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Autore: LamaCremisi    07/11/2019    1 recensioni
I suoi poteri servivano a scacciare la maledizione nel regno, la bestia, l'oscurità, ma non tutto va come dovrebbe, una cerimonia interrotta, un regno prossimo alla rovina, un Mago pronto a prendersi tutto ed un amore che sorgerà tra rocce,sangue e lava.
Ma chi scaccerà la Maledizione? Chi combatterà la bestia?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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I Capitolo - La Cerimonia


"Canta la notte

canta e ruggisce
il suo canto ti rapisce
e canta al tuo cuore
mentre la tua anima dannata
tra le fiamme muore."

Così vi era scritto sopra una lapide di pietra dinanzi a un enorme castello diroccato, circondato da un fiume di lava, non vi erano uccelli che volavano nei cieli nè animali a pascolare o cacciare lì intorno a quella costruzione in pietra, nulla, solo silenzio.


-Ci stanno limitando il pane e l'acqua, cosa vogliono toglierci ancora? Questo grano, questa frutta, questa verdura, sta crescendo grazie al nostro sangue, grazie al nostro sudore! - urlava un contadino in piedi, sopra ad uno sgabello nella piazza del mercato, le guardie giravano tranquille a cavallo ignorando il povero disgraziato, mentre la gente ogni tanto si fermava ad ascoltarlo, annuendo per poi andar via, nello stesso istante, vi erano borseggiatori abili pure nel ripulire le guardie a cavallo, bambini che giocavano nella piazza e uomini impegnati al gioco. Lontano, dal mercato e dalle strade della città nella parte più alta della capitale, in una stanza del castello affacciata alla finestra vi era lei, Christal, la principessa del regno, una principessa segregata in stanza per i suoi potenti poteri magici, che quel giorno sarebbero stati liberati con una cerimonia in suo onore, la ragazza appoggiata al davanzale giocava con i suoi capelli biondi, lei era consapevole di avere dei grandi poteri che avrebbero portato la liberazione del regno dalla bestia, dall'oscurità, era consapevole che suo padre era un idiota, che continuava a bearsi con giullari,cibo e vino senza muovere un dito, che attendeva l'ascesa dei suoi poteri per farle spazio sul trono e togliersi dalle spalle i problemi del regno, sentì bussare alla porta, la ragazza sbuffò e fece entrare chi aveva bussato, era la spalla del Re, l'Iris – signorina, il Re mi ha mandato da voi per accertarsi che vi stesse preparando per la cerimonia di stasera.. le due lune si stanno allineando... sta calando il sole in questo magnifico tramonto.. lei.. oggi.. - La ragazza si voltò innervosita e guardò il cavaliere – So bene cosa accadrà stasera e so bene che mio padre non vede l'ora di dare il via alla cerimonia – il cavaliere non si scompose – signorina, suo padre lo fa solo per il suo bene, un giorno dovrà governare questo regno, liberarci dalla bestia - la principessa annuì mentre entravano le serve e la sarta – lo so bene sir.. - l'Iris rimase nella sua posizione statuaria – dovrà trovarsi un pretendente.. per.. - la ragazza non gli rispose e il cavaliere continuò – per poter sconfiggere la bestia e regnare su tutto il regno.. - silenzio, nessuno proferì più parola – signorina..- la ragazza guardò l'uomo con decisione – Sir.. può lasciare la stanza adesso, dite a mio padre che sarò pronta per stasera- il cavaliere interdetto annuì e si inchinò lasciando la stanza.

Ornato da draghi in oro che lottavano tra loro sui lati dei braccioli e decorato con una corona d'alloro in argento sullo schienale, il trono si ergeva in mezzo alla stanza principale del castello, su di esso, grasso e scocciato vi era seduto il Re, Re Moran del regno di Mossidra, un regno ormai maledetto dall'antichità, davanti al Re vi erano i giullari di corte che giostrandosi in scherzi ambigui e battute idiote tentavano di ravvivare l'umore del sovrano, un soldato avanzò in mezzo alla sala e annunciò l'entrata di qualcuno, il Re sorpreso si drizzò con la schiena, la figura : coperta con un cappuccio nero dagli orli decorati con filo dorato, entrò nella sala, mentre i giullari vedendo entrare lo sconosciuto, sparirono ai lati della sala, in silenzio – Non pensavo di vederti proprio oggi.. Gargain – disse il Re sorpreso, l'uomo alzò lo sguardo – mio Sire, non menta difronte all'evidenza, lei mi aspettava, lei aspettava da tempo questo momento – il Re rise e dando uno schiaffo ai braccioli si alzò, puntò il suo grasso e vecchio dito verso il mago – Questo momento sarebbe arrivato con o senza di te, non ho bisogno di te per ottenere i poteri di mia figlia, sciocco mago da quattro soldi! - Gargain con velocità impressionante alzò le braccia aprì le mani e con un onda d'urto rispedì il Re a sedere – Mio Sire, potete dire tutto, ma non che sono un mago da quattro soldi, Io Gargain, Mago Maestro di magia nera! - Il Re lo guardò stizzito – come osi!? - Gargain fece qualche passo in avanti tirandosi giù il cappuccio nero, allarmando le guardie che strinsero le lance nelle loro mani pronte a intervenire – Mio Re, voi questa sera avrete bisogno di me, quindi, se fossi in voi non mi metterei contro la persona sbagliata. - disse fermandosi, guardandolo deciso e dando un occhiataccia alle guardie – spero che ci sia una stanza pronta per me, la mia povera schiena ha proprio bisogno di dormire su un letto comodo. - disse imperativo, il Re sbuffò e fece cenno ai servi – ci penseranno i miei servi a condurla nella sua stanza - disse, " me la pagherai " pensò.

Le due lune ormai erano alte in cielo ed il castello aveva aperto le porte al popolo, dalla cattedrale della città al castello vi era stata una processione con gente in maschera che raffigurava le varie divinità, su uno spiazzo centrale della scalinata esterna che conduceva al castello, vi era Re Moran seduto su un trono in legno ornato da decorazioni messe appositamente per la celebrazione della cerimonia della figlia, nel giardino del castello,di fronte al trono del Re vi era stato fatto un enorme simbolo magico sul terreno, arrivarono tutte le maschere, i sacerdoti e i cittadini, riempiendo quell'enorme giardino ai lati,senza intralciare il simbolo magico, per ultima arrivò una sfarzosa carrozza da dove vi uscì la principessa Christal, aveva un lungo e sfarzoso vestito che dal blu sfumava al viola intenso, decorato con fiori d'arancio e simboli sacri,mentre i suoi lunghi capelli biondi erano decorati con vari fiori colorati e trecce che si univano ad una unica centrale che scendeva lungo la schiena, quei colori, quel vestito sfarzoso, contrastavano con i suoi tristi occhi grigi, tutti i presenti rimasero amaliati dalla bellezza della principessa, incominciarono a parlocchiare e cianciare tra loro, fino a quando il Re non ordinò il silenzio, il popolo si ammutolì e nell'aria si incominciarono a sentire cori profondi,litanie,che man mano andavano crescendo.

Sotto quel coro la principessa avanzò piano verso il centro dell'enorme simbolo, mentre davanti a lei camminava lento Gargain in veste di sacerdote, Christal lo osservò, non lo aveva mai visto prima, il sacerdote le sorrise, si avvicinò mentre altri due sacerdoti gli portarono un bastone e un'ampolla, Gargain osservò il bastone, che aveva una testa di drago intagliata nel legno, inalzò il bastone verso il cielo e pronunciò solennemente delle parole in lingua antica, il cerchio disegnato ai loro piedi incominciò ad illuminarsi, poi il sacerdote guardò la ragazza e sorrise – è finita principessina. - disse dando un altro colpo con il bastone al terreno, un fulmine li investì, scaraventando a terra tutti i presenti con un onda d'urto, mentre il Re sorrideva osservando dall'alto, assaporando il potere ormai nelle sue grasse,vecchie e tozze mani, Christal rimase spiazzata, era circondata da un'elettrica luce blu, si sentì improvisamente senza energie, le gambe, il respiro, il corpo si fecero pesanti costringendola a inginocchiarsi, il sacerdote le arrivò con passo lento faccia a faccia, abbassandosi per sollevarle il viso e guardarla dritta negli occhi, – povera piccola principessa... pensava di poter usare i suoi poteri? Una bambina viziata come lei? Non credo proprio, ora grazie alla vostra ignoranza tutti i vostri poteri saranno in mano a vostro padre. Per il resto, mi ha dato personalmente il compito di disfarmi di lei. - la ragazza rimase spiazzata, non riusciva a parlare, il petto le doleva ed ogni respiro sembrava una fatica di Ercole.

Fu uno schiocco di dita a far tremare la terra ed il cielo, il popolo era spaesato, non aveva ancora capito cosa era successo, perchè il centro del cerchio magico era coperto da una forte luce azzurra? Perchè il mondo tremava? Ma all'orizzionte, alla luce delle due lune, la risposta non stava tardando ad arrivare,comparve un enorme sagoma nera alata, fu lo sguardo aguzzino di un vecchio a notare la sfocata figura che si librava nel cielo, prese un ragazzo e gliela indicò – Giovanotto..cosa vede lei?- il ragazzo un po' scocciato dal vecchio alzò lo sguardo al cielo, ma dallo scocciato la sua espressione si trasformò in puro terrore - vedo un drago! - disse con voce tremante e con poca convinzione, il vecchio seccato gli tirò una bastonata sulla testa – Non incominciare a burlarti di me! - il ragazzo si protesse la testa e prese saldamente il vecchio dalle spalle e lo guardò esasperato, due uomini che avevano visto la scena corsero a mettersi in mezzo tra il ragazzo e il vecchio temendo un litigio impari    – E' DAVVERO UN DRAGO! - ci fu un silenzio tombale in quel momento, i due uomini alzarono lo sguardo e videro anche loro l'enorme figura avvicinarsi, ma nessuno mosse un dito, rimasero tutti immobili e pian piano che si avvicinava si sentivano i possenti battiti d'ali della creatura, nel mentre il mago si ergeva in piedi dinanzi alla figura della principessa, mentre l'ampolla piano piano incominciava a riempirsi di una strana sostanza blu – lo vedi principessa? Questo è il suo mana, glielo spillerò fino all'ultima goccia, fino a quando non potrà evocare nemmeno uno zampillo di luce e l'oscurità la inghiottirà una volta per tutte! Inghiottirà questo regno, questo mondo e il suo lurido padre finirà per inchinarsi ai miei piedi a baciarli, fino a quando non gli schiaccerò la testa con questi e porrò fine all'avidità umana! - disse mentre i propri occhi si illuminavano di un verde acceso e intorno a lui incominciò a formarsi un aura dello stesso colore – adesso vada a nanna principessina. Il suo ruolo è giunto al termine - vedendo che la Principessa stava man mano perdendo i sensi, il mago sollevò l'ampolla al cielo – ancora poco... ed il destino di questo regno.. sarà nelle mie mani! - urlò, mentre lo accompagnava un ruggito, il ruggito del drago, che arrivò aggrappandosi saldo sulle torri del castello ruggendo, il Re si alzò dal trono e rimase spiazzato – un Drago?! Ma erano estinti! Fu il mio antenato a uccidere l'ultimo drago su questo regno! - Gargain rise di gusto, uscì dal cerchio magico con l'ampolla piena, la legò alla cintura – Sire, lei è davvero un essere inutilmente ignorante, occupa il trono come se fosse un normale sgabello, senza preoccuparsi del popolo, si preoccupa solo di se stesso! - sentenziò colpendo con un fulmine lo spiazzo in pietra della scalinata, facendo crollare il Re ed il trono con lui, l'enorme Drago nel mentre atterrò sul centro del simbolo magico e osservò la principessa a terra, priva di energie, Gargain guardò il drago e annuì, mentre il Re si era alzato e aveva estratto la sua spada correndo contro il mago in un tentativo disperato di rivalsa – GARGAIN! MALEDETTO!CI HAI TRADITI! - il mago lo osservò e aspettando il momento buono e con uno schiocco di dita lo immobilizzò con la magia – mio Sire... lei ha tradito me sin dal primo istante, lei crede che non fossi a conoscenza del complotto nei miei confronti? Solo uno stupido non si sarebbe guardato le spalle da un uomo che aveva mandato al macello la figlia per ingordigia. - disse mentre osservava il drago librarsi nell'aria con il corpo della principessa tra le fauci – lei ha semplicemente firmato, con questa cerimonia, il contratto che porrà fine a questo mondo! - disse colpendo con una bastonata Re Moran alla nuca facendolo collassare a terra, le guardie interdette rimasero immobili con le lance in mano, Gargain prese la corona rotolata a terra del Re, si tolse la veste da sacerdote, si sistemò i lunghi capelli castani e si mise la corona ,camminando verso l'entrata del castello – Da adesso, voi sarete al mio comando, se disobbedirete,beh andrete incontro alla morte – disse con tono pacato alle guardie, che incerte lo fecero passare per le macerie della scalinata, il popolo era rimasto in totale silenzio in quell'arco di tempo, nessuno aveva fiatato, sembrava irreale, il mago alzò lo scettro al cielo – DA OGGI, IO, GARGAIN, SARO' VOSTRO RE! - il popolo era rimasto interdetto e confuso, ma incominciarono ad esserci prima degli applausi timidi poi delle grida di vittoria, come se quel popolo non aspettasse altro che la sottomissione di Re Moran, il mago osservò le guardie e poi il vecchio Re a terra – portatelo nelle segrete e lasciatecelo!-.

Continua..

--- Angolo dello scrittore ---
Ciao a tutti! spero che questo inizio vi abbia intrigato un po' ! Ammetto che non scrivevo qualcosa per il pubblico da una vita, quindi siate magnanimi e aspettatevi  parecchie sorprese!
LamaCremisi


   
 
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