciandolo e togliendogli brevemente il fiato.

 

“Non ne sono così sicuro Kenny” disse tristemente staccandosi e smettendo di accarezzarlo, si spostò dalle sue labbra quel tanto che bastava per accoccolarsi tra le sue braccia, facendosi stringere il più possibile dall’uomo ancora sotto di lui.

 

“Non pensarci ora Uri, ora riposa, poi raggiungeremo quel cazzo di villaggio e troveremo delle fottute risposte, sei ancora il più forte Uri e lo sarai finché il tuo cuore batterà, solo allora smetterò di servirti” Il sovrano sorrise, internamente sperava che prima o poi Kenny avrebbe messo un poco da parte quel dannato orgoglio, quell’orgoglio che gli impediva di manifestare chiaramente i suoi sentimenti, mascherandoli dietro a un giuramento di fedeltà; solo dopo la loro prima notte insieme, quando Kenny preso dal piacere aveva sussurrato il suo nome in quel modo, Uri aveva capito quanto il suo compagno in fondo lo amasse, sebbene non avesse ancora ricevuto parole di conferma, i comportamenti dell’altro parlavano chiaro; anche ora, il vero sovrano dell’umanità, continuava a sostenere tenacemente che molto probabilmente stava perdendo i suoi poteri (sempre che non li avesse già persi), e che ormai non era l’essere più forte che lo squartatore aveva sempre bramato di raggiungere, mentre l’altro continuava ad insistere sul contrario, tutto pur di non ammettere la verità: Uri Reiss non poteva più utilizzare i suoi poteri, non poteva trasformarsi in gigante e al momento aveva difficoltà anche col suo potere di coordinata, sembrava che la situazione peggiorasse di ora in ora, tuttavia Uri non era spaventato, era bastata la vicinanza di Kenny, il saperlo ancora una volta al suo fianco e tutto il resto passava in secondo piano, anche il suo amore per l’umanità se paragonato a Kenny veniva messo in disparte, qualsiasi cosa avrebbero dovuto affrontare in futuro, l’avrebbero affrontata insieme, di questo ne era certo.

  
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