Cap. 4
Dopo lo sfogo di felicità, James si diresse verso il
dormitorio di Grifondoro per dare la buona notizia agli altri. Entrò in Sala
Comune passando dietro il quadro della Signora Grassa e si fermò ansimante
all’ingresso.
-
Sirius? Remus?
Dove siete? Peter?
I
suoi amici non c’erano. Salì allora nel dormitorio che dividevano e li trovò
tutti seduti sul letto di Sirius.
-
Ragazzi, l’ho
invitata! E’ stato…
In
quel momento vide che Sirius era disteso sul letto con una gamba ingessata e
parecchi lividi in faccia. Aveva l’aria piuttosto imbronciata.
-
Ma… Sirius,
che… che t’è successo?
-
E’ stato
terribile, James… – sussurrò Codaliscia – prima è precipitato dalla Torre Nord,
poi è stato picchiato a sangue da un Troll, e infine è caduto dalle scale…
Remus
e Sirius gli lanciarono un’occhiataccia. James guardò Remus.
-
E’ caduto
dalle scale – disse lui. James si girò verso Peter.
-
Volevo solo
creare un po’ di suspance… – si giustificò quello, davanti all’occhiata non
proprio benevola dell’amico.
-
Sei caduto dalle
scale? – chiese James a Sirius.
-
Già… – rispose
lui, con aria di sopportazione.
-
Il grande
Sirius Black… caduto dalle scale!! – scoppiò a ridere James – Questa non me la
dovevo perdere! Com’è stato?
-
Piuttosto
naturale, direi – disse Remus sorridendo.
-
Ma che amici
simpatici che mi ritrovo… – commentò Sirius.
-
Scusa, Paddy,
ih ih… ma sono troppo felice per essere triste in questo momento… – spiegò
James.
-
L’avevamo
capita… – disse Sirius a bassa voce – hai invitato Lily?
-
Tutto a posto!
– rispose James con un sorrisone e i pollici alzati – Era ovvio che aspettava
solo questo, sapete…
Stavolta
furono loro a mettersi a ridere all’impazzata.
-
Ehi,
PIANTATELA DI RIDERE!! – ruggì James arrossendo.
-
Bella questa,
segnatela, Peter – ridacchiò Lunastorta.
-
Subito, Remus!
– annuì Peter tirando fuori di tasca un piccolo bloc notes.
-
Ehi, aspetta,
che cosa sarebbe quello? – chiese
James guardando Codaliscia che annotavava minuziosamente le ultime parole
dell’amico.
-
Beh, sai, ultimamente
ne hai sparate davvero di grosse, James… – spiegò Remus tra le lacrime.
-
…così abbiamo
deciso di raccogliere tutte le tue “dichiarazioni”, per poi fartele vedere tra
qualche anno e dimostrarti quanto eri stupido! – continuò Sirius dal suo letto –
Non sappiamo ancora se chiamarle Le
boiate di James a Hogwarts o James
Potter: un nome, mille str…
-
Ok, Felpato,
ora basta – lo fermò Remus – ora James ha altro cui pensare, vero, James? –
aggiunse, vedendo che l’amico si scrocchiava le dita con aria assassina.
-
Già, devo
completare l’opera delle scale…
-
Nonono Ramoso,
d-da bravo… ecco, seduto… a cuccia – balbettò Sirius, mentre Remus faceva
sedere James abbastanza lontano da non poter saltare addosso all’amico.
-
E… come farai
per il Ballo? – gli chiese James, una volta calmatosi.
-
Ti sembro in
grado di ballare, per caso? – disse Sirius indicando la gamba ingessata.
-
Questo vuol
dire… che non vieni?
-
Accidenti, mi
dispiace così tanto… – sospirò Sirius trattenendo le risate davanti
all’espressione quasi sinceramente
dispiaciuta dell’amico.
-
Ma… ma se vai
da madama Chips, lei saprà curarti! L’ha già fatto tante volte a me, per il
Quidditch!
-
Già fatto, –
gli assicurò Remus – ma ha detto che gli servono almeno due giorni di assoluto
riposo. Niente sforzi.
-
Uhm… – borbottò
James guardando la gamba di Sirius – e se ci provassi io? Mi sembra una
frattura normale…
-
NO!! –
urlarono i tre in coro – L’ultima volta che hai provato a curarmi una ferita,
sono stato fortunato ad aver ritrovato tutte e cinque le dita… – gli ricordò Sirius.
-
Già, uno era
finito nella tana di un topo… – disse Peter – l’ho recuperato io.
-
Non ti devi
preoccupare per Sirius adesso, James – disse Remus – l’importante è che stasera
vada tutto alla perfezione!
-
Sì, ma… io… –
borbottò disorientato James.
-
Che c’è, te la
fai sotto a ballare con una ragazza senza l’amichetto in parte, Potter? – lo
sgridò Sirius in tono duro alzandosi a sedere – Non c’è problema, facciamo
ancora in tempo ad avvertire Mocciosus del Ballo…
-
Smettila, non
è questo che volevo dire… – ribatté James.
-
Già, un
Vermicolo ha più spina dorsale di te, Ramoso! – aggiunse Peter, cogliendo
l’occhiata di Sirius.
-
Ehm, e… forse
faresti più colpo come Ramoso che come James… – disse Remus, poco convinto.
-
ORA BASTA!! –
tuonò James – NON HO ASSOLUTAMENTE PAURA AD ANDARE A QUELLO STUPIDO BALLO, E VE
LO DIMOSTRERO’!! FARO’ PASSARE A LILY
E
se ne andò infuriato.
-
Visto? – disse
Sirius – Funziona sempre.
-
Carina quella
del Vermicolo. – disse Remus.
-
Grazie, –
rispose Peter – anche la tua non era male.
-
Ora basta
smancerie – li interruppe Sirius – andate a prenderlo. Senza il nostro aiuto,
chissà come si presenta a quel ballo…