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Autore: Musartemisia    03/11/2019    1 recensioni
"Andava tutto bene prima di te!
Non c'era un segreto tra di noi, prima di te!
Stavo bene!
Stavamo bene!
E ora da quando ti conosco, invece sto una merda!
Perché sei capitata a noi?!
Non lo capisco, è vero che ne abbiamo combinate di ogni noi due gemelli.... ma ci sei tu che fai di tutto per mandarmi ai matti...
Anche adesso, guardati, mi fissi senza dire niente...
Non prendi una cazzo di decisione e giochi con tutti...
Ti fa piacere vedermi stare così vero? Beh, vaffanculo Amelia Cotton!"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Non c'è alcuna alternativa per gli esseri che si amano e si separano 
bisogna disperarsi 
oppure dimenticarsi.
Paul Valéry
♥️

31 ottobre

L'atmosfera era senza dubbio lugubre, e non certo perchè fosse il giorno di Halloween, piuttosto perchè era il giorno della verità che, come i fantasmi non si può nè vedere nè toccare, ma sicuramente fa molta più paura.

"Dobbiamo ammettere che un modo per non ferire nessuno non esiste" aveva dichiarato la ragazza ostentando sicurezza.

"Già... spero capisca che tutto questo ha ferito sia noi che lui " aveva annuito il rosso.

"Senti ho pensato che gli parlo io..." disse Hermione.

"No, non sono d'accordo, è una cosa che abbiamo fatto insieme e dobbiamo parlare a Ron insieme..." replicò Fred con ardore.

"Capisco ciò che dici, davvero, ma se ci presentiamo insieme farà in un attimo due più due e intuirà il tutto...."

"Forse sarebbe meglio così, no? Senza bisogno di parole..."

"No fred, voglio che capisca perchè non l'ho sposato.... e non sei tu la ragione..." si corresse appena vide un'espressione di delusione sul volto del rosso "O almeno sei una delle ragioni, ma la principale è che non era più innamorata di lui..." gli appoggiò delicatamente una mano sulla guancia "Verso le 21 prima dell'inizio della festa, andrò a parlargli appena arriverà a portare quei vostri disgustosi liquori stregati..." fece finta di vomitare, il gioco dei liquori stregati era un must delle feste di Halloween, si beveva pescando a caso e ogni liquore aveva un effetto magico a sorpresa, un anno Hermione aveva avuto la malaugurata idea di parteciparvi e per una buona mezzora aveva starnutito ragnatele dal naso. Era stato orribile ma questo pensiero allentò la tensione.

"Mhhh... mi hai convinto... ma voglio essere nei paraggi... così da saltare fuori se dovesse succedere qualcosa..." il rosso l'attirò a sè.

"Ma figurati, non succederà niente!!" protestò lei cercando di divincolarsi.

"E io sono Fred e ti assicuro che qui sta per succedere qualcosa..." le rispose con un sorriso malizioso Fred.
 

-

Amy e George avevano passato la notte tra il 30 e il 31 ottobre dormendo stando a lungo abbracciati nel letto della casa di lei ad Edimburgo.

"La festa stasera inizierà alle 23, giusto?" chiese la bionda per la millesima volta accoccolandosi contro il petto del ragazzo.

"Si..." rispose George con la testa altrove, lei voleva parlare a Fred per prima ma a lui non piaceva che parlassero loro due da soli, non capiva il perchè.

"Ok, Fred arriverà verso le 21 insieme a te per sistemare i vostri... come li possiamo chiamare?"

"Effetti Speciali?" rispose lui.

"Ecco si, effetti speciali, e tu ad un certo punto con una scusa lo lascerai solo e mi avvicinerò io per parlargli..." Amy stava ripassando il piano ossessivamente.

"Posso dire la mia?" la interruppe George.

"Certo, parla pure..."

"Non mi va che parli da sola con Fred... anzi a dirla tutta credo che mio fratello abbia intuito qualcosa quindi forse tutta questa necessità di parlargli credo non sia necessaria..." il rosso non era mai stato così insicuro e la ragazza lo notò.

"George Weasley, non sarai mica un codardo?" lo provocò lei.

"Figuriamoci!" rispose lui.

"Allora non sarai mica geloso...?" sussurrò lei all'orecchio del rosso che protestò vivamente ma che poi alla fine disse "Ok, forse un po', sai com'è tu ci hai scambiato più di una volta non vorrei..."

"George, sei ingiusto!" si offese la bionda staccandosi dall'abbraccio.

"Ok, ma ammetterai che è successo... tu mi hai baciato più di una volta pensando che io fossi Fred... capisci che potrebbe succedere lo stesso stasera con mio fratello..."

"Sei un cretino" la bionda si alzò dal letto e prese a rivestirsi, pronta ad uscire come una furia.

"Beh, scusa se è la verità! dai aspetta..." cercò di fermarla George.

"Tu non capisci mai niente George Weasley!" gli urlò la bionda prima di uscire.

-
Ore 20.40

Hermione doveva ammettere che, seppur aveva detto l'esatto contrario, era parecchio nervosa all'idea di parlare con Ron. 

Era rimasta a bere un thè al bar davanti al  Tiri Vispi Weasley proprio per intercettarlo da solo, prima che raggiungesse gli altri suoi fratelli alla festa. Si disse che era stato l'effetto della teina ad agitarla mentre si arrotolava una ciocca di capelli intorno al dito nervosamente.

A guardarlo le venne in mente cosa l'aveva fatta innamorare di lui, era a volte imbranato ma era buono, soprattutto con lei, e lei lo aveva tradito e ferito. si ricordava ancora quando gli aveva detto che non aveva più intenzione di sposarlo. Lui prima aveva pensato fosse uno scherzo e poi i suoi occhi si erano riempiti di lacrime che avevano ucciso la ragazza. Per questo aveva deciso immediatamente di lasciare Fred con una lettera e di trasferirsi in Francia, per farsi dimenticare e per dimenticare quello che aveva fatto.

Lo vide uscire allacciandosi il cappotto, il vento si era fatto freddo negli ultimi giorni, anticipando l'arrivo ormai prossimo dell'inverno. La ragazza si avvicinò e nel momento in cui lui si girò posando gli occhi su di lei capì che sarebbe stato molto più difficile di quanto non avesse pensato.

-

ore 20.55

La festa a casa di Lee Jordan non era ancora iniziata ufficialmente ma già qualcuno degli ospiti era arrivato.
Amy attraversó l'ampio ingresso con il cuore in gola, pensava che le piaceva l'atmosfera di casa Weasley e ammettere di essere stata con entrambi igemelli l'avrebbe bandita per sempre dalla Tana.

Vide Ginny e le andò incontro sorridendo "Hey ciao!" la rossa la salutò in un modo che le sembrò freddo "Hey" disse semplicemente.

"Come stai? è da un sacco che non ci vediamo..." abbozzò la bionda.

"Bene... chi cerchi?" tagliò corto Ginny.

"No beh ero qui per la festa...." Ormai era chiaro che Ginny le fosse ostile.

"Amy, non ti permetterò di farlo soffrire ancora, quindi forse faresti meglio ad andartene prima che arrivi" le disse dura la più piccola dei Weasly. 

 

ore 21.00

I gemelli avevano raggiunto il luogo della festa senza quasi rivolgersi la parola, evento più unico che raro tra i due. George ancora si chiedeva se non fosse meglio che lui parlasse per primo col fratello, ma aveva già litigato con Amy quella mattina, non gli sembrava il caso di cambiare i piani senza avvisarla. Poi una parte del suo cuore lo rendeva insicuro sul fatto che la ragazza lo volesse ancora dopo quella litigata. "Per Merlino, quella dannata è l'unica che mi fa dubitare di tutto!" si disse tra sé e sé.

"Fred vado un attimo... emh... al bagno..." decise infine di attenersi al piano e lasciò il gemello solo nella stanza dove sarebbero state collocate le cibarie. Agli ospiti sarebbe piaciuta moltissimo l'invasione di pipistrelli alla mezzanotte. 

Al bagno ci andò davvero, non voleva vedere la faccia di Amy per magari scorgerne qualche ripensamento. 

Arrivato nei pressi del bagno sentì un singhiozzare che gli sembrò famigliare, poggiò la mano sulla porta e l'aprì invano, era chiusa dall'interno.

"George sei tu?" disse la voce della ragazza.

 

-

ore 21.15

Fred aveva finito di mettere a posto tutto il necessario, lo aveva fatto velocemente per non pensare per non pensare ad Hermione che parlava con Ron, il suo fidanzato storico, e gli diceva che lo aveva tradito proprio con lui, suo fratello. 

Doveva sicuramente sentirsi in colpa, ma al pensiero di stare con Hermione sentiva che poteva sopportare tutto. 

Il colpo gli arrivò a metà tra questi pensieri, non fece in tempo a schivarlo ma aveva visto chi era stato a darglielo.

 

ore 21.25

George si paralizzò dalla paura, temeva che lei fosse disperata perchè ci aveva ripensato "Amy... cosa succede?NOn dovevi parlare con Fred?" le chiese comunque per averne conferma.

La bionda lo guardò tra il mascara sciolto continuando a singhiozzare "E' ovvio che non l'abbia fatto,no? Sono una stronza.... una persona di merda.. .ecco cosa succede!". Per George questa era la conferma che lei ci avesse ripensato "Mi spiace.... me lo aspettavo... però ecco... va beh... forse allora è meglio che io vada..."

Il ragazzo mise la mano sulla maniglia per richiuderla "E' vero?" le chiese lei.

"Cosa è vero?" rispose il rosso.

"Che nei mesi dopo tutto il casino e dopo che ci siamo lasciati, sei scomparso per delle settimane perchè eri sempre ubriaco...."

"Chi te l'ha detto?" 

"Dimmi solo se è vero..." replicò Amy asciugandosi una lacrima.

"Amy, perchè lo vuoi sapere?"

"Perchè è colpa mia che ho rovinato tutto!" 

"Rovinato cosa?" le chiese il rosso abbassandosi per guardarla in faccia, non la capiva ma era ancora lì ancora la paura che lei lo lasciasse di nuovo.

"Me lo hai detto anche tu, che prima che arrivassi io tu e Fred stavate bene e io invece ho rovinato tutto!" singhiozzò Amy.

"L'ho detto in un momento di rabbia! NOn valgono le cose dette mentre si litiga, lo sai!" 

"Invece io credo che quando si litiga si dica la verità..." la bionda cercò di asciugarsi le lacrime usando la manica del vestito.

"Quello era il vino"

"cosa c'entra il vino?"

"In vino Veritas... non è mica in litigio veritas!" 

"Ma quanto sei scemo George Weasley?" disse Amy e le scappò un sorriso.

"La scema sei tu se mi lasci di nuovo" dire la verità su ciò che sentiva lo spaventava ma lo fece sentire molto più leggero. 

"George ma tu mi vuoi ancora?" le disse Amy che faceva fatica a guardarlo. 

"Beh con questo trucco insomma... va bene che è Halloween...." scherzò il ragazzo e gli arrivò un pugno della bionda sullo stomaco ad intimargli di smetterla di scherzare "Lo sai che ti ho sempre voluto, anche quando non eri mia... " le sussurrò all'orecchio abbracciandola "...e ora sei mia, vero?". La bionda si rilassò nell'abbraccio e annuì contro il suo petto "Lo sono sempre stata in realtà... non mi sono mai sbagliata nel baciarti... capisci che non potevo ammetterlo a quel tempo"

"Bene bene bene... buono a sapersi!" disse una voce raggelando l'atmosfera.

"Fred, ti dobbiamo spiegare..." cominciò a dire Amy.

"Credo di aver capito... non ti disturbare" la interruppe il rosso sorpassandoli e andando al lavandino a lavarsi la faccia.

"Cosa hai fatto? disse la bionda notando il sangue.

"O non disturbarti ad interessarti a me, era chiaro fin dall'inizio che eri interessata a George,no? lo hai appena ammesso..." Il rosso continuò a lavarsi il viso e le mani senza guardari.

"si può sapere cosa hai combinato? Chi è stato?" gli chiese il gemello.

"Il nostro fratellino..."

"Ron?!" dissero in coro Amy e George.

"Già... diciamo che stasera uno dei miei fratelli mi ha ferito fisicamente e l'altro emotivamente... gran serata per me!" rise amaro Fred.

"Perchè Ron avrebbe dovuto colpirti...?" chiese Amy confusa.

"... non sarà che..." disse George.

"Esatto, è così..." rispose Fred alla tacita domanda del gemello.

"Merda"

 

-

ore 22.05

Hermione aveva aspettato a andare da Fred, parlare con Ron l'aveva ferita più di quanto le sue azioni non avessero ferito lui. 

Ron le aveva detto che lo sapeva. Sapeva di lei e Fred, li aveva visti alla tana ma non aveva detto niente. Pensava che il bacio che si stavano dando fosse un bacio di addio e quindi, pur di averla con sè, aveva chiuso un occhio. Ma, aveva ammesso, non era servito essere indulgente e si era accorto già da tempo degli sguardi sfuggenti che lei aveva riservato a Fred. "Io ti auguro solo di essere felice, solo che non sono pronto per il momento a vedere la ragazza che ancora amo stare con mio fratello... ti chiedo solo del tempo..." questa era stata la richiesta di Ron e lei era determinata nel rispettarla.

Se ne stava seduta sul muretto fuori da casa di Lee quando lo vide uscire, appena gli occhi di lui la individuarono nella semi oscurità si accesero, la bruna non fece nemmeno in tempo a salutarlo che lui l'abbracciò stretta a sè "Non voglio sapere per forza come è andata, solo non dirmi che ci hai ripensato" le disse tra i capelli.

Hermione lo abbracciò a sua volta "Non potrei mai ripensarci... e lo sai"

 

25 dicembre

Il primo natale che non si festeggiava con la famiglia tutta unita forse si sarebbe pensato essere più triste. Ma crescere significa cambiare e scegliere, scegliere significa crescere, e crescere a sua volta significa fare i conti con se stessi e intraprendere percorsi duri e irti di ostacoli. 

Di questo ne erano certi. 

Si può essere felici anche se feriti, e le ferite si sa, guariscono sempre, lasciano un segno proprio per ricordarti di ciò che hai passato.

Così siamo arrivati ad essere noi, dopo tutto quello che è passato, noi dopo di te.

 

 

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Un grazie enorme per chi è arrivato fino a qua! Anche perchè ci ho messo un'infinità a finire questa storia, quasi tre anni mi pare quindi, davvero grazie per la pazienza. 

alla prossima

Cecille

  
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