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Autore: camillavaamare    31/10/2019    1 recensioni
Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un politico ipocrita? L'artista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?
La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prendere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dolore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Medioevo, Rinascimento
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2.IL TEMPO FUGGE PER NON TORNARE PIUE.

Lucrezia è triste che il suo migliore amico sia partito. O così pensa visto che non gli scrive da un po'. Per evitare di farsi scoprire infilano i messaggi dentro al vaso vicino alla botte nel vicolo.

Lucrezia deve sposarsi ma Manno non sa dove prendere i soldi: anche per mandarla in un convento c'è da pagare. Lei è l'ultima di nove fratelli. Manno si sposa con una primamoglie e ci fa cinque figli.

Lucrezia va al vaso e non trovandoci nessuna lettera delusa torna in casa.

Lucrezia va da Ugo in cortile.

"Non è arrivata nessuna lettera? Nel vaso ci sono solo delle pietre."

"No, sorella. Credo che abbia avuto un problema se è partito senza scriverti. Presto ti scriverà. Non preoccupati. So quanto 1ui ami mia sorella."risponde consolando Lucrezia, lei annuisce triste. E gli sorride.

"Non possiamo essere amanti! Siamo amici! Sarebbe troppo strano!"eslama meravigliata ed entrambi ridono.

"Certo. Lui proprio non è innamorato. Neanche un po'. Zero. Anzi."aggiunge allegro Ugo facendola ridere. Sì. Mi sono innamorata di Lorenzo. E lui? Prova lo stesso per me come dice Ugo? È successo senza che potessi accorgemene... ho provato a dirglielo indirettamente? Non lo so. Mi sono accorta che frse anche lui è innamorato? Devo stare attenta ai segnali. Pensa dubbiosa Lucrezia tornando in casa. Penelope guarda la nipote imarita.

"Cosa stai facendo? Fuori c'è Satana. Non guardare dalla finestra."

"Nonna, è una stupida credenza nata durante gli anni delle guerre Sante."

"No. Non è vero. Allontanati dal davanzale. Perché vuoi farmi stare con l'ansia?"

"D'accordo, nonna. Non ci st più se questo ti fa stare tranquilla."risponde arresa sedendosi sul divano insieme alla nonna. Arriva Manno.

"Non so proprio come trovare i soldi per farti sposare. Credo che chiederò un prestito a Medici. È l'unica soluzione possibile."dice sconfortato Manno.

"Per questo è venuto? So he troverete la soluzione. Ho 15 anni... non sono vecchia."

"Hai ragione ma non li avrai per sempre. E il problema della dote rimane."

"Se dite che è l'unica soluzione, perché non chiedete i soldi a Medici?"

"Penso che farò come hai detto. È l'unica alternativa. Ma prima voglio fare un'altra cosa."dice lasciandole di nuovo sole.

Lucrezia esce a passeggare. Non posso toccarti, baciarti o stringerti. Ma so che tornerai presto. Ho bisogno di credere in questa cosa. Devo... quando ti vedo sono felice. Il mio cuore è tuo. Vorei capire come posso riprendermelo... poi ci ripenso. Perché nelle tue mani sarà trattato bene. Non sarà mai di nessuno. Solo tuo. Pensa dolce guardando l'esterno di Palazzo Medici. Lui vive in quel palazzo circondato dalla sua amata arte. E Lucrezia non è tra questi... può solo ammirarlo da visitatore esterno; ma lei vuole entrare nel suo cuore come ha fatto l'arte. Non più da amica, quanti uomini hanno l'amate? Quasi tutti. E se deve esserlo, per Lorenzo lo accetta; l'importante è starci insieme. Non sempre. Si accontenta anche di qualche ora alla setimana, basta vederlo.

Lucrezia riprende a camminare e in un vicolo vede Bianca che bacia Guglielmo Pazzi, preferisce farsi gli affari suoi. Non vuole fare arrabbiare Piero e Lorenzo dicendogli la verità su Bianca. Hanno già troppi problemi con i nobili.

Lucrezia torna a casa che ora di cena, siede al tavolo.

"Ho chiesto i soldi a Medici. E scritto ad un mercante che domani verrà. Ora potrai sposarti. Il tempo non aspetta."spiega sollevato Manno e lei gli sorride, intanto i domestici servono la cena.

"L'avete visto? Potete dirmi qualcosa su di lui? È bello? Quanti anni ha?"

"Gli ho scritto. So solo che ha 27 anni. Si chiama Niccolò Ardinghelli."

"Grazie! Non vedo l'ora di conoscerlo! Sono molto curiosa!"esclama entusiasta infilzando con il coltello la carne.

Lucrezia finito di mangiare va a dormire. Finalmente potrà avere un futuro! Non resterà senza casa quando Manno sarà morto, anche perché Lorezo non lo permetterebbe; se fosse necessario supplicherebbe Piero pur di evitare che resti senza casa... è questo ad amare di lui: la gentilezza e l'altruismo.

Il giorno che si sono conosciuti Lorenzo le aveva pagato un vestito, voleva vederla sorridere. Viene subito colpito dalla sua bellezza.

Lurezia prende il vestito che le aveva regalato e lo fissa imbambolata.

Ricordo di Lucrezia

Sono dal sarto ma purtroppo non avendo soldi devo rinunciare al vestito. Pazienza. Dai. Infondo c'è di peggio nella vita. Lo comprerò appena potrò.

Un ragazzo con i capelli castani mossi e gli occhi neri si avvicina.

"Lo comprerò un'altra volta. Puoi tenermelo?"domando dispiaciuta alla sarta.

"Non serve. Lo pago io..."risponde allegro il ragazzo, sia io che la sarta lo fissiamo pagare sorprese. Non ho mai trovato uno sconosciuto cosìgentile.

"Vi ringrazio. Non mi capita spesso che uno sconosciuto voglia aiutarmi. Di solito i nobili preferiscono evitarmi. Perchéve lo sto dicendo?"

"Fa niente. Studio per diventare banchiere. Non sono un nobile. Come vi chiama..."

"Siete... Lorenzo De' Medici?! Sto parlando proprio con voi?! Vero?!"chiedo stupita sotto il suo sguardo divertito. Per i cittadini la famiglia Medici è una divinità. Camminiamo chiacchierando.

"Ho pagato il vostro vestito. Ma non so neppure a chi."

"Lucrezia Donati. Grazie di averlo pagato."aggiungo imbarazzata facendo un mezzo sorriso.

Arriva sua madre. O almeno credo. Si assomigliano molto. Hanno gli stessi capelli mossi.

"Cosa stai facendo? Non ti devi fermare a parlare con tutti. Andiamo."

"Scusatmi. Ho solo pagato questo vestito a madonna Donati. Non volevo farvi arrabbiare."

"Non devi più avvicinarti a lei. Capisco che volessi solo fare una cosa carina. Quella ragazza ci darà problemi. La sua famiglia è nobile ma senza soldi."sussurra comprensiva al figlio pensando che non riesca a sentirla. L'unica cosa che mi rimane è questo vestito.

Dopo alcune settimane rivedo Medici. Sono nel vicolo quando si avvicina.

"A me non interessa cosa dicono, voglio essere vostro amico. Devo avvertirvi che quando mio padre sarà morto lo sostituirò nella Signoria e in banca."

"Non importa. Vi aspetterò. Dovete fare il vostro dovere. Lo capisco. Quando volete vedermi scrivetemi un messaggio e nascondetelo nel vaso."rispondo sorridendogli felice. Sono contenta di vederlo; ma anche triste perché non so quando lo reincontrerò.

Lucrezia fissa il bvestito imbambolata. Vorrebbe vedere Lorenzo: quando ha accettato di essere suo amico sapeva che lui avrebbe sempre dato più importanza al dovere.

Lucrezia tocca la stoffa del vestito nostalgica. Il vestito ha lo stesso colore dei suoi capelli. Vorrei tanto poterli toccare... si. Sarò la sua amante. Ho deciso. Riflette decisa a dirgli la verità.

Lucrezia posa il vestito sula sedia e spegne la luce. Fissa Firenze dal finestrone. Quando incontrerà Niccolò vuole mettere quel vestito, ricordandosi che gliela regalato Lorenzo si sentirà meno impaurita.

La mattina seguente delle domestiche svegliano presto Lucrezia.

"Avete già scelto il vestito che volete indossare?"chiede ansiosa la domestica aprendo lepersiane.

"Sì... è quello sulla sedia... perché mi avete svegliata così presto? Ho sonno."

"Oggi viene vostro marito a conoscervi. Vi siete dimenticata? Su. Alzatevi."ordina paziente la serva prendendo il vestito, dopoché glilo infilano le mettono i gioielli.

"Siete stupenda. Andate. Dai. Abbiamo finito."dice serena un'altra domestica spingendo la ragazza fuori dalla stanza.

Lucrezia finisce la colazione e aspetta che arrivi Niccolò. Il tempo passa rapido, non può aspettare Lorenzo; sa che lui dovrà sposare una nobile con i soldi. Potrà solo essere la sua amante nei momenti che si vedranno.

Al pomeriggio arriva Niccolò e Lucrezia dopo averlo visto è delusa: non si aspettava un uomo così vecchio, lo immaginava quasi della sua stessa et. Ma con i soldi dati da Piero quello è stato il meglio che Manno potesse trovare per la figlia. Suo padre non le ha detto una bruta verit sul futuro marito: è stato esiliato da Firenze perché spesso faceva delle risse.

Lucrezia sposa Niccolò e si trasferisce con lui a Volterra. È stato Piero a hiedere il permesso ai Priori per dargli un permexsso temporaneo ed entrare in città. Vivono vicino Palazzo Maffei nel centro del paesino.

Per Lucrezia quel posto è noioso perché ha pochissime feste e non esiste una biblioteca decente. C'è ma ha pochissimi libri interessanti.


   
 
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