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Autore: La mezzosangue_michael98    30/10/2019    0 recensioni
Che fenomeno meraviglioso il sogno. E' l'unica via che ha l'uomo di incontrare le persone scomparse, parlare con loro, provare forti emozioni, fino a piangere con loro.
Quando dormiamo la nostra razionalità scompare e il nostro cervello entra nell’area dell’inconscio.
E anche se a volte sono confusi, spaventosi, felici o privi di senso i sogni cercano sempre di dirci qualcosa.
Proprio come succede a Maya che da mesi ormai continua a sognare il volto dello stesso ragazzo sconosciuto.
Cosa vorrà mai dire?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 2

Era sdraiata sul suo letto con Mr Ciddle, il suo micio, disteso sulle gambe.
La ragazza era ancora indecisa su cosa indossare per l'esibizione di James. Anche se in realtà non ne aveva poi così tanta voglia dopo quello che era successo quella mattina.
Scostò Mr Ciddle per poi recarsi davanti all'armadio, tirando fuori quasi tutti i vestiti che aveva.
Non fù una cosa molto difficile in realtà, indossò un vestito nero semplice e un cappello da strega. Si truccò quel giusto che era adatto a lei, per poi indossare gli anfibi: pronta per essere una strega ad Halloween.
"Maya credo sia arrivato quel tuo amico biondo." disse Thelma dal piano di sotto.
"Arrivo!" esclamò la ragazza indossando un finto mantello nero.
Scese le scale, trovandosi il suo migliore amico davanti alla porta d'ingresso travestito da lupo mannaro.
"Buonasera streghetta!" la salutò James sorridendo, mostrando le zanne finte. A Maya venne subito da ridere poiché con il pelo finto tutte sulle sopracciglia, le mani e il collo fosse proprio buffo.
"Buonasera a lei, signor mannaro." sorrise la ragazza.
Thelma si avvicinò alla ragazza, posandole una mano sulla spalla. "Fa' molta attenzione piccola, per favore." disse ma la sua espressione era preoccupata.
"Thelma, qualcosa non va?"
La donna scosse il capo. "Ti voglio bene, Maya. Voglio solo che tu stia bene." disse per poi accarezzarle il viso.
"Anch'io Thelma. Sei sicura che qualcosa non va?" domandò nuovamente notando lo strano comportamento dell'anziana.
"Nulla cara. Volevo solo dirtelo."
Maya sorrise appena. "Ci vediamo dopo." le lasciò un bacio sulla guancia per poi andare.
"Fa' attenzione piccola mia." mormorò chiudendo la porta. "Demoni, proteggetela." mormorò ancora.
 
 
James stava suonando con la sua band, mentre Maya, in prima fila ballava e cantava da brava fan numero uno. Le loro canzoni erano proprio belle, e in quel momento stava dimenticando della preoccupazione di Thelma.
Ma stava ballando già da un pò, aveva bisogno di bere qualcosa di fresco. Si allontanò, raggiungendo il bancone.
Si avvicinò al volto della barista per gridarle un drink fresco.
La barista annuì iniziando a prepararlo.
Poco dopo le servì il drink, la quale prese in mano. Ma prima di poter bere, vide qualcosa di strano nel bicchiere. Osservò bene: era uno strano disegno biancastro.
"Scusa, hai messo qualcos'altro nel drink?" domandò alla barista che scosse il capo.
"No perchè?"
"Perchè c'è una specie di disegno." disse per poi mostrarle il bicchiere ma la ragazza la guardò confusa.
La ragazza essendo molto presa dalle ordinazioni, guardò velocemnte per poi dire "Io non vedo nulla." e poi allontanarsi.
Maya roteò gli occhi al cielo sbuffando. "Si beh grazie lo stesso." disse ironica tornando a guardare il bicchiere che non aveva più nulla di strano.
Bevve qualche sorso per poi lasciare il bicchiere sul bancone.
Si guardò attorno sentendosi un pò spaesata e osservata.
Qualcuno la stava guardando, alla sua destra, dall'altra parte del bancone.
Era la figura incappucciata, di nuovo. Si voltò ma Maya la seguì ancora una volta.

Uscì dal locale ritrovandosi in una stradina buia. 
Cominciò a piovere, prima piano e poi forte. Sembrava quasi un brutto sogno o la scena di un film horror tant'è che era terrorizzata.
Il rumore dei suoi passi echeggiavano, il respiro affannoso e poi un forte tuono la fece sobbalzare.
Si appoggiò ad un muro umido, vicino a dei cassonetti e fù all'ora che nella penombra, lontano da lei di pochi metri lo vide.
Il ragazzo dei sogni era proprio davanti a lei.
Si paralizzò all’instante cercando di capire se era un’allucinazione o se stesse sognando.
Si voltò verso Maya, mettendosi in posizione pronto ad attaccare.
Dalle sue mani cominciò ad uscire del vero e proprio ghiaccio.
"Ma che diavolo.." fece lei strabuzzando gli occhi.
Il ragazzo lanciò qualcosa verso di lei, toccandole la guancia. Questo cadde a terra e la ragazza si voltò sbalordita.
Non poteva crederci: dalle mani di quel ragazzo era uscito un coltello fatto completamente di ghiaccio.
Istintivamente portò la mano sulla sua guancia che era stata rigata dalla lama ghiacciata.
"Ma che cosa sei?!" strillò indietreggiando, ancora al suolo.
"Dove si trova Maya Wicked?" rispose avvicinandosi, tenendo le mani ben puntate contro di lei.
Maya approfittò della situazione: tirò un calcio contro lo gamba del ragazzo che costretto dal colpo subito, si piegò perdendo l'equilibrio.
Si trovò al suolo e Maya riuscì a guizzare via come un'anguilla elettrica.
Era quasi riuscita a scappare, ma il ragazzo l'aveva raggiunta.
Un qualcosa di simile ad una palla di neve la colpì dritto alla schiena, facendola cadere al suolo.
Era bloccata, incapace di muoversi.
Il ragazzo la raggiunse, puntandole uno di quei coltelli di ghiaccio alla gola.
"Dimmi dove si trova Maya Wicked!"
"Non lo so." rispose la bionda. Iniziava a sentire freddo e sentiva il ghiaccio espandersi per tutto il suo corpo esile.
"Se menti, il ghiaccio si diffonde più velocemente. Quindi o mi dici dove si trova o muori assiderata." disse pacato.
A Maya le mancava il respiro, sentiva i muscoli stringersi, il sangue quasi non circolava più e il battito del cuore stava per cessare.
"Dov'è!?" gridò nuovamente il ragazzo.
"C-e l-l'hai d-davan-nti." balbettò.
Il ragazzo strabuzzò gli occhi confuso. "Cosa?"
"I-io s-s-ono Maya."
"E perchè non lo hai detto prima!" Abbassò l'arma, gettandola a terra facendola rompere in mille pezzi.
Si tirò su, levandosi la giacca. Aiutò Maya a rialzarsi per poi poggiarle la giacca sulle spalle, la quale lo osservò confusa ed incredula allo stesso modo.
Un minuto prima la stava uccidendo e un minuto dopo l'aiutava?
"T-tu." disse mettendo bene a fuoco la vista. Riconobbe la cicatrice, ed era quasi tentata dal toccarla. "S-sei tu." disse ancora ma era fin troppo priva di sensi per riuscire a fare qualsiasi cosa.
Diversi istanti dopo Maya socchiuse gli occhi, svenendo fra le  braccia del ragazzo.
Questi roteò gli occhi al cielo.
"Grandioso." mormorò. "Ora sono fottuto." terminò sbuffando.
  
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