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Autore: IAIA    08/05/2005    3 recensioni
Ehm... lo so, sono un po' fuori stagione... James vorrebbe portare Lily al ballo di Natale, ma i suoi tre amici stanno macchinando qualcosa...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mal.4

Cap. 4

Dopo lo sfogo di felicità, James si diresse verso il dormitorio di Grifondoro per dare la buona notizia agli altri. Entrò in Sala Comune passando dietro il quadro della Signora Grassa e si fermò ansimante all’ingresso.

-          Sirius? Remus? Dove siete? Peter?

I suoi amici non c’erano. Salì allora nel dormitorio che dividevano e li trovò tutti seduti sul letto di Sirius.

-          Ragazzi, l’ho invitata! E’ stato…

In quel momento vide che Sirius era disteso sul letto con una gamba ingessata e parecchi lividi in faccia. Aveva l’aria piuttosto imbronciata.

-          Ma… Sirius, che… che t’è successo?

-          E’ stato terribile, James… – sussurrò Codaliscia – prima è precipitato dalla Torre Nord, poi è stato picchiato a sangue da un Troll, e infine è caduto dalle scale…

Remus e Sirius gli lanciarono un’occhiataccia. James guardò Remus.

-          E’ caduto dalle scale – disse lui. James si girò verso Peter.

-          Volevo solo creare un po’ di suspance… – si giustificò quello, davanti all’occhiata non proprio benevola dell’amico.

-          Sei caduto dalle scale? – chiese James a Sirius.

-          Già… – rispose lui, con aria di sopportazione.

-          Il grande Sirius Black… caduto dalle scale!! – scoppiò a ridere James – Questa non me la dovevo perdere! Com’è stato?

-          Piuttosto naturale, direi – disse Remus sorridendo.

-          Ma che amici simpatici che mi ritrovo… – commentò Sirius.

-          Scusa, Paddy, ih ih… ma sono troppo felice per essere triste in questo momento… – spiegò James.

-          L’avevamo capita… – disse Sirius a bassa voce – hai invitato Lily?

-          Tutto a posto! – rispose James con un sorrisone e i pollici alzati – Era ovvio che aspettava solo questo, sapete…

Stavolta furono loro a mettersi a ridere all’impazzata.

-          Ehi, PIANTATELA DI RIDERE!! – ruggì James arrossendo.

-          Bella questa, segnatela, Peter – ridacchiò Lunastorta.

-          Subito, Remus! – annuì Peter tirando fuori di tasca un piccolo bloc notes.

-          Ehi, aspetta, che cosa sarebbe quello? – chiese James guardando Codaliscia che annotavava minuziosamente le ultime parole dell’amico.

-          Beh, sai, ultimamente ne hai sparate davvero di grosse, James… – spiegò Remus tra le lacrime.

-          …così abbiamo deciso di raccogliere tutte le tue “dichiarazioni”, per poi fartele vedere tra qualche anno e dimostrarti quanto eri stupido! – continuò Sirius dal suo letto – Non sappiamo ancora se chiamarle Le boiate di James a Hogwarts o James Potter: un nome, mille str

-          Ok, Felpato, ora basta – lo fermò Remus – ora James ha altro cui pensare, vero, James? – aggiunse, vedendo che l’amico si scrocchiava le dita con aria assassina.

-          Già, devo completare l’opera delle scale…

-          Nonono Ramoso, d-da bravo… ecco, seduto… a cuccia – balbettò Sirius, mentre Remus faceva sedere James abbastanza lontano da non poter saltare addosso all’amico.

-          E… come farai per il Ballo? – gli chiese James, una volta calmatosi.

-          Ti sembro in grado di ballare, per caso? – disse Sirius indicando la gamba ingessata.

-          Questo vuol dire… che non vieni?

-          Accidenti, mi dispiace così tanto… – sospirò Sirius trattenendo le risate davanti all’espressione quasi sinceramente dispiaciuta dell’amico.

-          Ma… ma se vai da madama Chips, lei saprà curarti! L’ha già fatto tante volte a me, per il Quidditch!

-          Già fatto, – gli assicurò Remus – ma ha detto che gli servono almeno due giorni di assoluto riposo. Niente sforzi.

-          Uhm… – borbottò James guardando la gamba di Sirius – e se ci provassi io? Mi sembra una frattura normale…

-          NO!! – urlarono i tre in coro – L’ultima volta che hai provato a curarmi una ferita, sono stato fortunato ad aver ritrovato tutte e cinque le dita… – gli ricordò Sirius.

-          Già, uno era finito nella tana di un topo… – disse Peter – l’ho recuperato io.

-          Non ti devi preoccupare per Sirius adesso, James – disse Remus – l’importante è che stasera vada tutto alla perfezione!

-          Sì, ma… io… – borbottò disorientato James.

-          Che c’è, te la fai sotto a ballare con una ragazza senza l’amichetto in parte, Potter? – lo sgridò Sirius in tono duro alzandosi a sedere – Non c’è problema, facciamo ancora in tempo ad avvertire Mocciosus del Ballo…

-          Smettila, non è questo che volevo dire… – ribatté James.

-          Già, un Vermicolo ha più spina dorsale di te, Ramoso! – aggiunse Peter, cogliendo l’occhiata di Sirius.

-          Ehm, e… forse faresti più colpo come Ramoso che come James… – disse Remus, poco convinto.

-          ORA BASTA!! – tuonò James – NON HO ASSOLUTAMENTE PAURA AD ANDARE A QUELLO STUPIDO BALLO, E VE LO DIMOSTRERO’!! FARO’ PASSARE A LILY LA PIU’ BELLA SERATA DELLA SUA VITA, CHE CI SIA SIRIUS O NO CON ME!!

E se ne andò infuriato.

-          Visto? – disse Sirius – Funziona sempre.

-          Carina quella del Vermicolo. – disse Remus.

-          Grazie, – rispose Peter – anche la tua non era male.

-          Ora basta smancerie – li interruppe Sirius – andate a prenderlo. Senza il nostro aiuto, chissà come si presenta a quel ballo…

 

  
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