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Autore: AngelCruelty    16/10/2019    3 recensioni
Raccolta di OS scritte per una challenge con le mie amiche LadyPalma, Angels4Ever e Neville Luna. Per chi volesse partecipare, il fandom è LIBERO, potete anche scrivere OS da fandom diversi, l'unica cosa da mantenere è il tema HOT. I personaggi devono fare sesso, quando e come lo potete scegliere voi, il rating è variabile a vostra discrezione.
Fine del mondo (anche figurativa): 'Forse anche l'ultima' HermionexRon (durante la Battaglia di Hogwarts)
Scena hot in un campo di girasoli: 'Gorgosprizzi e Girasoli' NevillexLuna (Dopo la battaglia di Hogwarts)
Dolce e Pazza: 'Your moon' LupinxTonks (Prima la Battaglia di Hogwarts ... ahimè!)
I personaggi devono simulare una scena di sesso (situazione variabile): 'Dolce scherzetto' HarryxGinny (Dopo la battaglia di Hogwarts)
Avvertenza: Non potevo mettere tutti i generi di tutte le Os, ma oltre il Fantasy, lo Slice of life e il romantico abbiamo anche angst e un po' di divertimento che sfiora il comico
Buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Remus Lupin, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Luna/Neville, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Dolce Scherzetto

Harry sussultò.
Stava comodamente dormendo nella camera di Ron, mentre l’amico insegnava ad Hermione a giocare a scacchi magici sul pavimento della stanza. Un ronzio terribile gli rimbombò nelle orecchie, proveniente da una forma sfuggente e veloce quanto un boccino d’oro, che sfrecciava per tutta la camera, impazzita. Irritato per il brusco risveglio, si alzò di scatto e cercò di afferrarlo. Quasi scivolò su un calzino che Ron aveva lasciato a terra insieme ad alcune cioccorane e pergamene. Buffamente, si strofinò gli occhi e si mise in cerca degli occhiali per inforcarli in fretta. Come se non bastasse, i suoi amici se ne stavano seduti a guardarlo come se fosse impazzito. Visto che la creatura che l’aveva svegliato era veramente piccola, probabilmente non l’avevano nemmeno notata. Volò attorno alla sua testa ancora una volta, quasi conficcandoglisi nel cervello attraverso le orecchie. E allora ecco che il ragazzo riuscì ad agguantare la sua preda. Lentamente, aprì il pugno e osservò il corpo martoriato di un piccolo colibrì di carta, ora tutto stropicciato. Le alucce ancora si muovevano, ma così lentamente da non poter più far alzare in volo il messaggio. Si, perché Harry si rese conto che quella carta era macchiata di inchiostro. Srotolò l’origami e lesse: “Camera mia. Ora.”
Ginny. Chi altri?
Harry sorrise, e non appena alzò lo sguardo notò che Ron e Hermione lo stavano ancora fissando.
Lui scosse le spalle, non voleva dar loro spiegazioni. Senza dire nulla raggiunse la ragazza, come richiesto.
Certo, era lei che comandava. Ma come avrebbe potuto non farsi comandare da lei? Lei era la stessa ragazza che l’aveva sempre ammirato e difeso nel corso degli anni, glielo doveva. E poi, non appena aveva capito che l’artefice del colibrì era lei, aveva sentito il sonno abbandonargli le membra in men che non si dica.
Vide la sua chioma rossa che si rifugiava in camera, e la seguì. Lei stava sorridendo: “Fortuna che sei uno dei migliori cercatori della storia di Hogwarts!” lo prese in giro.
Beh si, forse ci aveva messo giusto un po’ troppo per catturare quel colibrì, ma era stanco … Harry decise di non prendersela, e sorridendo chiuse la porta alle sue spalle e raggiunse Ginny sul letto. Le diede un tenero e lungo bacio a stampo sulla fronte, e si sedette al suo fianco prendendola per mano.
Per un attimo, si guardarono soltanto. Era bello poterla guardare negli occhi e semplicemente vivere. Infondo ora la guerra contro Voldemort e tutti i sacrifici che avevano compiuto insieme erano terminati. Avevano pagato un grande prezzo … ma era finita. Solo loro due …
Eppure, non era proprio così. Harry, tanto imbambolato e tanto e ingenuo, non si era accorto di essere stato seguito, ma Ginny sì.
La sveglia ragazza Weasley, senza nemmeno alzarsi dal letto, lanciò una maledizione contro la porta chiusa: “Lignum unicum!” esclamò con decisione.
Un lampo blu corse nell’aria fino a raggiungere la serratura, e allora Harry capì quel che era accaduto.
Una voce, infatti, imprecò: “Cavolo! Non riesco a staccarmi! Maledetta! Giuro che ti sguinzaglio il ghoul per la casa quando mamma non c’è e …”
Ma all’improvviso la voce di Ron si affievolì, perché con più calma di prima Ginny lanciò un altro incantesimo: “Vox diminuendo”
Harry, confuso, la guardò.
Ron, il solito impiccione, voleva spiarli per essere certo che Harry non sorpassasse certi limiti con sua sorella. Ma lei, bella, intelligente ma anche abile, lo aveva incollato alla porta. Ma perché? Non avrebbe dovuto fare il contrario, ovvero mandarlo via, magari per sempre?
Ma con Ginny i soliti vecchi e buoni trucchi babbani come quello dello scotch nero nel buco della serratura non valevano. Lei aveva uno stile tutto suo, maturato grazie a una vita alla tana, circondata da ben sei fratelli. Poi, invece di chiacchierare o semplicemente rimanere sdraiati per ore come facevano di solito, Ginny si sporse verso di lui per baciarlo. In imbarazzo, Harry ricambiò il bacio in maniera tenera e impacciata. Perché stava facendo ciò?
Dopo qualche dolce carezza, Ginny lo abbracciò, poggiando il mento sulla sua spalla, quella nascosta a Ron lo spione.
“Assecondami … voglio dargli una bella lezione. Ormai è tanto che stiamo insieme, deve farsene una ragione … anche per quando vorremo davvero fare … beh, lo sai” sussurrò lei nel suo orecchio.
Harry fu percorso da un brivido piacevole nel sentire quelle ultime parole, il suono delicato della sua voce, le braccia della ragazza che lo cingevano … se solo quel pettegolo di Ron non avesse l’occhio incollato alla fessura della porta quel momento sarebbe risultato il più romantico mai vissuto insieme.
Le mani di Ginny si fissarono sul suo viso, e i due tornarono a baciarsi. Harry cercò di lasciarsi più andare, concedendosi degli attimi di passione pura in quella recita ben orchestrata.
Anche lui decise di prendere un po’ di iniziativa, e mise le mani sui fianchi di lei. Non si aspettava, però, che quel gesto la portasse ad avvicinarsi fino a sedersi su di lui. I loro corpi si incastrarono come pezzi di un puzzle, le ginocchia di lei sul letto e il corpo del ragazzo intrappolato nel mezzo. Harry avrebbe voluto staccarsi e chiederle di non esagerare, per rispetto verso Ron e tutta la famiglia Weasley. Non voleva che il suo amico non gli parlasse più … ma Ginny immaginava una tale reazione, e non solo strinse le gambe al punto da farlo sentire in gabbia, e allo stesso tempo eccitandolo per via della pressione e della vicinanza dei corpi, ma sussurrò tra un bacio e l’altro: “Tranquillo …”
Harry lo prese come un nuovo comando a cui obbedire e si rilassò sotto di lei, stringendo i suoi fianchi con più forza e cercando la sua lingua con la propria in un bacio pieno di ardore. Era la prima volta che erano così vicini … così pieni di lussuria l’uno verso l’altro … che strano modo di vivere una prima volta. Ma infondo, loro due non avevano mai seguito il copione romantico delle altre coppiette di cui aveva sentito parlare a Hogwarts. Persino Hermione e Ron erano più ‘classici’ di loro. Le liti che si trasformano in amore … i bisticci … oppure gli occhioni dolci di Cho a Cedric … loro due invece erano diversi. Loro si erano voluti sempre bene, senza malizia. Fin quando la gelosia di Harry non gli aveva fatto capire che non era la novità o la malizia ad avere importanza. Il loro era un tipo di amore più profondo. la passione bruciava in loro in maniera quieta fin da allora, aveva solo bisogno di combustibile per divampare … adesso però, rischiavano di incendiare un intero bosco.
Un bacio dopo l’altro, una carezza dopo l’altra … Ginny mise le mani tra i loro corpi e fece finta di aprire i pantaloni di Harry. Poco dopo tornò a poggiarle sulle sue spalle e iniziò un movimento del bacino lento, costante, ondeggiante … Harry aveva il cervello fuso. Se anche solo quella finzione lo portava a quel livello di eccitazione cosa sarebbe accaduto quando … ancora quel dolce brivido. Ginny allontanò la bocca dalla sua, lasciandolo un po’ interdetto. Nel momento stesso in cui aveva staccato le labbra, Harry ne aveva sentito la mancanza. Lei lo guardò negli occhi con fare spiritoso. Sorrideva maliziosa, godendo delle torture del fratello. Harry ricambiò, inerme, e cercò di trarre divertimento da quel dolce scherzetto.
  
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