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Autore: Spensieratezza    05/11/2019    1 recensioni
Questa storia su ricollega alla saga di Jensen, Jared e i gemelli. Si tratta di un missing moment che racconta il legame tra Jensen e Duefacce. Dietro la maschera si nasconde il suo grande amore Jared, ma Jensen non lo sa e per lungo tempo si inseguiranno, senza che il biondo sappia chi si nasconde davvero dietro la maschera.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Avviso: il capitolo di riferimento in cui si parla di quello che fa Jared cercando i fratelli scomparsi, viene nominato nel capitolo 1 della storia Jared e Misha nello spazio, ma SOLO NEL PRIMO TRAFILETTO, non in tutto il primo capitolo, mi raccomando, è importante.

Il regno degli animali
 

I fratelli scomparsi



“Che cosa me ne faccio di questo dossier su fratelli scomparsi e ritrovati, Bela?” chiese Jensen seduto alla poltrona della grande sala della loro villa.
“Ho pensato che dovessi leggerlo, Jensen, qui si legge roba molto interessante. A quanto pare fratelli che sono stati separati dalla nascita o rapiti, si sono ritrovati, per merito del nostro amico.”
“NON CHIAMARLO COSì.”
“Calmati, stavo solo scherzando. Comunque a quanto pare queste persone, dicono sia per merito suo che si sono ritrovate e…”
“Avrà fatto loro il lavaggio del cervello. Sai che può farlo.”

“Jensen, “disse Bela con grande pazienza. “Lavaggio del cervello o no, è davvero lui l’artefice, è tutto documentato qui.”
“Non ci credo. Fammi vedere!”
Bela sbuffò e gli passò il dossier.

Dopo almeno mezz’ora di silenzio, Jensen disse lentamente:
“Questo è un boss della malavita…ha fatto una brutta fine, morto in un modo orribile..guarda..”
“Sì, ma faceva dei giri sporchi di droga..”
“Certo! Uno di questi, un ragazzino, coinvolto nel suo spaccio..ammise di non riuscire ad uscire da quel giro..il ritrovamento con il fratello, di recente, che promette di aiutarlo..Bela, a Duefacce non importava NIENTE di lui, ce l’aveva con il bos e il fatto che la sua morte sia servita a liberare quel ragazzo, è stata solo una coincidenza!”

“Il ragazzo sostiene che Duefacce l’abbia aiutato a scappare..”
“Ma GUARDA CASO, in cambio ha voluto la chiave per l’accesso all struttura in cui si trovava il nostro uomo. Bela..Bela..quel povero ragazzo è stato sfruttato.”
“Sfruttato?? Ha avuto la libertà e ha ritrovato il fratello scomparso!!”
“Ok, non dico di no, dico solo che a Dueafacce non importava di lui..”
“Oh, certo! E tutti gli altri, allora? Hai letto il dossier?”
“Certo che l’ho letto!”
“Gli altri ragazzi dicono..”

“Duefacce si è creato un fanclub niente male, è un vanesio che ricerca ammiratori e per questo vuole convincere le persone che lui è un benefattore, niente di quello che fa è puro e genuino..”
“HA AIUTATO DEI FRATELLI CHE NON SI VEDEVANO DA ANNI A RIUNIRSI! POTEVA NON FARLO E L’HA FATTO!”

“Certo! E guarda le conseguenze!! Guarda qua: fratello e sorella separati alla nascita, si incontrano in un bar e scatta il colpo di fulmine. Non si lasciano neanche quando scoprono di esserlo. Sono innamorati, dicono. Oppure..” abbassò un po' la voce: “Fratello e fratello maschi, fotomodelli, si incontrano in un’agenzia, si frequentano, scatta il colpo di fulmine e si innamorano, scopriranno mesi più tardi di essere fratello e fratello..ma non si lasciano, vogliono solo essere lasciati in pace…”

“Vuoi forse dirmi che sarebbe stato meglio per loro continuare a essere divisi?”
Jensen sembrò preso in contropiede.
“Non sto dicendo questo..è che…maledizione, Bela..a volte c’è un motivo se le cose sono andate in un certo modo, voler andare contro al destino, cercare di cambiarlo..ha sempre delle conseguenze! Lui..crede di essere un Dio..non vedi quello che fa? Vuole diventare un guru, ma è solo un criminale..”

“Se credi tanto al destino, forse esiste una ragione perfino per il fatto che quei fratelli sono stati divisi..forse era destino che si innamorassero..Jensen, non sei un bacchettone, non diventarlo ora..”
“Non lo sono.” Sorrise il biondo. “In fondo sono un sentimentale e un romantico…dico solo di non lasciarti ingannare da lui..”
Bela si alzò in piedi e guardò in giro a disagio.
“Ma tu l’hai già fatto, vero? Gliel’hai già permesso.”

“Questi non sono affari che..”
“Bela, cazzo! Che cos’hai fatto???”
“Lui..ha promesso che mi avrebbe fatto ritrovare mia madre..”
Maledizione, Bela, che cosa ti ha chiesto???”
NIENTE! Perché pensi sempre che voglia qualcosa in cambio? Perché non puoi fidarti che a volte non c’è alcun inganno???”
Jensen la guardò freddamente e poi rispose:

“Te lo spiego allora il motivo: una volta andavo a scuola, al liceo, anzi, avevo dei begli amici, dei bei voti, e un ragazzo. Lui era per me come l’aria che respiravo, il mio nutrimento..”
Bela lo guardò.

“Poi un giorno lui è scomparso. “ disse Jensen con un sorriso orribile. “È successo durante il periodo buio che ha portato la Grande Amnesia della cittadina in cui abitavo, è successo quando è arrivato questo…questo ALIENO. Lui se n’è andato portando con sé il ricordo. Per i primi tempi non ricordavo neanche di aver avuto mai un ragazzo, poi mi è rimasta la TRACCIA..solo quella però. Non ricordo NIENTE del tempo trascorso insieme. Solo un confuso sentimento di baci e carezze. NIent’altro. Quel ragazzo è scomparso e non è mai più ritornato. Un ragazzo non scompare così dalla faccia della terra portando via con sé il ricordo di tutti quelli che amava, Bela. Io SO che è stato lui. Non so perché l’ha fatto ma l’ha portato via. E ha portato via anche Misha. È scomparso anche lui. E c’ero IO a consolare il suo ragazzo, Chad, di notte. Mentre piangeva disperato perché gli mancava il suo amore, il mio migliore amico, dicendogli che no, non era possibile che fosse morto. Ancora adesso piange e non vuole uscire neanche di casa. Hai ancora il coraggio di dirmi che dovrei pensare che sia una brava persona?”
“Hai..provato a parlargli..a chiedergli se..”

Jensen rise di una risata amara.
“Per farmi dire altre bugie? Per farmi incantare come ha incantato questi ragazzi? No, grazie! Tutto quello che direbbe..sarebbe una bugia.” Disse Jensen amaramente.
 
 
 
 
 
*

Il ragazzino



Jensen stava per catturare Duefacce. Erano chiusi in un magazzino e stavano combattendo in una lotta corpo a corpo.
“Arrenditi! Questa volta non hai scampo!!” disse premendolo a terra.
“Siamo all’interno di un ambiente di mafia. Non vuoi catturare quei criminali invece di pensare a me?” gli chiese Jared.
Jensen lo guardò sospettoso.

“Non ti permetterò di scappare anche stavolta. Tu STAVOLTA rimarrai con me.”
“Intendi in questa posizione? Perché sai..comincio a credere che ti piaccia.
Jensen si spostò dal suo corpo arrossendo lievemente.
“Sei un CRETINO.”
Jared rise.

“Tra qualche secondo non riderai più.” disse mettendogli le manette.
“Hai bisogno di me per..”
Ma si bloccarono tutti. Un ragazzino li stava osservando in un angolo.
“Ragazzino..ehi, va tutto bene, che cosa ci fai qui?”
Si allontanò per andare da lui, tenendo però sotto controllo Jared. Temeva che scappasse ma quando si voltò per guardare la sua espressione, lui sembrava avesse visto un bambino grondante sangue.
Che strano..potrebbe liberarsi come niente, eppure.-.resta immobile…
 
 
 
*

Si erano fermati per la notte in un cottage di montagna, era molto grazioso, ma Jensen si sforzava di non lasciarsi ammaliare dalla natura e dalla sensazione di quel posto.
“Torneremo dalla tua mamma, te lo prometto, piccolo.”
“Eric.” Disse lui.
“Eric.”
“Io però non ci sto qui se lui resta ammanettato.”

Jensen guardò la direzione dell’uomo ammanettato alla sedia che sghignazzò senza ritegno.
“Piccolo..”
“ERIC.”
“Eric..senti, mi dispiace, ma quello è un uomo…cattivo. Ed è un bene se resta legato.”
“Non credevo che gli uomini cattivi avessero gli occhi verdi.”

Quella frase toccò molto Jensen.

Maledizione alla purezza dei bambini..
“Si trovava in un luogo di persone cattive-“
“Allora anche io ero li. Dovrei essere legato anche io! “
“Non è così semplice, Eric..”
“Sì che lo è!! Anche io sono stato legato da persone DAVVERO cattive! Non voglio più esserlo o stare nella stessa stanza di persone legate! Quelli che mi hanno legato erano cattivi, non mi importa chi sei ma se anche tu leghi quest’uomo..allora..sei cattivo anche tu!”

Jensen deglutrì e si alzò guardandolo dall’alto, provando miriadi di brividi di freddo.
Il bambino si coprì la bocca con la mano, implorando perdono.
“Mi dispiace signore io non volevo essere offensivo, scusami, scusami!”

“No..sono io che devo scusarmi, Eric. Se noi adulti dessimo più retta a voi bambini ci sarebbe meno male nel mondo..” disse chinandosi davanti a lui. “D’accordo io lo slegherò ma tu promettimi che non gli starai troppo vicino, ok?”
“Promesso!”
 
 
Jensen andò da Jared e lo slegò.
“Se farai del male a questo bambino….giuro che..”
“Non lo farò.”

“Voglio sperarlo.”
“Perché non mi guardi negli occhi?”
“I tuoi trucchetti non funzionano con me..”
“Allora guardami.”
Jensen con grande sforzo incrociò lo sguardo con lui.
I suoi occhi verdi lo fecero tremare.
“Non faccio del male ai bambini.”
Quello sguardo, quella potenza..lo fece sentire fragile.

“Voglio sperare che anche quelli come te, abbiano un codice d’onore.”
 
 
 
*

Jensen faceva fatica a dormire, si alzò dalla sua stanza accorgendosi che il letto su cui doveva esserci Duefacce era vuoto, maledicendosi della sua ingenuità si alzò, ma vide la piccola cucina illuminata e la voce del piccolo chiacchierare amabilmente.
Con l’acqua in gola, li spiò.
 
Jared ed Eric erano davanti al frigorifero, Jared teneva una mela rossa in mano.
“Vedi, ogni cosa, anche quella che sembra più inferiore, ha un grande ruolo nella catena alimentare..e nel cerchio della vita. Le api..se non ci fossero, non potrebbero donarci il miele, le mucche ci donano il latte, le MELE..” diceva Jared, facendogli vedere una grossa mela rossa. “Arrivano dalla terra, che è sporca e ripugnante, ma ci fa dei regali, ci fa dei doni. Ci regala i frutti e i fiori, anche se noi non gli diamo niente in cambio, eccetto sporcizie e dispiaceri. Calpestiamo il suo suolo ogni giorno, ma nonostante questo, la natura ci da qualcosa in cambio. Gli alberi ci donano ossigeno, per respirare, anche se noi spesso non siamo gentili con loro. La pioggia tanto detestata dalle persone, rende il terreno più brillante e spesso è tempestosa e quando meno te lo aspetti.. nel cielo compare un ARCOBALENO.”
Il bambino aveva lo sguardo rapito.

“Dal letame possono nascere i fiori. Voglio che tu lo tenga a mente, nessuna cosa è totalmente irrimediabilmente malvagia e puoi sempre tirare qualcosa di bello anche da qualcosa di brutto, ma non potrai MAI tirare qualcosa di passionale da qualcosa di esangue.”
Delle lacrime solcavano il viso di Jensen, mentre il bambino faceva una carezza nella faccia deturpata di Jared.

Quel bambino forse aveva ragione e io no..quante altre cose mi sfuggono?
 
 
*

Quando Jared era ritornato nella stanza, Jensen gli disse piano:
“Andiamo fuori, voglio parlarti.”
 
 
 
 
*

“Sei diverso.” disse Jensen fuori dalla baita, appoggiandosi allo scalino.
“Sì, lo sono, ho mezzo lato della mia faccia sfigurato.” Disse Jared ridacchiando.
“Non mi riferivo a questo e lo sai bene.”
“Eric quindi..lui non c’entra. I bambini non c’entrano mai..loro sono..”

“Innocenti, già…ma non mi riferivo a lui. C’è qualcos’altro, qualcosa che ti tormenta.”
Jared fece un sorriso triste.
“Com’è che il grande Batman si preoccupa per ME? Potrei quasi essere lusingato..”

“Sono uno che sa OSSERVARE.” Disse Jensen pensieroso. “E ti trovo diverso. Hai sempre messo da parte le tue emozioni, ma ultimamente sembri..arrendevole..diverso..quasi come se..volessi lasciarti catturare.”
Jared gli restituì un’occhiata penetrante.
“Non voglio finire in una cella, se è questo che pensi.”

“No, non lo vuoi, è vero. È qualcos’altro, come se fossi DISTRUTTO DENTRO.”
Jared sembrò colpito ma dopo pochissimo tornò la sua maschera.
Rise.
“Il mio corpo è un’intera massa di distruzione, te ne sei accorto solo adesso?”
“Smettila con l’ironia, sto parlando seriamente!”

“E tu smettila di psicanalizzare un uomo che fa quello che faccio io..”
Forse lo farei se tu smettessi di essere tanti uomini diversi!”
Jared lo guardò scioccato.

“Chi sei tu? Sei il criminale che fa impazzire la gente, il giustiziere mascherato, il cavaliere che parla di dolcezze ai bambini..oppure sei l’uomo distrutto che ha perso la ragione per cui andava avanti fino adesso? L’ombra di un criminale che io ultimamente sto seguendo e che non riconosco più?”
“Io non sono..”

“Oh, andiamo! Me ne accorgo! Fino adesso ho inseguito un criminale ma con un ideale seppur sbagliato e che non comprendo, ma qualsiasi fosse la luce che ti accompagnava…è svanita! Hai perso QUALCOSA..non è vero? E adesso quasi SPERI di farti catturare.”
Ci fu un lunghissimo silenzio e quando Jensen credette che non avrebbe più risposto, rispose:
“Ho perso una persona..” sussurrò.

“è..morta?” chiese Jensen sentendo un grosso groppo alla gola.
“No..se n’è andata..non poteva restare con me più..”
“Una donna quindi? La amavi?”
Jared sorrise tristemente.
“No..un uomo..un AMICO..”
Questo fece dolere qualcosa nel cuore di Jensen.

“Non accettava che ti piace giocare con la mente delle persone?” sorrise tentando di fare dell’ironia.
“No, lui credeva ciecamente in quello che faccio..ci credeva così tanto che ha deciso di andarsene per non esermi di intralcio ma senza di lui, io..faccio fatica..”
“Deve essere una persona molto importante per te..ma non ti ho visto in compagnia di nessuno..”
A questo Jared non rispse.

“Avevo anch’io una persona..un fidanzato, anzi. Ma non ho ricordi di lui..nessuno ha ricordi di lui..è stato durante la pestilenza che ha contagiato la popolazione un anno e mezzo fa..sembra scomparso nel nulla..e poi è scomparso anche un mio caro amico nel tentativo di ritrovarlo..”
Sembrava che Jared stesse per avere un attacco di cuore.
“Sei stato tu a prenderli?” e stavolta gli occhi di Jensen stavano per lacrimare.

Lasciò che Jared gli fece una carezza sulla guancia bollente.
“No..”
“Devo crederti?”
“Non porterei mai via nessuno da qualcun altro. Vuoi sapere qual è il mio scopo? Il mio scopo è RIUNIRE. Sto CERCANDO qualcuno.”
“Chi?”

“Non posso dirtelo, ma è una cosa molto importante per me.”
“talmente importante da valere tutto questo?”
Jared chiuse gli occhi.
“Sì.”
Si alzò e andò via.
“Non è così importante se hai pensato di arrenderti.”
Jared si voltò verso di lui.
“Forse tu mi hai appena fatto capire l’importanza.”

“Questo non è un permesso. Sai che io non posso lasciarti andare.”
“E non mi aspetto che tu lo faccia.”
 
 
 
*

Nonostante quello che avevano condiviso, Jensen non aveva intenzione di lasciarlo andare, ma poi ci fu una collutazione, il bos e i suoi uomini li attaccarono, il bambino stava per finirci di mezzo, quando Jared lo prese di peso e caddero insieme sul pavimento mancando una pallottola.
“Perché hai salvato il bambino? Eri slegato, potevi scappare..sei tornato indietro.” Disse Jensen.
Jared stava in silenzio.

“Sai che la polizia sta per arrivare..devo legarti..”
Ancora silenzio.
“Dunque sono queste le tue ultime parole??”
“Che cosa ti aspetti che io ti dica?”

“Magari che tu mi dica che onore c’è a far entrare in galera un uomo che ha scelto di lasciarsi prendere. Un uomo distrutto. Non mi sento di aver fatto una cosa buona, ma una cosa facile. Che onore c’è a prendere qualcuno che se non avesse perso la sua flemma forse non avrei mai catturato?”
Jared chiuse gli occhi.
“Tu hai solo paura di perdere la tua MISSIONE..una volta che io sarò dentro le sbarre.”
“E la tua missione? LA TUA?”
Jared lo guardò sgranando gli occhi.

“Non mi faccio fare la morale da un uomo che ha scatenato l’inferno tra gli uomini, salvo poi mandare tutto all’aria per un singolo UOMO con cui non condivide neanche il sesso. C’è forse onore in questo? NO. E allora non parlare, non ne sei degno! Fino adesso credevo fossi un mito, ma mi stai dimostrando di essere solo un uomo. E io avrei cercato in capo al mondo , rovinato le mie notti per un uomo solo?”
Jared lo fissò sfidandolo.
“Mi duole dirtelo,, mio caro Batman, ma gli uomini sono fatti per deluderti.”

“Ceto. Anche gli eroi che sono pur sempre solo uomini. Sai cosa non ti delude mai invece? Le missioni. E la VENDETTA.”
Quell’ultima parola risuonò nella mente di Jared come un tuono.
“Vado nel bosco a pensare e sai una cosa? Ti slego!”
“Ma che diavolo..”
“Non credo ti sia rimasta ancora una briciolo di flemma per provare a a scappare.”
 
Quando Jensen tornò nella baita, sorrise a vedere la sedia vuota e un biglietto.
 
No, mio caro Batman, ti sbagli.
Tu dici che gli uomini sono fatti per deluderti, ma se tutti gli uomini sono fatti come te, allora forse mi sono sbagliato e forse allora ha ancora senso farsi illudere e lasciarsi deludere altre centinaia, MILIONI di vite.
Non vedo l’ora di deluderti tante volte quante sono state le possibilità che mi hai dato con quelle poche frasi.
Con affetto
Duefacce.
Jensen sorrise e uno strano calore gli irradiò dal corpo.

Appalottolò il biglietto e fece per andarsene, ma poi riaprì la porta della stanza.
Riprese il biglietto e se lo mise in tasca.
 
 
 
 
 
 
*

Il bacio

 
 
Jensen stava inseguendo l'ennesimo criminale e anche Duefacce quando capitò in una stanza a gas, per inseguirlo, ma non sapeva che lo fosse, se non quando cominciò a stare male. “Una camera a gas??? E me lo dici soltanto ADESSO???”
“Avrei dovuto dirtelo? Sei TU che hai creduto che mi importasse qualcosa di te, solo perché abbiamo avuto..uhhhh..un momento strano..in cui hai creduto che fossi una povera vittima del sistema dal triste passato? Pensavi che fossimo diventati amiconi? Che ti fossi RICONOSCENTE per avermi consentito di SCAPPARE? Come se avessi mai avuto bisogno di te, davvero per farlo.”
Sei un maledetto – i-IO – TI..”

“Uh-oh..cos’è una dichiarazione? Di quelle che ti lasciano SENZA RESPIRO? Commovente..ma io fossi in te, risparmierei il fiato, Batman. Non te ne è rimasto molto.”
“M-morirai anche tu..assieme a me..”
“Tu dici? Oh, no batman, io sopravviverò, la mia FACCIA me lo permette, la tua..sta agonizzando..che dire..è la vita..”
“è stato tutto un imbroglio..e io che..mi fid..”

“Ohhh che carino..ho sempre avuto un debole per i cuccioli traditi dallo sguardo languido come te.”
Gli prese il viso tra le mani.
“Li trovo IRRESISTIBILI.”
E incollò le labbra alle sue.

Jensen sgranò gli occhi e tentò goffamente di divincolarsi ma lui era COSì FORTE.
 
Lasciati andare, Batman.
Non puoi combattermi.
Sono più forte.
Non puoi resistermi
Sono la tua nemesi

Un eroe non può esistere senza la sua nemesi
Un cattivo non è un cattivo senza la sua parte antagonista
Nessuno può sopravvivere senza l’altro
È come viaggiare in capo al mondo ed essere ciechi
È come camminare senz’anima

Quando tutto il senso della vita ti viene a mancare
Quando il cuore smette di battere
E tutta l’aria ti è stata risucchiata dai polmoni
Com’è vivere senz’aria? Senza il tuo cuore? Il tuo nutrimento?
Stai per scoprirlo. O forse non vuoi? Io posso fare in modo che tu non lo scopra mai.
Ma tu dovrai darmi tutto.
La tua anima, il tuo cuore, la tua testa.

Dammi tutto e io ti farò sentire come un re.
Re di un palazzo che non esiste, che esiste solo nelle nuvole.
Come l’alcova degli innamorati che si giurano amore eterno.
Io sono il tuo grande amore
Non quello che ti fa andare a dormire contento.

Ma quello che ti toglie il sonno, l’aria, il cuore che ti fa battere più forte
Io sono la ragione della tua esistenza
Ma posso darti tutto quello di cui hai bisogno per vivere
Ti farò soffrire
Ma non ti lascerò morire.
 
 
Anche Se Jensen non piangeva veramente aveva come l’impressione che il suo cuore gridava e piangeva allo stesso tempo. Era totalmente ipnotizzato dalle parole del suo nemico e senza rendersene conto, lo prese per la maglia cercando di approfondire ll bacio, aprì la bocca e Jared di riflesso, giocando con le sue labbra ma fu solo un momento prima che il moro indietreggiò sottraendosi.

“Ma dai, quindi mi desideri. Questa è una sorpresa. Spiacente, Batman, hai frainteso le mie intenzioni. Che peccato. Mi dispiace dare dei no.”
Per un attimo il cuore di Jensen tremò dal tradimento e dalla vergogna, poi sentì qualcosa fluire sulla sua gola.
“Che cos-mi hai—fatt..”
“Cosa ti ho fatto? Lo scoprirai, amore mio..

Quell’amore mio, Jensen credette di averlo solo sognato.
O forse no, chissà…
 
 
Quando Jensen rinvenne, scoprì che non era morto, e che la porta era aperta.
Riuscì a lottare contro i malviventi e tornò a casa, ma non volle mangiare nonostante le proteste di Alfred.
 
Mi avrebbe lasciato morire..non sapeva che il suo BACIO mi avrebbe salvato..
Davvero? E allora perché ti ha baciato allora?
Ti ha lasciato aperta la porta..
L’ha fatto solo per salvarsi lui..

Non ne aveva bisogno..e poteva richiudersela  alle sue spalle..
No, perché lui non UCCIDE la gente..lui ci gioca , è diverso..non è un sadico..non gode nel’uccidere..
Sì,si, sì, ci gode..ha lasciato una scia di cadaveri..e non ti ha ancora ucciso perchè..
Sta giocando con te..

E tu stupido, te ne sei perfino…
INNAMORATO..






















Note dell'autrice: dedico questo capitolo a Teamfreewill <333
come vedete non sto abbandonando questa storia, abbiate solo un po di pazienza, potessi aggiornare cinque storie al giorno, lo farei LOL
   
 
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