She was their hun, not their hon
Worship a goddess
Gaby esala sfiatate ansimanti.
Le mani di Illya le coprono i seni, li modellano in palpate gentili di palmi callosi che graffiano i capezzoli e dita premute nella carne.
Tra le gambe, Napoleon deposita baci sull’interno coscia, vizia la pelle con morsi delicati che la fanno sussultare. La tiene per i fianchi stretti, senza imporsi. È Gaby a dettare il ritmo, libera d’ondeggiare le anche, far danzare il desiderio e spingerlo sulle carni dei due uomini – una mano a strattonare i capelli di Napoleon, una a graffiare la spalla di Illya.
E quando, uno alla volta, si fanno avanti in lei, il mondo intorno scompare, spento in un blackout di piacere.
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Scritta per il Drabble Day di Winter's Wing - prompt: blackout |