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Autore: Saku88s    06/10/2019    5 recensioni
Questa storia parte dal momento che Sakura e Obito tentano di cercare Sasuke nelle dimensioni spazio-temporali (capitolo 685), mentre Naruto combatte e tiene occupata Kaguya. Ma nella ricerca dell'Uchiha, aprono un portale insolito e Sakura si trova risucchiata al suo interno, ritrovandosi in un mondo completamente diverso da quello che conosce.
Dal capitolo 1:
Sakura si mosse sul posto per poter vedere chi stava entrando, e si bloccò ad occhi spalancati nel vedere entrare proprio Sasuke, stavolta poté vederlo meglio, era più alto, più grande di qualche anno, più bello, e senza Rinnegan "Sa... Sasuke..."
Sasuke puntò lo sguardo su Sakura, ancora incredulo di vederla, anche se diversa da come se la ricordava.
Non era il Sasuke del suo mondo, e a quel punto pensò che quando Obito aveva percepito la presenza di Sasuke, aveva percepito il Sasuke sbagliato, ovvero quello di un altro mondo. Ancora adesso non si capacitava come fosse possibile aprire una dimensione del genere, da quando avevano iniziato a combattere contro Kaguya si erano ritrovati in mondi vuoti, con lava, neve e terreni deserti, ma non mondi abitati.
[SasuSaku][SasoSaku][NarutoShippuden!AU]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Due mondi



Insieme



Sakura alzò la testa con emozione, incrociando lo sguardo di Sasori. Il cuore le batteva forte << Tu mi piaci, tanto. Io... io sono innamorata di te >>

L'Akasuna sgranò gli occhi stupito.

<< Lo sono da tanto tempo... dal nostro primo incontro, te lo ricordi? >>


Sentì il suono metallico di due armi scontrarsi alle spalle. Sakura girò la testa in fretta sorpresa di vedere una marionetta tra lei e uno dei ninja terroristi, si alzò velocemente e fu subito pronta a sganciare un pugno nello stomaco del ninja mascherato, scaraventandolo contro una casa. Subito dopo spostò lo sguardo sopra il tetto al suo fianco, sopra di esso si accorse di un ninja della Sabbia con le mani a mezz'aria che ritirava la marionetta, incrociò il suo sguardo, e lo vide accennare un sorriso compiaciuto, per poi farle un segno di saluto con due dita vicino alla fronte. Non seppe cosa la colpì in particolare, ma solo aver visto il suo viso l'aveva attratta. Si mise una mano all'altezza del cuore, e constatò che stava pompando il sangue in modo più veloce, le batteva impazzito.


<< Sasori >> si presentò il rosso della Sabbia.

Era bellissimo, il colore vermiglio dei suoi capelli, il nocciola dei suoi occhi, il viso fanciullesco, la sua voce, le piaceva tutto di lui. Gli tese la mano nascondendo l'emozione << Sakura >>


<< Perchè io? … A Sasuke piaci, non è più semplice con lui? >>

<< Lo so che gli piaccio, me l'ha detto apertamente l'altro giorno... >>


Sasuke la fece girare strattonandola, così da averla faccia a faccia << Sono stanco di continuare così >> non le lasciava la presa << Sakura... >>

Sakura lo guardava confusa, attendeva che continuasse a parlare, ma dopo un breve istante si ritrovò il compagno più vicino, e senza rendersene conto lui l'aveva baciata.

Dopo un breve istante, staccarono le loro labbra << Sono innamorato di te >>

Faceva un certo effetto sentirselo dire, e doveva ammettere che lo apprezzava da Sasuke, lo aveva sempre trovato il migliore di tutti, sotto ogni punto di vista, anche bello, perchè il fascino dell'Uchiha non passava inosservato.


<< È solo una foto, non una tortura >> parlò ai suoi compagni di Team.

<< Odio le foto, e poi non sono nemmeno pettinato >> commentò Kiba.

<< Dai, non fare l'antipatico >> lo prese a braccetto, tirandoselo più vicino. Poi spostò lo sguardo sull'altro << Anche tu >> prese a braccetto anche Sasuke << Vieni, tu sei sempre bellissimo, quindi niente storie >> gli fece una smorfia divertita. Lo attirò a se, all'altro fianco, così da averlo vicino.

<< Tsk >>

<< Sorridete >> parlò il maestro Obito dietro di loro.


Il cuore batteva a mille << Perchè te? Perchè ho amato da subito il tuo sorriso e il tuo sguardo sul quel tetto due anni fa >>


Continuarono a camminare, e ad un certo punto sentì uno sfioramento sulla mano, fu attirata da quel tocco e infine si accorse che Sasori gliela aveva presa nella sua, le fu spontaneo guardarlo in viso. Rimase a guardarlo ad occhi spalancati, mentre continuavano a camminare, la felicità la avvolse come una coperta calda d'inverno, infine sorrise.

Fu quando le loro mani si intrecciarono e i loro sguardi si ancorarono l'uno sull'altra che entrambi capirono che avevano appena intrapreso quella strada come una coppia, dando iniziò a loro amore.


<< Cosa mi hai fatto? >> le chiese Sasori evidentemente imbarazzato.

Lei ridacchiò contenta << Non ho fatto nulla. Sei tu che hai finalmente aperto gli occhi >> avvicinò il viso al suo.

Rimase fermo, continuando ad osservarla.

<< Dillo >> lo incitò con emozione.

Lui arrossì un po' << Io... >> si fermò ma si sporse verso il suo viso << Io... provo qualcosa... per te. Credo che mi hai attaccato qualcosa... >>

Era divertente vederlo imbarazzato. Per lei era più che sufficiente, almeno per il momento, così azzerò la distanza tra le loro labbra in un bacio.


Si guardarono per un breve istante in silenzio, poi Sasori schiuse le labbra << Lo sai a cosa stavo pensando ultimamente? >>

<< A cosa? >> domandò curiosa.

<< Che dopo il matrimonio mi piacerebbe avere un figlio >> la guardò con dolcezza.

Stirò le labbra in un dolce sorriso << Lo voglio anche io >> strinse un po' le mani nelle sue.


<< Sasori... ti amo >> gli disse mentre si coccolava al suo fianco stanca e assonnata.

<< Dormi, domani ci aspetta il viaggio di ritorno >> le accarezzò i capelli leggermente umidi.


Si svegliò all'improvviso, con occhi spalancati, sorpresa e confusa. Cosa aveva sognato stavolta? Cos'erano quei pezzi di immagini nella testa? Perchè aveva percepito anche le sensazioni e le emozioni? Era stranita, non si spiegava come poteva sognare di amare Sasori, lei, proprio lei, che amava alla follia Sasuke... Era assurdo. Si tirò su con il busto, cercando di capire che ore potevano essere, e notò che il poco cielo che intravedeva, era di un blu chiaro, forse era quasi mattina.

<< Ti avrei svegliato tra poco >>

Girò lo sguardo verso la voce, notando Deidara punzecchiare con un bastone le braci ormai spente. Notò anche Sasori e Sasuke ancora sdraiati e dormienti << Ho dormito a sufficienza >> si ritrovò a fissare Sasori ripensando al sogno di poco fa, e constatò che non era innamorata di lui, ma... spostò lo sguardo sull'Uchiha, sì, era ancora innamorata di lui. Allora perchè il suo subconscio le aveva fatto sognare tutte quelle cose? Che cosa significava? Ma poi soprattutto, come mai in questi giorni sognava così tanto? Va bene, poteva essere colpa dello stress che era stata sottoposta ultimamente, ma era davvero strano in ogni caso, forse era la vicinanza a questo Sasori, al fatto che le aveva detto quel ti amo, potevano essere diverse cose tutte insieme. Decise comunque di sorvolarci sopra, non era poi così importante. Ora come ora avevano l'ultimo giorno di viaggio da affrontare, e sapeva che sarebbe stato carico di tensione.

<< Mangia qualcosa >> le suggerì il biondo.


Dopo neanche dieci minuti gli altri due si erano svegliati, e lei dopo aver mangiato qualcosa si era guardata con l'aiuto della lama di un coltello, il petto e il collo, non aveva più nessun segno del veleno, la puntura non c'era più dalla sera prima, quella se l'era sgonfiata con le cure che si era data.

<< Non hai più nessun segno >> le disse Sasori mentre si sedeva poco lontano da lei con una mela tagliata in mano.

<< Già >> annuì.

<< Hai fatto qualche incubo stanotte? >> domandò mentre si portava una fetta del frutto in bocca.

Più che incubo, aveva fatto frazioni di sogni quasi tutti su di lui... << No. Perchè me lo chiedi? >>

<< Per via del veleno delle api di ieri, a volte capita che la prima dormita che si fa dopo essere guariti, si possa fare ancora qualche incubo >> le spiegò.

Non aveva fatto un incubo, ma di sicuro aveva sentito bene le emozioni di quei sogni frammentati, per carità... belli, ma non erano da lei, cioè, va bene che questo Sasori era un bel uomo, amorevole e protettivo, ma era convinta che quel sogno fosse stato confuso con i sentimenti che aveva per Sasuke. E poi infondo era solo un sogno, non era la realtà.

<< L'importante è che ti sei ripresa >> le accennò un sorriso.

<< Stai bene? >> Sasuke le si parò davanti porgendole una borraccia d'acqua.

Alzò lo sguardo sul suo, arrossì un po'. Questo Sasuke era sempre così premuroso nei suoi confronti << Sì, sto bene, grazie >> accettò l'acqua. Lo vide sedersi al fianco di Sasori, mentre prendeva fuori da un piccolo sacchetto dei fagottini ripieni di riso.

Deidara si sedette al fianco della rosa, mentre prendeva fuori del cibo anche lui da un contenitore.

Sakura li guardava mangiare, uno per uno, tranquilli. Doveva ammettere che negli ultimi giorni stare in loro compagnia non era stato affatto male, magari era stato un po' strano solo all'inizio, ma al momento era piacevole. Sasuke era sempre stato premuroso e protettivo nei suoi confronti, era un brav'uomo e un ottimo ninja. Anche i due membri di Akatsuki si erano rivelati dei bravi ninja, provavano addirittura dei veri sentimenti, soprattutto Sasori, che mai avrebbe creduto potesse essere così umano. Era contenta di essere capitata in Team con loro, e aver condiviso i propri pensieri. Più li guardava chiacchierare e mangiare con tranquillità, più si rendeva conto che ci si era affezionata, era convinta che le sarebbero mancati una volta tornata nel suo mondo. Sasori e Deidara nel suo mondo non c'erano più, e anche volendo... non sarebbero potuti essere come loro. Sasuke invece c'era, ma completamente diverso da questo, e continuava a non sapere che sorti gli sarebbero aspettate. Quindi le sarebbero mancati tutti e tre in ogni modo.

<< Se io ti do uno dei miei involtini, tu mi dai uno dei tuoi fagottini? >> chiese Deidara all'Uchiha.

<< No >>

<< Ma come no? Dai non fare l'antipatico >> provò ancora.

<< Ne è rimasto uno >>

<< Vorrà dire che lo mangerò io >> Sasori lo afferrò sveltamente dal fondo del sacchetto, per poi metterselo in bocca. Porse subito dopo un fetta di mela a Sasuke.

<< Hey, quello era mio >> si lamentò il biondo.

Sasuke accennò un sorriso divertito.

Sakura ridacchiò nel vederli giocherellare insieme. Nonostante erano nel bel mezzo del Paese del Suono, sul percorso di una missione pericolosa, loro trovavano il tempo per scherzare. In qualche modo rallegravano l'atmosfera cupa di quella foresta. E sì, ne era certa, gli sarebbero mancati.



Erano partiti già da diverse ore, avano fatto un brevissima sosta anticipando il pranzo di un'ora, prima di ritrovarsi al centro tra le due città. A quanto detto da Sasuke, sarebbero arrivati al tempio subito dopo l'ora di pranzo. E mancava davvero poco, pochissimo, e sperava di poter tornare nel suo mondo, e trovare ancora tutti sani e salvi, dovevano esserlo.

Saltavano e correvano ancora in mezzo a quella foresta, facendo attenzione alle trappole, nessuno fiatava, semplicemente andavano avanti. Sakura li guardava, Sasuke e Sasori erano davanti, mentre lei era dietro con Deidara. Pensava che ognuno di loro avesse pensieri per la testa, erano troppo silenziosi, anche per uno come Deidara. Era ovvio che fossero tutti in tensione, tutti i Jinchùriki erano sulle loro tracce, e questo non era rassicurante di partenza, e poi c'era la questione che stavano passando in mezzo alle due città nemiche, e in quella foresta potevano esserci gruppi di ninja concentrati nella loro ricerca.

<< Davanti a noi >> avvisò Sasuke attivando lo Sharingan.

Ecco, come non detto. Strinse le mani in pugni, pronta a reagire.

Sasori e Deidara erano pronti a combattere.

Il fruscio di foglie li fece puntare lo sguardo nella direzione dove proveniva, e alla fine comparse una sagoma, una sola.

I quattro continuando la loro corsa spalancarono gli occhi allarmati nel vedere chi fosse.

A Sasuke venne automatica una smorfia infastidita << Dannazione >>

Sakura si irrigidì nel vederlo << Naruto... >>

Naruto continuando a correre nella direzione opposta sorrise soddisfatto nel vedere Sasuke davanti a se << Trovato >>

Il corvino impregnò subito la mano sinistra con il Chidori e si fiondò fulmineo su di lui, colpendolo nello stomaco, facendolo scomparire in una nuvola di fumo.

<< Era una copia >> parlò Sasori.

Deidara si allarmò << Sasuke dobbiamo- >>

<< Dobbiamo muoverci ancora più veloci, manca solo mezz'ora al tempio >> finì la frase l'Uchiha. Poi scattò più veloce in avanti.

Sakura seguì a ruota i tre, velocizzando il passo. Vedere Naruto l'aveva destabilizzata, sapeva che era un nemico in questo mondo, ma le era difficile vederlo in quel senso, proprio lui. Aveva la sensazione che l'avrebbe rivisto presto, e questo le faceva aggrovigliare lo stomaco.

<< Merda, ci ha localizzato quel bastardo >> commentò Deidara << Dobbiamo escogitare qualcosa >>

<< Il piano è sempre lo stesso, Deidara >> gli ricordò Sasuke in modo serio.

<< Cosa? Ancora questa storia? >> non digeriva dover lasciare Sasuke e Sasori indietro.

Anche Sakura aveva capito cosa intendesse Sasuke, ma nemmeno a lei stava bene quel piano, e non aveva nessuna intenzione di seguirlo. Spostò lo sguardo sul biondo affianco a lei, cercando un suo altrettanto sguardo di intesa. Lo vide infatti guardarla per un breve istante, e constatare con soddisfazione che l'aveva capita, la pensavano uguale su questo.

<< Non si discute >> lo zittì ancora l'Uchiha.


A pochi minuti, circa una ventina, la foresta finì. I quattro si trovarono davanti ad un enorme vallata rocciosa e sabbiosa, con davanti le montagne, e ai piedi di una di queste, l'entrata del tempio. Era lontano, ed erano obbligati a percorrere la vallata in piena vista, non avevano altre alternative.

<< Non sappiamo dove sia Fuu, ma una volta all'aperto, saremmo esposti. Non abbiamo tempo da perdere, Naruto avrà intuito che ci stiamo dirigendo qua, sta arrivando, e non da solo. Quindi sbrighiamoci >> l'Uchiha fece cenno di avanzare.

Iniziarono infatti a correre sul terreno arido, deserto, vuoto, nemmeno l'ombra di uno shinobi. Il cielo era terso, il sole scaldava e illuminava limpidamente il percorso, sembrava fin troppo bello e tranquillo per essere vero.

Sakura vedeva il tempio di Kaguya in lontananza, farsi più vicino ad ogni passo, la riempiva di determinazione e speranza, era sempre più vicina a tornare nel suo mondo.

Improvvisamente una strana polvere luccicante li avvolse come la nebbia.

I quattro spalancarono gli occhi allarmati.

<< Merda >> Sasuke attivò di nuovo lo Sharingan.

La polvere istantaneamente si accese abbagliando con una luce intensa tutt'intorno.

I quattro furono costretti a fermarsi, perdendosi di vista.

<< Sakura stai vicino a Deidara >> l'avvisò subito l'Uchiha. Fece a malapena tempo di finire la frase che percepì uno spostamento d'aria veloce sopra la sua testa. Attivò il Susanoo in un batter d'occhio e con il braccio di esso si parò in tempo da delle affilate scaglie ossee.

<< Non si vede niente >> parlò Sakura tentando di guardarsi intorno, non vedeva nessuno dei suoi compagni, solo la luce bianca.

Deidara aveva un'idea << Proteggetevi, userò un'esplosione per disperdere la polvere >>

Sasori sentendo la voce di Sakura alle sue spalle, indietreggiò, buttando la mano indietro, fino a sfiorarle il braccio, la fece scivolare più in basso, sulla mano, prendendogliela nella sua << Stai con me >>

Sakura si sentì tirare un po', e muovere la mano verso di lui.

Si portò la sua mano sul proprio fianco << Non staccarti da me >> le disse mentre evocava Hitetsu dalla pergamena.

Sasuke deviò un altro attaccò ancora alla ceca, mentre Deidara aveva appena finito di modellare l'argilla in un piccolo ragno da una mano e un volatile dall'altra. Buttò il ragno al centro e aumentò di volume del volatile per poi salircisi sopra. Mosse le dita e con un sorriso divertito e poi pronunciò la sua parola preferita... << Katsu >>

Un'esplosione di piccole dimensioni scoppiò tra i quattro ninja, facendo dissolvere la polvere luccicante.

Deidara volò fuori dal fumo, facendo sbattere le ali della sua creazione per dissolvere il fumo, da quest'ultimo comparì Sasuke con metà busto del Susanoo, e Sasori e Sakura dietro alla marionetta con lo scudo di chakra attivo.

Davanti a loro Fuu, il Jinchùriki del sette code, a mezz'aria << Ditemi, dove state andando di bello? >> chiese con provocazione.

<< Non vogliamo creare problemi >> parlò subito Sasuke.

<< Non volete creare problemi... >> fece finta di sorridere, ma poi cambiò espressione, arrabbiandosi << Dovevi pensarci prima di varcare il confine Uchiha >> nel nominarlo gli lanciò altre schegge ossee.

Sasuke non ebbe nessun problema a deviarle con il Susanoo << Andate avanti, a lei ci penso io >> fece un passo verso la ragazza con le ali.

<< No >> Sakura si rifiutava << Lei è sola, noi quattro, possiamo farcela >>

Sasuke non fece nemmeno in tempo a rispondere che sentì tremare il terreno sotto i piedi.

I quattro ninja notarono come la sabbia si ritraeva lentamente, per poi prendere sempre più velocità e accumularsi intorno a loro, alzandosi e murandoli in un grande cerchio.

Ne era certa, questa poteva essere solo opera di Gaara, e al solo pensiero deglutì silenziosamente la saliva.

<< Ne è arrivato un altro >> commentò il biondo.

<< Fuu, se non Naruto, deve aver già avvisato gli altri >> Sasuke digrignò i denti.

<< Ci sta chiudendo dentro >> fece notare Sasori.

Alzarono lo sguardo sopra di loro, notando che la sabbia si stava unendo da sopra.

<< State giù >> ordinò Sasuke. Aspettò che Deidara scese dalla sua creazione e che tutti si abbassarono, per poter aumentare il Susanoo di volume e impugnare l'enorme katana e fendere velocemente la sabbia intorno, facendola sgretolare << Ora, tutti fuori >>

I quattro balzarono fuori, Sasori e Sakura da una parte, Sasuke e Deidara dall'altra. Appena alzarono lo sguardo si accorsero che c'erano decine di ninja alle spalle di Fuu, tra cui Gaara in prima fila, ma non solo lui, anche Kankuro, Kurenai e Shino.

<< Pregare la Dea Kaguya non vi aiuterà >> parlò Gaara con le braccia incrociate e l'espressione rigida. Osservò uno per uno, fino a soffermarsi sulla kunoichi rosa << Tu... mi hai quasi ucciso tempo fa. E dovresti essere morta... >>

Sakura osservava i ninja che conosceva, soffermandosi su quello che dovrebbe essere il Kazekage, si sentiva a disagio e inquieta a essere contro di loro.

Sasuke dette un'occhiata al compagno di fianco << Deidara, prendi Sakura e va al tempio, prendete la pergamena e tornate a Konoha più veloci che potete. Io e Sasori penseremo a trattenerli >>

<< Sasuke, non posso farlo. Tra poco arriveranno anche gli altri Jinchùriki, e voi- >>

<< Non ha nessuna importanza >> lo interruppe << Va e basta >> gli ordinò più duramente.

Sasuke si mise in guardia, con ancora il Susanoo attivo a metà busto.

<< Cosa pensate di fare voi quattro da soli? Noi siamo quaranta >> fece notare Fuu che ancora volteggiava.

<< Tra poco saremo anche di più >> aggiunse Gaara.

Sasori sorrise divertito, mentre sfilava un'altra pergamena dalla cintura << Sakura... >> le parlò continuando a guardare avanti, osservando i vari ninja schierati contro di loro << Nell'ultimo anno ho lavorato a nuove marionette, apportando dei potenziamenti. Non avevo la minima idea di cosa stessi facendo, progettavo e costruivo senza uno scopo preciso... e quando sei arrivata tu... tutto ha avuto senso... >>

Sakura lo ascoltava, capendo e non capendo.

<< Ora ho capito. Ho lavorato duramente solo per arrivare a questo giorno... >> sfilò la pergamena dalla mano, tenendo con l'altra Hitetsu << … solo e unicamente per proteggerti, e lo farò usando tutto me stesso >> la pergamena scomparì in una nuvola di fumo bianco e al suo postò comparì un'altra marionetta, e non una qualunque.

Sakura sgranò gli occhi. Quella che era comparsa era Sasori in versione marionetta, identica a quella che aveva combattuto contro lei. Ok, non era davvero lui, ma era identico, con quelle specie di ali di metallo affilate, la corda arrotolata nello stomaco, e anche lo stesso congegno al posto del cuore. Come era possibile? << Ma è- >>

<< Cosa credi di fare con due marionette? >> lo sfotté Gaara preparandosi a manipolare la sabbia.

Sasori sorrise ancora con soddisfazione << Il bello è che con questa marionetta... >> con la stessa mano che teneva il se stesso in versione marionetta fece un simbolo con le dita. Il Sasori marionetta prese una pergamena dalla sua schiena e l'aprì velocemente, facendo uscire diverse sagome da essa, subito dopo aprì lo sportellino sul petto, dall'altra parte del cuore, facendo uscire una consistente quantità di chakra, trasformandola in diversi fili invisibili << Posso usare la tecnica dei cento congegni >> tenne stirato il sorriso sulle labbra.

Sopra la sua testa erano comparse cento marionette, e questo le fece ricordare lo scontro che aveva affrontato lei. Questo Sasori era umano, ma aveva lo stesso asso nella manica. Comandava la marionetta uguale a lui stesso, che di conseguenza comandava le altre cento, impressionante. Non l'avrebbe mai detto, ma stava davvero per combattere al suo fianco, e senza rendersi conto sorrise con determinazione.

I nemici spalancarono gli occhi sorpresi nel vedere tutte quelle marionette.

<< Non fatevi impressionare >> parlò Gaara << Potrà anche essersi potenziato, ma è sempre solo uno a manovrarle >>

Sasuke stirò un lieve sorriso divertito, e ispirato dal compagno, aumentò il volume del Susanoo, alzandosi da terra, brandendo la balestra.

Fuu presa da quella visione, si irritò e iniziò a trasformarsi nel suo Bijù.

Gaara mosse le mani manovrando la sabbia, e di conseguenza gli altri shinobi dietro di lui iniziarono ad avanzare.

Sakura si mise in posizione di guardia, pronta a sostenere i compagni, ma fu presa alle spalle per la vita, senza rendersi conto << Cosa- >> fu alzata da terra.

<< Dobbiamo andare al tempio >> le disse Deidara da sopra la creazione alata di argilla.

Provò a divincolarsi << No, non possiamo lasciarli >>

Volarono verso il tempio velocemente << Se non prendiamo la pergamena adesso, non avremmo un'altra occasione. Quando ci saranno tutti i Jinchùriki non- >>

<< Credevo che tu la pensassi come me. Io non li lascio a combattere da soli, non voglio che si sacrifichino per me >> parlò a raffica.

<< Infatti, non li lasceremo morire >> le disse con un sorriso da arrogante << Prenderemo la pergamena, e torneremo da loro. Al dopo penseremo poi. Ci stai? >>

Avrebbe preferito rimanere là con loro, combattere e affrontare i nemici al loro fianco, insieme, ma sapeva anche quanto fosse importante la pergamena, e se Deidara la metteva in questo modo... allora poteva anche accettarlo. Si rilassò e infine annuì con un sorriso determinato sulle labbra.


<< Qualsiasi cosa abbiano in mente quei due, non mi scapperanno >> Fuu si era avvolta dal chakra del proprio Bijù a forma di insetto, ingigantendosi, e aveva puntato al Doragon della Roccia e la ragazza. Volò in alto cercando di superare gli ostacoli degli altri due Doragon rimasti, ma vide Sasuke alzarsi con lei << Dannato Uchiha >>

Anche lei era all'interno dell'enorme chakra a forma d'insetto, proprio come Naruto, e constatò che in quella forma l'Amaterasu sarebbe stato inutile. La vide scagliarsi contro di lui lanciandogli altre schegge ossee. Non aveva ancora capito che su di lui con il Susanoo non funzionavano? Ma poi, appena finì di pensarlo, vide quelle stesse schegge accendersi e accecarlo all'improvviso. Subito dopo la sentì andargli contro, scaraventandolo al suolo.

Nel mentre Sasori aveva iniziato diversi scontri con alcuni ninja, usando le cento marionette. Shino aveva tentato di bloccare i meccanismi di alcune marionette, ma gliene mandò contro due che avevano attivato un meccanismo di fuoco, così da contrastare i suoi insetti. Kankuro riusciva a tenergli un po' testa, usando le sue tre marionette. Quasi tutti gli altri Ninja faticavano a contrastarlo. In tutto questo muoveva solo una mano. Quello che aspettava era Gaara, il quale era rimasto fermo a guardare, forse per capire i movimenti. Non ci volle poi molto, perchè lo vide muoversi di un po' e alzare le braccia e manovrare la sabbia. A quel punto mosse l'altra mano facendo un segno con le dita, attivò il potere di Hitetsu, ovvero la sabbia ferrifera, facendola uscire dalla bocca.


Sakura e Deidara erano appena arrivati davanti l'entrata del grande tempio. Davanti a loro un'enorme porta in pietra decorata in basso rilievo, le colonne sul fianco erano grosse spirali che andavano verso l'alto.

Il biondo tirò una congegno vicino alla porta, quest'ultima si aprì << Entriamo >>

All'interno trovarono un corridoio buio, ma appena fecero un passo, le candele riposte sui candelabri appesi al muro, si accesero da sole. Proseguirono seguendo il corridoio per forse un centinaio di metri, arrivando in uno stanzone dove anche lì le candele si accesero magicamente da sole. Infondo alla stanza una grande statua di Kaguya, e Sakura ebbe un sussulto nel vederla. Tutt'intorno c'erano decorazioni e scritte incomprensibili, in mezzo erano posizionati dei rialzi in pietra con sopra altre candele.

Si avvicinarono alla statua, dove davanti c'era un piedistallo decorato, sopra ad esso non c'era nulla.

<< Sasuke ha detto che ci dovrebbe essere una pergamena >>

Deidara iniziò a perlustrare la statua, e senza rendersi conto si appoggiò sul piedistallo, sprofondandolo di un po', attivando qualcosa sotto di esso.

Sakura notò che sulla parte davanti si era aperta una porticina piccola, all'interno vide una pergamena consumata << La pergamena >> sorrise speranzosa. La prese in mano, e l'aprì. Rimase però delusa di non leggerci nulla dentro, era bianca, vuota, nessun segno o simbolo, niente di niente << Ma cosa significa? >>

<< Può darsi che sia bianca apposta per sembrare una qualunque pergamena vuota, forse va solo attivato un sigillo di sblocco, portiamola con noi. A Konoha sapranno come fare >>

Non appena Deidara finì di parlare, la pergamena nelle mani di Sakura si sgretolò fino a diventare polvere. I due sgranarono gli occhi.

Si guardò le mani con panico << No. No. No >>

<< Ma che diavolo- >>

Il cuore le batteva forte, era in panico, non poteva credere che l'unica possibilità per tornare nel suo mondo si fosse sgretolata tra le mani. No. Non poteva rimanere in questo mondo, doveva tornate dai suoi veri compagni. Con questo pensiero iniziò a toccare e guardare ovunque vicino a quella statua << Deve esserci un'altra pergamena >>

Deidara si mise subito ad aiutarla, guardandosi attorno, alzando e spostando oggetti, poi attivò il ricevitore sull'orecchio e provò a contattare Sasuke << Sasuke... Sasuke mi senti? >>


Sasuke si lanciò su Fuu con un Chidori nello stomaco senza scalfirle quell'armatura ossea di chakra che aveva addosso, ma gli bastò per scaraventarla sul suolo a diversi metri di distanza.

<< Sasuke... Sasuke mi senti? >>

Attivò il ricevitore << Sì, ti sento. Che succede, come mai ci state mettendo così tanto? >>

<< Abbiamo trovato una pergamena, ma era bianca, il problema che si è sgretolata poco dopo. Stiamo cercando qualche altra pergamena, ma sembra non esserci niente >>

<< Merda. Deve esserci qualcos'altro, Madara mi aveva detto che in quel tempio è celato il sapere di Kaguya, c'è un manoscritto antico. Continuate a cercare >>

<< Ricevuto >>

Sperava che trovassero quello che serviva in tempo, prima che arrivassero altri Jinchùriki.

Fuu si rialzò e si fiondò contro di lui con rabbia.


Sasori si difendeva dagli attacchi di sabbia di Gaara con la sabbia ferrifera, e viceversa, per fortuna che gli altri ninja non gli stavano dando troppi problemi, altrimenti non sarebbe stato in grado di concentrarsi su Gaara.

<< Mi hai stancato >> Gaara si scocciò. Alzò le braccia al cielo, evocando le due braccia del proprio Bijù, comandando una quantità di sabbia consistente per poi lanciargliela addosso come un'enorme onda.

Sasori mosse entrambe la mani, e si portò sveltamente tutte le marionette intorno, scudandosi con il chakra.

<< Kankuro... al mio segnale... >> Gaara chiamò il fratello.

La sabbia si abbassò disperdendosi sul terreno.

Sasori riattaccò i ninja circostanti con i suoi cento congegni.

<< Ora >>

Kankuro mosse le mani, usando due delle sue marionette, mentre Gaara riattaccava con proiettili di sabbia su Hitetsu.

L'Akasuna si difese con la sabbia ferrifera, e teneva d'occhio Kankuro e gli altri ninja, notando il mignolo abbassato del marionettista e la terza marionetta assente. Chi credeva di imbrogliare? Mosse anche lui il mignolo. All'improvviso alle sue spalle, dal terreno sbucò la marionetta mancante di Kankuro, pronto a colpirlo con una lama.

<< Non puoi sfuggirmi >> urlò Kankuro muovendo il mignolo verso l'alto.

Sasori fece lo stesso movimento e parò il colpo con le lame dell'ala della marionetta Sasori << Ne hai ancora di strada da fare per compararmi >> gli disse con un sorriso beffardo.

Kankuro ringhiò contrariato.

Sasori spostò poi lo sguardo su Gaara, notandolo parlare a bassa voce tenendo premuto un piccolo auricolare sull'orecchio, era sicuro che stesse comunicando con qualche altro Jinchùriki.


Più non trovava la pergamena e più Sakura si disperava, aveva cercato in ogni angolo di quella stanza, ma non aveva trovato nulla. Deidara aveva fatto lo stesso, senza nessun risultato << Quella era l'unica pergamena >> era ovvio.

Deidara non sapeva cosa dirle, era consapevole pure lui che anche alzando il pavimento o distruggendo muri non avrebbero trovato niente. Si guardò intorno osservando le scritte incomprensibili << Deve esserci sfuggito qualcosa >> nel girarsi verso l'entrata vide una sagoma muoversi sveltamente verso di lui, con lunghi artigli affilati che puntavano al volto, fu svelto a sostituirsi a dell'argilla.

Sakura spalancò gli occhi, vedendo l'aggressore infilzare la sagoma di argilla con aculei affilati, era una donna dai capelli biondi.

Il nemico rapidamente tentò di lanciarsi ancora contro il ninja della Roccia, ma Sakura sveltamente l'affiancò e le sganciò un pugno sulla guancia, scaraventandola contro il muro, facendolo crollare.

La donna si rialzò subito con un rivolo di sangue colarle dal labbro.

<< Yugito, quanto tempo... >> sorrise con divertimento Deidara.

<< Credevo di averti tagliato il braccio >> si pulì il sangue con il dorso della mano.

<< Evidentemente non avevi affilato abbastanza le unghie >> la provocò.

Sakura era pronta ad attaccare, ma vide Deidara farle segno di stare indietro << Sakura da qui ci penso io, tu continua a cercare >>

Yugito cambiò colore degli occhi, trasformando le pupille umane in feline, mentre si portava le braccia stese sui fianchi e sguainando subito dopo le unghie con tutte le intenzioni di uccidere << Allora stavolta punterò al collo >>

Deidara creò una composizione alata d'argilla e la ingrandì << Provaci >> ci salì sveltamente sopra e si fiondò verso Yugito, l'afferrò per il corpo con la bocca del volatile e scheggiò lungo il corridoio del tempio.

Sakura rimase da sola, e senza pensarci due volte si precipitò sulla statua, controllando accuratamente ogni centimetro. Un momento dopo sentì tremare il terreno e udire un'esplosione provenire dall'esterno poco lontano da lei. Dal soffitto crollò un piccola parte rocciosa, doveva sbrigarsi o altrimenti la struttura le sarebbe crollata addosso.


Sasuke cercava di colpirla, ma ogni volta la sua armatura d'ossa resisteva ad ogni attacco, nemmeno la katana del Susanoo sembrava scalfirla. All'improvviso sentì un'esplosione provenire dal tempio, e si voltò a guardare, notando Deidara volare ed evitare le palle di fuoco dell'enorme Bijù del gatto a due code. Merda. Doveva pensare a qualcosa, in quel cazzo di tempio doveva esserci qualcosa, se poteva avrebbe verificato lui stesso, ma prima era necessario mettere fuori gioco Fuu.

<< Eppure dicono che sei uno degli Uchiha più potenti del tuo Clan... ma sembra che alla fine non sei poi questo gran che... >> lo sfotté Fuu.

Amaterasu. Sprigionò il potere del Mangekyò Sharingan e accese intense fiamme nere addosso alla sagoma di chakra di Fuu.

<< Ancora non l'hai capito... >> si liberò di uno strato di chakra come un mantello, facendolo cadere al suolo << Il tuo fuoco nero non funziona su di noi >>

Aveva notato che nel togliersi lo strato di chakra l'armatura era svanita per un momento, e capì che quel momento era perfetto per colpirla. Amaterasu. Ancora altre fiamme si accesero su di lei.

<< Non ti facevo così stupido >> si tolse ancora un altro strato di chakra, e nel momento che lo stava buttando a terra, non si accorse che il Susanoo di Sasuke si era buttato fulmineo su di lei, colpendola con un Chidori in pieno stomaco, scaraventandola a terra violentemente.

Dopo essersi assicurato che non si alzasse da terra, dette un'occhiata a Sasori poco più in là, notando che stava tenendo a bada Gaara e tutti gli altri ninja con tutte le sue marionette, sembrava non avere troppi problemi. Deidara e Yugito si affrontavano in un'altra zona ancora, e così iniziò a muoversi volando verso il tempio velocemente. Il problema si manifestò quasi subito dopo, quando sentì un rumore famigliare provenirgli alle spalle << Merda >> si spostò appena in tempo in volata, evitando un rasenshuriken potentissimo, vedendolo tagliare davanti a se parte di una delle montagne. Si girò appena in tempo per parare una grossa zampata di chakra... davanti a lui c'era Naruto.

Il biondo gli ringhiò contro << Proprio te cercavo >>

L'Uchiha fissò negli occhi il Jinchùriki, provando ad usare un'illusione, ma come tutti loro, sapevano come contrastare lo Sharingan.

<< Sei venuto per pregare la tua morte? >> lo provocò Naruto.

<< Non voglio combattere Naruto. Devo solo portare a termine una missione e me ne torno a Konoha >> provò a dirgli.

<< Dici sempre le solite fesserie, non sei cambiato dall'ultima volta >> si preparò a formare due Rasengan sulle mani della volpe di chakra << Stavolta non hai più nessuno che ti verrà a salvare >> detto questo gli lanciò i due Rasengan.

Sasuke concentrò il chakra del fulmine sulla katana e tagliò velocemente i due Rasengan.

<< Non voglio perdere altro tempo, ti ucciderò subito, e dopo toccherà a tuo fratello e a Madara, infine brucerò tutto il tuo villaggio >> si premette l'auricolare dietro l'orecchio << Tutti su Sasuke, ora >> sorrise malvagiamente verso l'Uchiha.

Sasuke sgranò gli occhi stupito da quell'ordine.


Yugito smise di attaccare Deidara e iniziò a correre a quattro zampe come un felino verso Sasuke.

Deidara rimase confuso << Ma che cazzo- >>


Anche Gaara lasciò perdere Sasori e si sollevò in aria con la sabbia, dirigendosi verso Sasuke.

Sasori era confuso, che stava succedendo? Dalla foresta vide altri ninja arrivare, tra cui Hinata Hyuga, Kakashi e Lee, e se c'erano questi ultimi, stava a significare che...

Yagura comparse dalla foresta mentre si trasformava nel suo Bijù a forma di tartaruga. Merda. Era arrivato un altro Jinchùriki, la faccenda si stava facendo più ardua.


Sasuke si guardò attorno, davanti a lui c'era Naruto che si preparava a fare una teriosfera, Yagura dalla foresta faceva lo stesso, dietro di lui Yugito ormai a poca distanza stava facendo uguale, anche Fuu si era rialzata di nuovo nella sua forma d'insetto, preparandosi ad attaccare in ugual modo. Stava per balzare in alto, ma venne trattenuto per metà busto del Susanoo dalla sabbia di Gaara, che si diramava sempre di più, bloccandogli i movimenti. Era circondato e immobilizzato. Poteva liberarsi dalla sabbia se voleva, ma capì che appena l'avrebbe fatto tutti loro avrebbero attaccato all'istante. Quindi doveva rimanere fermo e pensare a un'altra soluzione, e in fretta anche...


Deidara notando che cinque Jinchùriki erano focalizzati su Sasuke, non ci pensò due volte a creare il Drago c2, salendocisi sopra iniziò a volare rapido verso il compagno Doragon.


Sasori aveva davanti ormai sessanta, se non settanta ninja alleati dei Jinchùriki, alcuni li aveva messi ko con il suo veleno paralizzante, ma ce ne erano ancora tanti in piedi, tra cui alcuni dei più forti che gli avevano distrutto più di metà marionette, ne contava solo quarantadue ancora integre. In più notando i Jinchùriki prepararsi ad attaccare Sasuke, dovette pensare di usare le marionette nel modo migliore. E aveva in mente qualcosa... avrebbe usato una certa consistenza di chakra ma non vedeva altre soluzioni, così mosse entrambe le mani... Campo ferrifero. Dal petto di Hitetsu si concentrò un elevata quantità di chakra, manipolando la sabbia ferrifera in un groviglio enorme e acuminato a largo raggio, prendendo il vasto campo con tutti i ninja davanti. Nel mentre spostò la marionetta Sasori e allungò la corda verso Gaara, e lo annodò per la vita, cercando di tirarlo.


Sasuke sentì la sabbia perdere forza, e all'improvviso vide il Drago c2 di Deidara fiondarsi contro Fuu, lanciandole addosso volatili esplosivi, destabilizzandola e facendola cadere all'indietro. Inaspettatamente vide Naruto sbalzare via da una violenta folata di vento, Yagura perdere l'equilibrio in mezzo alla foresta, e Yugito venire immobilizzata da un'ombra proveniente da un ninja sconosciuto. Che stava succedendo? A quel punto Sasuke si liberò dalla sabbia.

<< Temari! >> ringhiò Gaara mentre opponeva resistenza alla corda di Sasori, fece scivolare la sabbia intorno alla corda, cercando di raggiungere la marionetta, mentre osservava la sorella sul suolo con il ventaglio aperto.

Sasuke notò che oltre a lei, comparse anche Neji, Sai, Darui, e Mei dalla foresta.

<< Non posso tenerla per molto >> urlò il ragazzo dell'ombra.

<< Arriviamo Shikamaru >> rispose urlando Darui.

Sasuke si abbassò al suolo e sorrise nel vederli << Grazie ragazzi >>

<< I ringraziamenti riservali per dopo. Abbiamo una missione da compiere, dobbiamo andare al tempio di Kaguya >> gli parlò Darui.

<< Che cosa avete scoperto? >>

<< Shikamaru ha scoperto che la soluzione per liberare i ninja dalla costrizione dei Bijù è nel tempio >> lo informò Sai.

<< Cosa? >> Sasuke era sorpreso.

Furono però interrotti dal ruggito di Naruto che si rialzava dal suolo << Vi ucciderò tutti, uno per uno! >>

Gaara usò un braccio del suo Bijù per afferrare Temari.

<< Ti prego Gaara, sono io >> provò a parlargli immobilizzata mentre la avvicinava sempre di più a lui.

Sasori a quel punto rimodellò la sabbia ferrifera, lanciando le marionette rimaste sui ninja ancora in piedi, e puntò la sabbia verso Gaara e Temari, doveva intervenire prima che...

Gaara fermò Temari davanti a se, faccia a faccia, la guardò negli occhi e le pupille umane lasciarono il posto a quelle del Bijù, ipnotizzandola. Spostò la mano verso la sabbia ferrifera, bloccandola con un muro di sabbia e con l'altra toccò la fronte della sorella, applicandole un sigillo sulla fronte, il quale scomparse poco dopo.

Che cosa le ha fatto? Sasori osservava i due, Gaara la lasciò libera e la adagiò al suolo con la sabbia, all'improvviso vide Temari guardarlo e alzare il ventaglio verso di lui e lanciare una raffica di vento. Che diavolo- Dovette scudarsi con Hitetsu e scudare ogni singola marionetta per non farle volare via, consumando un'altra consistente quantità di chakra. Ma perchè Temari lo stava attaccando? Cosa le aveva fatto Gaara? Che le avesse davvero fatto il lavaggio del cervello solo con quello sguardo del Bijù? A quel punto attivò l'auricolare << Ragazzi, non avvicinatevi troppo ai Jinchùriki, se vi guardano con gli occhi del Bijù e vi toccano, diventate loro alleati >>

<< Allora è vero che fanno il lavaggio del cervello >> parlò Deidara.

<< Dovevo immaginarlo >> parlò stavolta Sasuke << Sakura hai trovato qualcosa? >> nel frattempo deviò un altro Rasenshiriken.

<< No. Non c'è nulla qui. Quella pergamena che avevamo trovato era l'unica cosa che c'era... >> fece una pausa << Non so se potrò tornare nel mio mondo... >>

<< No, ci tornerai. Devo solo trovare il modo di venire lì >> le parlò Sasuke.

<< Ragazzi, le mie marionette si sono ridotte a diciotto, non ce la faccio a tenerli tutti >>

Proprio in quel momento Neji, Sai e Mei si portarono davanti a Sasori.

<< Ci pensiamo noi a loro >> gli parlò Neji.

Sai e Neji puntarono lo sguardo su Hinata che stava distruggendo un'altra delle marionette.

<< A lei ci penso io >> parlò Neji al compagno.

<< Voglio occuparmi io di lei >> Sai strinse le mani in due pugni.

<< Lo so che la ami, ma l'hai già affrontata e non puoi batterla, io posso invece. Tu occupati degli altri >>

<< Sasori... >> lo chiamò Sasuke dall'auricolare << Riesci a gestire Gaara e Yugito? >>

<< Sì credo di sì >> sarebbe stato complicato, ma era determinato.

<< Deidara, tu prendi Fuu e Yagura, cerca di allontanarti dal campo di battaglia, non puoi far esplodere le tue bombe in mezzo a tutti >> continuò l'Uchiha << Io devo occuparmi di Naruto. Sakura tu continua a cercare, deve esserci qualcos'altro... Dopo di che, Deidara... hai sempre il compito di prendere Sakura e tornare a Konoha >>

<< Quanto mi fai incazzare >> si lamentò il biondo.

<< Sasuke, è inutile, non c'è nulla qui >> parlò stavolta Sakura << Vengo anche io sul campo di battaglia, sono più utile insieme a voi >>

<< No >> << No >> parlarono Sasori e Sasuke.

<< Devi rimanere- >>


<< No, ora ascolti me >> lo interruppe lei << Non puoi decidere per me. Io scendo in campo, voglio affrontarli insieme a voi. Non trattarmi come se fossi fragile, perchè non lo sono. Al momento siete voi i miei compagni, e non vi lascerò morire, mi avete capito? >> parlò seria mentre si accingeva per uscire dal tempio.


Sasori bloccava la sabbia di Gaara con la sabbia ferrifera e aveva rivolto la marionetta Sasori contro Yugito, mentre Darui si buttava contro Kakashi e Lee. Ascoltando Sakura sorrise con fierezza, nonostante non era d'accordo, era fiero di lei, era proprio come la sua Sakura, determinata e forte.


Deidara artigliò con le zampe del suo drago le ali di Fuu e la fece schiantare su Yagura, nel mentre sorrise con determinazione.


Sasuke non era per niente d'accordo sul farla esporre in battaglia, ma doveva ammettere che le sue parole lo avevano colpito nel profondo, le ricordava proprio la sua compagna di Team, e spontaneamente accennò un sorriso soddisfatto << Sakura... >> incoccò un freccia elettrica sulla balestra e la puntò su Naruto << Ti lascerò fare quello che vuoi... ma prima ho un compito da darti... il ragazzo delle ombre dice che nel tempio c'è la soluzione per rompere l'incantesimo sui Ninja alleati dei Jinchùriki, sta venendo verso di te... abbiamo davvero bisogno di sapere... >>


Sakura capì subito cosa volesse intendere, così annuì << Ho capito >>

<< Bene. Appena sai qualcosa, avvisaci >>

Proprio in quel momento uscì dal tempio, alla luce del sole, notando il paesaggio stravolto in lontananza, i Ninja combattere tra loro, Sasori alle prese con Gaara e Yugito, Deidara che volava e sganciava bombe esplosive su altri due Jinchùriki mentre la foresta prendeva fuoco, e infine Sasuke scontrarsi con Naruto in aria, procurandole un fitta al cuore. Vedere quest'ultimi scontrarsi la faceva stare male, le ricordava il Naruto e il Sasuke del proprio mondo. Perchè? Perchè doveva andare così anche qui?

<< Hey >>

Una voce famigliare la distrasse, e vide Shikamaru venirle incontro di corsa, giusto... “il ragazzo delle ombre” << Shikamaru >>

<< Ci conosciamo? >> le chiese confuso.

<< È una storia lunga. Ora aggiornami, sono qui per aiutare >>


Quando furono dentro al tempio, Shikamaru analizzò lo stanzone con la statua, Sakura gli aveva riferito della pergamena che si era sgretolata e che anche lei non aveva trovato nient'altro. Ma il Nara non sembrava molto interessato alla pergamena, ma bensì alle pareti con le scritte sconosciute << Conosci quella scrittura? >> gli domandò.

<< Un po', ho passato gli ultimi anni a studiarla nella mia città per trovare una soluzione al problema dei Bijù. In un antico manoscritto ho letto che qui troverò la risposta >> le spiegò mentre continuava ad osservare le scritte.

Sakura si domandava se in quelle scritte sconosciute potesse esserci anche qualcosa riguardo ai portali spaziotemporali... ma ora era in secondo piano.

<< Non dice niente di diverso dai manoscritti che ho letto a Numa... a parte questa... >> si spostò davanti alla statua, osservando la scritta sopra di essa << “Prescelto, guardami e mostrami il tuo potere, tutto ti sarà rivelato” >>

<< Prescelto? >>

<< Sembrerebbe ci sia una profezia dove dice che solo il prescelto potrà portare la pace nei Bijù, ma non so cosa significa di preciso, e soprattutto non so chi possa essere... Però non c'è scritto altro. Che sia il prescelto la soluzione? >>

Sakura per quanto non conoscesse del tutto questo mondo, iniziò a ragionare e pensare. Prescelto...


<< Lui... lui fa parte del Team 7, è quello che ha salvato Konoha, che mi difende ogni volta sono in difficoltà, e che adesso sta facendo di tutto per salvare l'umanità. Questo è il vero Naruto >> finì di parlare guardando Sasuke.

<< Capisco >>

<< Per noi è surreale, noi definiamo così Sasuke >> parlò stavolta Deidara.


Questo mondo era quasi completamente al contrario... e subito le immagini del vero Naruto e del vero Sasuke le si formarono in testa, venendo poi sostituiti dai Naruto e Sasuke di questo mondo, ma all'opposto; il Sasuke di questo mondo si sovrappose al vero Naruto, e viceversa gli altri due. Per lei, ma in verità per tutti, nel suo mondo, Naruto era un'ancora di salvezza, quello che risolveva il problema, che affrontava il nemico più potente, e soprattutto quello che salvava la situazione, si poteva dire che era come “il prescelto”. Quindi... << Sasuke >> lo nominò.

<< Cosa? >>

<< Lui è il prescelto >> ne era convinta, sicura << Pensaci, lui vuole la pace. E poi sembra che la Dea voglia vedere il potere del prescelto, e se si riferisse allo Sharingan? >>

Il Nara sembrò pensarci << Non c'è nulla che faccia riferimento a Sasuke o al clan Uchiha, ma è vero che lui, più di tutti, vuole la pace... >>

<< Non abbiamo altre opzioni, o ci proviamo o oggi moriamo tutti >>

Il moro, dopo un momento di riflessione, annuì << Sì. Proviamoci >>

<< Dobbiamo avvisarlo, ma sopratutto dobbiamo trovare un modo per distrarre Naruto >>

<< Ho un'idea, per quanto misera... >>


Sasuke era alle prese con Naruto, cercava di tenerlo occupato, temporeggiando, dando modo a Sakura e Shikamaru di trovare la soluzione, se fattibile. Nel mentre teneva controllata la situazione anche degli altri compagni, sia Sasori che Deidara stavano incominciando ad avere difficoltà a gestire i Jinchùriki, entrambi iniziavano a scarseggiare con il chakra. Aveva bisogno di una soluzione, in fretta.

<< Immagino che tu sia consapevole che tu e tutti i tuoi amici verrete spazzati via >> lo provocò il biondo davanti a lui.

<< Non è ancora detto >> rispose vedendolo formare una teriosfera dalla bocca.

<< Quanto ti sbagli >> sorrise beffardo mentre preparava anche due rasengan dalle mani del proprio Bijù di chakra << Ora... >> in quel momento sparò la teriosfera contro di lui << Muori! >>

Sasuke scattò in alto, evitando il colpo potentissimo, ma senza rendersi conto di come Naruto si era avvicinato così velocemente, fu colpito dai due rasengan. Fu scaraventato violentemente al suolo, provocando una voragine e un terremoto. Fortunatamente la corazza del Susanoo l'aveva protetto.

<< Sasuke... >>

La voce di Sakura all'auricolare lo fece scattare nel rispondere subito, sperando avesse buone notizie << Dimmi Sakura >>

<< Mi sono collegato sulla vostra sintonizzazione anche io >> parlò anche Shikamaru.

<< Sasuke, devi venire al tempio, pensiamo che solo tu con il tuo Sharingan puoi venire a conoscenza delle informazioni che servono >> gli spiegò la kunoichi.

Io? Ma non c'era tempo per le domande, se loro dicevano che lui era la chiave, gli credeva... però... << Non riesco a venire, Naruto mi sta con il fiato sul collo >> guardò il nominato che si stava preparando per un altro attacco.

<< Portalo qui da noi >> gli disse Sakura.

<< Cosa? >> ma che diavolo stava dicendo? Aveva fatto e stava facendo di tutto per tenere Naruto lontano da Sakura, e quest'ultima gli diceva di portarlo proprio dove stava lei? Stava per rispondere quando sentì la voce di Shikamaru.

<< Sì, devi portarlo da noi. Userò la mia ombra per immobilizzarlo, posso tenerlo fermo per al massimo un minuto... non abbiamo molte altre scelte >>

Il ragazzo delle ombre gli era sembrato un ragazzo intelligente e sicuro di quello che diceva, e se davvero lo Sharingan era la chiave per ribaltare la situazione, doveva tentare, anche perchè probabilmente non avrebbero avuto altre opportunità... però non voleva nemmeno rischiare di coinvolgere Sakura, non voleva che anche lei perdesse la vita, non se lo sarebbe mai perdonato...


Sakura, dall'esitante risposta di Sasuke, immaginava che quest'ultimo fosse preoccupato per lei, ormai l'aveva imparato, ma non sopportava di essere messa in primo piano di fronte a una guerra << Sasuke, immagino e capisco i tuoi pensieri, ma qui c'è in ballo la vita di molte persone, io sono una persona sola e sono come tutti gli altri, e soprattutto non sopporterei di lasciar morire Sasori e Deidara... ma soprattutto te... >> prese un respirò profondo << Qui c'è la soluzione a tutto >>


L'Uchiha dopo essersi rialzato in piedi, si rese conto che Sakura aveva ragione, certo, avrebbe preferito non coinvolgerla, ma se davvero poteva salvare molte altre vite, non solo Sasori e Deidara, ma anche Hinata, Temari, Kankuro, e tutti gli altri, allora ci avrebbe provato << Sto arrivando >> volò in alto con il Susanoo, evitando un Rasenshuriken di Naruto.


<< Spero che tu abbia ragione >> le disse Shikamaru.

Deglutì silenziosamente un po' di saliva, per quanto ne era convinta, le rimaneva un minimo dubbio, si basava su un pensiero opposto, e sperava davvero di avere ragione...


Sasuke si mosse velocemente in volo, verso il tempio, facendosi seguire senza sforzi da Naruto.

<< Non ti facevo un codardo >> lo provocò il biondo.

Ignorò le sue parole, continuando a volare, fin quando vide Sakura in lontananza, davanti all'entrata.

<< Fai atterrare Naruto >> gli parlò Shikamaru nell'auricolare.

Subito l'Uchiha si mosse verso il basso, atterrando al suolo, dissolvendo il Susanoo davanti a Sakura, portandosi davanti a lei di spalle, dandole uno sguardo fugace, per poi guardare davanti a lui.

Naruto atterrò a terra, confuso, dissolvendo il chakra della volpe attorno a lui << Allontanandoti dai tuoi compagni, le tue e le loro sorti non cambieranno >>

Ora erano uno davanti all'altro, da semplici Ninja.

La rosa fece un passo sul lato, portandosi in vista Naruto, così da poterlo osservare; era identico al Naruto che conosceva lei, solo un po' più adulto, e l'espressione più dura. Era incredibilmente doloroso vederlo dalla parte del nemico, ma ormai sapeva che questo mondo era diverso, e dovette tenersi le emozioni per se, aveva bisogno di essere lucida.

Naruto era sempre confuso << Cosa- >> poi notò la ragazza alle spalle dell'Uchiha << Tu. Tu sei quella che ho ucciso tempo fa... Come- >> si interruppe da solo << Non importa. Stavolta mi accerterò che morirai sul serio, assieme ai tuoi compagni >>

Era ancora più doloroso sentirlo parlare così, ma si costrinse a non rispondere.

Naruto alzò le mani a mezz'aria e ci modellò sopra il chakra del vento, formando due Rasengan, ma all'improvviso fu bloccato, facendo dissolvere la tecnica dalle mani << Che diavolo- >> guardò in basso, notando l'ombra stringergli le gambe. Seguì poi l'ombra che si allungava su un fianco e vide Shikamaru << Tu. Traditore >>

Il Nara teneva le mani unite mezzo inginocchiato a terra, sforzando la tecnica << Andate. Ora! >>

Sasuke non se lo fece ripetere due volte, e si girò verso l'ingresso del tempio assieme a Sakura << Andiamo >>

<< Avrei dovuto farti asservire dalla Volpe >> ringhiò al Nara tentando di opporre resistenza.

<< Naruto io ti conosco, non sei sempre stato così... ti prego ritorna in te >>

<< Sei tu che non vedi le cose in modo giusto, e appena tutta questa storia sarà finita ti farò capire... >>


Sakura e Sasuke si trovarono davanti alla statua.

<< Cosa devo fare? >> le chiese.

<< L'iscrizione dice che devi guardare la Dea e mostrarle il tuo potere >>

<< Lo Sharingan >> confermò lui stesso. Senza perdere altro tempo in domande e pensieri, fece come gli aveva detto Sakura. Attivò lo Sharingan.

Attesero qualche secondo, ma niente, non succedeva nulla.

<< Sei sicura che io posso- >>

<< Il Mangekyò Sharingan >> provò a dire. Dopotutto era il pieno potere dell'occhio.

Senza ulteriori indugi, eseguì. Attivò il Mangekyò Sharingan, senza usare Amaterasu o il Susanoo.

Sakura osservava la statua, sembrava non succedesse proprio nulla. Iniziava a pensare di aver pensato male, forse il prescelto di questo mondo non era Sasuke... si sentì frustrata e rassegnata. Ma un istante dopo, incredibilmente l'occhio sulla fronte della statua della Dea Kaguya si aprì, illuminandosi di rosso, era proprio lo stesso occhio con le tomoe dello Sharingan e i cerchi del Rinnegan della Kaguya del proprio mondo. Vederlo la fece rabbrividire un po'.

<< Percepisco un enorme potere... >> parlò il corvino mentre veniva lentamente avvolto da un'aura violacea.

Nemmeno il tempo di dire qualcosa, che vide l'Uchiha irrigidirsi e sollevarsi da terra, levitando ed entrare in uno stato di ipnosi, tenendo gli occhi completamente aperti verso l'occhio della statua << Sasuke >> provò a chiamarlo << Che succede? >> ma lui rimaneva immobile, non la sentiva nemmeno. Iniziava a preoccuparsi... << Sasuke! >> provò a richiamarlo provando a toccargli un braccio, scottandosi subito dopo le dita. Ritirò indietro la mano soffocando un gemito di dolore. Che diavolo gli stava succedendo? Era un cattivo segno, o faceva parte di uno strano rituale? Non sapeva cosa fare...

Improvvisamente sentì tremare il pavimento, notando il soffitto dare altri segni di cedimento, e poi subito dopo un'esplosione esterna. Fu recettiva e svelta nel concentrare il chakra nel pugno per disintegrare un grosso pezzo di pietra cadere da sopra la testa. Pezzo dopo pezzo, il soffitto crollava, facendo filtrare la luce solare, fino a crollare completamente ed esporre la grande sala all'aperto, con una consistente nuvola di polvere annebbiare la vista. Sasuke era ancora immobile, la statua integra con l'occhio ancora aperto e luminoso.

<< Non mi intralciare >>

Girò lo sguardo alle sue spalle, verso la voce di Naruto, lo vide atterrare Shikamaru contro delle rocce della montagna. Sembrava avergli fatto perdere i sensi. Merda. Naruto ora non era più immobilizzato. E poi lo vide spostare la testa e lo sguardo verso di lei e Sasuke, indurendo l'espressione con rabbia.

<< Mi avete già fatto perdere troppo tempo >> fece un passo verso i due, notando una strana aura attorno a Sasuke << Che diavolo sta- >> si interruppe da solo << Non importa. Ora metterò fine alla vostra inutile vita >> fece qualche passo sulle macerie del tempio.

Sakura lo vide avvolgere il suo corpo con il chakra della Volpe, era tutto luminoso. Doveva fare qualcosa, doveva fermarlo, non poteva farlo avvicinare a Sasuke, non gli avrebbe permesso di ucciderlo, così si posizionò completamente davanti alla sua visuale, con i pugni pronti nelle mani, attivando il Byakugou.

<< Credi davvero di potermi affrontare? >> sorrise beffardo lui.

No, non lo credeva, sapeva quanto lui fosse nettamente più forte, ma era suo compito fare qualsiasi cosa per fermarlo, a costo di morire.

Naruto si avvicinò ancora, formando su una mano un Rasengan di un certo diametro.

Anche cercando di evitarlo, non ce l'avrebbe fatta, sapeva che era molto veloce, ma anche volendo non si sarebbe mossa da lì, non poteva permettere di colpire Sasuke, qualsiasi cosa gli stesse succedendo. Rimase lì, pronta a ricevere il colpo.

Naruto non perse altro tempo, e scattò in avanti contro la kunoichi, puntandole il Rasengan << Muori! >> un 'istante dopo si scontrò contro una specie di parete di chakra, il Rasengan non avanzava, osservò meglio, no, era uno scudo di chakra.

Sakura tendeva il braccio teso in avanti, la mano stretta in un pugno, con il bracciale di legno e meccanismi di Sasori aperto, attivo, scudandola. Sentiva l'immensa forza che minacciava di sovrastarla, e per tentare di non perdere l'equilibrio, concentrò il chakra sotto la pianta dei piedi. La forza di Naruto era talmente potente che fu costretta a conficcare i piedi di un paio di centimetri al suolo. Sentiva di non poter durare a lungo. Dannazione.

<< Hai solo rimandato la tua morte per poco, non puoi nulla contro di me >> le disse con un ghigno malevolo sulle labbra.

Il braccio iniziava a farle male, e anche sostenendolo con l'altro non cambiava nulla. In più il congegno di Sasori aveva dato i primi segni di rottura, aveva notato qualche piccola crepa nel legno, non sarebbe durata ancora per molto << Ti prego Naruto... >> lo supplicò lo stesso sapendo di non stare parlando con il vero Naruto. Era terribilmente devastante doverlo vedere con quello sguardo malevolo, le emozioni tendevano a venire fuori, gli occhi si erano fatti lucidi e le si era formato un groppo in gola.

Incrementò le dimensioni del Rasengan e dette una spinta maggiore verso la kunoichi << Ora muori! >>

Proprio in quel momento il bracciale si ruppe, e lo scudo si dissolse in un attimo. Non poteva fare nulla per evitare il colpo, si parò il viso con le braccia incrociate davanti e chiuse gli occhi.

Il colpo non arrivò, ma sentì un rumore di acqua e un grido sorpreso di Naruto. Aprì gli occhi, vedendo il biondo e il Rasengan essere travolto da un immenso flusso di acqua provenire da un lato. Chi-. Spostò lo sguardo verso la direzione da cui era venuta l'acqua, notando un Ninja dai capelli di un azzurro chiarissimo e una grossa spada dietro la schiena, gli sembrava famigliare...

Il ragazzo spostò lo sguardo sulla kunoichi e sgranò gli occhi sorpreso e confuso << Ma tu... come è possibile? >>

Ora che lo aveva visto meglio, poteva riconoscerlo, se non errava doveva trattarsi di Suigetsu, uno dei compagni del Team Taka di Sasuke. Lo vedeva parecchio confuso nel vederla, probabilmente anche lui conosceva l'altra Sakura. Lo vide schiudere le labbra per parlare, ma fu distratto dal rumore di macerie essere scaraventate con forza al suolo. Girò la testa, notando Naruto rialzarsi con rabbia, evidentemente scocciato.

<< Vi ammazzo tutti! >> ringhiò mentre scattava verso il Ninja con un altro Rasengan.

Suigetsu evitò il colpo, trasformandosi in stato liquido, facendosi passare il corpo di Naruto attraverso, solidificandosi alle sue spalle, pronto a contrattaccare con la spada. Ma nel momento che tentò di colpirlo, fu afferrato sveltamente dal collo, tentò invano di liquefarsi in acqua, ma qualcosa attraverso la mano del Jinchùriki lo bloccava.

<< So benissimo chi sei, so cosa sei capace di fare >> gli parlò beffardo. Senza perdere altro tempo gli scaraventò il Rasengan nello stomaco, lasciando la presa, buttandolo contro la kunoichi con forza.

Sakura buttò le mani avanti, e lo afferrò per le spalle, evitando che cadesse malamente al suolo. Lo sentì gemere di dolore, notando le evidenti bruciature sull'addome attraverso la maglia mezza strappata. Si abbassò sostenendolo e appoggiandolo al suolo con preoccupazione, la ferita poteva sembrare superficiale, ma sapeva benissimo cosa era in grado di fare il Rasengan di Naruto, e da Ninja medico riusciva a capire e notare meglio di un semplice Ninja; aveva un'emorragia interna e gli organi erano schiacciati. Per questo si era affrettata a curarlo, non voleva che nessuno perdesse la vita, nemmeno uno sconosciuto << Guarirai >>

Emise un gemito di dolore << Sei... identica a lei... >> le disse un attimo prima di svenire.

Non era sorpresa da quelle parole, ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Naruto sorrise malignamente << È inutile che lo curi, tra poco morirete entrambi >> dicendo questo si trasformò nell'enorme Volpe di chakra.

Sakura smise di curare Suigetsu, gli aveva dato le cure necessarie per sopravvivere, non aveva tempo di curarlo completamente. Si alzò in piedi e fece due passi avanti con sempre il Byakugou attivo e i pugni stretti, pronta a fronteggiarlo, o almeno fare qualcosa per prendere tempo; Sasuke era ancora in quello stato di ipnosi e non sapeva quanto tempo gli sarebbe servito per terminare quel rituale, o almeno sperava che lo fosse.

<< Sei proprio una stupida >> le disse beffardo << Non sarai più tanto fortunata >>

Sakura non perse tempo nel agire, tentando di prendere secondi preziosi, così concentrò il chakra nel pugno e velocemente lo indirizzò in basso, sul terreno roccioso. Spaccò e creò crepe sul terreno davanti a lei, destabilizzando l'equilibrio di Naruto. Contò veramente molto poco, dato che quasi subito lui levitò.

<< Mi sono stancato di perdere altro tempo >> era davvero stufo di essere intralciato inutilmente. Si preparò per concentrare il chakra sulla bocca della Volpe.

Sakura si allarmò, sapeva che stava per lanciare una teriosfera, anche volendo spostarsi non l'avrebbe evitata, e poi in ogni caso avrebbe preso in pieno, non solo lei, ma anche Sasuke e Suigetsu dietro di lei. Non sapeva cosa fare, era al di sopra della sua portata... No, forse una cosa c'era... si morse un po' il pollice e fece per sbattere il palmo a terra, quando all'improvviso si ritrovò cambiata di posizione, dietro a Suigetsu steso a terra. Quando alzò lo sguardo, spalancò gli occhi stupita, Sasuke era davanti a lei, poco più avanti girato di spalle. Lo vide evocare il Susanoo e alzarsi al pari di Naruto. Come aveva fatto?

Il biondo sparò la teriosfera con aggressività verso i tre.

L'Uchiha sguainò la katana del Susanoo intrisa di fulmine mista a fiamme nere e tagliò di netto la potente teriosfera, dividendola a metà, così da colpire due punti ai lati della montagna.

Ci fu uno spostamento di aria improvvisa. Era stato incredibile come aveva tagliato quel potentissimo colpo.

<< Katsuyu sarebbe stata spazzata via >> le parlò Sasuke sempre di spalle.

La rosa era stranita, sembrava che Sasuke fosse diverso, più forte, perchè contrastare una teriosfera era quasi impossibile, e poi come aveva fatto a spostarla dietro senza che se ne rendesse conto?

L'Uzumaki si innervosì ancora di più << Perchè non muori una buona volta? >> gridò infuriato.

<< Sakura... >> Sasuke si girò di un po' per guardarla.

Spalancò gli occhi sorpresa, ora era tutto più chiaro, Sasuke era davvero più forte perchè aveva ottenuto il Rinnegan nell'occhio sinistro, proprio come il vero Sasuke. Allora anche lo scambio di posizione era uno potere di quell'occhio?

<< Stai indietro. Ora metterò fine a quest'assurdità >>

Naruto ghignò con aria superiore << Non so che cazzo ti è successo, ma ti è rimasto solo un occhio con lo Sharingan, pensi davvero di- >>

Non lo fece nemmeno finire di parlare, che portò velocemente la mano in avanti con il palmo rivolto verso di lui, facendo uscire una catena violacea, che penetrò il chakra della Volpe, e anche il petto di Naruto.

Il biondo si allarmò, provò a portare le mani sulla catena, per poterla togliere, ma si scottò << Che cazzo è? >> sentì poi una strana sensazione in tutto il corpo e si ritrovò impossibilitato nel comandare il chakra della Volpe, ritrovandosi nella sua forma da semplice Ninja << Che cosa mi stai facendo? >>

Sasuke era calmo e tranquillo << Ti sto estraendo la parte oscura del Bijù >>

Sakura sgranò gli occhi.

<< Non sei te stesso con quell'oscurità, sei offuscato dall'odio e dalla rabbia >>

<< Non è vero! E poi dici tanto che non vuoi uccidere nessuno, ma sai benissimo che si mi estrai la Volpe io- >>

<< Non morirai >> lo interruppe << La Volpe rimarrà dentro di te, solo senza la parte oscura >> gli spiegò meglio.

Naruto era infastidito, voleva contrastarlo, ma si sentiva immobile, impossibilitato di eseguire qualsiasi cosa se non parlare. Appena sentì una fitta quasi dolorosa al petto, percepì uno svuotamento di chakra improvviso. Gridò non appena sentì un'ultima fitta di dolore più intensa, e senza rendersi conto manifesto una potente onda d'urto tutt'intorno.

L'onda d'urto si espanse violenta ovunque, Sakura riuscì in tempo a balzare verso Suigetsu e tenerlo fermo a terra per sicurezza. Nel tentativo una grossa pietra le volò addosso scontrandosi contro la fronte, destabilizzandola e farla cadere all'indietro, sbattendo la testa per poi perdere i sensi.


Sasori era alle strette, non riusciva più a gestire i due Jinchùriki, Gaara era riuscito a bloccargli le gambe, facendo salire la sabbia sempre più su, mentre Yugito stava per sferrargli un colpo di artigli. Stavolta non avrebbe potuto fare nulla, le sue marionette erano malconce e non gli rimaneva una goccia di chakra. Sarebbe stata la fine. Sperava che Sakura fosse salva, e con questo pensiero spostò lo sguardo verso il tempio, notando in lontananza il maestoso Susanoo di Sasuke davanti alla Volpe. Non vedeva Sakura, ma il tempio distrutto sì, sperava con tutto il cuore che fosse salva. Sperava anche che in qualche modo lei avrebbe trovato il modo di tornare nel suo mondo, voleva morire con la convinzione che avesse compiuto la missione. Alzò poi lo sguardo verso il cielo con un leggero sorriso sereno. Sakura tra poco ti raggiungerò...

Improvvisamente un'onda d'urto travolse tutti gli altri Ninja nei d'intorni. Gaara e Yugito vennero presi da un malore al petto, e in un'istante si materializzò una catena violacea che proveniva dal palmo della mano di Sasuke sempre fermo davanti a Naruto.

Sasori si sentì libero dalla sabbia, notando i due Jinchùriki inginocchiarsi a terra. Era salvo. Le due catene provenivano da Sasuke? Da così lontano? Che cosa stava facendo? Notò anche altre catene, due verso Fuu e Yagura, con Deidara a terra senza chakra, altre quattro puntate verso Sud in mezzo alla foresta. Sembrava che quelle catene avessero localizzato istantaneamente le posizioni dei Jinchùriki.


<< È tutto finito Naruto >> gli parlò Sasuke, mentre percepiva di avere agganciato tutti i Jinchùriki. Con uno strattone tirò indietro le catene, con agganciate del chakra nero su tutte. Tirò fino a farle scomparire nel palmo della mano. Si osservò quest'ultimo, notando formarsi un simbolo di Yin e Yang.


L'Akasuna spostò lo sguardo verso Temari, la quale stava poco lontano da lui, le notò formarsi un sigillo sulla fronte, e infine rompersi e scomparire. Si era spezzato l'asservimento?

<< Aaaah! >>

Il rosso spostò velocemente la testa verso la voce, notando Hinata urlare disperata con le lacrime agli occhi.

Sai e Neji le si fiondarono vicino.

<< Che succede? >> domandò confuso Sai.

Hinata istintivamente si aggrappò alla maglia del cugino, continuando a piangere con disperazione e dolore << No. No. Non... Non posso averlo fatto davvero... >>

<< Ma è tornata in se? >> Neji stringeva la cugina a se, guardandosi attorno.

<< Sembra che tutti siano tornati se stessi >> parlò Sai.


Di nuovo il suono dell'acqua e di bolle che salivano verso l'alto. Di nuovo tutto nero. Non si muoveva, non ci riusciva. Ricordava anche di aver già sognato una cosa simile, stava forse sognando ancora? Sentì poi il rumore ovattato di una porta chiudersi, voleva aprire gli occhi per vedere, ma proprio non ci riusciva. E poi improvvisamente sentì vibrare ogni cosa, come se fosse in atto un terremoto.

<< Cosa succede? >>

Una voce ovattata. Non riusciva a capire se la conoscesse o meno. E poi all'improvviso una scossa più forte e un suono ovattato di un tonfo colpì, e inspiegabilmente gli occhi le si spalancarono senza aver dato il comando. Vide di essere in una teca di vetro piena d'acqua, con delle bolle che salivano verso l'alto, era attaccata ad un respiratore, poi si guardò le braccia, aveva diverse flebo attaccate alle vene, e alla fine notò dei fili di capelli rosa ondeggiare in avanti nell'acqua. Fu sorpresa nonostante sapesse di stare sognando... o forse...

<< Ti sei svegliata >>

Alzò lo sguardo verso la voce ovattata, e vide la sagoma che si affacciava alla teca di vetro, fu sorpresa e quasi spaventata di vedere Orochimaru.

<< Solo un momento >> le disse mentre si avvicinava a una pulsantiera accanto alla teca.

Lentamente l'acqua iniziò a scendere di livello, fino a riuscire ad appoggiare i piedi in fondo. Si guardò il corpo, era mezza nuda, aveva indosso dei pantaloncini corti e bianchi, e una fasciatura sul seno. Ancora una volta senza comando, si tolse il respiratore con la mano, e respirò a pieni polmoni mentre la teca si apriva davanti.

<< Non so cosa fosse quell'onda d'urto, ma ti ha svegliata >> le spiegò l'uomo.

Onda d'urto? L'onda d'urto che aveva creato Naruto? Allora questo voleva dire che...

<< Devo- >> si interruppe un momento << Devo andare al tempio di Kaguya >>

la Sakura di questo mondo era viva. Allora tutti quei sogni erano i suoi ricordi... e ora stava vedendo attraverso i suoi occhi. E se lei voleva andare al tempio di Kaguya, voleva dire che anche lei aveva visto attraverso lei stessa. Questo voleva dire che erano collegate.

<< Sakura >>

Un'altra voce, proveniente dalla sua testa stavolta.

<< Sakura svegliati >>


Si svegliò spalancando gli occhi prendendo aria nei polmoni. Sopra di lei il cielo terso e lucente. Il sole le fu coperto dalla sagoma di Sasuke, il quale le stava inginocchiato accanto.

<< Hai sbattuto la testa >> le disse.

In effetti le doleva vicino alla fronte e dietro la nuca.

<< È tutto finito >> aggiunse mentre alzava lo sguardo verso una determinata direzione.

A quel punto si alzò con il busto, notando di essere in mezzo a tutti i Ninja e i Jinchùriki, sembravano tutti mezzi doloranti e malconci, notò Deidara stringere la mano a Yugito in segno di pace. Ce l'avevano davvero fatta? Allora questo voleva dire che... spostò lo sguardo su Naruto, notandolo aiutare Shikamaru ad appoggiarsi a terra, per poi avvicinarsi verso di lei e Sasuke, abbassandosi con le gambe flette su se stesse.

<< Mi dispiace >>

Era stupita, ma contenta di vederlo calmo e tranquillo, magari non sorridente come lo era il vero Naruto, ma era già abbastanza. Non riuscì a trattenersi nel sfogare alcune lacrime di gioia << Sono così felice >>

Naruto corrugò la fronte confuso.

Sasuke le sorrise teneramente << È una storia lunga e complicata >> parlò al biondo al suo fianco.

Dopo qualche istante Naruto prese di nuovo parola << Sasuke, dovrei rispondere dei miei crimini >>

<< Capisco come ti senti, ma non eri davvero tu a fare quello che facevi, eri manovrato dalla parte oscura del Bijù, come tutti gli altri. Sono sicuro che troveremo un accordo e una soluzione >>

<< Aaah! >>

Un grido femminile attirò l'attenzione di tutti loro. Era Hinata che si disperava e piangeva addosso al cugino.

Naruto si alzò in piedi in modo serio, e si avviò verso i due Hyuga e Sai.

<< Va tutto bene Hinata, è tutto finito >> provò a dirle ancora Neji.

Sai era dispiaciuto nel vederla in quelle condizioni, sapeva che stava male per aver ricordato di aver ucciso Kiba. Non sapeva cosa dire e fare. Notò Naruto avvicinarsi a loro, e subito si innervosì, alzandosi in piedi, bloccandolo nell'avvicinarsi ulteriormente << Qualsiasi cosa tu voglia fare non è gradito, hai già fatto abbastanza >>

<< Non voglio farle del male >>

<< Non mi interessa. È così per colpa tua >> lo aggredì ancora Sai.

Neji intervenne << Calmati Sai. Lascialo avvicinare >>

Sai fece una smorfia infastidita, ma lo lasciò passare.

Naruto si abbassò di nuovo a gambe flette, accanto alla corvina, guardandola dispiaciuto per quello che le aveva fatto << Hinata... >> la chiamò.

La corvina sentendo la voce del biondo, si staccò dal cugino. Lo guardò con le lacrime agli occhi, notando come fosse diverso ora Naruto. Negli ultimi anni aveva avuto una relazione con lui, intima, e per un momento aveva creduto che fosse stato dovuto all'asservimento, ma ricordava che si era innamorata davvero di lui, durante la sua prigionia, prima di essere asservita alla Volpe. Ricordava di aver visto del buono in lui, l'aveva risparmiata dopo tutto, l'aveva visitata ogni giorno in prigione, non sapendo perchè lo facesse. E quando un giorno aveva aperto la cella e si era avvicinato più del necessario, l'aveva quasi baciata, era stato lì che si era innamorata di lui. Quei sentimenti erano veri.

<< Mi dispiace di averti usata >> le disse amareggiato.

<< Non sei stato tu, era la volpe a manovrarti, come ha fatto con me... >> di nuovo il ricordo in cui uccideva Kiba. Stava malissimo, il cuore sanguinava dolorante.

<< Sto male anche io, ho ucciso molte più persone io, e credimi che mi sento malissimo per questo >> si mise una mano sul cuore << Se tu mi permettessi di- >> si interruppe un momento << … se mi permettessi di aiutarti... Io... Io provo davvero qualcosa per te, vorrei poter fare qualcosa... >> non sapeva nemmeno come esprimersi.

Sai lo guardò con disappunto.

La Hyuga rimase a guardarlo per un lungo istante, elaborando ancora una volta il tutto, e infine decise di prendergli la mano che aveva ancora sul petto << Voglio aiutarti anche io >> riuscì a stirare un debole sorriso, nonostante il dolore e la sofferenza.


Nel frattempo Sakura, dopo aver smesso di guardare Naruto, si ricordò del sogno non sogno, spalancò gli occhi ancora incredula a quello che aveva scoperto, cercò subito la sagoma di Sasori, vedendolo tenersi a malapena in piedi, con una mano premuta sull'addome, mentre stringeva la mano ai fratelli Sabaku << Sasori! >> lo chiamò a gran fiato.

Il rosso si girò di scatto sgranando un po' gli occhi. Non ci pensò due volte nel camminare verso di lei.

<< Che succede Sakura? >> le domandò Sasuke ancora al suo fianco.

Anche Deidara si avvicinò in quel momento, mentre Sasori si sedeva sfinito all'altro fianco della kunoichi.

Il rosso le accarezzò la chioma rosata << Sono contento che- >>

<< Sakura >> lo interruppe subito << Lei è viva >>

Tutti e tre i Doragon spalancarono gli occhi.

<< Cosa?! >> domandò Sasuke.

<< Come lo sai? >> domandò Deidara.

Sasori rimase in silenzio, incredulo dalle sue parole, il cuore gli batteva fortissimo, speranzoso e impaziente.

<< L'ho vista mentre ero svenuta. Non so come sia possibile, forse siamo collegate, ma credo fosse stata in coma fino ad adesso. Quasi tutte le notti sognavo frammenti dei suoi ricordi, ma io pensavo fossero solo sogni dovuti allo stress, ma ora so che erano i suoi ricordi >> spiegò velocemente.

Sasori credeva di stargli per esplodere il cuore << Dov'è? >> gli importava solo di trovarla.

<< Non lo so, però ho visto che Orochimaru si è occupato di lei tutto questo tempo. Però lei sa dove siamo noi, ha visto attraverso i miei occhi >> puntò lo sguardo su quello color miele di Sasori.

L'Akasuna si specchiò in quegli occhi di giada, lei l'aveva visto? Lei era viva. Il cuore palpitava impazzito, voleva vederla, abbracciarla e baciarla.

<< Sasori lei sta arrivando qui >> le fu spontaneo sorridergli. Vedeva chiaramente quanto fossero immensi i sentimenti del Ninja della Sabbia, era contenta per lui, e sollevata nel sapere che l'altra se stessa era viva.

Non poté controllare le emozioni, e si ritrovò a versare qualche lacrima di gioia. Per un lungo anno aveva sofferto, aveva quasi accettato la sua morte, e alla fine, grazie ad un'altra Sakura, lei tornava da lui. Non si spiegava come poteva essere viva, e nemmeno sapeva chi fosse questo Orochimaru, ma non gli importava.

<< Quindi non sei sua sorella? >>

I quattro Ninja si girarono verso la voce, era Suigetsu che si era trascinato in piedi con una mano premuta sull'addome.

<< Orochimaru è il mio maestro. Un anno fa, dopo un'esplosione in mezzo alla foresta ho visto quella ragazza finire in mare, l'ho recuperata. L'ho portata subito nel covo del mio maestro, Orochimaru conosce diverse arti proibite; essendo morta da poco aveva la possibilità di resuscitarla, ma una volta fatto, è rimasta in coma. Abbiamo scoperto solo il suo nome, Sakura, era scritto su uno dei suoi Kunai, ma non aveva coprifronte, non sapevamo di che villaggio fosse, e non abbiamo chiesto in giro per non rischiare di lasciarla al nemico. Il mio maestro ha pensato poi fosse saggio tenerla al sicuro nel covo >> spiegò brevemente Suigetsu << Mi fa piacere che si sia svegliata, anche se non capisco chi tu sia >>

Sasuke sospirò << Ti spiego tutto con calma >>


<< È pazzesco >> commentò Suigetsu dopo aver ascoltato la vicenda della giovanissima Sakura << Due Sakura >>

<< Quanto tempo le ci vorrà per raggiungerci? >> domandò Sasori riferendosi alla sua Sakura.

<< Un giorno >>

Nel frattempo la rosa, riascoltando per l'ennesima volta l'accaduto, si era un po' rattristita; erano arrivati al tempio per cercare una dannatissima pergamena, l'aveva trovata, ma si era sgretolata, e il tempio ora era distrutto, la possibilità di tornare nel suo mondo si erano annullate. Era frustrata e arrabbiata, incapace di poter tornare da suoi veri compagni, incapace di poterli aiutare a sconfiggere Kaguya, sempre se fossero ancora vivi...

Sasuke notandola cambiare espressione, capì i suoi pensieri << Sakura... >> attirò la sua attenzione << Quando sono stato investito dal potere delle Dea, ho avuto una visione, lei mi parlava, mi ha riempito di informazioni, dandomi un nuovo potere, è così che sono riuscito poi a far tornare i Jinchùriki pacifici >>

Lo ascoltava, come tutti lì intorno, e anche se era contenta che era riuscito a mettere fine ai conflitti, non era di consolazione al suo problema...

<< Con potere, intendo anche i portali spaziotemporali >> aggiunse.

Spalancò gli occhi.

<< Davvero puoi fare una cosa simile? >> domandò Deidara.

<< Non ho ancora avuto modo di provarlo, ma Kaguya mi ha mostrato di poterlo fare >>

La speranza tornava << Mi stai dicendo che posso tornare nel mio mondo? >>

<< La Dea mi ha spiegato che il varco che hai aperto con Obito è stato dovuto ad un'anomalia, ma lei essendo Dea in questo mondo, ha percepito quel portale, l'ha assimilato. Mi ha dato modo di poterlo aprire, ma solo una volta per poterti far tornare nel tuo mondo. Ha aggiunto anche che se tu rimanessi qui, in futuro porterebbe confusione e catastrofi in questo mondo >>

Era rimasta stupita dalle sue parole, ma era felice che lui potesse darle modo di tornare, grazie alla Dea di questo mondo. Non l'avrebbe mai detto, ma doveva ringraziare la Dea Kaguya.

<< Puoi restare almeno un altro giorno? >> domandò Sasori.

Un giorno? Per poter incontrare l'altra se stessa? Sarebbe stato strano, ma curioso.

<< No, aprirò il varco adesso. Non sappiamo se il tempo nel suo mondo sia andato avanti o si sia fermato, deve tornare ora >> rispose l'Uchiha << In qualunque stato sia il tuo mondo, non puoi rimanere qui >> si rivolse alla kunoichi.

Sasuke aveva ragione, lei era fuori posto qui, era ovvio che poteva compromettere l'avvenire di questo mondo, non sapeva come, ma era meglio evitare di rovinarlo o distruggerlo. Sarebbe tornata nel proprio mondo, intatto o distrutto che fosse << Sono d'accordo >> però era un po' triste dover dire addio a loro tre, dopo gli ultimi giorni passati insieme. Infondo erano bravi Ninja, e ci si era affezionata. Avrebbe voluto incontrare l'altra Sakura, assistere alla riconciliazione tra lei e Sasori, al suo compagno di Team Sasuke, e l'amico devoto Deidara, ma non poteva far aspettare ancora i suoi veri compagni.

<< Mi mancherai >> Deidara si sbilanciò in avanti per darle un abbraccio.

Fu presa alla sprovvista, non si aspettava di essere abbracciata, specialmente da Deidara, per quanto strano, le faceva piacere. Sorrise teneramente << Anche tu >>

Il biondo sciolse l'abbraccio.

Sakura poi spostò lo sguardo verso Sasori, doveva ammettere che lui più di tutti l'aveva sorpresa e stupita, e ancora una volta si ritrovava a comprendere del perchè la Sakura di questo mondo avesse scelto lui. Si meritava davvero l'amore dell'altra se stessa << Grazie per tutto >>

Il rosso le rispose con un abbraccio, stringendola a se << Grazie a te >> se lei non fosse capitata nel loro mondo, probabilmente la sua Sakura non si sarebbe svegliata, e forse non avrebbe mai scoperto che era viva.

<< Mi ricorderò sempre di te >> gli disse ricambiando l'abbraccio. Ancora una volta sentì quanto umano era, carne e ossa, le faceva ancora uno strano effetto, ma era bello poter aver conosciuto un Sasori umano con dei sentimenti.

<< Faccio il tifo per te... >> le sussurrò vicino all'orecchio.

Per cosa?

<< Conquista il tuo Sasuke >> le sussurrò ancora.

Era facile a parole, sarebbe stato meraviglioso poterlo davvero conquistare, era tutto da vedere, non sapeva ancora che cosa sarebbe avvenuto nel suo mondo, se ancora c'era...

Sciolsero l'abbraccio a malincuore.

A quel punto le rimaneva Sasuke, spostò lo sguardo su di lui, un po' imbarazzata, l'avrebbe abbracciata anche lui? << Mi ha fatto piacere- >>

Non la fece finire di parlare, che si era portato subito in avanti per abbracciarla, senza dire nulla.

Le veniva quasi da piangere a quel contatto, lui più di tutti loro, le sarebbe mancato maggiormente, era innamorata di lui, ed era perfetto, bello, buono e premuroso, cosa che il vero Sasuke non era. Avrebbe voluto davvero che il vero Sasuke fosse come lui... Anche se stava con un'altra donna, era comunque contenta che avesse una famiglia, soprattutto che aveva il suo adorato fratello. Le aveva fatto anche piacere sapere che lui anni prima era stato innamorato dell'altra Sakura, anche se forse ancora adesso provava qualcosa per lei, in modo lieve.

<< Il Sasuke del tuo mondo... ha solo bisogno di capire... non arrenderti >> le parlò piano vicino all'orecchio.

Inutile dire che le scappò una lacrima. Gli sarebbe mancato, tanto anche, come anche tutti loro. Non avrebbe mai pensato che fosse stato così difficile, ma soprattutto triste.


Pochi minuti dopo, era pronta a tornare nel suo mondo, aveva quasi l'ansia, paura di trovare tutto distrutto, tutti morti... Sasuke le stava affianco, anch'esso pronto ad attivare il varco. Sasori e Deidara erano poco più indietro, dietro ancora c'erano tutti gli altri Ninja e Jinchùriki, tutti erano pronti ad assistere a quell'evento unico.

<< Sei pronta? >> le chiese l'Uchiha.

Era preoccupata, ma era determinata a tornare nel proprio mondo << Sì >>

A quel punto Sasuke attivò il potere del Rinnegan e lentamente davanti a loro si formò un varco.

Solo quando fu abbastanza grande, sgranò gli occhi rincuorata di vedere ancora Obito in ginocchio dall'altra parte, sembrava ancora nello stesso punto, che nemmeno si fosse mosso da lì.

<< Obito... >> sussurrò Sasuke << Sembra che il tempo non sia passato nel tuo mondo >> parlò a Sakura.

La rosa notò Obito stranito e confuso.

<< Ora va, non posso tenerlo aperto per molto >>

Sakura a quel punto dette un'ultima occhiata a Sasuke, e poi a Deidara e Sasori, sorrise ai tre, ricevendo indietro lo stesso sorriso. Poi si rigirò, e si avviò verso il portale, facendo infine un balzo al suo interno, per poi vedersi chiudere il portare alle spalle.

<< Sakura? >> Obito era confuso << Che cosa ti è successo? Hai cambiato vestiti? >>

<< Quanto tempo è passato? >> domandò.

<< Da quando sei stata risucchiata, più o meno due minuti >> le rispose.

Due minuti? Questo stava a significare che il tempo nell'altro mondo era più veloce.

<< Quello non era Sasuke? >> chiese lui.

<< Non quello che cerchiamo noi. Ero in altro mondo >> gli rispose mentre si portava alle sue spalle. Non avevano tempo da perdere per i racconti << Dobbiamo continuare a cercare Sasuke >> appoggiò le mani sulle spalle dell'Uchiha e riattivò il Byakugou.

<< D'accordo. Allora continuiamo >> Kamui.

L'ennesimo varco dimensionale si aprì davanti a loro, e stavolta era quello giusto, era un deserto di sabbia, e in lontananza c'era la sagoma di Sasuke.

<< Sasuke! >> lo chiamò urlando lei.

<< L'abbiamo trovato! >>




~~♥~♥~





Ciao Ninja ♥

Chiedo scusa per il ritardo, ma nelle ultime settimane ho lavorato parecchio, e ho avuto meno tempo per scrivere. Purtroppo sarà così d'ora in avanti, ma non vi preoccupate, scrivo e scriverò, solo che lo farò in tempi un po' più lunghi.

Comunque ci tengo a spiegare che alcuni personaggi hanno abilità aggiuntive, ho dovuto farlo con alcuni, soprattutto con Sasori, altrimenti sarebbe stato un semplice marionettista come Kankuro. Infondo è un altro mondo, tutto è possibile.

Altra cosa, purtroppo i combattimenti non sono il mio forte, e per questo alcuni li ho dovuti tagliare, proprio non mi venivano, e poi se li avessi scritti tutti sarebbe stato troppo lungo, troppi personaggi da fare, quindi ho deciso di gestire il capitolo così, concentrandomi sulle cose importanti. Spero che abbiate lo stesso apprezzato.

Il prossimo capitolo sarà l'ultimo, sarà l'epilogo.

   
 
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