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Autore: Smolly    31/07/2009    1 recensioni
Due ragazze che vivono nella New York del ventunesimo secolo scoprono di essere in realtà due principesse catapultate nel futuro per scappare alla presa del loro regno da parte di uno scuro Conte...che cosa faranno mai????
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 7

Capitolo 7:

AVVISO:Scusate per il mega mega ritardo, ma sono proprio una lumacona incapace!!!!!!!!!!*me lumaca, **me incapace*…spero che questo capitolo, benchè non particolarmente lungo, sia passabile…XD XD XD XD…comunque per quanto riguarda la storiellina di Ashan, ci sono dei particolari che io ho provato a mettere anche nei precedenti capitoli che dovrebbero far capire in parte una cosa…è parecchio semplice la questione, c’è solo da farci caso(parlo anche per te Marghe, anche se sai già a cosa mi riferisco). Buona lettura a tutti e grazie a tutti quelli (o quelle!!!) che hanno recensito XD XD…Ciao Ciao

PS:avrei bisogno di qualche cosiglio sulla forma…se a qualcuno viene in mente qualcosa a cui dovrei far caso per favore me lo segnali…grazie 1000… By Smolly

Trovare la tenda fu più semplice del previsto. Era una tenda come le altre, ma attorno vi gironzolavano meno soldati. Tutte e due notarono che non c’erano solo Elfi sottomessi al Conte, come pensavano, ma c’erano anche parecchi Troll e un gruppo di soldati di una razza che non avevano mai visto.

-Certo che questo accampamento è proprio enorme, e anche i soldati non sono male-

-E penso che non sia l’unico!e poi sai che tipi sono quelli laggiù-disse Nihal indicando i misteriosi soldati sconosciuti.

-Non ne ho assolutamente idea, ma non deve essere niente di buono, o non sarebbero qui. Deve proprio volerci male il Conte…-

-Oh…Hai scoperto l’acqua calda…-

-Ti ringrazio del sarcasmo…intendevo:che cosa l’ha portato a rivoltarsi contro il suo stesso sangue?-

-Una parola:potere!semplice-

-Forse:ma per conquistare l’intero mondo ce ne vuole di bramosia…-

-Perché mi fai queste domande complicate????sta’ zitta ed entriamo!-

La tenda era spoglia e conteneva un esiguo numero di donne. C’erano due file di giacigli consunti, e vicino un cassetto dove venivano tenuti i propri averi (cioè quasi niente). L’odore non era dei migliori. Le donne si voltarono al passaggio delle nuove arrivate, ma non spiccicarono neanche mezza parola di saluto:si limitarono a borbottare tra loro. Erano quasi tutte giovani, con faccie tristi e provate e indossavano vestiti che davano l’idea di non aver mai visto l’acqua. C’erano due giacigli liberi dall’altro lato della tenda, vicino ad una ragazza apparentemente molto piccola che se ne stava solitaria sul suo.

-Buonasera- disse improvvisamente la giovane. Le principesse erano così sorprese di sentire qualcuno rivolgergli anche solo una parola che sobbalzarono.-Scusate-disse subito la giovane, vedendo la reazione delle due –non pensavo di spaventarvi-

-Scusaci te. È che mi sembravastrano che qualcuno ci rivolgesse la parola-

-Sì, lo so. Ma io faccio eccezione, se non vi disturba.-

-Certo che no.-

-Io sono Meryan-

-Piacere Meryan…possiamo chidere quanti anni hai?-

-Dodici. Sono qui da quasi tutta la vita.-

-Povera te-

-Ci ho fatto l’abitudine. Ora dovrete scusarmi, ma ho sonno e vorrei dormire-

-fai pure- e la bambina si distese girandosi dall’altro lato.

-ce la farò io invece ad addormentarmi??- chiese piano Shiran alla sorella.

-Boh, se non proviamo…-

E si distesero sui loro letti. E prima che prendessero sonno ci volle parecchio tempo.

***

Il Conte aveva appena finito di dare gli ordini a quell’insulso demonietto. Adesso se ne stava nella sua camera, seduto sulla scrivania, a pensare. Intorno a lui era tutto scuro, a partire dalle pareti:nere, piene di arazzi scuri raffiguranti morti, il letto a baldacchino nero, la scrivania in ebano, i tappeti scuri. L’unico tocco di colore era l’unico ritratto che il Conte teneva sul tavolo: una bellissima donna sorridente con due ragazzi di circa quindici anni, che sorridevano, ed erano molto simili.

***

La mattina era fresca, la temperatura ottima. Due infermiere si dirigevano verso il tendone bianco per il turno della mattina; nessuno ci fece caso. Infatti gl’ingnari soldati non sapevano niente di chi erano veramente, e se lo avessero saputo, sarebbe stato un bel guaio per tutti.

-Eccoci qua!- dichiararono le due principesse.

-Vi aspettavamo- rispose con un sorriso un po’ tirato Melek.

-Notte tranquilla??-domandò curiosa Nihal.

-Non proprio…ma non ci possiamo lamentare!-rispose tranquillo Ashan.

-Ci dispiace per ieri sera!Non pensavamo che nostro…fratello…fosse così irascibile…non ci siamo neanche presentati per bene- disse a sua volta Shiran, rivolgendosi anche ad Ashan.

-No, è che siamo molto legati io e lui, e non sopporta che io gli dica bugie…comunque lui è Ashan, mio compagno di stanza da circa dieci anni…-

-piacere, Nihal e Shiran…-

-È assolutamente un piacere far meglio conoscenza con le principesse-

-Il piacere è nostro. Hai per caso un legame con la faccenda di cui stiamo per parlare per caso??-

-Sì, diciamo pure di sì-

-Ok…allora?-

-Curiose di sapere tutto e subito?-

-certo-

-Accidenti…-

-Be’ in effetti siamo un po’ troppo precipitose…-

-Non importa, perché vi dobbiamo spiegazioni comunque.- sia Ashan che Melek si misero a sedere sul lettino.

-Allora, da dove cominciare?-

-Innanzitutto spiegateci meglio come funziona questo posto, dove siamo ecc.-

-giusto:questo è la seconda sezione dell’esercito del Conte. L’esercito conta sei sezioni in tutto. Sembrano poche, ma gardatevi intorno e vedete la quantità di soldati che ci sono…ci troviamo al confine fra la terra degli Elfi e quella dei Nani. Io e lui siamo solo servi nel periodi di “pace”, ma nel bisogno abbiamo l’obbligo di militare…finora non abbiamo avuto questa sfortuna. Il Conte vive nel castello appartenuto alla vostra famiglia, nel nord della terra.- spiegò brevemente Ashan. Una sua caratteristica era di spiegare in modo piuttosto spartano. Melek prese invece parola per spiegare la missione:

- Voi avete un compito importante:rendere l’esercito un semplice esercito, nel senso che dovete distruggere il Cristallo. Solo voi potete farlo, e Roy, perché siete i discendenti della casata Elfica e solo voi tre ce la potete fare…quindi voi e vostro fratello dovete andare a distruggere quella pietra. Mentre voi sarete in viaggio, il Conte vorrà attaccare, perché credo sia già informato della vostra presenza in questo mondo. Io e Ashan andremo ad avvertire il Re degli Uomini di mobilitare l’esercito. Il Conte però avrà bisogno della mia formula e del mio rituale per essere invincibile. Io cercherò di prendere tempo in questo senso. Lui non andrà in guerra senza essere immune a tutto. E io farò in modo che muoia senza che abbia mai messo piede nel campo di battaglia-

-la cosa non mi sconfinfera tanto sinceramente, ma se lo dite voi, mi fido- annunciò Shiran.

-Visto che insistete- borbottò Nihal

-Non ho finito. Nei giorni che resteremo qui, voi vi comporterete da brave infermiere. Noi, appena ci rimetteremo, parleremo con Roy e prepareremo il viaggio…-

-Mi chiedo il perché di questo cambiamento così rapido…sono passati così pochi giorni…insomma..che ci succede?! -

-il tempo non si controlla ragazze…su questo non possiamo farci nulla-

-magari si potesse-

-Nihal. Non puoi essere padrona di tutto; ci deve essere per forza qualche fenomeno naturale al quale devi sottometterti-

La discussione si troncò di netto, così, senza avere più nulla da dirsi. Il resto della mattinata lo passarono raccontandosi storie e parlando del più e del meno.

Verso le una la campana che segnava il pranzo suonò e i quattro si dovettero dividere, raccomandandosi attenzione a vicenda. Il giorno successivo sia Ashan che Melek furono dimessi. E la prima cosa che fecero fu di andare a cercare Roy, non avendo la minima idea di dove si fosse cacciato, dal momento che non era nella loro tenda.

   
 
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