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Autore: Ophaki    18/10/2019    1 recensioni
E se Nami avesse risvegliato l'haki da bambina? Seguiamo le vicende di One Piece con Nami impiegata come un combattente molto più capace.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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---   Da qualche parte nel cielo   ---

Diario di Nami

Giorno 1

- Quando ho riaperto gli occhi ho visto solamente nuvole. Nuvole a destra, a sinistra, sopra... 

Stavo volando, senza sapere verso dove. Volavo e piangevo. Ho provato a muovermi, ma per qualche strana ragione non ci sono riuscita.

Ho pianto per molto tempo e quando non avevo più lacrime, sono iniziati i rimpianti. Dopo i rimpianti, i sensi di colpa. 

Se solo non fossi stata così stupida... Se solo non mi fossi fatta male al braccio... Se solo, se solo, se solo. Ma chi voglio prendere in giro? Non avrei potuto fare nulla. 

Sono una debole. Come sempre sono una debole e per questo ho perso le persone a cui tenevo.

Urouge, Sentomaru, Kuma, l'ammiraglio... Sono stata totalmente impotente di fronte a loro. È questa la realtà.

Successivamente sono stata assalita dalle domande. Chissà dove sarei finita? Rufy starà bene? E gli altri? Forse ero morta e stavo andando in paradiso...

Dopo un tempo indefinito però sono finalmente atterrata. Sotto di me si è formato piccolo cratere a forma di zampa, quindi ho intuito che fosse stato Kuma a spedirmi li. Chissà perchè? Chissà dove ero? 

Mi sono subito guardata intorno.

Tanta erba. C'erano piccole colline ricoperte di prati, con dei sentieri in sassi bianchi, molto curati, che spezzavano il resto del verde paesaggio.
Su ogni collina vi erano delle grandi colonne, ognuna delle quali aveva delle pale eoliche in cima. Probabilmente in quel luogo, soffiavano forti vènti. Ogni tanto c'erano dei palloncini a mezz'aria, legati con una corda al terreno. In lontananza si vedevano anche delle piccole abitazioni bianche, con qualche dettaglio azzurro. 

L'atmosfera che si respirava era molto calma e tranquilla, il tutto ovattato da una leggera nebbiolina.

Ho provato ad alzarmi, ma appena ho appoggiato la mano a terra, un dolore lancinante mi ha ricordato del mio infortunio al braccio. L'ho guardato. Era ancora bendato.
Le medicazioni di Chopper sono davvero resistenti.

Mi sono messa in piedi con cautela e ho cercato di orientarmi. Ho pensato di essere ancora alle Sabaody. I colori intorno a me ricordavano l'arcipelago, anche se non vi era traccia di Grove, mangrovie o bolle di resina.

Ho avuto un giramento di testa.

La respirazione non era semplice. 

In un attimo mi è tornato alla mente il posto dove l'aria era così rarefatta.

Skypiea!

Ho pensato a quanto assurda potesse essere l'ipotesi. Mentre il cervello si contorceva però, una voce alle mie spalle mi ha spaventata.

Non ho neanche pensato di controllare con l'Haki se nei dintorni ci fosse qualcuno. Altra prova della mia stupida superficialità. 

Mi sono voltata di scatto e ho visto un vecchietto che si nascondeva dietro ad uno dei pali. Era stato spaventato dal mio arrivo alternativo.

La prima cosa che ho pensato di chiedergli, è dove ci trovassimo.

Mi ha detto che il suo nome era Haredas e che come sospettavo, eravamo su di un'isola del cielo chiamata Weatheria.

Mi ha invitata a casa sua ed io l'ho seguito senza fare ulteriori domande. La situazione era talmente assurda da sembrare irreale. 

Non appena siamo arrivati mi sono appoggiata sul divano. Il braccio mi faceva male e la testa mi scoppiava, un pò per l'altitudine, molto per i pensieri. 

Ho tirato fuori dalla mia tasca la Vivre Card di Rayleigh. Da quel che mi hanno detto, oltre ad indicare la direzione del proprietario originale, dovrebbe anche fornire informazioni sul suo stato di salute. Il fatto che sia intatta mi fa ben sperare che sia uscito incolume dallo scontro con l'ammiraglio. Spero che anche gli altri stiano bene. 

Mi sono messa a riposare. 

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Giorno 2

- Mi sono svegliata la mattina successiva. Avevo davvero bisogno di riposo.

Haredas era già in piedi mentre preparava la colazione. Mi sono guardata intorno, studiando un pò l'ambiente in cui mi trovavo. 
Il mobilio della casa era un pò vecchiotto, con i muri dipinti di un verde non troppo acceso. Si vedeva che mancava un tocco femminile, ma comunque era semplice e confortevole. Vi erano degli strani soprammobili, strumenti mai visti e alcune bolle trasparenti.
La scaffale pieno di libri sulla meteorologia ha di certo attirato la mia attenzione.

Mi sono avvicinata al tavolo della colazione.

Ho osservato il proprietario di casa. Haredas è un vecchietto con capelli, barba e baffi bianchi e lunghissimi. È vestito con una tonaca blu ed un cappello a punta dello stesso colore. 
Sembra innocuo.

Dopo aver mangiato qualcosa ho cercato di spiegare come fossi finita su quell'isola e lui ha ascoltato affascinato ogni singola parola. È un vecchietto curioso.

Dopo essermi presentata gli ho chiesto se ci fosse un modo per tornare al più presto alle Sabaody, ma lui mi ha spiegato che Weatheria si muove spinta dai venti, così da studiare il clima ed il meteo.

Esiste un sistema per manovrare l'isola, ma non sono abbastanza nelle sue grazie, da permettermi di interrompere i loro studi, modificando la direzione.

Ho tentato di raggirarlo con qualche storia strappalacrime, ma per il momento non ha ceduto. 

Devo capire al più presto quali tasti toccare, così da poter raggiungere Rufy e gli altri.

Durante il resto della giornata Haredas mi ha fatto fare un giro dell'isola e ha cercato di intrattenermi con delle simpatiche invenzioni che esistono solo su Weatheria.

Per esempio hanno delle corde speciali con 3 nodi. Ognuno di questi, una volta slegato, libera un vento di differente intensità. 
Oppure coltivano, letteralmente, delle sfere, contenenti al loro interno differenti forme di eventi climatici, come nuvole, fulmini, vento...

Lui le reputa simpatiche, io ci ho visto un enorme potenziale. 

Ho passato la serata a ragionare su un possibile utilizzo di questi oggetti, magari unendole al mio Clima Tact.

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Giorno 3

- Stamattina mi sono alzata tardi. Ero talmente presa dai miei progetti, che mi sono addormentata a notte inoltrata.

Sono corsa da Haredas per chiedergli se conoscesse qualcuno che potesse aiutarmi, ma ha rifiutato categoricamente. Tutti i suoi amici sono impegnati con i loro studi e comunque non vuole che le sue invenzioni vengano utilizzate per armi o fini pericolosi.

Quanto è testardo.

Oggi il lavoro di rivestimento della Sunny verrà completato, ed io ho fatto solo buchi nell'acqua. Se non trovo il modo di convincerlo, sarò costretta ad usare le maniere forti.

Per sbollire la rabbia mi sono immersa nella lettura. I libri che ho trovato in casa di quel testone sono dei veri e propri tesori per una navigatrice. Parlano nel dettaglio dei climi che si trovano nel mondo e soprattutto anche nel Nuovo Mondo.

Il vecchiaccio ha detto che mi fornirà altri libri da poter leggere e studiare.

In fin dei conti sono stata fortunata a finire quassù. Guardiamo il lato positivo.

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Giorno 4

- Ce l'ho fatta! Ho trovato il modo di convincere quel caro vecchietto. 

Parlando di isole nel cielo, gli ho raccontato della nostra avventura a Skypiea e di come Rufy ha sconfitto Ener.

Appena ha sentito la mia storia, Haredas mi ha raccontato del proprio passato. Egli è originario di Bilca, la stessa isola dove nacque Ener e che sempre lui distrusse prima di trasferirsi a Skypiea. Inutile dire che il vecchio lo odiava dal profondo del cuore.
Scoprendo che il mio capitano ha vendicato la sua terra natia, ha accettato di aiutarmi in tutto.

Ha chiamato a sè ogni abitante di Weatheria e dato disposizione di assecondarmi nelle mie richieste. In men che non si dica abbiamo virato verso la direzione indicata dalla Vivre Card di Rayleigh e decine di simpatici vecchietti si stanno adoperando a realizzare i miei progetti.

Intanto Haredas ha iniziato ad insegnarmi come funziona il clima nel Nuovo Mondo.

Aspettami Rufy sto tornando. Non partite senza di me.

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Giorno 5

- Oggi altre buone notizie. I venti ci stanno spingendo più velocemente del previsto. In pochi giorni arriveremo a destinazione. Mi sono fatta spiegare come potrò raggiungere la terraferma. Quassù hanno dei piccoli mezzi simili a mongolfiere monoposto. Quando devono studiare il clima di qualche isola, fanno avvicinare Weatheria il più possibile e poi li utilizzano per scendere fino al livello del mare. Direi che è una soluzione molto più comoda del polpo-paracadute di Skypiea.

Il braccio va meglio, anche se è ancora dolorante. Una frattura purtroppo ha bisogno di tempo per guarire.

Il clima del Nuovo Mondo è davvero assurdo. Per fortuna c'è Haredas e la sua cultura che sembra non avere limiti ed è sempre entusiasta di avere un'allieva come me. 

Chissà se davvero è stata una incredibile coincidenza che io sia finita quassù. In ogni caso, grazie a questa permanenza forzata, sarò pronta per aiutarti Rufy.

Conquisteremo lo One Piece vedrai.

Nei prossimi giorni mi immergerò nello studio. Non vedo l'ora di rivedervi amici miei. Spero che stiate tutti bene.

Giorno 8

- Questi ultimi giorni sono stati monotematici. Studio, studio, studio. Ci sono così tante cose assurde da imparare sul clima del Nuovo Mondo, che la prima parte della Grand Line è un passeggiata di salute in confronto.

Oggi mi hanno portato i primi prototipi di ciò che avevo richiesto. Non vanno bene. Sono riusciti solamente a ridurre le dimensioni delle sfere. Dicono che non hanno la tecnologia adatta per soddisfare tutte le mie richieste. Ridicoli. Eppure sembra tanto semplice. Quanto sono inutili questi vecchietti. 

Peccato. Con quei progetti il mio potenziale di attacco sarebbe aumentato a dismisura. Purtroppo per il momento dovrò rinunciarci.

Almeno potrò chiedere a Usopp di aggiornare il Clima Tact con le loro invenzioni.

Girono 12

- Ci siamo. Finalmente siamo in vista dell'arcipelago delle Sabaody. Ho preparato tutto l'occorrente, anche se Haredas e altri 5 amici si sono gentilmente offerti di aiutarmi a trasportare i libri che devo ancora studiare. Purtroppo non ho avuto il tempo materiale, ma recupererò sulla Sunny. 

Non posso permettere che Rufy affronti il Nuovo Mondo impreparato.

Saranno tutti felici di rivedermi sana e salva. 

Il diario di questo piccolo viaggio finisce qui. 

È ora di tornare con i piedi sulla terra.
   
 
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