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Autore: Ellariastory    05/11/2019    1 recensioni
Abbiamo tutto
In questa nuova realtà.
Una vita
Tra mura che non possiamo superare
O qualcosa di simile.
Genere: Angst, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7
La guerra è solo una storia, finché non bussa alla porta di casa

 

Una volta le persone facevano questo: si aiutavano a vicenda, anche nelle situazioni più improbabili. 

Noah si ricorda bene quel viaggio fatto verso nord; suo fratello aveva insistito per occupare il posto davanti / e, Dio, quanto lo aveva maledetto! /, mentre a sua madre era toccato sedersi vicino a lui. Alla guida c’era, come sempre / almeno quel “sempre” durato per un po’/ suo padre. Era capitato, dopo aver percorso gran parte del tragitto, di mancare una svolta e questo li aveva portati a imboccare  una strada sbagliata. Era stata una coppia intenta a fare benzina ad aiutarli. Una coppia di sconosciuti, che infine li aveva fatti arrivare in tempo per pranzo.

Il ragazzo non aveva mai pensato a quanto quella minuscola gentilezza fosse stata significativa a svoltare le sorti di quella giornata. Era stata un dettaglio irrilevante in quella memoria, almeno fino a quel momento.

L’altruismo, nel presente in cui vive, è una leggenda alla quale la gente preferisce non credere e non affidarsi. 
Invece di dire alla sconosciuta che i supermercati non sono un posto sicuro in cui nascondersi, infatti, lui tace. Decidendo di mandarla nel fosso al suo posto. E di nuovo, uno in meno.

«Ti assicuro che non ho interesse a farmi scoprire» le risponde, facendo un nuovo passo verso i barattoli, verso il suo obiettivo. 

Aspetta una manciata di secondi allora e poi allunga la mano in un gesto celere, come una parola detta tutta d’un fiato, o un tuffo senza ripensamenti nell’acqua gelida. Prima uno, poi un altro e così via senza esitare.

La sicurezza porta ad altra sicurezza, almeno questo si dice per non fermarsi. 

Quando lo zaino diventa pesante, poi, Noah arretra verso la corsia accanto «Mi serve dell’acqua» è necessario annunciare in anticipo ogni mossa, anche se il colpo di tosse della sconosciuta inizia a farlo pensare. E se fosse malata? Magari potrebbe approfittarne… 
Si convince, però, che lei non rappresenta una minaccia e allora prosegue sulla propria strada.

È intento a forare con l’indice la plastica del cartone d’acqua per prendere qualche bottiglia, quando una mano colpisce il vetro della porta di ingresso dall’esterno, facendolo sobbalzare. Un colpo che è come un rintocco, un conto alla rovescia sopra le loro teste.

In che guaio si è andato a cacciare?

Il battito accelera, mentre le gambe prendono a formicolare, quando comprende che il silenzio non basta più a nasconderli. Qualcuno entrerà inevitabilmente. 
Uno sguardo verso la sconosciuta e nell’incontrare la stessa rassegnazione, capisce: ecco i guai di cui stava parlando.
Sono spacciati? 
O magari solo lei lo è? 
Quei problemi non lo riguardano, dopotutto. 

Noah si guarda intorno. È un attimo, ma il cervello elabora in fretta. Ha visto una finestra con dentro una scrivania, aggirando quell’edificio. Indietreggia ancora di qualche passo, allora, raggiungendo la porta che potrebbe segnare la sua salvezza. Un’incognita, verso la quale adesso è bene correre. Alza e abbassa la maniglia, ma nel trovarla chiusa, ripete quel movimento un paio di volte, finché non diventa furioso e provoca un rumore disperato. 

È finita? 

Ha tanto da guadagnare e poco da perdere, per questo quando una nuova idea gli balena in mente, non esita a seguirla. 

“ E mentre marciavi con l'anima in spalle,
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore, 
ma la divisa di un altro colore”

Si ferma. 
Ha deciso. 
Silenzio, prima di correre verso la ragazza. 
Se la colpisce abbastanza forte, riuscirà a evitare che reagisca. 
Se la colpisce abbastanza forte riuscirà a prenderle le chiavi, senza incontrare di nuovo i suoi occhi. 

“E mentre gli usi questa premura, quello si volta, ti vede e ha paura.  Ed i bracciata l’artiglieria, non ti ricambia la cortesia”




   
 
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