Da: Visconte@alterego.sh
Oggetto:
Data e ora: 13 settembre h. 9:22
Quell’imbecille del mio
assistente non si era dimenticato la mia valigetta di lavoro a Milano?
Avevo dentro persino il
cellulare per la tua piccola C e un biglietto di Dan. Imbecille.
Sta tornando di corsa a
prenderlo ed è un miracolo che non gli do fuoco.
Ti aggiornerò quindi su come è
andato il primo giorno qui.
Come sai, sono qui per le
fotografie del cd delle JaKe di settembre.
Puffo ha cominciato a
volteggiare come un avvoltoio con la Piccola C. che, comunque,
Ho avuto un piccolo ritorno di
fiamma con la nostra amica Carme, nulla di che se non per alcune note che ora
ti riporto.
Perché sì, lo sai: sono un
santo.
Quando io e Jakie siamo
arrivati in hotel, abbiamo subito incontrato Carmen che ha voluto presentare
subito alla tua piccola C. la mia protegee.
Ci ha invitato tutti a cena a
casa sua e quando è stato il momento di tornare a casa ha insistito perché
rimanessimo. Ho rifiutato, ma lei ha insistito.
Alla fine le ho detto: “Va
bene, ma solo se la passo con te!”.
Lei ha sgranato occhi e bocca
(la sua grande bocca) e ha risposto “Impossibile. C’è qui Igor…”
Perché sì, sta ancora con Igor
che di russo ha solo il nome.
Non so se lo sai, ma Igor non
è sveglio come il suo nome e ha attaccato briga con marito della sua facile
amante che quindi deve venire da queste parti per giocarci un po’.
Quella tenutaria di bordello
della sua assistente (l’adoro) mi ha messo nella stanza affianco a quella di Carmen,
in opposizione a quella di Igor.
Ho sguinzagliato Jakie che ha
mandato il suo inebriante profumo di lesbica nella direzione di quell’idiota e
come è finita? Che hanno litigato. Dovevi vederla: tentare un contegno davanti
a VIV e alla Piccola C.
Io feci per calmarla,
ricordandogli quanto VIV fosse pettegola… e alla fine ha ceduto le armi ma ha
deciso di non rivolgergli la parola. Il fatto che ci fossero delle persone
all’oscuro dei fatti ha permesso che lui dovesse evitare qualunque spiegazione
o Vessa avrebbe saldato il suo conto. Gli ha proposto di discuterne a letto ed
è finita con uno schiaffo.
Ho quasi pensato io stesso che
lei fosse davvero arrabbiata… lei sembrava sconvolta e lui… beh. Temo che Igor
sia davvero innamorato il che la fa capire lunga su di lui.
Due ore dopo cantava "L'amour
est un oiseau rebelle" vestita solo di una vestaglia di tulle e della luce
della luna sul terrazzo di camera mia.
Lo sai, sono un uomo discreto:
non ti racconterò i particolari ma non è stata la sola aria che ha cantato… e
ho fatto anche io il mio bel gorgheggio.
Il bello, comunque, è arrivato
dopo. Stamane, quando doveva rientrare nella sua camera, ha scoperto di essersi
dimenticata la chiave. È tornata correndo da me che stavo per riposarmi dopo
averla salutata (adeguatamente salutata) alla porta della mia camera e…
Sai, se fossi l’uomo che certe
persone pensano che io sia, le avrei chiuso la porta in faccia… ma io sono un
signore.
Le ho detto di urlare con
quanto fiato avesse che la stavano aggredendo, di chiedere aiuto. Al primo urlo
avrei sfondato la porta.
Così abbiamo fatto e siamo
stati fortunati: la porta ha ceduto subito e sono potuto entrare in modo da
mettere in disordine il letto e aprire la porta finestra del suo minuscolo
terrazzino. Il tutto prima che tutto il piano arrivasse da noi. VIV e piccola C.
compresa.
Lei, da grande attrice
teatrale qual è, ha interpretato così bene la parte che le hanno dovuto dare un
calmante.
Io ho detto che l’avevo
sentita urlare e che mi ero quasi rotto la spalla prima di riuscire ad aprire
la porta e lei usciva correndo dalla sua stanza.
Ci siamo guardati attorno e
VIV, facendo la parte della mammina preoccupata, ma gli ha chiesto cosa avesse
rubato.
Nulla, ovviamente, quando VIV
non ha domandato se il troppo alcol non le avesse fatto un incubo e con lo
svolazzare delle tende, nel dormiveglia, non avesse visto qualcosa che non
esisteva.
Igor è subito corso in difesa
del buon nome della sua bella che, contrariamente a VIV, non è un’isterica.
Alla fine a Carmen deve essere
scoppiata la testa a suon di urla di quei due, tanto che ci ha chiesto di
andare via e di poter dormire… con la finestra chiusa.
Ci siamo salutati e io ho
chiamato la sua assistente per parlare del sistemare la porta… in camera mia.
Prima di salutarci, stamane,
Igor mi ha ringraziato con un abbraccio e… sai? Credo che giochi per entrambe
le squadre.
Potrà essermi utile, un
giorno.
Ora vado.
Il tuo servo infedele.
Ps: ricordati di Pavese.