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Autore: ghostmaker    24/10/2019    1 recensioni
In meno di un anno sono morti due Imperatori, c’è stata la più grande guerra mai vista in tutta la Storia, un re deposto, amori nati, distrutti e impossibili, omicidi e tragedie, complotti e tradimenti, e infine mostri mitologici e magie impossibili. Com’è possibile che in meno di un anno le regole della magia siano state aggirate? Seguitemi e troverete le risposte nella terza serie della saga!
[Storia partecipante alla challenge “Pagine di una storia infinita” indetta da molang sul forum di EFP]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Imperatore dei Cinque Regni'
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Nell’arena ci sono tre persone: il generale Natsu solleva una barriera di fuoco per proteggere la sala durante la sfida tra la maestra Kasai e l’allievo Fajro. Il ragazzo è davanti al suo primo esame, deve mostrare la sua Forma Energetica, l’affiatamento con il Famiglio, ma soprattutto deve battere la persona che gli ha insegnato tutto sull’Elemento Fuoco. Natsu dà il via e Fajro si accende subito, evoca il suo famiglio, il leone di fuoco, e l’animale ruggisce all’indirizzo della donna. Kasai è pronta, deve combattere senza trattenersi, evoca il suo famiglio, sguaina la katana e indica nel leone l’obiettivo da colpire e immediatamente una miriade di formiche rosse assaltano il nemico, e ogni lo feroce morso equivale a una esplosione sul felino e dolore per il suo evocatore. Fajro, differentemente dal passato, rimane in piedi, il leone avanza verso Kasai, spalanca le fauci e dalla bocca sprigiona una fiammata. La donna, per nulla intimorita, corre verso quel fuoco, rotea la katana e s’impadronisce della fiamma creando un turbine infuocato, ma non si accorge che il leone era soltanto un’esca. Fajro, dietro la bestia, agita la sua katana e spedisce contro l’avversaria delle rocce roventi ma Kasai conosce quella mossa, scuote la katana spedendo il turbine infuocato verso l’alto e con l’arma libera taglia ogni roccia con precisione. La donna è sorpresa nello scoprire che all’interno delle rocce ci sono dei cristalli acuminati di ghiaccio, ma è lesta a richiamare il famiglio vicino a sé. Le formiche balzano via dal leone, si uniscono tramite le antenne e formano una rete protettiva. Fajro stava attendendo proprio questa risposta; il leone estrae gli artigli e con quattro feroci zampate distrugge la rete, Kasai, subendo il colpo indirettamente, cade all’indietro, sbatte la schiena a terra, tenta di rialzarsi, ma non gli è possibile perché Fajro gli è addosso e le punta alla gola un pugnale di ferro.
Natsu urla dalla contentezza: «Lo sapevo, lo sapevo che ci saresti riuscito!»
«Chi è stato? Tu non sei un tattico, chi è riuscito a metterti nella zucca queste soluzioni? Mizu?» chiede sorridendo Kasai.
Fajro si alza in piedi, aiuta la maestra a rialzarsi e risponde sogghignando: «No.»
«Non dirmi che è stata lei?»
«Se vuoi, non te lo dico» risponde Fajro ridendo ancora di più.
«Pazzesco, non ti ha solo insegnato una tattica ma anche come implementare un elemento diverso! Ed è anche quello meno affine al tuo!» dice Natsu che poi, sorridendo, aggiunge: «Lei è sempre con il broncio ma da qualche mese si è sciolta. Mi dici cosa combinate davvero tu e l a Signora quando state da soli?»
«Allenamenti!»
«Sì, ma di che genere?» chiede Kasai maliziosamente.
«Inutile, non mi crederete mai!» bofonchia Fajro facendo ridere Natsu e Kasai.





5° capitolo – …e quattro passi verso la vita





Nella sala cerimoniale il corvo Agisto è sul trespolo, sbatte le ali, gracchia come se fosse inseguito da qualche gatto affamato; l’imperatore, osservando questa bestiola tanto agitata, immagina che “laggiù” stia accadendo qualcosa di terribile. L’uomo muove la mano vicino al becco nel corvo e il segno fa chiaramente capire ad Agisto che non è il momento di raccontare gli ultimi avvenimenti.
Fajro è lì, sorride osservando il pennuto che smette di agitarsi soltanto quando l’imperatore gli serve delle ciliegie. L’imperatore, conclusa questa sua divertente mansione, dice al ragazzo: «Giovanotto, sono molto contento dei tuoi progressi e se all’inizio eri in forte ritardo, ora sei anche troppo in anticipo.»
«Signore, ormai non ho dubbi che quello che mi è successo l’anno scorso abbia smosso qualcosa, ma va oltre la mia comprensione.»
«Ti ho fatto attendere, ma dovevo prima mettere insieme ogni pezzo per poterti fornire delle spiegazioni precise e sicure» risponde l’Imperatore. «Vieni con me, attraversiamo il velo.»
L’imperatore e Fajro si dirigono verso il baldacchino, l’uomo solleva il tendaggio, entrano e davanti agli occhi del ragazzo compare un enorme sala con all’interno un tavolo, due sedie e una specie di lettino senza coperte. Il ragazzo è colpito soprattutto dalla conformazione a specchi delle pareti, troppo simile a quella che ha visto mentre era in coma.
«Esatto» dice l’imperatore conscio del pensiero di Fajro. «Ciò che stai guardando non esiste e nella realtà sei soltanto in ginocchio nel baldacchino. Sei nel mio rifugio mentale nel quale soltanto chi entra può sentire ciò che dico, il posto più sicuro in cui discutere di cose importanti.»
«Non capisco, io dove mi trovavo quel giorno? Questa stanza è integra, ed è più grande del posto in cui stavo» chiede Fajro.
«Devo raccontarti una cosa che non ti ho detto, ma che soprattutto ho chiesto al Saggio Saga di tacere se non fosse stato interpellato. Lui, come Saggio, avrebbe affermato la verità, io sono sicuramente meno saggio e mantengo bene i segreti» risponde l’imperatore quasi imbarazzato. «Devi sapere che alcune volte ho il dono della preveggenza e tempo fa mi sei apparso tu e avevi tra le mani un oggetto sacro che non hai ancora né toccato né visto. Quando sei finito nel mare, Saga ti ha protetto fisicamente, ma sono stato io a metterti in quello stato che chiami “coma” e ho atteso pazientemente che una persona a te cara dimostrasse il suo amore nonostante la dura prova che stava affrontando.»
«Mia madre! Ma come è possibile?» chiede Fajro perplesso.
«Ricordati che lei è la più anziana discendente, ancora in vita, di Atua Primo e che certi poteri, anche se assopiti, si possono sempre manifestare.»
«Pertanto il coma non era dipeso dalla veloce risalita dall’acqua, ma da una barriera che avete creato per proteggere il mio cervello.»
«Non solo la mente, ma anche quel potere che ancora stava in silenzio dentro di te e che in questi anni ti stiamo aiutando a sviluppare. E quando hai evocato inconsciamente un’arma spirituale, la barriera si è alzata nuovamente per nasconderti dagli occhi dell’oscuro signore del Regno di Heru» risponde preoccupato l’imperatore sapendo che Fajro è stato visto dall’Inquisitore. «Ed è anche il motivo per cui Natsu ha innalzato una barriera prima dell’esame che hai fatto con Kasai e che rialzeremo a ogni altra prova nella quale ti sarà richiesto l’utilizzo della tua Forma Energetica.»
«È una nuova prassi perché gli specchi della mia barriera sono andati distrutti?»
«Esattamente. Ogni volta che utilizzi la Forma Energetica chi è legato all’oscurità scopre dove ti trovi. All’Inquisitore noi non interessiamo, ma sapere chi è e dove si trova il mio prescelto ha grande importanza. Lui, quasi sicuramente, ha una barriera mentale  in modo da tenerci fuori quando indossa la maschera.»
«Signore, ma allora, quando tornerò nel mondo degli uomini, sarò obbligato a non usare l’energia del leone?»
«C’è un modo, ed è per questo motivo che nell’ultimo esame dovrai superare Eteru.»
«L’Atamakazari!» esclama Fajro.
«Lei si è intromessa volontariamente senza dirmi nulla perché ha recepito la minaccia prima di me ed è intervenuta senza perdere tempo prezioso. Ha usato l’elmo per nascondere la sua presenza e con la sola forza spirituale è riuscita a distruggere la mia barriera. Lei ha agito come tua madre, senza magie ma solo con il cuore.»
«Signore, per quale motivo non ho memoria del finale della sfida con Kinzoku e dell’arma spirituale?»
«Questi sono misteri ancora irrisolti, ma il vero problema è capire come sia stato possibile evocare un’arma spirituale replicando le movenze di un avversario. È stato come se tu avessi usato il Metallo per creare del Fuoco, azione molto simile a quella che hai utilizzato contro Kasai plasmando Acqua dentro il Fuoco» risponde l’imperatore ancora sconcertato.
«Perché temete queste cose? Non dovrebbero rappresentare un’arma in più da usare contro l’Inquisitore?»
«Se tu avessi avuto coscienza mentre usavi quella tecnica, sarei saltato di gioia, ma capitando nel momento d’incoscienza il rischio è che tu possa fare del male a chiunque e non solo ai nemici.»
«Il generale Natsu sembrava contento, non immaginavo che ci fossero queste controindicazioni» dice Fajro sconsolato.
«Natsu è il vero “artista della magia” di Wuxing. Studia ogni fenomeno derivante dalla magia, i pro e i contro, il metodo più giusto per evocare sia il Famiglio sia l’arma spirituale ed è attraverso la sua amplia conoscenza che ha raggiunto il grado più alto nel Livello Heikin. Ti svelo che avevo deciso di non proseguire su questa strada ritenendola troppo pericolosa; lui ha insistito facendomi notare che già usi queste tecniche in modo “incosciente”, ma che hai anche assorbito l’energia distruttiva che stava per abbattersi su Kinzoku scegliendo la soluzione giusta. Insomma, Natsu ha già programmato i tuoi prossimi passi riordinando la sequenza degli esami che devi ancora svolgere.»



Quinto Anno (Mondo degli Uomini)



Il nuovo anno si apre con l’ennesimo annuncio clamoroso. Dall’Isola Raumati giunge la notizia che Wit e Pine, ex regnanti di Apen, sono stati assassinati da sconosciuti vestiti di nero. Re Oak li aveva deposti ed esiliati a Raumati dopo la fine della guerra civile e molte persone gli avevano sentito promettere di eliminarli nel caso avesse sospettato di un loro ritorno in patria per reclamare la corona. L’anno precedente ad Apen erano scoppiati disordini perché il popolo stava organizzando una rivolta proprio per far tornare sul trono Wit, e nonostante Oak nega qualsiasi coinvolgimento nell’assassinio dei genitori, la voce comune è che sia stato proprio lui a finanziare l’atroce delitto nel quale hanno perso la vita anche sette guardie pretoriane dell’Imperatore Atua.
Oceanya, considerando i sospetti sulla persona che dovrebbe diventare il suo futuro marito, ha richiesto alla sorella di rinviare il matrimonio e Cristalya ha accettato senza discutere, ma solo perché più preoccupata di ritrovarsi impegnata in un conflitto che non ha creato lei.

L’attacco al mondo degli uomini effettuato dalle Creature mitologiche nell’anno precedente, sembrava fosse soltanto un episodio isolato, invece altre Creature hanno fatto la loro comparsa portando nuova distruzione scegliendo le cittadine più interne di ogni Regno. Il terribile Skorpio è uscito dal deserto di Koraha invadendo e distruggendo i paesi a nord nello Stato Libero di Oazo, il gigantesco scheletro dalle ossa nere chiamato Maputa, distrutte delle barriere difensive predisposte vicino alla Foresta Proibita, ha mietuto vittime nelle città a est del Regno di Tera, infine, l’abominevole Pithecus dalla pelliccia rossiccia ha assaltato e distrutto ogni città nelle terre a sud Metel. Le tre Creature, dopo aver compito la loro opera distruttiva, sono scomparse come avevano fatto le altre l’anno prima.
Ogni Regno assalito ha decretato lo “stato d’assedio” e gli eserciti si sono mossi per approntare delle difese ai nuovi confini che si sono creati senza intervenire nei posti già persi per cercare dei sopravvissuti.

L’imperatore Atua, CCXVII del suo nome, temendo per la propria vita dopo il duplice omicidio degli ex regnanti di Apen, aveva richiesto a ogni Regno di inviare delle truppe sull’isola di Otoke, ma le nuove incursioni delle Creature Mitologiche hanno costretto Metel, Tera e Apen a rispondere negativamente, Tan a esimersi dal rispondere non avendo un esercito e Oazo, non equiparato ai Cinque Regni, non è obbligato a intervenire in soccorso dell’impero, ha comunque rispettato gli accordi attuando una controffensiva contro i mostri usciti da Koraha.
Dwr, non avendo subito attacchi dalle Creature maligne, ha dovuto rispondere alla chiamata dell’imperatore e sull’isola di Otoke è arrivata Oceanya coadiuvata dal capitano Foeil.

Negli ultimi mesi dell’anno, Re Titan di Metel e la Regina Wasa di Tera, hanno ufficializzato l’intenzione di sposarsi appena saranno stati risolti i problemi più gravi causati dalle Creature Mitologiche.
Nel Regno di Apen, nonostante i disastri compiuti dai mostri, la popolazione ha dato inizio a nuove rivolte contro il re, ma questa volta sono state sedate con la forza delle armi. Il popolo, per secoli legato alle tradizioni del Leggendario, sostiene che le Creature siano uscite dal letargo per colpa del duplice omicidio di Wit e Pine avvenuto sull’isola di Raumati, luogo prediletto da Atua Primo del suo nome. Una semplice diceria considerando che Port Kurang e Port Huwur sono stati rasi al suolo l’anno precedente. Ma la superstizione è più forte della realtà dei fatti.

§   §   §

Il generale Natsu sta parlando con Fajro e Kasai al centro dell’arena d’allenamento. «In questa sfida dovrete usare la katana in un combattimento semplice, ma dal momento in cui dirò “cambio” potrete applicare della magia elementare sulla vostra arma, però con una limitazione: non potrete lanciare attraverso la spada il vostro Elemento contro l’avversario. L’obiettivo per voi è nascosto mentre i vostri avversari sanno qual è il punto che assegna la vittoria.»
«Tu non sai niente?» chiede sottovoce Fajro a Kasai.
«Kasai conosce bene questo test, ma il suo compito sarà solo quello di supporto, sempre che ci riesca» dice Natsu facendo notare che ci sente molto bene.
Atua sta camminando nervosamente e attira l’attenzione di Fajro: «Che cosa vi succede?»
«Non sono d’accordo sulla scelta di fare questa sfida con il blocco della magia sull’arma.»
Kasai mette un braccio al collo di Fajro e dice sorridendo: «È nervoso perché questa sfida lui, l’ha fatta dopo sette anni.»
«Non è per questo motivo! Forse anche per questo, ma non è il punto. E se…»
Natsu ferma Atua: «Dicendo cosa temi spieghi a Fajro come agire per conquistare il punto vittoria.»
«Ci sono effetti collaterali?» chiede Fajro titubante.
«Non devi preoccuparti, qualunque cosa succeda ci sono io» risponde Natsu con fermezza. «In nessun modo possiamo permetterci che ti accada qualcosa di così grave da tenerti bloccato per troppo tempo.»
Nell’arena entrano gli avversari per questa sfida: Kinzoku e Daichi.
«Mi ha detto il generale che alla prossima saremo compagni, ma oggi mi tocca batterti» dice sogghignando Daichi a Fajro.
«Puoi provarci» risponde Kasai mostrandosi protettiva verso il suo allievo.

La sfida ha inizio, il suono delle spade che si scontrano rimbomba nell’arena, la battaglia tra Fajro e Kinzoku è caratterizzata dallo studio dell’avversario intervallato da attacchi e contrattacchi, mentre quella tra Kasai e Daichi è contraddistinta dalla velocità di esecuzione. Natsu sa bene che con la spada Fajro ha raggiunto buona destrezza, così chiama subito “cambio”. I quattro si spostano all’indietro, Fajro e Kasai danno fuoco alle spade, dall’altra parte, la katana di Kinzoku acquisisce il colore nero dell’acciaio indistruttibile mentre Daichi conficca la sua arma nel terreno fino alla fine della lama. Kasai sferra colpi veloci verso Kinzoku che reagisce tentando soluzioni estreme non temendo le fiamme sprigionate dall’avversaria, Fajro si lancia con impeto verso il nemico mentre Daichi, estraendo la spada da terra, la tramuta in un martello di cemento. Kinzoku mette alle strette Kasai ma la donna reagisce modificando la lama della katana in una frusta di fuoco; Fajro è costretto a indietreggiare perché Daichi agita la spada martello facendola roteare, ma non si perde d’animo e conoscendo la tecnica dell’avversario contrattacca. Daichi sembra sorridere, Fajro è sorpreso e cade nella trappola. Kinzoku compie due piroette all’indietro e con il “fondello”della katana, diventato anch’esso di acciaio nero, colpisce alla schiena Fajro. Il ragazzo non riesce più a respirare, si piega su un ginocchio e mentre Natsu urla “punto e vittoria” Daichi lo colpisce in pieno volto facendolo volare addosso a Kasai.
Atua, preoccupato, corre verso Fajro ma il ragazzo scatta in piedi da solo e furente esclama: «Maledizione! Ancora una volta ho fatto lo stesso errore!»
Natsu sorride perché il ragazzo ha capito qual era l’obiettivo. «La tua attitudine di buttarti contro un avversario senza preoccuparti di cosa succede alle tue spalle è dura da cancellare, ma c’è anche un altro punto di vista da prendere in esame.»
«La fiducia incondizionata che hai nei tuoi compagni è onorevole ma la dimostri se ti accordi con loro prima di agire. Se tu vinci un combattimento ma Kasai muore, tu perdi ugualmente» dice il generale Fuyu appena apparso nell’arena insieme a Kuoki.
Fajro ringrazia inchinandosi e poi chiede ad Atua: «Signore, lei cosa aveva fatto in questo test?»
«Stessa sconfitta, però io ero indietreggiato per aiutare il mio compagno» risponde il Leggendario abbassando la testa.
Natsu e Fuyu confabulano tra di loro poi il primo chiede a Fajro: «Senti qualche dolore o della stanchezza?»
«No Signore, sono soltanto adirato con me stesso.»
«Molto bene, mi serve proprio la tua frustrazione!» risponde Fuyu lasciando perplesso Fajro.
Kasai, Kinzoku e Atua si spostano dalla zona di combattimento mentre Fuyu spiega: «Siccome stai bene, faremo subito un nuovo test nel quale ci aspettiamo che tu perda perché è una sfida impossibile.»
«Signore, ma il nostro obiettivo non è rendermi più forte?»
«Sì, per questo affronterai una battaglia impossibile. Nel test non cerchiamo la tua vittoria ma la tua resistenza fisica e mentale. Tenere testa al nemico, aiutare i tuoi compagni e continuare a combattere anche se loro non ce la fanno. La tua esperienza negativa sul Ponte Nord/Ovest deve essere rimossa a tutti i costi perché il tuo nemico farà di tutto per eliminare qualsiasi persona che ti è cara per rendere la tua mente più debole. L’amore è un sentimento straordinario, ma anche la più grande debolezza per un combattente.»
Atua strilla: «Che cosa avete in mente di fare? È troppo presto!» mentre all’arena arrivano anche Mizu, Mokuzai e i generali Haru e Aki.
Il leggendario chiede a Haru: «Non vorrete farli tutti e tre oggi?»
«Vediamo che succede nel prossimo test, ma la nostra intenzione è proprio questa.»
«Siete sicuri che una doppia sconfitta non abbatta il morale di Fajro» chiede Kasai anche lei preoccupata.
«Se così sarà, riprenderemo l’addestramento normale» risponde in modo perentorio Aki.
Fuyu, nel frattempo, continua la spiegazione. «In questo nuovo test combatterai insieme a Daichi e Kuoki contro Natsu. Le regole: Natsu utilizzerà una sua tecnica speciale che gli consente di plasmare l’energia ambientale per creare dei mostri serventi, Daichi e Kuoki useranno la loro Forza Energetica per attaccare il generale, mentre tu, usando solo la magia elementare, dovrai proteggere i compagni e te stesso senza poterti muovere dalla posizione difensiva.»

S’inizia e in un attimo Natsu crea una serie di mostriciattoli verdi armati di spade, forconi e lance, qualche istante dopo Daichi evoca il suo Famiglio, un enorme cobra, seguito dal Famiglio di Kuoki, un’aquila reale mente Fajro crea una barriera di fuoco alle spalle dei compagni. Il cobra inghiotte ogni nemico mentre l’aquila li artiglia piovendo dall’alto con impressionante velocità, ma per ogni mostriciattolo ucciso Natsu ne crea altri due. Fajro difende la barriera, spara dai pugni delle palle di fuoco, ma utilizzando il suo Elemento accoppiato a una tecnica imparata da Kuoki, da ogni mano riesce a lanciare almeno tre sfere infuocate.
La battaglia sembra in stallo, Fajro mantiene bene la difesa e i suoi compagni tentano anche di aggredire il generale ma Natsu contravviene alle regole creando una gabbia d’acciaio nero per imprigionare l’aquila reale e un’enorme scatola di legno per rinchiudere il grande cobra. Fajro si accorge, crea due enormi fruste di fuoco e disintegra la scatola di legno liberando il cobra ma Natsu sfrutta le fiamme della barriera innalzata dal ragazzo per colpire e abbattere Daichi e Kuoki.
Fajro corre vicino agli amici, utilizza il vento per creare un circolo di fuoco a protezione dei compagni mentre lui continua a sferrare colpi contro i nemici, ma Natsu, nuovamente, cambia le regole ed evoca un Famiglio così alto da toccare il soffitto dell’arena: un Mammut dalle lunghe zanne. Fajro è sbalordito, non ha mai visto quel tipo di bestia, cerca di colpirla con frecce di fuoco ma il mammut spruzza dalla sua proboscide un getto d’acqua così forte da spegnere ogni fiamma del ragazzo. I mostriciattoli verdi sfruttano il momento e assaltano Fajro; lui si difende colpendo con una spada di fuoco, ma di nuovo il gigantesco animale spegne le fiamme. Il ragazzo sta per essere sconfitto, indietreggia, protegge i compagni stesi a terra e all’improvviso, i suoi occhi diventano rossi. Fuyu si accorge della situazione, è pronto a fermare tutto, ma Fajro è pienamente cosciente delle sue azioni, non richiama il suo leone, emana un’enorme fiamma da tutto il suo corpo e la fa espandere nell’arena bruciando ogni mostriciattolo verde che s’imbatte in quel fuoco. Natsu sorride mentre evoca un secondo Famiglio, un enorme condor del vulcano, tipico animale nativo di Tan. Questa bestia inghiotte la grande fiammata del ragazzo togliendogli la difesa e la potenza d’attacco, il mammut solleva la zampa per schiacciare Fajro ma il generale Fuyu urla: «Vince Natsu!»

Fajro è stanchissimo, s’inginocchia vicino ai suoi compagni e strabuzza gli occhi quando Daichi e Kuoki si alzano in piedi senza lamentarsi.
«Eravate svegli?»
«Ti pare che una piccola fiammella possa metterci fuori combattimento così facilmente?» dice Kuoki ridendo.
«Però se usavi quella tua fiammata finale contro qualsiasi di noi ci avresti arrostito per bene» aggiunge Daichi mentre aiuta Fajro ad alzarsi.
Anche Natsu si aggiunge al gruppetto dicendo: «Riesci a sorprendermi ogni volta e ti assicuro che quella fiamma è portentosa!»
«Maestro, però voi avete barato alla grande!» dice Fajro e Natsu s’inchina rispondendo: «Ti chiedo perdono.»
Anche il viso di Fuyu denota soddisfazione mentre dice: «Adesso voglio provarla!»
Fajro scuote il capo. «Non sono in grado neanche di reggermi in piedi, adesso mi batterebbe anche la piccola Flame a Tan.»
Il generale Haru, raggiunto il gruppo e sentite le parole del ragazzo, dice: «A questo ci penseranno i tuoi due prossimi compagni nella prossima gara.»
«Un'altra?»

All’estremità dell’arena Atua sta ancora protestando con Aki quando appare l’imperatore con il corvo Agisto sulla spalla.
«Imperatore, diteglielo voi che non va bene!»
«Atua, mi dispiace, non mi ascoltano» risponde l’imperatore ridacchiando. «Proprio come non mi ascoltavi tu quando ti dicevo che spingere troppo avanti il tuo Elemento era pericoloso, eppure lo hai fatto, ricordi?»
Il Leggendario smette di protestare mentre Aki mostra un piccolo sorriso di soddisfazione. Atua, da piccolo, le aveva fatto passare giorni terribili e ogni volta che l’imperatore lo sgrida, per lei è festa.
Natsu si aggiunge alla discussione: «Avete visto? L’ha governato, gli ha impedito di uscire utilizzando la sua forza mentale per creare quella fiamma!»
«Prima di esaltarci guardiamo cosa succede nel prossimo test. Se Mizu e Mokuzai riescono a far sprigionare completamente quell’energia innaturale da Fajro possiamo affinarla nel giro di cinque anni come hai previsto» risponde l’imperatore compiaciuto.

Il generale Fuyu da una parte, dall’altra Mokuzai a destra, Fajro a sinistra e al centro Mizu, ma una decina di passi più avanti dei due compagni, infine, molto indietro dai tre Kinzoku è inginocchiato in meditazione. Il generale Haru innalza la barriera protettiva e da inizio alla sfida.
Mizu crea una serie di pugnali di ferro e li lancia contro l’avversario, Fuyu risponde con palle di fuoco che esplodono al contatto delle lame; il generale contrattacca creando una spirale di vento e il samurai si difende con una muraglia di mattoni.
Haru chiama il “cambio scambio”, Mokuzai avanza, raggiunge Mizu, il ragazzo si pone dietro di lei e gli appoggia le mani sulla schiena mentre Kinzoku esce dalla zona di combattimento.
Mokuzai attacca con un enorme muro d’acqua e Fuyu è costretto a fare qualche passo all’indietro per difendersi utilizzando la stessa tecnica del muro di mattoni. Mokuzai sfrutta l’occasione, materializza dei pioli di legno e li lancia contro la barriera dell’avversario aggiungendoci la forza dall’elemento Aria. Di nuovo Fuyu deve indietreggiare, ma poi trasforma i pioli in lance acuminate di acciaio nero e le rilancia contro l’avversaria ma Mokuzai usa un forte per spazzarli via.
Haru chiama il “cambio scambio”. Fajro avanza, raggiunge Mokuzai, la ragazza si pone dietro di lui e gli appoggia le mani sulla schiena mentre Mizu esce dalla zona di combattimento.
Fajro si accende come una torcia, i suoi occhi sono rossi, ma lancia un attacco con l’Elemento Acqua identico a quello usato da Mokuzai e Fuyu è costretto a difendersi dietro al muro di mattoni. Il generale tenta un attacco ma Fajro lo anticipa facendogli piovere sulla testa una serie di tronchi d’albero che distruggono il muro di mattoni. Il generale crea una barriera d’aria salvandosi all’ultimo momento. Il generale nota un varco libero, contrattacca lanciando dei chiodi che acquisiscono velocità progressiva, ma Fajro crea in un istante qualcosa di impensabile per tutti i presenti: un muro d’acqua che lo circonda e lo difende muovendosi a secondo della direzione da cui arrivano i chiodi; davanti a sé, un arco di legno dotato di frecce di metallo infuocato e appoggiato su un muretto di cemento che lo mantiene in equilibrio. Le frecce partono a ripetizione e Fuyu può difendersi solo evocando un Famiglio; il gigantesco armadillo dalla corazza di acciaio nero riesce a proteggerlo.
Haru chiama “ultimo”. Mokuzai si allontana velocemente da Fajro che all’istante esplode in una fiammata.
L’armadillo gigante si avvicina al ragazzo, tenta di colpirlo, ma le fiamme assumono la forma del leone. Fajro è dentro la Forma Energetica del suo Famiglio che aumenta di dimensioni superando quelle dell’armadillo, il ragazzo muove le mani e al leone basta un’artigliata per tagliare in due la bestia avversaria. Fuyu subisce il colpo, finisce seduto a terra, ma riesce a creare un diluvio d’acqua riversandolo su Fajro ma quell’acquazzone evapora a contatto delle fiamme di Fajro. Ed è in quel momento che Haru urla: «Pareggio!»
Fuyu, dolorante e spossato, è ancora seduto a terra, Fajro assorbe tutta l’energia del fuoco dentro di sé e chiede al generale Haru: «Davvero?»
«Sì ragazzo, gliel’hai fatta!» urla Natsu mentre Fajro, sorridente, crolla a terra esausto.

§   §   §

Nella sala delle cerimonie l’imperatore discute con i quattro generali e Atua dei progressi di Fajro. «Quattro mesi fa, seguendo le indicazioni di Natsu, abbiamo accelerato il suo addestramento e il ragazzo non ha soltanto confermato le ipotesi, ma ci ha fornito chiare indicazioni che il suo percorso è progredito oltre le nostre aspettative. Credo di poter affermare che Fajro, oggi, è alla pari con quasi tutti gli altri, ma prima di decidere vorrei conoscere le vostre impressioni generali.»
«Signore, conoscete già la mia idea. È chiaro che non può essere in grado di utilizzare perfettamente tutti gli Elementi, ma è altrettanto lampante che la sua Forma Energetica abbia assunto il massimo nel Livello Tei» risponde Natsu.
«A livello fisico e mentale è prontissimo. La muscolatura del suo corpo si è rinforzata grazie alla sua tendenza di non risparmiarsi nell’allenamento, la sua mente si è fortificata ed è in grado di reagire istantaneamente alla difficoltà elaborando una strategia efficace» risponde Fuyu.
«Se proprio vogliamo trovargli un difetto, forse ha ancora la tendenza a rispondere con irruenza alle varie sollecitazioni, però in allenamento comprende gli errori ed è determinato ad azzerarli» dice Haru.
«Signore, sinceramente io credo che dovremmo provare così come abbiamo fatto con i tre test precedenti. Dovesse perdere la sfida, non sarebbe un problema, ormai ha imparato a trovare il positivo su cui lavorare e il negativo da eliminare, ma se la vince, come auspico, potremmo trovarci davanti a un primo grado del Livello Heikin acquisito in soli cinque anni» dice Aki.
«Signore, è vero che io sono un entusiasta di natura, però i fatti sono davanti agli occhi di tutti, soprattutto ciò che ci ha creato per combattere alla pari con Fuyu. Difesa e attacco composti di sei Elementi mentre ne aveva a disposizione solo quattro, due primari e due secondari. Signore, non ha creato solo un quinto che ci avrebbe fatto intendere una situazione di Caos, ma anche il sesto portando equilibrio nella magia di quell’attrezzo» dice Natsu mentre gli brillano gli occhi.
«Atua, tu e Kasai siete le persone più vicine al ragazzo, cosa ne pensi?» chiede l’imperatore.
«Sapete che ero contrario nel fargli fare i tre test consecutivamente, però devo ammettere che grazie alla vostra scelta Fajro ha accresciuto la sua autostima nelle proprie capacità e negli ultimi mesi il suo stato d’animo di è risollevato. Penso si possa provare senza temere che una sconfitta lo scalfisca in modo irreparabile.»
L’imperatore cammina nella sala, accarezza il corvo Agisto poi dice: «Sono d’accordo con tutti voi. Il mese prossimo daremo l’occasione a Fajro di sorprenderci ancora una volta.»

Mentre nella sala delle cerimonie si discutono argomenti importanti, nella locanda si fa baldoria.

«Propongo un brindisi per il festeggiato!» urla Mizu.
«E falla finita, hai in mano una tazza d’acqua» risponde Daichi già sbronzo.
«Eccoti Fajro, questo è il bigliettino di auguri» dice Kasai mentre mette la testa del ragazzo sul suo seno prosperoso. «E dopo, in camera da soli, ti do il regalo per i tuoi ventidue anni!»
Mizu ride dicendo: «Secondo me è lui che ti fa un regalo. Stai sbavando.»
Mokuzai, si alza in piedi, strattona Fajro lontano dal seno di Kasai e si avvinghia a lui dicendo: «Anch’io ho un regalo, anche se è più piatto!»
«Mia cara, credo che tu abbia esagerato con i brindisi» dice Kuoki notando la strana intraprendenza di Mokuzai, solitamente timida.
Fajro sente la mancanza delle persone care che sono nel Mondo degli Uomini e di quelle scomparse che hanno raggiunto Wuxing nella forma del Globo di Luce, però è contento di aver conosciuto delle persone così sincere da poterle chiamare amici. Sta per dire qualcosa ma è sorpreso da Kinzoku che dice alzandosi in piedi: «Nonostante sia felice di averti qui con noi, spero che tu possa andartene prima possibile. Auguri!»
Fajro è così colpito dall’augurio di Kinzoku da avere gli occhi lucidi, ma non può piangere perché Kasai, per baciarlo, gli si butta addosso con tale foga da farlo cadere dalla sedia scatenando le risate di tutti.

§   §   §

I quattro generali sono al centro dell’arena, cinque samurai e Atua ai lati mentre in una posizione defilata l’imperatore accompagnato sempre dal corvo Agisto. Il suono di un gong annuncia l’entrata dei due partecipanti alla sfida: Kinzoku e Fajro.
I generali si posizionano ai quattro angoli di un immaginario quadrato e insieme creano una barriera fatta da tutti gli Elementi Magici, gli sfidanti si guardano, nessuno dei due mostra emozioni, mettono mano alla katana ma non la estraggono, sanno entrambi che con quell’arma si equivalgono e la useranno solo applicandoci magie elementari alla lama, camminano uno verso l’altro e sorprendono tutti i presenti iniziando una scazzottata da strada. I pugni che si scambiano non sono dotati di potenza ma di precisione e raggiungo dei punti vitali come se testassero l’efficienza fisica dell’avversario. Si fermano entrambi nello stesso momento e indietreggiano senza distogliere lo sguardo dall’avversario.
«Quasi c’eri l’altra volta» dice Kinzoku.
«Quasi sei morto l’altra volta» risponde Fajro.
Ridono, insieme, di gusto, poi smettono, insieme. È il momento.
Nella barriera si alza un vento fortissimo che spira da tutti i lati; l’hanno creato insieme perché è un Elemento indigesto per entrambi. Nello stesso istante Kinzoku crea la difesa con un muro di sabbia, Fajro con una barricata di legno, poi, nello stesso momento attaccano; Kinzoku con delle lance di ghiaccio, Fajro con delle palle di fango. Entrambe le tecniche hanno qualcosa in più: sulle lance ghiacciate sono appoggiati delle palline di granito, dal fango spuntano fuori dei pioli di legno. Lo scontro tra tutti gli oggetti avviene con un impatto ad alta velocità perché i due contenenti sfruttano il vento. Nella barriera si alza un polverone che nasconde Kinzoku e Fajro alla vista dei presenti, ma tutti sentono l’enorme energia che i due ragazzi stanno sprigionando.
I contendenti non hanno più bisogno di capirsi, si conoscono bene dopo cinque anni, pregi e difetti, ciò che non sanno è come reagirà nello scontro la loro massima Forza Energetica.
La nebbia si abbassa, la Tigre con i denti a sciabola di acciaio nero ruggisce contro il nemico e il Leone dagli artigli infuocati contraccambia. Lo scontro tra le due bestie avviene a velocità impressionante, la Tigre prova ad azzannare il Leone e lui tenta di squarciarle la gola. Kinzoku crea un mantello gelatinoso per il suo Famiglio e gli artigli del Leone scivolano via senza arrecare danni; Fajro crea una corazza di granito e le zanne della Tigre non possono mordere.
Kinzoku affianca la Tigre, estrae la sua spada e roteandola lancia del filo di ferro spinato contro il nemico; Fajro affianca il Leone, estrae la spada e roteandola lancia delle “lingue” di fuoco verso l’avversario. La Tigre e il Leone rotolano cercando di colpirsi, Kinzoku sferra un colpo con la katana mentre la sua armatura diventa di acciaio nero, Fajro para il colpo mentre il suo corpo inizia a bruciare.
La Tigre azzanna una zampa del Leone e Fajro sanguina dal braccio destro; il Leone graffia il torace della Tigre e Kinzoku sanguina dal petto. Il primo sangue è il segnale. È il momento!
Sull’armatura di Kinzoku appaiono dei pungiglioni di acciaio nero, dall’armatura di Fajro il fuoco si propaga all’interno di tutta la barriera; la Tigre non ha più la protezione gelatinosa che è evaporata a contatto con il Leone, anch’esso completamente avvolto nel fuoco. Kinzoku lascia partire i pungiglioni che però sono fusi al contatto delle fiamme, Fajro allunga il braccio verso l’avversario e chiudendo il pugno scatena un’esplosione così forte da crepare la barriera dei quattro generali. Kinzoku crolla a terra mentre Fajro, appoggiatosi su un ginocchio, si alza in piedi. L’urlo dell’imperatore è forte e chiaro: «Vince Fajro!»

Fajro assorbe tutte le fiamme ancora accese e l’energia del Leone nel suo corpo, i generali possono togliere la barriera protettiva e accorrere in soccorso di Kinzoku, ma il primo a prendersi cura dello sconfitto e proprio il vincitore che con una mano assorbe le lesioni causate dall’Elemento Fuoco e lenisce il dolore creando una pasta argillosa con l’Elemento Terra.
Atua non riesce a credere a ciò che ha visto e chiede a Fajro: «Sei qui con noi?»
«Sì, sono cosciente, anche se non so come ho fatto. Ho soltanto capito che dovevo agire in questo modo per guarirlo.»
«Ragazzo, con questa sfida vinta, hai compiuto il quarto passo dopo solo cinque anni.»
«Voi quanto tempo avete impiegato Signore?»
Atua non risponde, ma ancora una volta lo fa per lui Kasai dicendo sarcasticamente: «Quindici!»

Natsu sta per dire qualcosa ma Aki lo ferma portandolo poco distante dagli altri.
«Signora…»
«So che stavi per dirlo, ma devi stare zitto!»
«Ma lo avete visto, lui ha sicuramente…»
«Maledizione Natsu! Non devi per forza dire tutto ciò che pensi. Fajro ha già troppe missioni da compiere e se gli diciamo che forse ha quel potere rischiamo di incasinargli di nuovo la mente dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per sbloccarla.»
«Noi dobbiamo dirgli tutto!» protesta Natsu.
«Basta giovanotto! Da generale più anziano ti ordino di startene zitto con lui, di non disturbare l’imperatore, e soprattutto di non molestare Eteru con questa questione!»
«Uffa, però mi dica che lo pensa anche lei» chiede Natsu con il broncio da bambino.
Aki scuote il capo e sbuffando risponde: «Potresti avere di nuovo ragione.»










CAST
Importanti
Agisto – Corvo messaggero appartenuto a Sipestro di Tan e che ospita l’anima errante del soldato Matco, assassinato al lago Sider a Dwr
Ten [m] – Bimbo che vede gli avvenimenti attraverso gli occhi del corvo
Atua Primo [m] – Leggendario Imperatore dei Cinque Regni Umani
Fajro [m] – Principe di Tan e protagonista della storia

Regno Wuxing
- ? [m] – Imperatore (il suo nome non è stato ancora detto)
- Aki [f], Fuyu [m], Haru [m], Natsu [m] – i quattro generali di Wuxing
- Eteru [f] (Neutro) – la samurai definita più vicina al Creatore
- Daichi [m] (Terra), Kasai [f] (Fuoco), Mizu [m] (Acqua) – i tre samurai con Elementi Primari
- Kinzoku [m] (Metallo), Kuoki [m] (Aria), Mokuzai [f] (Legno) – i tre samurai con Elementi Secondari

Regno Sea (regno negli abissi marini)
- Kwakhala [f] – Regina (solo nominata)
- Esseri mostruosi: Kraken, Leviatano

Regno Koraha (regno nel deserto omonimo)
- Yuly [f] – ? (solo nominata)
- Esseri Mostruosi: Golem, Skorpio

Regno Sliabh (regno sulle montagne condivise tra Metel e Tera)
- ? – guardiano del Gigante
- Esseri mostruosi: Gigante, Pithecus

Regno Hout (regno chiamato anche Foresta Proibita)
- Esseri mostruosi: Ombra, Maputa

Regno Heru (regno sotterraneo posizionato alle radici dell’albero Hyperion)
- Innominabile – Imperatore (soltanto identificato come imperatore)
- ? – Cinque servitori di Heru (soltanto nominato il loro ruolo)

Altri personaggi nominati o apparsi nel capitolo
- Atua CCXVII (vero nome Ohlaka) – Saggia della corte di Metel prima di diventare Imperatore dei Cinque Regni
- Flame – Nuova Regina del Regno di Tan dopo l’abdicazione della madre adottiva
- Cristalya – Regina di Dwr
- Oceanya – Principessa ereditaria e comandante in capo dell’esercito di Dwr
- Titan – Re di Metel
- Wasa – Regina di Tera
- Oak – Re di Apen
- Wit – Re di Apen, spodestato da suo figlio Oak
- Pine – Consorte reale di Apen, spodestata da suo figlio Oak
- Foeil – Capitano dell’esercito di Dwr




Schema della magia
- Ogni Essere Vivente è costituito di Energia
- Con al morte fisica l’Energia si tramuta in un Globo di Luce o in uno Oscuro
- Il Globo di Luce raggiunge il Regno Wuxing (il bene) mentre il Globo Oscuro raggiunge il Regno Heru (il male)
- L’Energia di ogni Essere Vivente è la base per la creazione degli Elementi Magici

Schema degli elementi magici
- Esistono due Elementi Dominanti: Luce, Oscurità
- Esistono tre Elementi Primari: Acqua, Fuoco, Terra
- Esistono tre Elementi Secondari: Aria, Legno, Metallo
- Esiste un Elemento Neutro: Etere
- se uno o più Elementi Secondari acquistano potere crea/creano squilibrio
- con lo squilibrio uno o più Elementi Primari soccombe/soccombono e l’Elemento Neutro diventa Caos
- L’Elemento Caos dona maggiore potere all’Elemento Dominante Oscurità che prende il soppravvento sulla Luce.

Schema della Forma Energetica Assoluta
- La Forma Energetica Assoluta è il massimo raggiungibile nella Forma Energetica
- La Forma Energetica si divide in tre livelli:
a) Livello Kou (alto) : lo ottengono solo l’Imperatore di Wuxing e l’Imperatore di Heru
b) Livello Heikin (intermedio): lo ottengono solo i generali di Wuxing e i servitori di Heru
c) Livello Tei (basso) – lo ottengono i samurai di Wuxing e tutti gli altri esseri viventi che hanno coscienza delle differenze.
- La Forma Energetica evoca magicamente un Animale chiamato Famiglio

  
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