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Autore: Jason Gaming    21/10/2019    0 recensioni
P.S. Primo capitolo modificato, anche se non a livello di trama.
Non si capisce più cosa sia la giustizia, ormai già da 1 anno, gli eventi di Punk Hazard e Dressrosa ma anche di Marineford o addirittura di Alabasta, e l’esecuzione di un amico fidato fece sorgere dubbi tremendi nella mente di uno scorbutico viceammiraglio e di un insicuro e testardo capitano di vascello suo sottoposto, ma una banda scalmanata darà loro al risposta a cui tanto ambiscono.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Smoker, Tashiji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Mannaggia...”, perfetto, appena entrati nella ciurma e già Smoker e Tashigi avevano una taglia fin troppo alta sulla testa, “Non mi sarei mai aspettato una taglia così alta subito. Devi essere un criminale pericolosissimo Capitan Occhiali” Zoro schernì con una voce sarcastica la corvina, che in risposta gonfiò le guance, nemmeno Sanji seppe come ribattere in favore della sua nuova dea.
Smoker guardò i manifesti: il suo aveva una foto che li ritraeva mentre fumava un solo sigaro e portava occhiali da sole, quello della sua ex-sottoposta invece la ritraeva mentre era in posizione di saluto militare. Poteva andare peggio, potevano venir ritratti con una foto imbarazzante come quella di Sanji o una come quella di Usopp.
Erano quasi arrivati sull’isola, era davvero enorme, un posto principalmente minerario, si vedevano ferrovie anche da lontano. Un posto anche ,stranamente, pieno di vegetazione, si vedevano poche costruzioni ed edifici: doveva essere un posto poco visitato.
Appena arrivati sull’isola, Zoro scese per andare a prendere del materiale indicatogli da Franky. Nami doveva tracciare la rotta quindi insieme a lui mandò Luffy, Sanji e Tashigi: il primo era andato per evitare che il verde si perdesse, inoltre aveva insistito per andare essendo il capitano. Il secondo era andato per evitare che il ragazzo di gomma evitasse di addentare ogni cosa commestibile che vedesse. La nuova arrivata invece doveva seguirli , dal momento che Nami doveva tracciare la rotta quindi non poteva andare ,per evitare che si scannassero tra di loro, ma anche per instaurare uno pseudo-rapporto con loro dato che nella ciurma lei era nuova.
La città era enorme, da lontano non sembrava ma era gigantesca. I materiali più diffusi erano argilla, terracotta e pietra lavorata, ci volle un bel po’ prima di riuscire a trovare del legno o del ferro. Quando li ebbero trovati era ormai sera, Luffy aveva fame da non vederci, e non si può certo dire che i suoi compagni stessero meglio, addirittura Sanji aveva proposto di fermarsi in un risto-bar lì vicino almeno per per sopprimere un po’ la fame.
Quando entrarono gli occhi di tutti gli uomini lì presenti si girarono a guardare ,anche Luffy e gli altri, ma principalmenteTashigi, che malgrado fosse coperta da un mantello si capiva essere una bella donna. Andarono avanti e si sedettero in un tavolo libero, dopo aver ordinato da mangiare aspettarono pochissimo, praticamente un solo minuto. Si fece avanti quello che si poteva definire un gigante, che per quanto magro era alto quasi un metro e novanta. Mentre si avvicinava al tavolo con quattro vassoi, inciampò e fece cadere tutto il cibo proprio di fronte a Luffy e i suoi compagni, più nello specifico sui vestiti di Sanji e Tashigi. Il primo immediatamente si alterò “Ehi tu brutto idiota! Il cibo non si spreca in questo modo! E poi come ti sei permesso di sporcare la mia dea!” Sanji stava per colpirlo, ma il presunto cameriere si alzò da terra e si inginocchiò abbassando la testa “Vi chiedo perdono signore! Non era assolutamente mia intenzione farvi questo torto! Troverò il modo di ripagarvi, dovete solo darmi un po’ tempo!”, Sanji si stupì di quell’uomo, era insolito un comportamento così “Alza la testa” disse il biondo, e rimase basito da quel che vedette, quello non era un uomo ma un ragazzino di forse 15 anni. Si stupì anche Tashigi ne vedere che un ragazzo così educato e magro lavorasse di già con tanto impegno, pensando al suo dispiacere provò a consolarlo “Veramente-“ non fece in tempo a finire la frase che subito quel mingherlino iniziò a tremare interrompendola “Mi dispiace signorina! Io al momento purtroppo non posso ripagarvi adeguatamente! Mi conceda solo un po’ di tempo!”, quello non era un cameriere, era uno schiavo, ed in quel momento era come se Tashigi e Sanji fossero due Draghi Celesti, “Eh no Dan! Tu paghi qui e ora!”. Un energumeno si fece avanti, era poco più basso del ragazzo, che pareva chiamarsi Dan, ma era un armadio muscoloso e tatuato, apparentemente grasso e portava una camicia nera, naso a patata e una cicatrice con livido sull’occhio destro, che non si sa perché era ancora sano. Per il resto: capelli ,carnagione e volto, sembrava l’incrocio fra Jack Bullet e Marshall D. Teach. L’uomo si fece avanti con fare autoritario, prendendo il ragazzo per i capelli mossi e corvini, “Va bene... zio Isacc...” Isacc era il proprietario del risto-bar, e da quanto si aveva capito era anche lo zio di Dan. Iniziò a picchiarlo, sbattendo ripetutamente la sua faccia contro il pavimento. Tashigi voleva sguainare la spada per difendere quel povero ragazzo, ma venne inaspettatamente fermata da Zoro, fra l’altro, con l’approvazione di Luffy, “Lasciami andare Roronoa!” sentenziò a bassa voce per evitare di rivelare le loro identità “No! E sta ferma stupida ragazzina!” Zoro rispose con un tono talmente freddo e autoritario che perfino Sanji cedette, non se ne spiegavano il motivo, come non si spiegavano perché Luffy non gli avesse detto nulla.
Non contento Isacc lanciò il corvino verso il ripostiglio del locale, lanciandogli in faccia anche uno straccio con cui si era appena pulito il sudore della fronte. “Vi chiedo di scusarlo! Questo ragazzo è veramente un incapace! Eh tu brutto stuzzicadenti inutile, stammi a sentire: pulisci tutto e poi trova un modo per ripagare per bene questi signori! Ringrazia che sono stato gentile!”, Dan, che aveva incassato tutti quei colpi rispose calmamente “Grazie per essere stato clemente Zio Isacc...”.
Scioccati da ciò che era successo nel risto-bar, Tashigi e Sanji sgridarono Zoro, furiosi perché fu proprio lui a impedire loro di agire, ma la cosa strana era che lui era tremendamente serio, e che si leggeva nei suoi occhi la sua rabbia. “Ehi Marimo mi spieghi perché diavolo ci hai fermati!” gli urlò contro Sanji,Zoro non rispose, l’occhialuta s’infuriò con il verde e cominciò ad urlargli contro anche lei“Roronoa! Quel povero ragazzo stava venendo massacrato! Non provi un minimo di vergogna a non intervenire!” Zoro continuò a non rispondere, “Non ti vergogni stupido spadaccino!”, “Quello era suo zio oltre che il suo capo, quel ragazzo non è nostra responsabilità.” rispose con tono calmo, Tashigi strinse i pugni furiosa “Codardo... Pirata... Voi pirati siete senza orgoglio!”. “Hai una taglia di 125 milioni sulla testa... e te la hanno messo dopo due giorni, quindi fammi il favore e sta zitta. E poi dobbiamo rispettare la decisione di quel ragazzo...” Zoro rispose con la sua solita tranquillità, scioccando i suoi due compagni, “Non vi siete accorti di chi è stato a far inciampare quel ragazzo?” disse stavolta Luffy. Il biondo e la corvina negarono, quindi il moro e il verde dovettero spiegargli che era stato proprio Isacc a far inciampare Dan allungando una gamba. Inoltre la cosa strana era che Dan se ne era anche accorto, eppure era stato zitto, “Se quel ragazzo non ha reagito è per un motivo! E se noi dovessimo impicciarci probabilmente sarebbe un danno per lui. Anche se non so in che modo...”.
Dopo la spiegazione Sanji si era convinto, ma Tashigi no, “Ma allora è anche peggio! Non si può permettere che un ragazzo soffra in questo modo! Non è giusto!”, s’arrabbiò lei, “C’è una bella differenza fra ciò che moralmente giusto e ciò che è POLITICAMENTE giusto, lei dovrebbe saperlo...” una vocina in lontananza, per chiunque impercettibile, ma per delle orecchie allenate come quelle della ciurma di Cappello di Paglia sembrava un vicino sussurro. Si voltarono e videro Dan che stava uscendo dal risto-bar, probabilmente aveva finito di pulire e se ne stava andando a casa, ammesso che ne avesse una.
Dan, convinto che non sarebbe stato sentito, aveva sussurrato quelle parole, ma appena si accorse che era stato udito cominciò a scappare. Istintivamente Tashigi iniziò ad inseguirlo, Sanji la seguì un istante dopo, Zoro a differenza fece per andarsene ,ma gli passò un fulmine per il cervello: una sensazione mai provata prima. Ma non fece in tempo a realizzare di cosa si trattasse che Luffy disse al suo braccio destro che dovevano ritrovare quei due in tempo, era molto tardi e non voleva subire la furia della navigatrice dai capelli rossi. Così gli andarono dietro, Zoro però scelse di non far caso a quella sensazione, ci avrebbe dovuto ripensare, ma quello non era il momento.
Dan era sorprendentemente veloce, nonostante i lividi e il fisico malridotto era davvero un fulmine, Sanji e Tashigi avevano perso le sue tracce, l’ultima cosa che avevano visto era che il corvino fosse entrato in un fitto bosco. Luffy raggiunse i suoi compagni, “Che fine ha fatto Zoro?” chiese il biondo appena vide il suo capitano, quest’ultimo si girò ,potendo constatare che lo spadaccino dai capelli verdi non c’era, il cuoco e il capitano sospirarono “Non è possibile...”.
“Maledizione! Dove accidenti si è cacciato quel ragazzino?” Zoro stava andando alla cieca in quel bosco finché non intravide una casa di legno bruciato, con delle saldature in argilla. E proprio lì c’era Dan che stava modellando un pezzo d’argilla, Zoro prese il lumacrofono “Oi Luffy! Ho trovato il ragazzino” a volte è un bene che Zoro si perda in questo modo, può tornare utile!.
Dan stava lavorando un pezzo d’argilla per renderlo una statuetta con delle leggere lacrime agli occhi quando Luffy e gli altri raggiunsero Zoro ed andarono verso il giovane. Questi , che non si era minimamente accorto della loro presenza, nascose dietro di lui la statuetta, e si inginocchiò immediatamente “Vi prego di perdonarmi signori! Non aveva alcuna intenzione di mancarvi di rispetto!” disse con una mal nascosta disperazione, Sanji , mentre cercava di spiegare al ragazzo che non c’era nessun problema, spostò lo sguardo da lui alla statuetta, ciò che vide lo fece basire, quella statuetta aveva la forma di una donna di bell’aspetto, ma la cosa strana era la precisione con cui era stata fatta, sembrava vera. Appena il corvino si accorse che il cuoco aveva messo gli occhi sulla statuetta sembrò terrorizzarsi, “Troverò un modo per ripagarvi! Anche per scusarmi della mi mancanza di rispetto! Lavorerò per voi se necessario. Ma vi prego lasciatemi questa statuetta: è tutto quello che ho!”, Sanji si sentiva un po’ un mostro per aver anche solo fatto pensare a quel ragazzo che lui fosse una cattiva persona, anche se bisogna ammettere che lo sguardo disperato di Tashigi faceva già tre quarti del lavoro.
La corvina occhialuta si avvicinò al ragazzo come a volerlo consolare ma lui si allontanò ,portandosi dietro quella statuetta. Tashigi, intristita da ciò che vedeva, approfittò del momento per parlare prima che Dan si disperasse di nuovo, “Io non voglio niente da te. Niente soldi o tantomeno la tua statuetta!”, Dan, sorpreso da quanto detto smise di allontanarsi, ci aveva pensato bene, e lui non era certo uno sprovveduto, quindi si avvicinò “Però voglio sapere due cose: cosa intendevi dire quando ho detto che io dovrei sapere la differenza fra amoralmente giusto e politicamente giusto. E poi voglio anche sapere perché stai agli ordini di quel mostro che tu chiami zio!” Tashigi era furiosa, un povero ragazzo come lui che veniva torturato e umiliato in quel modo, ma Luffy interruppe i pensieri della spadaccina “In effetti io non capisco Din.”, il corvino sospirò innervosito dall’errore di Luffy, per poi provare a parlare tranquillamente “Il mio nome è Dan signore...” ciò che disse dopo fece rabbrividire Luffy per poi fargli passare un fulmine per il cervello “...Benn Dan per la precisione”.






















Angolo dell’autore
Stavolta cominciò scusandomi per il ristarei mostruoso e per il capitolo leggermente mediocre, ma spero che abbiate comunque gradito. Sono curioso di sapere se qualcuno fra voi pochi che seguire la mia storia abbia già capito chi è Benn Dan. Vorrei darvi un indizio ma sarebbe troppo facile poi. E per quello che vogliono vedere Isacc massacrato dico di non preoccuparsi perché ho in serbo una bella lenzioncina per lui.
Che dire ancora. Ci vediamo al prossimo capitolo (da notare che non ho avuto bisogno de bunker). Un saluto da parte di me stesso Jason.
   
 
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